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L’ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA

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Presentazione sul tema: "L’ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA"— Transcript della presentazione:

1 L’ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA
Costituzione PARTE II Articoli

2 La nascita della Repubblica in Italia
Fino alla prima metà del '900 l'Italia era retta da una monarchia. Era re Vittorio Emanuele III di Savoia quando, nel 1922, fu dato l'incarico di formare il governo a Benito Mussolini, che diede inizio al duro periodo della dittatura fascista. Dopo la caduta del fascismo Vittorio Emanuele, accusato di aver favorito il regime dittatoriale, abdicò in favore del figlio Umberto. I partiti antifascisti, in quel momento al governo, decisero di interpellare direttamente gli italiani sul problema istituzionale e per il 2 giugno 1946 indissero un referendum attraverso il quale i cittadini italiani avrebbero dovuto scegliere fra monarchia e repubblica. Si impose la soluzione repubblicana, sancendo così la vittoria dei partiti popolari e la nascita di uno stato democratico. Il 25 giugno 1946 fu eletto il primo Presidente della neonata repubblica italiana: Enrico De Nicola

3 Cos'è la Repubblica Questa forma di governo è di origine antica. Il suo nome deriva dal latino "res publica" cioè "cosa pubblica" e indica che lo stato appartiene a tutti i cittadini. Al vertice della Repubblica vi è un presidente la cui carica è elettiva, cioè può essere eletto direttamente dai cittadini, oppure dal parlamento o da analoga assemblea di rappresentanti del popolo. Nel primo caso la repubblica si dice presidenziale e i poteri del capo dello stato sono molto ampi (può essere contemporaneamente presidente della repubblica e capo del governo); nel secondo caso la repubblica si dice parlamentare, come ad esempio in Italia, e i poteri del presidente sono limitati da quelli del Parlamento e del Governo.

4 Cos’è la monarchia Il temine monarchia significa "governo di uno solo" (dal greco mònos = uno, arké= governo). Infatti il capo di uno stato è un sovrano o monarca la cui carica è ereditaria, cioè si trasmette da padre in figlio.

5 Monarchie nella storia
Quasi tutti gli stati antichi erano monarchie e il sovrano era spesso anche capo religioso del proprio popolo, poiché si riteneva che il potere gli provenisse da Dio (teocrazia). Fino al '700 i sovrani esercitavano tutti i poteri senza alcun controllo popolare e i loro ordini erano indiscutibili: questa forma di monarchia era detta assoluta (dal latino ab-soluta che significa "sciolta da", cioè svincolata da ogni legge e da ogni controllo).

6 Monarchie attuali Oggi, in Europa, sono stati monarchici la Gran Bretagna, la Spagna, il Belgio, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, la Svezia la Danimarca e la Norvegia. Queste monarchie moderne sono dette parlamentari o costituzionali in quanto i poteri del sovrano sono limitati dalla Costituzione e dalle Leggi. Le leggi vengono votate da un'assemblea, il Parlamento, che a sua volta è eletto dal popolo, mentre il governo dello Stato è esercitato collegialmente da uomini politici scelti sulla base dei risultati delle elezioni popolari.

7 La divisione dei poteri
Nell'esercizio delle sue funzioni, lo Stato si avvale di tre poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario Potere legislativo E' la capacità di emanare le leggi. In ogni democrazia moderna, il potere legislativo è esercitato dai rappresentanti del popolo eletti liberamente, cioè dal Parlamento. Potere esecutivo E' la capacità di dare esecuzione alle leggi. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo cioè l’insieme dei Ministri che cercano di attuare nel concreto le indicazioni del Parlamento.. Potere giudiziario E' la capacità di giudicare ed eventualmente punire chi ha violato le leggi. Il Potere giudiziario compete alla Magistratura. Esso è un organismo indipendente che deve giudicare e punire con imparzialità secondo le leggi.

8 Quando e perché è nata la divisione dei poteri dello stato
A partire dal secolo XIII si osservò che l'accentramento dei poteri dello stato nelle mani di un unico organo, o peggio, di una sola persona, non garantiva ai cittadini un'equa giustizia perché chi deteneva il potere poteva emanare o abolire le leggi a seconda del proprio tornaconto. Si concluse che uno stato è giusto se separa i tre poteri nel senso che essi devono essere esercitati da tre organi diversi i quali, controllandosi reciprocamente, impediscono o rendono più difficili eventuali abusi da parte di chi governa.

