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Mario Benassi Copyright

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Presentazione sul tema: "Mario Benassi Copyright"— Transcript della presentazione:

1 Mario Benassi Copyright
Lezione 3 Regimi tecnologici e pattern settoriali di innovazione Malerba 8 Lezione 3 Mario Benassi Copyright

2 Mario Benassi Copyright
Indicatori R&D Input: spese in ricerca sul PIL, numero di ricercatori fonti: ISTAT, Unione Europea, OECD Output brevetti: forniscono un diritto esclusivo sulla scoperta per un periodo di tempo delimitato pubblicazioni e citazioni scientifiche Altre fonti bilancia tecnologica dei pagamenti commercio internazionale lavoro da assegnare: estrarre gli indicatori sulla rs a livello europeo e commentarli singolarmente, preparando a discuterne in gruppi. Ampliare le fonti possibili oltre a quelle citate Lezione 3 Mario Benassi Copyright

3 Mario Benassi Copyright
Classificare la propensione innovativa (alta,media, bassa) e spiegare perchè’ macchine per ufficio macchinari elettrici radio, tv, comunicazioni aeronautica chimica farmaceutica fibre artificiali e sintetiche macchinari meccanici strumenti di precisione autoveicoli gomma e plastica metalli e leghe stampa ed editoria carta alimentari, bevande e tabacchi tessile abbigliamento cuoio e calzature legno prodotti in metallo raffinerie petrolio Lezione 3 Mario Benassi Copyright

4 Regimi tecnologici e pattern settoriali di innovazione
Come è fatta la attività innovativa? E’ uguale in tutti i settori industriali? Confrontate per un attimo il settore aerospaziale e quello delle calzature... Quali sono le differenze? Lezione 3 Mario Benassi Copyright

5 Le due visioni di Schumpeter
Mark 1 (Teoria sviluppo economico, 1912) molte piccole imprese libertà di entrata facilità di sviluppare nuovi prodotti e nuovi processi distruzione delle rendite innovatori vincono Mark 2 (Capitalismo, socialismo e democrazia, 1942) poche grandi imprese centralità lab R&D forti barriere all’entrata difficoltà di accesso le grandi vincono Lezione 3 Mario Benassi Copyright

6 Mario Benassi Copyright
Due scuole di ricerca A) Impatto della struttura di mercato e della concentrazione sulla propensione innovativa B) Relazione tra attività innovativa e ciclo di vita di una industria Risultati non conclusivi: risulta difficile dire che ad es. il monopolio blocca la innovazione Nelle fasi iniziali la attività innovativa tende ad essere destrutturata, e quindi PMI possono dire la loro. Successivamente ec scala etc fanno la differenza Lezione 3 Mario Benassi Copyright

7 Mario Benassi Copyright
Le ricerche empiriche Le variabili considerate: concentrazione attività innovative (C4) dimensione delle imprese innovative (SIZE) stabilità nella gerarchia degli innovatori (coeff correlazione di Spearman) entrata tecnologica (domande di brevetti richieste per la prima volta dai nuovi innovatori, sul totale) Definite i valori attesi delle variabili considerate per Mark 1 e Mark 2 mark 1: basso 1 e 2, instabile 3 e alta 4 (adatto ai settori tradizionali) mark 2: alto 1 e 2, stabile 3 e basso 4 (adatto ai settori avanzati) Lezione 3 Mario Benassi Copyright

8 Modelli settoriali (Y) e regimi tecnologici (X)
X > Y Regimi tecnologici opportunità appropriabilità cumulatività avanzamento tecnologico caratteristiche delle conoscenze di base opp catturate in diversi modi: (interne all’ind come quota di spese di rd; esterne come rilevanza dei fornitori e delle univ come fonti di innovazione) appropriabilità definita dal ruolo dei brevetti e della segretezza cumulatività misurata dall’import di frequenti avanz tecnologici e dal loro impatto sulla barriere all’entrata Queste tre variabili sono positivamente correlate al rapporto di conc degli innovatori, alle asimmetrie tra gli innovatori, alla stabilità nella gerarchia degli innovatori, e a marh 2, mentre sono negativamente correlate all’entrata di nuove imprese alte opportunita tecnologiche connesse alle conoscenze di base sono appropriate dalle imprese secondo una logica mark 2, poichè sono necessarie conoscenze internie per poter sfruttare queste opportunità; alte conoscenze applicate favoriscono invece mark 1 Lezione 3 Mario Benassi Copyright

