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IL RAPPORTO BANCA IMPRESA: I PRINCIPALI CONTRATTI BANCARI

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Presentazione sul tema: "IL RAPPORTO BANCA IMPRESA: I PRINCIPALI CONTRATTI BANCARI"— Transcript della presentazione:

1 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA: I PRINCIPALI CONTRATTI BANCARI
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE IL RAPPORTO BANCA IMPRESA: I PRINCIPALI CONTRATTI BANCARI Lezione 3-4

2 La centralità dell’equilibrio finanziario
2 La centralità dell’equilibrio finanziario PRIMO FATTORE STRATEGICO: di stabilità; di sviluppo. SECONDO FATTORE STRATEGICO: statico; dinamico. RAPPORTO CAPITALE PROPRIO/CAPITALE DI DEBITO: costo finanziario; vincoli decisionali; forza contrattuale; rischio da indebitamento.

3 Una premessa: la centralità dell’equilibrio finanziario
3 INCIDENZA SU SCELTE INERENTI: le dimensioni aziendali; la formula produttiva commerciale. CONDIZIONI: grado di patrimonializzazione; rapporto temporale fabbisogno/fonti; gestione attività; politiche fiscali e di dividendo; riserva di liquidità.

4 Gli strumenti finanziari a disposizione di un’impresa
4 Gli strumenti finanziari a disposizione di un’impresa 4

5 I crediti bancari TERMINE BREVE TERMINE M/L Sconto effetti
5 I crediti bancari TERMINE Apertura di credito in c/c Sconto effetti Accredito effetti salvo buon fine Anticipi import e export Anticipi su fatture e contratti Stand by Evergreen Finanziamenti a medio e lungo termine Garanzie a fronte di impegni BREVE TERMINE M/L

6 Apertura di credito bancario
6 Apertura di credito bancario Contratto che mette a disposizione dell’impresa un credito (fido) utilizzabile in funzione delle proprie esigenze, a fronte dell’impegno a ripristinare l’originaria disponibilità per mezzo di rimborsi parziali o totali e del pagamento dei relativi interessi maturati. CARATTERISTICHE: Flessibilità per fabbisogno di breve periodo Entità del finanziamento variabile in funzione di:  fabbisogno finanziario dell’impresa  grado di affidabilità dimostrato  eventuale prestazione di garanzie accessorie

7 Apertura di credito in c/c di corrispondenza
7 Apertura di credito in c/c di corrispondenza È lo strumento tecnico che consente la confluenza di tutte le operazioni per cassa. VANTAGGI PER L’IMPRESA: elasticità nell’utilizzo del credito in relazione ai fabbisogni; remunerazioni su posizioni attive. VANTAGGI PER LA BANCA: economici (remunerazione da tassi, commissioni e valute); operativi (attivazione sistema di incassi e pagamenti); conoscitivi dell’attività e dell’andamento del cliente.

8 8 Sconto effetti Contratto con cui la banca (scontante) anticipa all’impresa (scontatario) l’importo di effetti cambiari non scaduti, previa deduzione dell’interesse e mediante la cessione salvo buon fine degli effetti stessi. CARATTERISTICHE: Finalità finanziarie e commerciali Scadenza massima 4 mesi (derogabile fino a 12) Modalità di funzionamento:  individuazione del “castelletto di sconto”  analisi dei titoli presentati  valutazione della bancabilità dei titoli  negoziazione del tasso di sconto

9 Accredito salvo buon fine
9 Accredito salvo buon fine Contratto con cui la banca mette a disposizione dell’impresa, tramite affidamento su c/c, l’intero ammontare degli effetti in scadenza, con rientro al pagamento degli stessi e con addebito di interessi posticipati e degli eventuali “insoluti”. CARATTERISTICHE: Finalità finanziarie e di servizio all’impresa Durata in funzione della scadenza dei crediti Titoli non “bancabili” Costi: tasso di interesse (variabile in funzione della rischiosità e dell’utilizzo delle somme messe a disposizione)

10 Anticipi import e export
10 Anticipi import e export Si tratta di un contratto con cui la banca anticipa al cliente (con disponibilità in c/c tramite conto separato) la somma (in Euro o in divisa) rappresentante il corrispettivo della merce da importare o da esportare. La scadenza di rientro è prefissata. Diffusa è la pratica del pre-finanziamento all’esportazione.

