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LA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE La politica di Coesione europea si fonda su un principio cardine: il principio di sussidiarietà, che rappresenta.

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1 LA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE La politica di Coesione europea si fonda su un principio cardine: il principio di sussidiarietà, che rappresenta la base giuridica dellazione comunitaria in quei settori in cui il Trattato non attribuisce allUnione una competenza di natura esclusiva bensì una competenza concorrente, ovvero condivisa con gli Stati membri. Dal principio di sussidiarietà discendono: la compartecipazione (che comporta il coinvolgimento degli attori del territorio destinatari degli interventi, cioè le regioni e gli enti locali); la concentrazione (delle risorse su un numero limitato di tipologie di azioni); laddizionalità (che implica laffiancamento dellintervento comunitario con risorse nazionali); la compatibilità (con i principi su cui lUE si fonda e con le disposizioni del Trattato.

2 Quando nasce La politica di Coesione economica e sociale nasce formalmente il primo luglio 1987, con lentrata in vigore dellAtto Unico Europeo (AUE). La politica di Coesione economica e sociale nasce formalmente il primo luglio 1987, con lentrata in vigore dellAtto Unico Europeo (AUE). Il titolo V dellAtto Unico, dedicato alla Coesione economica e sociale, istituisce le prime competenze comunitarie in materia di politica sociale, di ricerca e sviluppo tecnologico, di politica ambientale Il titolo V dellAtto Unico, dedicato alla Coesione economica e sociale, istituisce le prime competenze comunitarie in materia di politica sociale, di ricerca e sviluppo tecnologico, di politica ambientale

3 A quale fine La politica regionale europea nasce per rispondere alla necessità di rilanciare lo sviluppo delle zone più deboli e bisognose e per fronteggiare i problemi di natura strutturale presenti in larga parte dei territori dellUnione. La politica regionale europea nasce per rispondere alla necessità di rilanciare lo sviluppo delle zone più deboli e bisognose e per fronteggiare i problemi di natura strutturale presenti in larga parte dei territori dellUnione. La parola «strutturale» ricorre spesso in questa politica, sia perché indica loggetto delle sua attenzione, sia perché viene usata per definire gli strumenti con cui concretamente vengono sviluppate le politiche regionali: i fondi strutturali, cioè le risorse stanziate dal bilancio dellUE per finanziare, assieme al Fondo di Coesione (in Paesi membri in cui le condizioni economiche ne consentono lutilizzo), la politica regionale. La parola «strutturale» ricorre spesso in questa politica, sia perché indica loggetto delle sua attenzione, sia perché viene usata per definire gli strumenti con cui concretamente vengono sviluppate le politiche regionali: i fondi strutturali, cioè le risorse stanziate dal bilancio dellUE per finanziare, assieme al Fondo di Coesione (in Paesi membri in cui le condizioni economiche ne consentono lutilizzo), la politica regionale.

4 A quale fine /2 Per ritardo di natura strutturale ci si riferisce a quei problemi, di natura non contingente, connessi allincapacità di adeguamento delle strutture locali ai mutamenti del contesto economico e sociale comunitario. Per ritardo di natura strutturale ci si riferisce a quei problemi, di natura non contingente, connessi allincapacità di adeguamento delle strutture locali ai mutamenti del contesto economico e sociale comunitario. La politica di Coesione si pone come obiettivo prioritario il superamento di tali ritardi tramite strumenti solidaristici con funzione non solo redistributiva ma anche allocativa. La politica di Coesione si pone come obiettivo prioritario il superamento di tali ritardi tramite strumenti solidaristici con funzione non solo redistributiva ma anche allocativa.

