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Economia delle aziende non profit

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Presentazione sul tema: "Economia delle aziende non profit"— Transcript della presentazione:

1 Economia delle aziende non profit
Inquadramento generale

2 I settori in cui intervengono sono i più diversi
Sociale Sanitario Culturale Sportivo Educazione Dipartimento di Economia Dipartimento di Economia

3 Quali sono i fattori peculiari delle anp?
finalità istituzionali non economiche, ma caratterizzate da un elevato contenuto sociale; risulta prevalente la logica di produzione di “benessere tramite persone”; governance, caratterizzata dall’assenza di specifici interessi proprietari; assenza della distribuzione degli utili, non vi è un divieto a conseguire il profitto, ma sono presenti vincoli specifici all’assegnazione dello stesso.

4 Le aziende non profit Lo sviluppo dell’economia e delle aziende Non Profit è strettamente e correlato a questi principi: Principio di coinvolgimento e di partecipazione (senso di identificazione); Principio di solidarietà (sul piano individuale) e di sussidiarietà (sul piano sociale); Principio dell’autorealizzazione (l'esigenza di ogni individuo di "diventare ciò che si è capaci di diventare" e di "attuare le proprie migliori potenzialità". Maslow) Dipartimento di Economia Dipartimento di Economia

5 Le aziende non profit Classificazione:
aziende auto-produttrici, sono aziende che destinano la propria produzione a soggetti predeterminati, che contribuiscono nella azienda a vario titolo. L’azienda nasce dalla volontà di questi soggetti, al fine di soddisfarne i bisogni in modo sistematico e duraturo.

6 aziende erogatrici, sono aziende che offrono, sulla base di spinte filantropiche, religiose, etiche, beni e servizi alla collettività o ad una parte specifica della stessa in assenza di scambio economico. La controprestazione in denaro al bene/servizio offerto, quando presente, assume un valore “poco più che simbolico” in quanto insufficiente a remunerare i fattori della produzione. All’impiego di risorse non sono direttamente correlati ricavi ed il valore della prestazione non rappresenta l’espressione di criteri di convenienza economica.

7 imprese sociali, sono aziende che destinano la propria produzione al mercato, che realizzano processi di produzione ed allocazione caratterizzati dallo scambio economico. Queste aziende di produzione però si differenziano dalle aziende for profit in quanto caratterizzate da finalità diverse dal profitto. La produzione e lo scambio economico sono strumentali a finalità sociali ispirate da valori etici e morali.

8 I SOGGETTI GIURIDICI CHE APPARTENGONO AL NON PROFIT
minor grado di formalizzazione maggior grado di formalizzazione associazioni non riconosciute organizzazioni di volontariato L.266/91 Associazioni Fondazioni Coop. sociali L. 381/91 fondazioni di partecipazione fondazioni ex enti lirici L. 367/96 ex bancarie L.del.461/98 e D. lgs. 153/99 I libro del C.C.- delle persone cfr V libro – del lavoro ( se possibile, stereotipare ulteriormente questa distinzione, si può confrontando i due termini: solidarietà – mutualità). fondazioni di origine bancaria: il processo di riforma è stato avviato dalla legge delega 461/98 e successivamente con il decreto legislativo 153/99. Anche la Finanziaria 2002 le prende in considerazioni, inserendo gli enti locali territoriali fra i beneficiari dei finanziamenti. Cooperative sociali – ce ne possono essere di due tipi: TIPO A –l’ambito di intervento da caratterizzazione sociale, e sono prevalemntemente settore educativo e socio assistenziale TIPO B – caratterizzazione sociale è data non tanto da quello che fanno, ma dal come, inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio... almeno 30% dei soci lavoratori devono essere persone svantaggiate. La coop. soc. ha la possibilità di redistribuire utili, ci sono dei limiti ma si può. Caratteristica principale della società cooperativa è che proprietà e lavoro sono della stessa persona (anche se ci possono essere soci che non lavorano e lavoratori che non sono soci...). Questa slide mostra quello che oggi è comunemente condiviso essere compreso nel variegato ed eterogeneo mondo non profit. Esiste anche la SPA non profit – esempio della Biennale di Venezia – attualmente un unicum ... – mi comporto, sto sul mercato come una SPA, ma i miei utili non li distribuisco ma li reinvesto (lo metto nello statuto). Come forma giuridica la Spa è la più imprenditoriale di tutte, ma se metto nello statuto che non ho scopo di lucro... Interessante ma ancora molto critica... Forza caratterizzante il settore è la mission, il mio scopo, il mio fine...ciò che avevamo visto caratterizza, suscita e definisce i bisogni delle persone. La scelta della forma giuridica: per la Lega tumori una passaggio che ciascuna sezione compie. Esempio dell’Accademia dei Concordi... il vestito giusto per la cosa giusta... Chiedere all’aula: ...e le ONLUS? 460/97 legge fiscale, accreditamento... bisogna chiedere di diventare ONLUS. Organizzazioni di volontariato, ONG, e Coop. sociali lo sono di diritto. Valutare di volta in volta i vantaggi e gli svantaggi dell’una o dell’altra forma... legate alla propria mission, e a come si intende operare, quindi Fondazione Concordi- ONLUS , attività più spiccatamente orientate al sociale.

