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SUCCESSIONI per causa di morte

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Presentazione sul tema: "SUCCESSIONI per causa di morte"— Transcript della presentazione:

1 SUCCESSIONI per causa di morte
Trasmissione dei rapporti giuridici di una persona a seguito della sua morte A titolo universale A titolo particolare s. legittima s. testamentaria s. necessaria legato

2 TRASMISSIONE dei rapporti giuridici da un soggetto ad un altro
ELEMENTI MORTE di un soggetto : causa della successione LA LEGGE TESTAMENTO : titolo della successione TRASMISSIONE dei rapporti giuridici da un soggetto ad un altro

3 OGGETTO RAPPORTI GIURIDICI PATRIMONIALI
Diritti assoluti e relative azioni D. obbligatori (tranne intuitus personae) D. reali e relative azioni Si estinguono tutti i rapporti non patrimoniali di natura strettamente personale Diritti derivati Patrimonialità Caratteri fondamentali

4 SUCCESSIONE a titolo UNIVERSALE
L’erede succede nell’universalità o in una quota del patrimonio del de cuius Successione nel possesso Responsabilità per debiti del de cuius Confusione dei patrimoni Necessità dell’accettazione Fenomeno necessario Non può essere a termine

5 SUCCESSIONE a titolo PARTICOLARE
Il legatario succede al de cuius in uno o più rapporti determinati o diritti reali, non Intesi come quota del patrimonio Non si succede nel possesso Non si ha responsabilità per debiti ereditari Non si ha confusione dei patrimoni Non è necessaria l’accettazione Il legato può essere a termine

6 APERTURA DELLA SUCCESSIONE
A. ALL’EVENTO MORTE B. NELL’ULTIMO DOMICILIO DEL DE CUIUS VOCAZIONE: chiamata all’eredità DELAZIONE: offerta dell’eredità Accettare Non accettare Il delato può

7 Fondamento della successione Titolo in base a cui si succede
VOCAZIONE CHIAMATA ALL’EREDITÁ Fondamento della successione Titolo in base a cui si succede per legge: successione legittima e/o per testamento: successione testamentaria Può aversi È l’aspetto soggettivo (designazione)

8 DELAZIONE OFFERTA DELL’EREDITÁ Aspetto dinamico della vocazione
Coincide o succede la vocazione Solo a favore dei CAPACI DI SUCCEDERE È l’aspetto oggettivo (offerta)

9 CAPACITÁ DI SUCCEDERE Capacità di essere titolare dei rapporti giuridici attivi e passivi facenti parte del patrimonio del de cuius Presupposto della vocazione Aspetto della capacità giuridica Non coincide con la capacità di agire (necessaria per accettare) Capaci anche le P.G. Si valuta al momento dell’apertura della s.

10 CAPACITÁ DI SUCCEDERE Capaci di succedere tutti i nati e/o concepiti al tempo dell’apertura della successione (concepito: chi nasce entro 300 gg. dalla morte) SUCC. LEGITTIMA Possono ricevere tutti i nati, concepiti o non ancora concepiti (concepturus: solo se figli di persona vivente al tempo dell’apertura della successione) SUCC. NECESSARIA

11 CAPACITÁ DI SUCCEDERE INCAPACITÁ Categorie di soggetti che non possono per alcun motivo essere delate: es. notaio che ha ricevuto il testamento INDEGNITÁ Causa di esclusione dalla successione (non della capacità) per attentati alla persona del de cuius. GIUDIZIALE

12 È NULLA OGNI CONVENZIONE CON CUI
PATTI SUCCESSORI È NULLA OGNI CONVENZIONE CON CUI TALUNO DISPONE DELLA PROPRIA SUCCESSIONE Dispositivi dei diritti spettanti Istitutivi della propria successione Rinunziativi dei diritti spettanti ACCORDI 1) evitare aspettative della morte del de cuius 2) tutelare la libertà di disporre sino alla fine RAGIONI