11 Anticipi su fatture e contratti
11 Anticipi su fatture e contratti Si tratta di un finanziamento a fronte di crediti non cambiari, ma documentati da fatture formalmente regolari o contratti contenenti impegni definitivi e circostanziati, reso disponibile in c/c normalmente tramite un conto separato. Cessione del credito formale o informale. Formula anticipazione su crediti “maturati e maturandi”.

12 12 Stand by È un’operazione di finanziamento in cui più banche (un pool, capeggiato da una capofila) concedono all’impresa una linea di credito avente un importo e una scadenza prefissati. L’utilizzo avviene discrezionalmente dietro preavviso, in più soluzioni e per un importo superiore o uguale al minimo stabilito. CARATTERISTICHE: Importo prefissato e termine prefissato (di norma 18 mesi) Facoltà di utilizzo totale o parziale in una o più tranches con preavviso (10-15 giorni)

13 Stand by CARATTERISTICHE:
13 Stand by CARATTERISTICHE: Tasso predeterminato fisso o variabile e commissione di mancato utilizzo. Facoltà dell’azienda di recedere con adeguato preavviso giorni). Facoltà della banca di recedere solo in caso di gravi situazioni (contrattualmente previste).

14 14 Evergreen È un’operazione di finanziamento in pool in cui viene messa a disposizione di una impresa una linea di credito utilizzabile più volte, anche parzialmente, fino al momento della comunicazione della “revoca”. CARATTERISTICHE: Modalità di funzionamento:  utilizzi della linea di credito (preavviso scritto indicante la somma, che non può essere inferiore ad un minimo prestabilito, e periodo di utilizzo, da 1 a 3 mesi);  rimborsi;  facoltà di non utilizzo.

15 Evergreen Modalità di funzionamento (2):
15 Evergreen Modalità di funzionamento (2):  revoca da parte del pool (preavviso di norma di 15 mesi);  facoltà di recesso per l’impresa;  estinzione della linea di credito;  variabilità della linea di credito (può essere rinegoziato ogni 3 mesi). DURATA: È intermedia poiché soggetto a revoca; la durata minima corrisponde a quella prevista per l’esercizio della facoltà di revoca da parte del pool (circa 15 mesi).

16 Operazioni su rischi di tassi e cambi
16 Operazioni su rischi di tassi e cambi Strumenti che le imprese devono utilizzare per limitare i rischi e non per fini “speculativi”. Si realizzano o con scambi di flussi o con liquidazione di saldi. Tipica è l’operazione di copertura a termine mediante la quale l’importatore con pagamento in valuta differito compera valuta a termine secondo l’attuale valore di mercato. Negli swap, si scambiano invece ideali flussi monetari con diversa valuta o tasso, stabilendo a priori i differenziali di cambio o di tasso.

17 Servizi per contenimento rischi tassi e cambi
17 Servizi per contenimento rischi tassi e cambi Currency swap Interest rate swap Financial future Option Contratti derivati

18 Credito a medio e lungo termine
18 Credito a medio e lungo termine FINALITA’: anticipare flussi futuri di autofinanziamento per consentire la tempestiva realizzazione di investimenti duraturi, mantenendo in equilibrio la finanza aziendale; correggere ex post posizioni di eccesso di indebitamento a breve. OPPORTUNITA’: confronto sui programmi industriali; verifica dei piani finanziari; individuazione degli strumenti bancari più idonei.

19 Credito a medio e lungo termine
19 Credito a medio e lungo termine OGGETTO: investimenti fissi e in scorte “permanenti”, in brevetti e know how, in ricerca e allestimento di prototipi, in partecipazioni aziendali; smobilizzo di crediti a scadenza prolungata e consolidamento di debiti a breve. PROCEDURA (per l’azienda): predisposizione domanda di finanziamento (elementi anagrafici aziendali; importo e durata richiesti; compagine societaria, amministrativa e di controllo; oggetto e finalità del finanziamento; garanzie offerte).