9 Anp: Inquadramento giuridico
Codice Civile Associazioni e fondazioni riconosciute (art. 14 e segg) Associazioni e fondazioni non riconosciute (art. 36 e segg.) Comitati (art. 36 e segg.) Società cooperative (art ) Società di mutuo soccorso (art )

10 Anp: Inquadramento giuridico
Riconoscimento  Piena capacità d’agire dell’Anp Responsabilità in capo all’ente Maggiore trasparenza Contratti pubblici di fornitura Sgravi ed agevolazioni fiscali

11 ASSOCIAZIONE NON RICONOSCIUTA (artt del c.c.) irrilevanza del patrimonio responsabilità personale degli amministratori ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA (artt del c.c.) l’associazione acquisisce la personalità giuridica responsabilità limitata e irresponsabilità patrimoniale degli amministratori

12 ASSOCIAZIONE artt. 14-35, Libro I, Titolo II, Capo II del c.c.
prende vita dall’accordo degli associati: tale accordo si manifesta nel contratto di associazione, cioè nell’atto costitutivo (contratto plurilaterale) l’associazione è un contratto con comunione di scopo, in cui le parti mirano a realizzare un interesse comune a tutti i soggetti che partecipano all’associazione scopo dell’associazione, diversamente da quello delle società è quello di soddisfare i bisogni di natura ideale, o comunque non economica, dei propri membri l’assenza di finalità di lucro non impedisce all’associazione di svolgere attività economiche, purché esse siano strumentali al perseguimento delle finalità istituzionali

13 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO (anche per le non riconosciute)
La distinzione fra atto costitutivo e statuto nasce dalla diffusa pratica di stabilire in momenti diversi, e quindi in atti diversi, gli elementi dell’ente: prima, nell’atto costitutivo, gli elementi individualizzanti e, per così dire, essenziali ai fini dell’identificazione del nuovo ente poi, nello statuto, le regole di organizzazione e funzionamento

14 Anp: Atto costitutivo e statuto
Contratto, sottoscritto dai fondatori, con cui si costituisce l’Anp Implica la nascita dell’ Anp ma non spiega il suo funzionamento Atto costitutivo Atto che contiene le regole di funzionamento dell’Anp Statuto

15 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO art. 16 c.c.
devono contenere: denominazione dell’ente deve essere nuova, distintiva e veridica scopo deve essere lecito, non economico e di pubblica utilità deve essere specifico e non generico sede patrimonio deve essere sufficiente per il perseguimento dello scopo norme sull’ordinamento e l’amministrazione possono contenere: norme relative all’estinzione dell’ente e alla devoluzione del patrimonio norme relative all’eventuale trasformazione dell’ente

16 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO art. 16 c.c
per le associazioni: norme sull’ordinamento e l’amministrazione gli organi obbligatori sono l’assemblea e quelli relativi agli amministratori diritti e obblighi degli associati condizioni per l’ammissione degli associati per le fondazioni: norme sull'ordinamento e l’amministrazione un organo amministrativo, formato da una o più persone

17 NORME SULL’ORDINAMENTO E L’AMMINISTRAZIONE DI UN’ASSOCIAZIONE
ASSEMBLEA GENERALE - è l’organo fondamentale dell’associazione, è org. sovrano, costituito da tutti gli associati in funzione deliberante; le spettano tutte le decisioni concernenti l’esistenza, la disciplina e l’attività dell’ente; deve essere convocata almeno una volta all’anno; modalità di convocazione; I e II convocazione; democrazia diretta; delega; AMMINISTRATORI - Consiglio di Amministrazione o - Consiglio Direttivo nominati dall’assemblea (possono anche non essere associati) devono rendicontare, rendere conto di quello che si è fatto

18 NORME SULL’ORDINAMENTO E L’AMMINISTRAZIONE DI UN’ASSOCIAZIONE
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI controlla la regolarità delle scritture contabili, parte redazionale, documentale. COLLEGIO DEI PROBIVIRI è un organo interno, di elezione assembleare, permanente, definito da una clausola statutaria, sorta di commissione per le garanzie statutarie CLAUSOLA ARBITRALE le controversie interne vengono demandate a arbitri di parte, che formeranno un Collegio Arbitrale, di cui normalmente si prevede un rappresentante nominato per ciascuna delle parti contendenti.