9 Organi dello Stato Gli organi dello Stato o ISTITUZIONI sono gli strumenti attraverso i quali lo Stato esercita i propri poteri. Gli organi non sono persone, anche se sono "occupati" da persone: ad esempio il Presidente della Repubblica è un organo dello Stato che viene occupato, alternandosi nel tempo, da una persona. La Magistratura è un altro importante organo dello Stato così come la Corte Costituzionale, il Parlamento e il Governo. La sede degli organi dello Stato è Roma.

10 Le sedi Parlamento Camera Deputati: Montecitorio Parlamento Camera Senatori: Madama Governo: Palazzo Chigi Presidente : Quirinale Ministero degli Interni: Viminale Ministero degli Esteri: Farnesina Corte Costituzionale: Palazzo della Consulta

11 Montecitorio

12 Palazzo Chigi

13 Quirinale

14 IL PARLAMENTO

15 L’art. 55 della Costituzione
stabilisce che il Parlamento italiano si compone di due organi: la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica, Le due assemblee sono equivalenti: hanno gli stessi poteri e sono entrambe elette dal popolo.

16 Funzioni delle due Camere
la funzione di revisione costituzionale (art.138 della Costituzione); la funzione legislativa (artt. 70 e seguenti); la funzione di indirizzo politico, che si esprime tramite il conferimento e la revoca della fiducia al Governo (art.94), nonché attraverso l'approvazione di mozioni, risoluzioni e ordini del giorno; la funzione di controllo sull'Esecutivo, che si concretizza mediante gli atti di sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze, mozioni).

17 Art. 82 Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse, nominando a tal fine fra i propri componenti apposite commissioni - anche bicamerali - dotate degli stessi poteri e degli stessi limiti dell'autorità giudiziaria.

18 Camere congiunte La Costituzione prevede inoltre che le Camere si riuniscano congiuntamente per esercitare alcune specifiche funzioni. Si parla dunque di un terzo organo, il Parlamento in seduta comune, che viene presieduto dal Presidente della Camera dei deputati.

19 Camere congiunte cosa votano
l'elezione del Presidente della Repubblica (art. 83); la messa in stato d'accusa dello stesso Presidente per i reati di alto tradimento o di attentato alla Costituzione (art. 90); la ricezione del giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione da parte del Capo dello Stato, condizione indispensabile affinché questi possa assumere le sue funzioni (art. 91); l'elezione di un terzo dei giudici costituzionali (art. 135), nonché di un terzo dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura (art. 104).

20 Elezione del Parlamento
Il Senato e la Camera sono eletti a suffragio universale, diretto e segreto, e durano in carica cinque anni, a meno che il Presidente della Repubblica non eserciti il potere di scioglimento anticipato conferitogli dalla Costituzione, per entrambe o anche per una sola delle due.

21 Chi ha diritto di voto? LE PRIME ELEZIONI Nel 1861, solo italiani circa (su 26 milioni) hanno diritto di voto. Sono tutti maschi, perlopiù ricchi, nobili o colti. LE DONNE NO Fra il 1912 e il 1918 il suffragio (cioè il diritto di votare) viene esteso più o meno a tutti gli italiani maschi. Le donne non votano. FINALMENTE 1946 suffragio universale!

22 Camera dei Deputati 630 deputati, la cui età non può essere inferiore ai 25 anni. Vengono eletti da tutti i cittadini maggiorenni. La Camera dei deputati - precisa la Costituzione - è eletta su base circoscrizionale, nel senso che la ripartizione dei seggi tra le 26 circoscrizioni si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica - quale risultante dall'ultimo censimento generale della popolazione - per 618 e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ciascuna circoscrizione (art. 56). I restanti 12 seggi sono riservati alla Circoscrizione Estero.

23 Senato della Repubblica
315 senatori elettivi, la cui età non può essere inferiore ai 40 anni. Vengono eletti dai cittadini che abbiano compiuto il 25° anno di età. ll Senato è eletto su base regionale: 309 seggi elettivi sono quindi ripartiti fra le Regioni in proporzione alla loro popolazione. 6 seggi sono assegnati dalla Costituzione alla Circoscrizione Estero.

24 I Senatori a vita Artt. 59 e 60 Oltre ai componenti elettivi, in Senato siedono gli ex Presidenti della Repubblica quali senatori di diritto e a vita, nonché i senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica fra i cittadini che abbiano illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico o letterario. Attualmente: Scalfaro, Ciampi, Andreotti, Levi-Montalcini, Colombo e Pininfarina.