5 Gli elementi La politica regionale è lo strumento attraverso cui lUE traduce le sue priorità politiche in risultati concreti ed è infatti caratterizzata da una serie di elementi che ne contraddistinguono il valore aggiunto: il cofinanziamento (cioè il fatto che le risorse dellUE si sommano a quelle nazionali), che contribuisce allo sviluppo di partenariati pubblico-privati e aiuta gli investimenti anche in periodi di maggiore austerità economica; il cofinanziamento (cioè il fatto che le risorse dellUE si sommano a quelle nazionali), che contribuisce allo sviluppo di partenariati pubblico-privati e aiuta gli investimenti anche in periodi di maggiore austerità economica; il carattere pluriennale della programmazione, che rende possibile la pianificazione a lungo termine altrimenti difficilmente realizzabile a livello nazionale; il carattere pluriennale della programmazione, che rende possibile la pianificazione a lungo termine altrimenti difficilmente realizzabile a livello nazionale; leffetto governance, che implica lo sviluppo, da un lato, della capacità di iniziativa e di responsabilità di tutti i livelli di governo e degli attori economici e sociali, dallaltro di una nuova prassi di governance basata sul partenariato, sulla condivisione degli obiettivi e dellallocazione finanziaria; leffetto governance, che implica lo sviluppo, da un lato, della capacità di iniziativa e di responsabilità di tutti i livelli di governo e degli attori economici e sociali, dallaltro di una nuova prassi di governance basata sul partenariato, sulla condivisione degli obiettivi e dellallocazione finanziaria;

6 I principi La politica di coesione deve incentrarsi maggiormente sulla conoscenza, sulla ricerca, sullinnovazione e sul capitale umano Gli Stati membri e le regioni devono perseguire lobiettivo dello sviluppo sostenibile e favorire le sinergie tra la dimensione economica, sociale e ambientale gli Stati membri e le regioni devono puntare alla parità tra uomini e donne in tutte le fasi della preparazione e dellattuazione e dei progetti gli Stati membri dovrebbero adottare i provvedimenti adeguati per prevenire ogni discriminazione basata su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età e orientamento sessuale nelle varie fasi di esecuzione dei Fondi

7 Gli strumenti Tre strumenti finanziari: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo di coesione, per un importo complessivo di 308 miliardi di Euro nel periodo 2007-13 (25,624 dei quali assegnati allItalia)

8 Gli obiettivi ed il loro valore Convergenza (FESR, FSE, Fondo di coesione) – 251,2 Miliardi di Euro 81,54% del totale Competitività regionale e occupazione (FESR, FSE) – 49,1 Miliardi di Euro 15,95% del totale Cooperazione territoriale Europea (FESR) – 7,8 Miliardi di Euro 2,54 % del totale

9 Obiettivo convergenza Lobiettivo è volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. Esso riguarda gli Stati membri e le regioni in ritardo di sviluppo. I settori d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano qualità degli investimenti in capitale fisico e umano sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza adattabilità ai cambiamenti economici e sociali adattabilità ai cambiamenti economici e sociali tutela dell'ambiente nonché efficienza amministrativa. tutela dell'ambiente nonché efficienza amministrativa. Lobiettivo è finanziato dal FESR, dal FSE e dal Fondo di coesione.

