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PubblicatoLudovico Borghi Modificato 11 anni fa
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1 Premessa: I cambiamenti climatici Dai risultati della recente Conferenza sul clima risulta che in Italia la temperatura è aumentata quattro volte più che nel resto del mondo: 1,4 gradi negli ultimi 50 anni contro gli 0,7 gradi dellultimo secolo su scala globale. LItalia è un territorio particolarmente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti del clima: aumento del rischio idrogeologico (Appennino Meridionale e Alpi occidentali), Riduzione dei giorni di pioggia e periodi di siccità al sud come al nord riduzione dei ghiacciai alpini, che hanno perso metà del loro volume e il 30% della loro superficie in meno di un secolo, Un chilometro su tre delle nostre coste basse è in arretramento Perdità di biodiversità sia marina che terrestre
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2 Il sistema di scambio europeo dei permessi demissione Strumento cardine della politica europea per contrastare i cambiamenti climatici Fase pilota di applicazione nel periodo 2005-2007 Seconda fase di applicazione nel quinquennio 2008-2012 (Kyoto) Sei i settori coperti: produzione di energia (impianti di combustione con potenza superiore a 20MW), raffinerie di petrolio e cokerie, impianti di produzione e trasformazione dei metalli ferrosi, industria dei minerali non metalliferi (cementiera, vetro e ceramica) e industria cartaria (produzione di carta e paste per carta) In discussione lallargamento ai trasporti aerei e marittimi Sistema decentralizzato: principi definiti a livello europeo ma ampia discrezionalità agli stati membri In base agli studi della Commissione UE, il sistema di trading consentirà di dimezzare i costi economici di raggiungimento degli obiettivi di Kyoto: da 6 a 3 Mld di
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3 Obblighi delle imprese assoggettate Dallentrata in vigore (1 gennaio 2005) gli impianti assoggettati possono emettere CO2 solo se in possesso di autorizzazione da parte dellautorità competente Ogni impianto assoggettato alla Direttiva ha ricevuto le quote di emissioni valide per il periodo 2005-2007 Le emissioni di ogni impianto sono soggette a verifica annuale da parte di ente accreditato In caso di sforamento delle emissioni verificate rispetto alla quote assegnate previste sanzioni
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4 Strategie di adeguamento Confronto emissioni verificate Quote assegnate Eccesso di quote Conservazione (Banking) Scambio/ vendita Difetto di quote Interventi per Ridurre le emissioni Acquisto ricorso al mercato Anticipo quote anni successivi (Borrowing)
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5 Come funziona? quote Impianto A Impianto B emissioni surplus deficit tetto emissioni
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6 Il mercato PointCarbon ha stimato per il 2006 un livello di transazioni pari a 1,6 miliardi di tonnellate di CO2 (contro i 94 e 799 registrati nel 2004 e 2005), per un valore complessivo di circa 22,5 Mld di Euro.