25 Art. 67 “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Ogni parlamentare non rappresenta quindi solo gli elettori che lo hanno votato e pertanto non è costretto a seguire un certo indirizzo di partito ma decide liberamente secondo ciò che ritiene sia il bene del Paese.

26 Ad esempio Un parlamentare potrebbe decidere di non votare a favore di una legge che è stata proposta dal suo partito e che per lui è ingiusta o contraria alla Costituzione. Se ciò accade, i cittadini che lo hanno votato non possono revocare il suo incarico. Al limite potranno scegliere di non votarlo più alle elezioni successive perché ritengono che non li rappresenti più.

27 Come funziona il Parlamento
Secondo l’art. 62 il Parlamento si riunisce almeno due volte l’anno (febbraio e ottobre). In pratica si riunisce tutte le settimane. Ciascuna camera elegge tra i suoi componenti un Presidente che ha il compito di convocare le riunioni e di dirigere i lavori. (Fini, Schifani, 1994 Pivetti Presidente a 31 anni). Le sedute del Parlamento sono pubbliche.

28 Le decisioni vengono prese a maggioranza
Le decisioni vengono prese a maggioranza. Solo per questioni particolarmente delicate (es. modifiche Costituzione) servono maggioranze più ampie (es. ¾). Il Parlamento ha preso una decisione quando lo stesso testo riceve il voto favorevole di entrambe le Camere. Esistono resoconti scritti e registrazioni televisive delle sedute parlamentari. oppure You Tube canale Camera

29 I risultati delle decisioni del Parlamento vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

30 I Presidenti della Repubblica
Einaudi 48-55 Gronchi 55-62 Segni 62-64 De Nicola 1948 Leone 71-78 Saragat 64-71 Pertini 78-85 Cossiga 85-92

31 I Presidenti della Repubblica
O. L. Scalfaro C. A. Ciampi G. Napolitano Dal 2006

32 Chi è il Presidente? Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. Art. 84 Può essere eletto Presidente ogni cittadino che abbia compiuto 50 anni di età e goda dei diritti civili e politici. L’Ufficio di Presidente è incompatibile con qualsiasi altra carica. Art. 85 Il Presidente della Repubblica è eletto per 7 anni.

33 Art. 87 “IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E’ IL CAPO DELLO STATO
E RAPPRESENTA L’UNITA’ NAZIONALE” (SVOLGE IL SUO COMPITO IN MODO IMPARZIALE)

34 Poteri del Presidente PROTEGGERE LA COSTITUZIONE:se pensa che una legge sia in contrasto con la Costituzione la rimanda alle Camere perché la esaminino di nuovo. PROMULGARE LE LEGGI: se non ha motivi per rimandarla alle Camere, firma il testo di ogni legge approvata dal Parlamento. CONVOCARE, MANDARE MESSAGGI E SCIOGLIERE LE CAMERE, incaricare il Presidente del Consiglio di formare il Governo, nominare i ministri, ecc.

35 inoltre Ha il comando delle forze armate, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Riceve i rappresentanti diplomatici. Può concedere la grazia e commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica. Presiede il Consiglio superiore della magistratura PUO’ ESSERE PUNITO SE COMPIE AZIONI DI ALTO TRADIMENTO E ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE

36 Il Presidente NON E’ CAPO DEL GOVERNO, non ha cioè il compito di governare il Paese. La nostra infatti è una Repubblica parlamentare, non Presidenziale (es. Francia). PUO’ ESSERE PUNITO se compie azioni di “alto tradimento” e “attentato alla Costituzione”. VIVE AL QUIRINALE.

37 IL POTERE LEGISLATIVO LE REGOLE

38 LA PIRAMIDE DELLE REGOLE
Costituzione e leggi costituzionali Leggi ordinarie, decreti Regolamenti

39 Le regole Le norme giuridiche italiane possono provenire da diverse fonti: Stato, Regioni, Province, Comuni, Unione Europea. La Costituzione è il punto di riferimento per tutte le altre norme che non possono contraddirla. I regolamenti (Governo, Regioni, Province, Comuni) non possono contraddire le leggi e la Costituzione ma non sono regole di poco conto.