13 EREDITÁ GIACENTE Se il delato non accetta subito l’eredità e non è già
nel possesso dei beni ereditari, il tribunale procede alla nomina di un curatore su istanza degli interessati CURATORE DELL’EREDITÁ vocazione e delazione mancata accettazione no possesso dei beni ereditari PRESUPPOSTI EREDITÁ VACANTE: quando non ci sono più delati

14 SOSTITUZIONE ORDINARIA
Il testatore istituisce l’erede o il legatario, ma indica anche un SOSTITUTO che subentra all’ISTITUITO qualora non possa o non voglia accettare aspettativa di delazione per il SOSTITUTO Delazione CONDIZIONATA alla rinuncia dell’ISTITUITO Prevale su rappresentazione ed accrescimento SOSTITUTO subentra all’ISTITUITO nei medesimi diritti e doveri

15 SOSTITUZIONE FEDECOMMISSARIA
Il testatore impone all’istituito di conservare i beni, affinché alla sua morte possano passare automaticamente al SOSTITUITO indicato Due soggetti chiamati sugli stessi beni Obbligo di conservare i beni SOSTITUITO subentra all’ISTITUITO solo alla sua morte ISTITUITO: solo discendente o coniuge interdetto SOSTIUITO: solo persona o ente che ha avuto cura dell’istituito

16 RAPPRESENTAZIONE I discendenti legittimi e naturali SUBENTRANO
nel luogo e nel grado dell’ascendente il quale non possa o non voglia accettare Delato non accetta Manca un SOSTITUTO Subentrano i discendenti In caso di DIVISIONE: per stirpe Prevale sull’accrescimento

17 ACCRESCIMENTO In caso di vocazione di più persone, se una non può
o non vuole accettare, la sua parte va ad accrescere quella degli altri chiamati Uno dei delati non accetta Non vi è volontà contraria del testatore Non c’è rappresentazione La sua PARTE viene ad essere divisa tra i restanti delati Per la parte che si accresce non c’è bisogno di accettazione

18 ACQUISTO DELL’EREDITÁ
ACCETTAZIONE DETERMINA L’ACQIUSTO DELL’EREDITÁ DA PARTE DEL DELATO Diritto potestativo che si manifesta con un atto giuridico unilaterale Effetto retroattivo Si prescrive in 10 anni NON può essere parziale NÉ condizionata

19 ACCETTAZIONE PURA E SEMPLICE: Confusione tra patrimoni
Responsabilità per debiti del de cuius ACCETTAZIONE BENEFICIO D’INVENTARIO: NO confusione Responsabilità limitata per debiti limitata al valore del patrimonio FORMA Tacita Espressa

20 BENEFICIO D’INVENTARIO
Accettazione espressa che comporta limitazione di responsabilità dell’erede per debiti ereditari fino alla concorrenza del valore dell’eredità Inventariare i beni ereditari già posseduti entro 3 mesi dall’apertura della successione e decidere se accettare entro 40 gg. Inventariare i beni ereditari di cui non ha il possesso entro 3 mesi dall’accettazione e decidere se accettare entro 40 gg. Erede deve Altrimenti diventa PURA E SEMPLICE

21 SEPARAZIONE BENI Istituto di tutela per i creditori del de cuius contro le conseguenze della confusione del suo patrimonio con quello dell’erede Legittimati: Creditori del de cuius Legatari Ottengono la preferenza nella soddisfazione del proprio diritto sui beni ereditari nei confronti di chi non la chiede e dei creditori dell’erede

22 AZIONI A DIFESA Dell’erede
Ottenere il riconoscimento della qualità di erede contro chi possiede i beni del patrimonio ereditario a titolo di erede o senza titolo PETIZIONE DI EREDITÁ Possessorie Cautelari Azioni iniziate dal de cuius ALTRE AZIONI

23 RINUNCIA Negozio mediante cui il delato dichiara
di non volere accettare il diritto di succedere CESSANO gli effetti della delazione Non può essere parziale Deve essere fatta personalmente Può essere revocata Può dare luogo a sostituzione, rappresentazione, accrescimento o devoluzione