10 Obiettivo convergenza - ammissibilità ai fondi strutturali (FESR e FSE): le regioni (attuali zone NUTS II), il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media comunitaria (PIL medio della UE a 25 nel periodo 2000-02). Il 67,3% dell'importo globale degli stanziamenti destinati a questo obiettivo riguarda tali regioni; le regioni (attuali zone NUTS II), il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media comunitaria (PIL medio della UE a 25 nel periodo 2000-02). Il 67,3% dell'importo globale degli stanziamenti destinati a questo obiettivo riguarda tali regioni; le regioni, il cui PIL pro capite supera il 75% ("effetto statistico" a seguito dell'allargamento), sono ammesse al beneficio di un aiuto transitorio, specifico e decrescente. A queste regioni è assegnato l'8,4% dell'importo globale; le regioni, il cui PIL pro capite supera il 75% ("effetto statistico" a seguito dell'allargamento), sono ammesse al beneficio di un aiuto transitorio, specifico e decrescente. A queste regioni è assegnato l'8,4% dell'importo globale; al Fondo di coesione: gli Stati membri, il cui reddito nazionale lordo (RNL) pro capite è inferiore al 90% della media comunitaria e che attuano programmi di convergenza economica. Essi possono beneficiare del 23,9% delle risorse destinate a questo obiettivo. Il Fondo intende contribuire allo sviluppo sostenibile e al rafforzamento delle capacità istituzionali e dell'efficienza della pubblica amministrazione. gli Stati membri, il cui reddito nazionale lordo (RNL) pro capite è inferiore al 90% della media comunitaria e che attuano programmi di convergenza economica. Essi possono beneficiare del 23,9% delle risorse destinate a questo obiettivo. Il Fondo intende contribuire allo sviluppo sostenibile e al rafforzamento delle capacità istituzionali e dell'efficienza della pubblica amministrazione. ad un aiuto specifico del FESR : le regioni ultraperiferiche, ammesse a beneficiare dello 0,42% degli stanziamenti. Lo scopo è facilitare la loro integrazione nel mercato interno e compensare le difficoltà specifiche di sviluppo che le caratterizzano (compensazione dei costi supplementari derivanti dall'ultraperifericità). le regioni ultraperiferiche, ammesse a beneficiare dello 0,42% degli stanziamenti. Lo scopo è facilitare la loro integrazione nel mercato interno e compensare le difficoltà specifiche di sviluppo che le caratterizzano (compensazione dei costi supplementari derivanti dall'ultraperifericità).

11 Obiettivo Competitività regionale e occupazione Lobiettivo punta, al di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo, a rafforzare la competitività, l'occupazione e le attrattive delle regioni. Esso consentirà di anticipare i cambiamenti socioeconomici, promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo di mercati di lavoro che favoriscano l'inserimento. Per quanto riguarda i programmi finanziati dal FSE, in linea con gli orientamenti formulati nell'ambito della strategia europea per l'occupazione (SEO), gli obiettivi prioritari sono: accrescere l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese, accrescere l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese, potenziare l'accesso all'occupazione, potenziare l'accesso all'occupazione, rafforzare l'inserimento sociale rafforzare l'inserimento sociale avviare riforme nel settore dell'occupazione e dell'inserimento. avviare riforme nel settore dell'occupazione e dell'inserimento. Lobiettivo è finanziato dal FESR e dal FSE.

12 Obiettivo Competitività regionale e occupazione - ammissibilità le regioni della Comunità non ammissibili all'obiettivo "Convergenza" le regioni già ammissibili all'obiettivo 1 per il periodo di programmazione 2000-2006, che non soddisfano più i criteri di ammissibilità regionale dell'obiettivo "Convergenza" beneficiano di un finanziamento transitorio

13 Mappa degli obiettivi Convergenza e Competività regionale e occupazione

14 in ITALIA

15 Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea L'obiettivo consiste nel promuovere la ricerca di soluzioni congiunte a problemi comuni tra le autorità confinanti, come lo sviluppo urbano, rurale e costiero e la creazione di relazioni economiche e reti di PMI. La cooperazione è orientata sulla ricerca, lo sviluppo, la società dell'informazione, l'ambiente, la prevenzione dei rischi e la gestione integrata delle acque. Sono previste tre tipi di intervento: Cooperazione transfrontaliera Cooperazione transnazionale Cooperazione regionale Lobiettivo è finanziato dal FESR

16 Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea - ammissibilità Cooperazione transnazionale. La Commissione adotta un elenco delle regioni ammissibili Cooperazione transfrontaliera. Regioni della Comunità di livello NUTS 3 situate lungo tutte le frontiere terrestri interne e lungo talune frontiere terrestri esterne e tutte le regioni di livello NUTS 3 situate lungo le frontiere marittime separate, in via di principio, da un massimo di 150 chilometri Cooperazione interregionale. Intero territorio della comunità.

17 Mappa degli obiettivi Cooperazione territoriale europea Cooperazione transnazionale

18 Mappa degli obiettivi Cooperazione territoriale europea Cooperazione transfrontaliera


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