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10 Mario Benassi Copyright
Le opportunità Esercitazione sulle opportunità esterne: il caso della Silycon Valley Mettere in evidenza come la proliferazione di centri universitari e di ricerca abbia favorito la creazione di una massa critica quanto a capacità innovative (tempo max 25’) Lezione 3 Mario Benassi Copyright

11 I risultati: silicon vs route 128 (occupati per settore)
1959 1975 1992 attrezz. uff e computer 1.2 1.3 3.5 attrezz per comunic 0.1 0.6 componenti elettronici 0.4 2.3 3.0 veicoli spaziali nd 10.2 9.9 strumentaz 0.8 software totale 0.3 1.8 Lezione 3 Mario Benassi Copyright

12 Le opportunità esterne
Da dove vengono? Boston vs Silicon In che cosa consistono? Da chi e come vengono sviluppate? Sono reversibili e “clonabili”? Lezione 3 Mario Benassi Copyright

13 Strumenti di appropriabilità
Per appropriabilità si intende la capacità dell’impresa di sfruttare i benefici derivanti dalla innovazione bloccando l’imitazione da parte dei concorrenti Trovare caso da fare discutere ai ragazzi oppure chiedere a loro di simulare una esercitazione (ad es. su un applicativo sw) Lezione 3 Mario Benassi Copyright

14 Strumenti di appropriabilità
Brevetti Segretezza Vantaggio temporale Vantaggio in termini di competenze Innovazione continua contratto tra stato e privato; requisiti: originalità e utilità (deve esserci applicazione industriale) si preferisce normalmente quando il brevetto è aggirabile attraverso l’inventing around è colelgato ai vantaggi di prima mossa (es. immissione di un primo app sw che ne trascina altri) riconosciute come superiori da parte del mercato si riferisce alla propensione dell’impresa di mantenere costantemente una propensione innovatrice Lezione 3 Mario Benassi Copyright

15 Come ottenere le invenzioni
licenza di tecnologia rivelazione di brevetto pubblicazioni o incontri tecnici conversazioni “informali” assunzione di addetti provenienti da imprese concorrenti reverse engineering Lezione 3 Mario Benassi Copyright

16 Flussi tecnologici e tassonomia di Pavitt
Obiettivo:studiare e comprendere in quali direzioni si muove una tecnologia, da dove nasce e da chi viene utilizzata Pavitt: analisi di oltre 2000 innovazioni nel regno unito dal 1945 in avanti in base a: provenienza (interna o esterna) settore di produzione e di utilizzo dimensione e principale settore di attività della impresa innovatrice Chiedere agli studenti di menzionare tecnologie nate in un settore ed utilizzate da altri (es. macchine a controllo numerico) Lezione 3 Mario Benassi Copyright

17 Mario Benassi Copyright
Tassonomia di Pavitt Innovazioni dominate dai fornitori (es. tessili, calzature, edilizia) Ad alta intensità di scala Fornitori specializzati Basati sulla scienza obiettivo riduzione dei costi, imprese prevalentemente medio-piccole tipico della siderurgia e dell’auto dimensioni grandi; fonti delle innovazioni sia interne che esterne, prevalenza innovazioni di processo obiettivo miglioramento della prestazione attraverso customizzazione, prevalenza medio piccole tipico industria elettronica e farmaceutica, principale fonte di innovazione sono le attività di rs Lezione 3 Mario Benassi Copyright

18 Mario Benassi Copyright
Flussi tra settori basati sulla scienza Intensità di scala Fornitori specializzati Dominati dai fornitori Lezione 3 Mario Benassi Copyright


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