24 SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
SUCCESSIONE PER EFFETTO DELLA VOLONTÁ DEL DE CUIUS ESPRESSA CON TESTAMENTO Atto unilaterale revocabile di disposizione del proprio patrimonio con efficacia dal momento in cui si cessa di vivere TESTAMENTO Espressione dell’autonomia privata mortis causa

25 NEGOZIO GIURIDICO PATRIMONIALE
TESTAMENTO NEGOZIO GIURIDICO PATRIMONIALE UNILATERALE TIPICO Volontà Causa Contenuto Motivi Forma elementi Condizione Termine modus elementi accidentali

26 TESTAMENTO VOLONTÁ provenienza dal de cuius
certezza sul destinatario e sul contenuto completezza del contenuto Può comunque essere modificata dal testatore

27 TESTAMENTO CAUSA È sempre TIPICA
È l’attribuzione di beni fatta dal testatore per il tempo in successivo alla sua morte L’attribuzione avviene a titolo di liberalità La morte attiene strettamente alla causa del testamento

28 TESTAMENTO CONTENUTO Ha sempre natura patrimoniale
Istituzione degli eredi Attribuzione di legati Può avere anche natura NON patrimoniale (es. riconoscimento figlio naturale)

29 Sono normalmente irrilevanti
TESTAMENTO MOTIVI Sono normalmente irrilevanti Motivo erroneo è causa di annullamento se sia stato il solo a determinare il testatore Motivo illecito è causa di nullità se sia stato il solo a determinare il testatore

30 TESTAMENTO FORMA È valido solo in una delle forme solenni previste dalla legge OLOGRAFO: scritto, datato e firmato dal testatore PUBBLICO: redatto da notaio alla presenza di 2 testimoni SEGRETO: redatto su apposita scheda consegnata a notaio in presenza di testimoni

31 DISPOSIZIONI TESTAMENTARIE
DESTINATARIO deve essere persona certa (altrimenti la disposizione è nulla) alcuni elementi non sono specificati ma si individuano in base a fatti precisi indicati dal testatore (relatio formale) AMMESSA TESTAMENTO PER RELATIONEM alcuni elementi non sono specificati ma sono lasciati alla determinazione di un terzo (relatio sostanziale) VIETATA

32 DISPOSIZIONI TESTAMENTARIE
TESTATORE dispone in favore di persona di fiducia con l’accordo che la stessa trasmetta i rapporti ad un altro soggetto DISPOSIZIONI FIDUCIARIE Incoercibilità del fiduciario Irripetibilità della disposizione eseguita elementi Tipici dell’OBBLIGAZIONE NATURALE

33 Scritto, datato e firmato di proprio pugno dallo stesso testatore
TESTAMENTO OLOGRAFO Scritto, datato e firmato di proprio pugno dallo stesso testatore AUTOGRAFIA: interamente scritto a mano DATA: per accertare la capacità del testatore all’atto della redazione e la revoca di precedenti disposizioni SOTTOSCRIZIONE: dimostra la definitività delle disposizioni REQUISITI

34 TESTAMENTO PUBBLICO Redatto da notaio, con le formalità
prescritte ed alla presenza di due testimoni, secondo la volontà espressagli dal testatore Dichiarazione orale del testatore Due testimoni Redazione a cura del notaio Rilettura Sottoscrizione testatore e data REQUISITI

35 TESTAMENTO SEGRETO Scritto su una apposita scheda consegnata
alla presenza di due testimoni al notaio, che la conserva agli atti Scheda con le volontà del testatore (redatte anche da parte di un terzo) Consegna al notaio Due testimoni Atto di ricevimento REQUISITI

36 NULLITÁ intero testamento disposizioni testamentarie Violenza fisica
Testamento congiuntivo o reciproco Difetto di forma intero testamento Incertezza destinatario Disposizioni collegate a motivo illecito Relatio sostanziale per l’indicazione del destinatario disposizioni testamentarie