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7 Il Piano di Allocazione Nel complesso il Piano Italiano assegna un numero di quote pari a 669,34 MtCO2 per lintero triennio 2005-2007 (pari a 222,31 per il 2005, 225,88 MtCO2 per il 2006 e 221,15 MtCO2 per il 2007) Settori Emission trading: 38% emissioni Italia (altro: trasporti, altra industria, agricoltura, riscaldamento domestico) Piano per la Fase II (2008-2012) in corso di autorizzazione da parte della Commissione Europea Quote assegnate ridotte rispetto al piano precedente ma si prevedono tagli ulteriori
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8 Il Piano di Allocazione Invariato il tetto per il cartario, ma: -Le emissioni del settore crescono -Nuovi entranti -Piano provvisorio
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9 Industria cartaria e Piano di Allocazione 163 impianti (numero variabile) Le cartiere appartengono al Settore 9 del PNA Le cartiere coprono circa il 2,4% delle quote allocate (più del 60% delle quote complessive del PNA è attribuito alla produzione di energia) Il 55% delle emissioni sono prodotte da 25 grandi impianti Il consumo di energia/entità delle emissioni dipende dalla tipologia di processo/prodotto Nel 2004 i costi per energia ammontavano al 20% dei costi di produzione 5,09 MtCO2 allocate annualmente (inclusa NER) Nuovi entrati al 2005/2006 e diversi casi di ammodernamento impianti esistenti
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10 Posizionamento dellItalia nel 2005 LItalia si qualifica come compratore netto di quote Situazione analoga a Spagna, Austria, Irlanda e Gran Bretagna (Fonte: Buchner e Ellerman; 2006)
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11 Posizionamento dellItalia nel 2005 (Fonte: Buchner e Ellerman; 2006)
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12 Posizionamento dellItalia nel 2005: i settori Fonte: Kettner et al.; 2007, Elaborazione dati CITL
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13 Posizionamento dellindustria cartaria (2005) N° impianti Quote allocate PNA, tCO 2 (2005) Emissioni verificate, tCO 2 Deficit/eccesso di quote, tCO 2 1634.899.0765.096.179 197.103 (4,023%) Forte differenza per dimensioni: Il 55% delle emissioni è prodotto da 25 grandi impianti che emettono più di 50.000 tCO2/anno. 57 piccoli impianti (< 10.000 tCO2 anno) emettono nel complesso il 5,75% della CO2 del settore 46 impianti con eccesso 117 in difetto di quote
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14 Distribuzione del deficit di quote (2005) N° impiantiUnità Eccesso di quote Deficit di quoteN.a. Piccoli <10.000tCO 2 6037%1525%4036%5 Medi9458%2628%6660%2 Grandi >100.000tCO 2 95%555%44%- Totale163100%4628%11067%7 Il difetto di quote raggiunge i 419.341 tCO2 e costituisce la domanda di quote per il settore cartario per lanno 2005. Lofferta interna ammonta a 222.238 tCO2
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15 Posizionamento del cartario in Europa (2005) In aggregato il settore è venditore netto di quote, In linea con le altre industrie manifatturiere Fonte: Kettner et al.; 2007, Elaborazione dati CITL
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16 Posizionamento del cartario in Europa Fonte: Kettner et al.; 2007, Elaborazione dati CITL Il cartario, a livello europeo, ha ricevuto nel 2005 più quote rispetto alle proprie emissioni verificate (venditore netto di quote). LItalia si distingue (insieme a Lituania) In quanto compratore netto (deficit di circa Il 4%) e per la grande Variabilità interna
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17 Fatte 100 le emissioni di CO2 del complesso dellindustria cartaria europea, lItalia ne detiene circa il 13% (inferiore Solo a Germania, Spagna e Francia Fonte: Kettner et al.; 2007, Elaborazione dati CITL Posizionamento del cartario in Europa
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18 Quale ruolo per linnovazione tecnologica? Industria cartaria Consumatori Istituti di Ricerca ConsulentiRiciclo Industria forestale Fornitori di chemicals Sistemi di controlli Generazione elettrica Fornitori dimpianti Lemission trading e il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra richiedono una risposta tecnologica Il rispetto degli obiettivi può stimolare lo sviluppo e ladozione di innovazioni in grado di ridurre lintensità carbinica e può quindi influenzare la direzione dellinnovazione Linnovazione tecnologica: una strategia di lungo termine per ridurre le emissioni Sistema dinnovazione dellindustria cartaria
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19 Quali le barriere ad una risposta tecnologica? Vincoli poco restrittivi Incertezza sui futuri obiettivi di riduzione Necessità di una prospettiva temporale di medio- lungo termine per programmare interventi Bassi prezzi dellanidride carbonica Differenze tra industria cartaria italiana e situazione nel resto dEuropa Scarso potenziale tecnologico Altre priorità di ricerca/innovazione
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