20 Credito a medio e lungo termine
20 Credito a medio e lungo termine PROCEDURA (per l’azienda): eventuali sopralluoghi con perizie tecniche e/o amministrative e/o immobiliari; concordanza sulle condizioni di finanziamento; decisione, per la banca, da parte della persona o dell’organo competenti; stipula del contratto per atto pubblico notarile (in presenza di garanzie reali) o scrittura privata; erogazione sulla base della verifica dell’adempimento di tutte le clausole contrattuali.

21 Credito a medio e lungo termine
21 Credito a medio e lungo termine CONDIZIONI: importo, in genere rapportato all’oggetto del finanziamento e comunque dimensionato alla capacità di rimborso dell’impresa nonché alle eventuali garanzie; durata, da 18 mesi a 15 anni, a seconda delle necessità dell’impresa e delle sue possibilità di restituzione; periodo di pre-ammortamento (sospensione del rimborso capitale), di norma è di 2 o 3 anni, in relazione ai tempi di messa a reddito dei programmi di investimento aziendali; erogazione, totale o per tranches in relazione alla maturazione dei fabbisogni effettivi.

22 Credito a medio e lungo termine
22 Credito a medio e lungo termine CONDIZIONI: rimborso, sia in unica soluzione alla scadenza che a rate costanti per interessi a capitale, sia a rate crescenti o decrescenti; tasso di interesse, fisso o indicizzato, anche modificabile nel corso dell’ammortamento; valuta, tenuta presente la tipologia dei flussi monetari dell’impresa.

23 Credito a medio e lungo termine
23 Credito a medio e lungo termine CONDIZIONI: garanzie, reali o personali, commisurate alla rischiosità del finanziamento, progressivamente riducibili in funzione del rimborso del prestito; altre garanzie possono essere costituite da impegni “di fare” o “di dare”, oppure da covenances, ossia parametri economici patrimoniali e finanziari il cui mancato conseguimento può consentire al finanziatore la revoca del finanziamento.

24 Credito a medio e lungo termine
24 Credito a medio e lungo termine REVISIONI: le clausole di finanziamento a medio termine non sono normalmente modificabili nel corso dell’ammortamento dello stesso; tale rigidità vale per entrambe le parti; il mancato rispetto di clausole contrattuali da parte dell’impresa finanziata fa perdere a questa il cosiddetto “beneficio del termine”; l’impresa, in presenza di esigenze particolari, può peraltro chiederne la revisione, o in relazione a difficoltà di rimborso (dilazione in rate), o in presenza di fonti alternative di finanziamento (rimborso anticipato totale o parziale), o per la necessità di modificare tasso, garanzie o altro.

25 La valutazione aziendale nella concessione creditizia
A BREVE TERMINE A MEDIO/LUNGO TERMINE ELEMENTI COMUNI E DIVERGENTI

26 Valutazione dell’impresa
La conoscenza dei criteri e dei metodi valutativi della banca è utile all’impresa: per stimolare un processo di autoanalisi per predisporre gli elementi conoscitivi più adeguati.

27 La valutazione a breve termine
1. ELEMENTI CONOSCITIVI “INTERNI” Rapporto diretto Centrale Rischi 2. DATI ESTERNI “OGGETTIVI” Procedure concorsuali/fallimentari Protesti, decreti ingiuntivi, pignoramenti Gravami “reali” 3. DATI AZIENDALI Assetto formale e funzionale Caratteristiche produttive e commerciali Andamento economico/patrimoniale/finanziario

28 Analisi di bilancio: metodo degli indici
INDICI DI LIQUIDITA’ Grado di liquidità = Crediti e disponibile primaria Passività a breve Grado di liquidità = Crediti e disponibile + rimanenze secondaria Passività a breve

29 Analisi di bilancio: metodo degli indici
Confronto di dati di sintesi omogenei di stato patrimoniale e di conto economico, relativi a più esercizi, consuntivi e preventivi. Ha l’obiettivo di individuare: incoerenze e straordinarietà struttura media tendenze principali politiche aziendali

30 Analisi di bilancio: metodo dei flussi
Consente di valutare la capacità dell’impresa di mantenere o conseguire l’equilibrio finanziario. Ad esempio: Fabbisogni Fonti Incremento circolante Reinvestimento utili Incremento investimenti Accantonamenti Rimborso mutui Accensione mutui Emissioni obbligazioni Incremento indebitamento bancario