19 Anp: contenuto dell’atto costitutivo
Denominazione unica per provincia Scopo: definisce il contenuto del sodalizio. Deve essere: - lecito non economico (non di lucro) Attività: può avere contenuto economico Patrimonio: elemento non sempre indispensabile Sede Norme sull’amministrazione ed organi sociali: 1) Assemblea  principio di democraticità della struttura 2) Amministratori: rapporto di mandato

20 Diritti e doveri degli associati
Democraticità della struttura  una testa un voto Associati  diritto di: voto eleggibilità alle cariche associative partecipazione alle assemblee e diritto di intervento in assemblea diritto di impugnare le delibere (una delibera assembleare è annullabile quando è contraria alle norme imperative, all’ordine pubblico, al buon costume, all’a.c. o allo s.) diritto di recesso (è un aspetto della libertà di associazione, non si possono ripetere il contributo versato, è considerata una liberalità) Associati  obbligo di: conferire la quota sociale rispettare le norme statutarie Collaborazione CONDIZIONE PER L’AMMISSIONE Clausola di gradimento; di adesione

21 ESTINZIONE DELL’ENTE un’associazione si può estinguere quando lo prevedono l’atto costitutivo o lo statuto (art. 21 c.c.: l’assemblea può deliberare lo scioglimento dell’ass. e la devoluzione del patrimonio, ma occorre il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati) o quando lo scopo è stato raggiunto o diventa impossibile, quindi l’associazione non ha più motivo di esistere (art. 27) o quando tutti gli associati sono venuti a mancare (art. 27) cause legali

22 Anp: Inquadramento giuridico
Associazioni Fondazioni Elemento fondamentale Persone Patrimonio Causa comune Causa comune

23 FONDAZIONE Non esiste una definizione da codice civile
Ente di diritto privato con personalità giuridica dotato di un PATRIMONIO destinato ad uno scopo l’associazione può esistere senza patrimonio la fondazione non può esistere senza patrimonio

24 COMITATI (c.c. 39 e segg.) Comitati di soccorso o di beneficienza e i comitati Promotori di opere monumenti, esposizioni, mostre, festeggiamenti e simili Gli organizzatori e coloro che assumono la gestione dei fondi raccolti sono responsabili personalmente e solidalmente della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato I sottoscrittori sono tenuti soltanto ad effettuare le oblazioni promesse

25 Anp: Inquadramento giuridico
Leggi di settore Associazioni di volontariato: L. 266/1991 Cooperative sociali: L. 381/1991 Ong: L. 49/1987 Onlus: D.Lgs 460/1997 Associazioni sportive dilettantistiche: L. 398/1991 Ipab: L. 328/2000 Patronati: L. 152/2001 Enti lirici: D.Lgs. 367/1996

26 Leggi di riferimento La legge 266/1991 che riconosce la funzione sociale e pubblica del volontariato e ne regola il rapporto con l’istituzione pubblica. Definisce l’attività di volontariato: attività prestata in modo personale, spontaneo e gratuito; l’attività di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di lavoro subordinato e con ogni altro rapporto patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte. Istituisce il Fondo speciale presso le Regioni alimentato dalle Fondazioni bancarie e gestito da un Comitato di gestione per i Centri di servizio del volontariato (organismi nati per sostenere ed aiutare, attraverso servizi gratuiti le associazioni nello svolgimento delle loro attività)

27 Adv: alcune norme Art. 4: Assicurazione obbligatoria per i volontari
Art. 5: Problema della marginalità delle attività commerciali: - vendite occasionali (campagne, manifestazioni, ecc.); - vendita, senza intermediari, di beni regalati da terzi; somministrazione di alimenti e bevande. Art. 7: Convenzioni pubbliche con Adv registrate (da almeno 6 mesi, che dimostrino attitudine e capacità operative) Art. 17: Flessibilità nell’orario di lavoro (i lavoratori che facciano parte di organizzazioni iscritte nei registri hanno diritot di usufruire delle forme di flessibilità di orari di lavoro o delle turnazioni previste dai contratti o dagli accordi collettivi compatibilmente con l’organizzazione aziendale)

28 Il dlgs 460/97 che istituisce le ONLUS - organizzazioni non lucrative di attività sociale - le quali usufruiscono di agevolazioni fiscali es. la possibilità per i donatori di detrarre il 19% delle erogazioni liberali in denaro (per un importo non superiore a 4 milioni). La legge 328/2000 Legge quadro di riforma dell’assistenza: dichiara che le ANP sono chiamate a collaborare nella progettazione e nella realizzazione degli interventi di carattere sociale.