37 ANNULLABILITÁ intero testamento disposizioni testamentarie Minore età
Interdizione giudiziale Incapacità naturale Difetto di forma diverso da quello che comporta nullità intero testamento Violenza Errore Dolo disposizioni testamentarie

38 PUBBLICAZIONE Fa conoscere il contenuto del testamento ai
soggetti interessati perché possano esercitare i propri diritti T. olografo Chi ne è in possesso deve presentarlo al notaio T. segreto Il notaio che lo ha ricevuto deve pubblicarlo T. pubblico È già un atto pubblico Il notaio, alla presenza di due testimoni, riporta il contenuto del testamento in un verbale che poi sottoscrive È un presupposto per poter dare esecuzione alle disposizioni testamentarie

39 ESECUZIONE È l’attuazione delle volontà contenute nel testamento
Erede o Altro soggetto indicato dal testatore ESECUTORE Esegue le disposizioni Amministra l’eredità Legittimato alle azioni possessorie, cautelari o conservative

40 SUCCESSIONE LEGITTIMA
SUCCESSIONE PER EFFETTO DELLA LEGGE e non per volontà del de cuius Morte de cuius senza testamento Testamento incompleto o mancante delle disposizioni patrimoniali Testamento nullo, annullato, revocato presupposti Succedono i soggetti indicati dalla legge per garantire solidarietà agli aventi diritto e per certezza della titolarità dei rapporti giuridici effetti

41 SUCCESSIONE LEGITTIMA
CATEGORIE DI SUCCESSIBILI coniuge, discendenti legittimi, naturali, legittimati, adottivi, ascendenti, collaterali, parenti fino al 6° grado ed infine lo Stato ORDINE A padre e madre: figli in parti uguali e coniuge superstite Se mancano discendenti: ascendenti legittimi, coniuge e fratelli Mancando queste categorie: parenti fino al 6° grado, ovvero lo Stato

42 SUCCESSIONE NECESSARIA
Il testatore può disporre della quota disponibile ma vi è una quota indisponibile riservata ai legittimari LEGITTIMARI: coniuge superstite figli legittimi (naturali, legittimati e adottivi) e loro discendenti ascendenti legittimi Questi soggetti hanno diritto ad una quota del patrimonio anche se il testatore dispone diversamente

43 SUCCESSIONE NECESSARIA
Limite alla libertà di disposizione del testatore posto nell’interesse di alcuni soggetti (legittimari) Il legittimario ha diritto ad una quota di un certo valore, e il testatore non può pregiudicare tale diritto, né con atto inter vivos, né mortis causa LESIONE DI LEGITTIMA

44 RIUNIONE FITTIZIA Calcolo dell’entità del patrimonio del
de cuius per determinare la quota di legittima Formazione massa ereditaria al netto dei debiti Si somma il valore dei beni donati dal de cuius Si determinano la quota disponibile e quella di legittima

45 AZIONE DI RIDUZIONE Azione giudiziale volta a reintegrare la
legittima attraverso la riduzione delle disposizioni testamentarie e donazioni fatte dal de cuius Riduzione proporzionale delle attribuzioni testamentarie (prima), e, se questo non basta a reintegrare la legittima, delle donazioni Ottenuta la riduzione si deve esperire l’azione di restituzione

46 LEGATO Disposizione mortis causa di uno o più
rapporti determinati non considerati quale quota del patrimonio Diritto reale Diritto di credito (legato obbligatorio) OGGETTO È il destinatario della disposizione particolare LEGATARIO ONERATO Colui che deve eseguire la prestazione

47 NON È RICHIESTA L’ACCETTAZIONE MA È AMMESSA LA RINUNCIA
LEGATO NON È RICHIESTA L’ACCETTAZIONE MA È AMMESSA LA RINUNCIA LIMITAZIONE della responsabilità per debiti ereditari al valore del legato L. di specie: su un bene o parte di esso determinato L. di genere: cosa generica da individuare L. obbligatorio: obbligazione di dare, fare o non fare TIPI


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