31 La valutazione a medio-lungo termine
E’ rivolta a valutare le prospettive future. Si basa sull’individuazione dei valori aziendali che possono conservare validità nel tempio e contribuire all’equilibrato sviluppo dell’impresa tenendo conto del contesto in cui opera. 1. CARATTERISTICHE STRUTTURALI AZIENDALI Qualità imprenditoriale/manageriale Assetto organizzativo/funzionale Grado di patrimonializzazione 2. CARATTERISTICHE CAPACITA’ COMPETITIVA Quota di mercato Posizione rispetto determinanti costo produzione

32 La valutazione a medio-lungo termine
2. CARATTERISTICHE CAPACITA’ COMPETITIVA (continua) Posizioni rispetto variabili competitive Tipologia clientela 3. CARATTERISTICHE DI MERCATO Tasso di crescita della domanda Mercato potenziale Prodotti differenziati o meno Prodotti in via di sostituzione Pressioni concorrenziali Contenuti tecnologici di processo o prodotto Barriere d’entrata

33 La valutazione a medio-lungo termine
4. POLITICHE GESTIONALI Sviluppo Consolidamento o difesa Recupero capacità concorrenziali Disimpegno

34 Il rapporto impresa-banche: conflittualità
RAGIONI DELLE IMPRESE Costi elevati Garanzie eccessive Incertezza, staticità e inefficienza RAGIONI DELLE BANCHE Informazioni inadeguate Strategie e comportamenti carenti Capitalizzazione insufficiente CONSEGUENZE Frammentazione rapporti bancari Fidi multipli

35 Costo del denaro FATTORI Costo raccolta Costo intermediazione
RIMEDI DELLE BANCHE Riduzione costi operativi Selezione investimenti Razionalizzazioni organizzative Contenimento rischi - sviluppo servizi remunerativi RIMEDI DELLE IMPRESE Qualificazione informazioni Accrescimento capitalizzazione - selezione fonti

36 Inadeguatezza relazionale
Fattori: carenze di attitudine e disponibilità; insufficienti modalità e strumenti di comunicazione. Rimedi delle banche: miglioramento della conoscenza della controparte; cambiamento culturale; adeguamento comunicazione interna ed esterna; accrescimento servizi.

37 Inadeguatezza relazionale (continua)
Rimedi delle imprese: miglioramento conoscenza della controparte; consapevolezza delle proprie ragioni e dei propri doveri; approfondimento della conoscenza delle proprie esigenze e delle possibili relative soluzioni; arricchimento informativa esterna.

38 Gestione rapporti impresa-banche
1. CONOSCENZA FABBISOGNI, STRUMENTI E FONTI 2. SELEZIONE FONTI 3. INTERLOCUTORE PERSONALIZZATO 4. ATTEGGIAMENTO ATTIVO E COINVOLGENTE 5. CONTINUITA’ 6. CORRETTEZZA, TRASPARENZA E COMPLETEZZA INFORMATIVA 7. COLLEGAMENTO CREDITO-OPERATIVITA’ REALE 8. PROPENSIONE NON SPECULATIVA 9. TEMPESTIVITA’ NELLE EMERGENZE 10. SENSO DEL LIMITE CONTRATTUALE

39 Il ruolo delle banche nelle ristrutturazioni aziendali
Consolidamento debiti Abbuono interessi Rinuncia crediti capitale (ed eventuale loro trasformazione in capitale di rischio) Fornitura nuova finanza Combinazione operazioni M&A Partecipazione organi amministrativi e/o di controllo e scelta del management

40 Gli strumenti finanziari a disposizione di un’impresa
40 Gli strumenti finanziari a disposizione di un’impresa 40

41 Leasing 41 Fornitore Prezzo Bene Canoni + Riscatto Locatore Locatario
“Operazioni di locazione di beni mobili ed immobili, acquistati o fatti costruire dal locatore su scelta ed indicazioni del conduttore, che se ne assume tutti i rischi, e con la facoltà di quest’ultimo di divenire proprietario dei beni locati al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo prestabilito”. Sul piano economico, il contratto sembra più efficacemente definibile come finanziamento della disponibilità di un bene: mediante l’operazione di leasing una parte (locatore) si impegna ad acquistare e cedere in locazione un bene acquisito presso un fornitore ad un’altra parte (locatario), la quale,al termine del contratto, ha la facoltà (opzione) di acquistarlo ad un prezzo prefissato: Fornitore Prezzo Bene Canoni + Riscatto Locatore Locatario Operativo Finanziario