29 Aspetti fiscali delle Anp: le Onlus (D.lgs. 460/97)
Associazioni di volontariato Organizzazioni non governative (Ong) Cooperative sociali (e loro consorzi al 100%) Sono Onlus di diritto Associazioni Fondazioni Comitati Società cooperative Altri enti di carattere privato Possono essere Onlus

30 Aspetti fiscali delle Anp: le Onlus
Non possono in nessun caso essere Onlus Enti pubblici Società commerciali diverse dalle cooperative Fondazioni bancarie Partiti e movimenti politici Organizzazioni sindacali Associazioni di datori di lavoro Associazioni di categoria Enti non residenti

31 Come si diventa Onlus (Art 10 D.Lgs. 460/97)
Le Anp che possono essere Onlus devono : 1) Svolgere attività solo nei settori previsti 2) Perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale 3) Non svolgere attività diverse da quelle espressamente previste, ad eccezione delle attività direttamente connesse 4) Non distribuire, anche indirettamente, utili ed avanzi di gestione 5) Devolvere il patrimonio, in caso di scioglimento, ad un’altra Onlus

32 Onlus: alcuni vantaggi fiscali
Attività istituzionali: esenzione Irpeg Proventi da attività direttamente connesse a quelle istituzionali: non concorrono alla formazione del reddito imponibile Alcune attività (trasporto malati o feriti, attività didattiche di ogni genere, prestazioni sociosanitarie domiciliari, ecc.) sono esenti Iva Esenzione dall’imposta di bollo Esenzioni dalle tasse sulle concessioni governative (brevetti industriali, registrazione marchi, ecc.) Esenzioni ed agevolazioni su tributi locali Agevolazioni per lotterie, tombole, pesche di beneficenza

33 STATUTO DI ASSOCIAZIONE ONLUS D. Lgs. 4 dicembre 1997 n
STATUTO DI ASSOCIAZIONE ONLUS D.Lgs. 4 dicembre 1997 n riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale DENOMINAZIONE - deve contenere la locuzione “Organizzazione non lucrativa di utilità sociale” o l’acronimo ONLUS (art. 10, comma 1, lettera i) d.lgs. 460/97); l’art. 27 del detto decreto vieta l’uso della locuzione a chi non lo sia, con sanzioni da £ a £ SCOPO - “L’Associazione, che non ha finalità di lucro, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale,...e svolge la propria attività nei settori:

34 Onlus  Anp che svolgono attività nei settori
Assistenza sociale e socio sanitaria Assistenza sanitaria Beneficenza Istruzione Formazione Sport dilettantistico Tutela beni artistici e storici Tutela ambiente Promozione cultura e arte Tutela diritti civili Ricerca scientifica

35 STATUTO DI ASSOCIAZIONE ONLUS D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460
(segue) “L’Associazione non potrà svolgere attività diverse da quelle di cui sopra, ad eccezione di quelle ad essa direttamente connesse e comunque in via non prevalente...” La legge ha fissato precisi “vincoli di eterodestinazione” dell’attività da svolgere, poiché l’interesse collettivo presente nell’esercizio di determinate attività, disgiunto dalle finalità solidaristiche (requisito qualificante delle Onlus) non sarebbe stato sufficiente a fornire una linea di separazione fra le Onlus e la generalità degli enti non commerciali le finalità di solidarietà sociale sono perseguite qualora le attività elencate siano rivolte unicamente a favore di “persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari...”, (art. 10, comma 2 e 3, 460/97)

36 LA SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA può influenzare la gestione dell’ente?
org. vol. ass. coop. soc. .... ente pubblico coop. impresa impresa meccanismi di coinvolgimento - + CONTROLLO BUROCRATICO – ci sono le procedure, ci sono degli atti formali che regolano i rapporti CONTROLLO GERARCHICO – è tipico del mondo profit, ma vedremo come può essere una forma di governo in tutte le aziende CONTROLLO SOCIALE o CLAN – ci si controlla e verifica a vicenda... o il senso di responsabilità personale... ma proprio in quest’ordine di riflessioni va la criticità della gestione aziendale delle ANP: alta emotività, alto coinvolgimento, alto senso di appartenenza... bassi meccanismi di controllo... - + meccanismi di controllo


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