40 Come si crea una legge PROMULGAZIONE Proposta di legge
Camera dei Deputati Senato Presidente PROMULGAZIONE

41 Chi può proporre una legge?
Il Governo Uno o più parlamentari Ciascun Consiglio regionale elettori

42 Come si abroga una legge
Una legge abrogata è una legge che smette di esistere. Se nono fosse possibile abrogare le leggi e sostituirle con nuove norme il sistema delle regole sarebbe immobile. Bisogna invece che il diritto cambi per adattarsi alla società. LE LEGGI VENGONO CANCELLATE DA ALTRE LEGGI. OGNI REGOLA PUO’ ABROGARE REGOLE DI GRADO INFERIORE, NON DI GRADO SUPERIORE

43 Referendum Art elettori o 5 Consigli regionali possono richiedere un referendum. Il referendum è solo abrogativo, può cioè solo cancellare una legge, non crearla. Il potere di fare le leggi è solo del Parlamento. Il referendum è valido solo se viene raggiunto il QUORUM cioè se si reca a votare la metà più uno degli aventi diritto. Non possono essere abrogate tutte le leggi (es. tasse).

44 Esempi 1946 Monarchia o Repubblica 1974 Divorzio 1981 Ergastolo
1987 Nucleare 1990 Caccia (quorum non raggiunto) Dal 1997 i 5 referendum proposti non hanno raggiunto il quorum.

45 IL GOVERNO Il potere esecutivo

46 ... GOVERNO Nominato dal Presidente della Rep.
Sostenuto dalla maggioranza parlamentare Dà esecuzione alle leggi Gestisce la pubblica amministrazione Dirige lo Stato realizzando un programma Crea alcune regole

47 Ministri: capi di strutture che gestiscono dei settori dello Stato
Gli organi del Governo Ministri: capi di strutture che gestiscono dei settori dello Stato Presidente del Consiglio: coordina l’attività dei ministri affinché realizzino il programma di Governo Consiglio dei Ministri: assemblea formata da tutti i ministri e dal Presidente del Consiglio

48 Il Consiglio dei Ministri
Decide il programma di Governo Crea i decreti legge, i decreti legislativi e i regolamenti Crea i disegni di legge da presentare alle Camere Il Presidente del Consiglio, chiamato primo ministro o capo del Governo, non è un vero capo! Non può impartire ordini ai ministri né revocarli o sostituirsi a loro.

49 Come viene nominato il Governo
Dopo le elezioni politiche, che portano al rinnovo del Parlamento, il Presidente della Repubblica dà l’incarico di formare il nuovo Governo al capo del partito di maggioranza. Se l’incaricato porta a termine il suo compito, il Presidente della Repubblica lo nomina Presidente del Consiglio e, su sua proposta, nomina il ministri. Il Governo non può entrare in funzione se non ha il consenso della maggioranza del Parlamento, cioè della maggior parte dei rappresentanti degli italiani. Il rapporto di fiducia deve durare per tutto il tempo in cui il Governo opera, altrimenti deve dare le dimissioni.

50 Art. 94 Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

51 Esempio 14/12/2010

52 Crisi di Governo Se il Governo ottiene la sfiducia dal Parlamento si dimette. Quando il Governo si dimette si apre la cosiddetta “crisi”. Due soluzioni per una crisi: il Presidente della Repubblica può dare un nuovo incarico per formare un Governo oppure, se in Parlamento i partiti non trovano più un accordo, può sciogliere le Camere annunciando nuove elezioni. (Elezioni anticipate)

53 Il Governo può creare delle regole
Il potere legislativo spetta al Parlamento. Il Governo però può creare: i decreti legge quando si verificano situazioni di necessità e urgenza. Il provvedimenti devono essere confermati dal Parlamento entro 60 giorni altrimenti decadono (art. 77) i decreti legislativi , atti normativi aventi forza di legge adottati dal potere esecutivo per delega espressa e formale del potere legislativo (art. 77) regolamenti , norme con valore inferiore alle leggi; non possono quindi modificarle ma servono a completarle. In questi casi dunque il Parlamento deve dare al Governo una delega o una conferma successiva al decreto.

54 esempi D.L. (Decreto Legge) 137 DEL 01/09/2008 Gelmini diventa legge 169 del 30/10/2008. D. Lgs. (Decreto /Legislativo) 81/08 in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Regolamento: 153/2008 sulle guardie giurate.

55 Rapporti tra le istituzioni
elegge eleggono I cittadini ogni 5 anni Italiani Senato Presidente della Repubblica Camera dei Deputati Governo scioglie Nomina il Presidente del Consiglio e i Ministri Scioglie le Camere Controlla e firma le regole prodotte dal Parlam. e Gov. nomina firma PARLAMENTO: Elegge il Presidente della Rep. Fa le leggi Controlla il Governo propone Dà fiducia Propone disegni di legge al Parlamento Attua le leggi Dirige il funzionamento dello Stato Fa funzionare lo Stato a vantaggio dei cittadini


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