42 Leasing 42 Operativo Il locatario intende essenzialmente godere del bene locato senza necessariamente assumerne l’onere di manutenzione o di conduzione amministrativa ed il rischio di obsolescenza. l’oggetto della locazione è un bene standardizzato in grado di dare un contributo positivo al reddito del locatario ripetutamente nel tempo; la durata contrattuale dell’operazione è inferiore alla vita economica del bene, il quale può pertanto essere nuovamente locato; la titolarità giuridica del bene, i costi installazione e manutenzione e gli altri rischi ed oneri rimangono in ogni tempo a carico della società locatrice; il prezzo di riscatto è in linea con quello di mercato del bene al momento dell’opzione concessa al locatario; in genere il riscatto del bene è poco frequente: il locatario tende a chiedere il rinnovo del contratto o a restituire il bene.

43 Leasing 43 Finanziario Il locatario si propone in via prioritaria di finanziare la disponibilità di un bene strumentale all’esercizio della propria attività. il bene è strumentale all’attività del locatario; spesso è dotato di elevato contenuto tecnologico e, quando non è disponibile sul mercato, viene costruito su specifico progetto del locatario; la durata contrattuale si estende nel medio/lungo termine, potendo anche coincidere con la vita economica del bene; i canoni di locazione sono comprensivi dell’ammortamento del bene, dell’interesse sul capitale investito e del ricarico della società di leasing, per un importo globale superiore al costo del bene; al termine del contratto il locatario può riscattare il bene pagando una somma ampiamente inferiore sia al suo valore di mercato sia al valore d’uso che egli stesso gli attribuisce; la mera titolarità giuridica del bene rimane al locatore, ma tutti gli oneri (costi d’impianto, di collaudo, di manutenzione, di assicurazione) e gli altri rischi vengono assunti dal locatario; l’operazione ha struttura trilaterale, in quanto coinvolge sempre i tre soggetti distinti: fornitore, locatore e locatario.

44 Factoring 44 Il factoring è una tecnica di gestione dei crediti con la quale si realizza la cessione dei crediti commerciali vantati da un’impresa nei confronti dei propri debitori ad un intermediario specializzato (factor). Il rapporto ha in genere carattere: continuativo nel tempo, cioè la relazione è duratura e non riguarda specifiche transazioni; allargato alla globalità dei crediti commerciali dell’impresa cedente; esclusivo, nel senso che l’impresa intrattiene rapporti con un solo factor. Factor cessionario Servizi e anticipazione debiti Notifica cessioni crediti Pagamento del debito Impresa cedente Debitore ceduto Rapporto di fornitura

45 Factoring: la struttura tecnica dell’operazione
45 L’operazione di factoring prende avvio con la valutazione dell’impresa cedente da parte del factor. Successivamente l’attenzione si concentra sul portafoglio crediti dell’impresa al fine di individuare quelli oggetto potenziale di successiva cessione. Il factor risulta interessato ad apprezzare, in termini quantitativi, il valore della quota di crediti ceduti rispetto all’ammontare complessivo di quelli detenuti dal cliente e, in termini qualitativi, la tipologia ed il grado di rischio ad essi associato. Il cliente sottopone alla valutazione preventiva l’intero portafoglio crediti (commerciali) e fornisce informazioni in merito alla sua evoluzione attesa; sarà poi il factor ad indicare i crediti accettati in cessione, definendo così il plafond globale, a carattere rotativo, riconosciuto all’impresa. L’individuazione del portafoglio avviene seguendo un criterio di omogeneità dei crediti (in termini territoriali, merceologici o di clientela) o su base puntuale, selezionando cioè i nominativi dei singoli debitori. La scelta, in ogni caso, si basa sulla valutazione dei rischi connessi al debitore o al segmento di debitori individuato e non può prescindere dal considerare le caratteristiche di composizione del portafoglio crediti già in possesso del factor.

46 Factoring: le funzioni
46 Le funzioni che il factor svolge nella forma più completa del contratto sono le seguenti: • gestione dei crediti • garanzia dai rischi di inadempimento • finanziamento tramite lo smobilizzo dei crediti ceduti


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