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I° Tema: Che cosa è la politica?. 2 Da dove partire Che cosa è la “scienza politica”? –è lo studio dei diversi aspetti della realtà politica al fine di.

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1 I° Tema: Che cosa è la politica?

2 2 Da dove partire Che cosa è la “scienza politica”? –è lo studio dei diversi aspetti della realtà politica al fine di spiegarla il più compiutamente possibile adottando la metodologia propria delle scienze empiriche –due aspetti da chiarire: Politica Metodologia delle scienze empiriche

3 3 Il primo passo: la politica Che cosa è politica? Il problema della definizione Nella prospettiva della SP occorre cercare una definizione empirica, cioè capace di cogliere la realtà concreta che indichi caratteristiche essenziali e ricorrenti nel tempo e nello spazio, ma anche i confini di questo ambito di attività umana

4 4 Verso una definizione di politica Chi? Sebbene nella politica contemporanea sia spesso dominio prevalente di politici professionisti.. La politica non è il terreno esclusivo di azione di attori la cui identità è unicamente politica

5 5 Verso una definizione di politica Come? Sebbene spesso si tenda, di volta in volta, a caratterizzare la politica come modo di operare non violento contrapposto ad uno coercitivo, basato su decisioni imposte di autorità piuttosto che basate sul libero scambio, interessato al bene pubblico piuttosto che a interessi privati..ecc. La politica non ha un unico e specifico modo di operare

6 6 Verso una definizione di politica Dove? Esiste un luogo privilegiato della politica? –La politica è sempre legata ad una collettività definita.. ma questa può non essere uno Stato che ha l’uso esclusivo della forza

7 7 Verso una definizione di politica Perché? (parte I) La politica persegue obbiettivi propri e distinguibili? –Sebbene non vi sia alcun scopo che gli attori politici non si siano qualche volta proposti... un obbiettivo minimo attribuibile alla politica all’interno di ogni tipo di entità collettiva è assicurare l’ordine e, dunque, la convivenza pacifica

8 8 Verso una definizione di politica Perché? (parte II) L’ordine non è un fine ultimo ma intermedio per la realizzazione di una varietà di ulteriori obbiettivi (di solito legati alla distribuzione di valori scarsi presenti in modo ineguale: Lasswell 1935) La politica persegue l’ordine organizzando una collettività particolare e costituendo una autorità che all’interno di questa si assume istituzionalmente questa responsabilità.

9 9 Politica: una definizione (parte I) Cosa abbiamo imparato? La politica deve fare riferimento a una sede collettiva (DOVE) e in questo ambito risolve l’esigenza fondamentale della distribuzione dei valori e delle risorse attraverso un preventivo stabilimento dell’ordine (PERCHE’). Questo può essere garantito attraverso una molteplicità di strumenti (COME) attivati da una serie possibile di attori (CHI)

10 10 Politica: una definizione (parte I bis) Ovvero, e in termini più sintetici: La politica riguarda la gestione della collettività responsabile dell’ordine pacifico

11 11 Le tre facce della politica (parte I) 1.Politics ovvero lo studio del potere, inteso come la capacità di influire sulle decisioni prese dagli individui I due piani della politics: –Le “architetture” del potere, ovvero i regimi politici –Gli attori che operano all’interno di questi e i processi che si svolgono

12 12 Le tre facce della politica (parte II) 2.Policy ovvero il problema del governo, la costellazione di decisioni riferite ai problemi della comunità 3.Polity ovvero il problema della definizione dell’identità e dei confini della comunità

13 13 Ambiti della politica e relazioni reciproche Polity PoliticsPolicy

14 14 Ambiti della politica e relazioni reciproche Esempi PoliticsPolicy PoliticsPolicy Effetto della vittoria di un partito sulle politiche economiche adottate Effetto delle politiche di Welfare sulle preferenze degli elettori e sullo sviluppo delle burocrazie pubbliche

15 15 Ambiti della politica e relazioni reciproche Esempi PoliticsPolity PoliticsPolity Effetto del successo elettorale di un partito secessionista sull’integrità statuale; effetto dell’adozione di un sistema elettorale uninominale maggioritario sull’integrazione delle minoranze etniche. La perdita di autonomia di uno stato può comportare l’adozione del medesimo regime politico dell’entità politica incorporante (paesi ex socialisti ed URSS)

16 16 Ambiti della politica e relazioni reciproche Esempi PolicyPolity PolicyPolity Effetto della politiche di istruzione di massa sulla costruzione e sul consolidamento dello stato-nazione contemporaneo. Espansione delle competenze dell’Unione Europea sulla forma e le caratteristiche delle politiche industriali (o sulla politica monetaria).

17 17 Per concludere Alcune delle domande cui vogliamo rispondere con questo corso di scienza politica: –Il fascismo italiano era un regime politico totalitario? –Perché alcune regioni italiane sembrano funzionare più efficacemente di altre? –Quando un esecutivo ha maggiore capacità di incidere sullo status-quo? In un sistema presidenziale o in uno parlamentare? –Perché nel 1993 il cambiamento della legge elettorale in senso maggioritario in Italia non ha prodotto alcuna diminuzione nel numero di partiti? –Perchè il governo Prodi I (e Prodi II) è durato così poco? Per rispondere a queste domande, occorre un metodo…non siamo tuttologhi!

18 18 Testo di riferimento per la lezione Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2008, cap.1


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