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MODELLO INFORMATIVO DI MEMORIA DELL'ACQUA

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Presentazione sul tema: "MODELLO INFORMATIVO DI MEMORIA DELL'ACQUA"— Transcript della presentazione:

1 MODELLO INFORMATIVO DI MEMORIA DELL'ACQUA
Giuseppe QUARTIERI, ANFeA, Presidente del Comitato Scientifico dei Circoli dell’Ambiente 14 Dic. 2012

2 Modello informativo di memoria dell’acqua
Grotthuss describes the polarity of the water molecule and the mechanism of proton hopping 1806 SOMMARIO Si tenta di enunciare il concetto di memoria dell’acqua in termini di contenuto informativo di una molecola o atomo di acqua. Negli ultimi due decenni il problema dell della memoria dell’acqua ha suscitato molte dispute in vari campi della ricerca ad iniziare con le affermazioni di Jack Benveniste che ha subito gravi accuse e “mobing” di ogni genere. Molti tentativi sono stati fatti per dimostrare scientificamente la esistenza della memoria dell’Acqua da Preparata a Del Giudice, da Widom a Scrivastava, da Mastromatteo ad altri. Nessuno di questi ricercatori ha però introdotto nella propria analisi il concetto di informazione e di contenuto informativo della memoria. 14 Dic. 2012

3 Modello informativo di memoria dell’acqua
Entro questi termini di riferimento si intende Introdurre, ripartendo dall’inizio, il discorso del memoria dell’acqua per riprendere il suo significato fisico - informativo, che è il solo che può ridare ai vecchi discorsi e alle vecchie dispute il vero senso della significato, anche semantico, della memoria dell’acqua delineandone la netta distinzione con le proprietà fisiche e chimiche che normalmente vengono considerate come la “memoria dell’acqua”. 14 Dic. 2012

4 Modello informativo di memoria dell’acqua
I primi tentativi riguardanti la teorizzazione della struttura dell’acqua liquida, partirono da W. C. Roentgen (1891), Bernal e Fowler (1933), Pople (1951), Frank e Wen (1957), G. Nemethy e H. Sheraga (1962), G. Preparata E. del Giudice (1995), M. Chaplin (2000), Mu Shik Jhon (2004), Masaru Emoto (2002), a ipotizzare l’esistenza, anche nell’acqua liquida, di una struttura simile a quella del cristallo di ghiaccio: tetraedrica ed esagonale. Alcuni di essi, considerarono la struttura dello stato liquido in continuo divenire (si distrugge e si riforma 100 bilioni di volte al secondo), altri considerarono la struttura “fissa” e caratterizzata da una particolare distorsione del legame idrogeno. 14 Dic. 2012

5 Modello informativo di memoria dell’acqua
L’acqua è sempre stata una risorsa preziosa ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente: solo dove c’è acqua c’è vita nell’universo conosciuto! A dimostrazione della profonda importanza dell’acqua sulla vita, già nell’antica cultura greca si riteneva che ogni cosa fosse ottenuta dalla combinazione alchemica di quattro elementi: Acqua, Aria, Terra e Fuoco. Il primo che iniziò una riflessione scientifico-filosofica sulla natura fu Talete di Mileto ( a.C.), che designò l’acqua quale elemento primordiale. Per Talete la Terra ha la forma di un disco ondulato che galleggia sul fiume Oceano. L'acqua è l’ARCHE’, l'elemento primordiale, origine di tutte le cose: senza acqua risulta impossibile la vita; essa esiste in tre forme che sono trasformazioni dello stesso elemento (solido, liquido ed areiforme). Tutto è fatto di acqua e tutto fa ritorno all’acqua. Mentre Platone ( a.C.), che volle interpretare la possibilità della trasformazione Modello informativo di memoria dell’acqua Fonte Mimmo Grimaldi 14 Dic. 2012

6 Modello informativo di memoria dell’acqua
Ben definite Proprietà dell’Acqua (somma di quelle microscopiche e quelle macroscopiche (P,T,H,…) e quelle microscopiche tipiche della molecola H2O). Le proprietà dell’acqua sono la sua memoria? Certamente costituiscono la struttura dell’acqua ma non sono la sua MEMORIA ed, all’occorrenza, solo una parte di essa. Facendo assumere a qualcuna delle proprietà (numero isotopico, numero di spin, direzione di spin ecc) e controllandola si può pensare di introdurre memoria nella molecola dell’acqua. Grotthuss describes the polarity of the water molecule and the mechanism of proton hopping 1806 14 Dic. 2012

7 Modello informativo di memoria dell’acqua
Grotthuss descrive la polarità delle molecole di acqua e il meccanismo di saltello dei protoni 1806 Watson and Crick dimostrarono che la idrazione è cruciale per la conformazione e configurazione degli acidi nucleari 1953 Le anomalie dell’acqua vengono spiegate con un modello che contiene una mistura Clusters (grappoli ad alta densità e a bassa densità nel 1987 (l’acqua opera come un laser a dipoli elettrici liberi). IL folding delle proteine vine proposto come mediato dalla solvazione dell’acqua 2002. 14 Dic. 2012

8 Modello informativo di memoria dell’acqua
Linus Pauling Nobel per la chimica 1954 14 Dic. 2012 Da Mimmo Griùmaldi

9 Modello informativo di memoria dell’acqua
Quindi si può introdurre informazione nella molecola dell’acqua per potere verificare nel tempo se questa quantità di informazione si conserva oppure degrada o si trasforma. Sorge quindi il problema di quanta informazione si può introdurre nel volume della molecola dell’acqua? Vengono in aiuto il Principio di Indeterminazione Heisemberg, e il limite di Bekenstein 14 Dic. 2012

10 Modello informativo di memoria dell’acqua
La quantità di informazione deve tenere conto della differenziazione elaborata con la introduzione dei Domini di Coerenza della acqua (insieme di molecole) di Giuliano Preparata ed Emilio del Giudice. L’informazione nell’acqua ha una componente strutturata (Domini di Coerenza) ed un componente aleatoria che potrebbe ugualmente assolvere a trasmissione di informazione con compiti specifici tutti da studiare. 14 Dic. 2012

11 Modello informativo di memoria dell’acqua
Giuseppe Quartieri va introdotto l'approccio per sistemi in cui il sistema acqua viene suddiviso nella sua struttura, nelle sue proprietà distintive e nella sua variabilità. Due aspetti [quello coerente (DC) e quello non coerente (DNC)]: SH2O = SH2Odc + SH2Odnc La variabilità dell'acqua potrebbe essere definita solo in termini di variabilità del dominio di non coerenza, poiché il DC dovrebbe essere definito con poche proprietà distintive invarianti. 14 Dic. 2012

12 Modello informativo di memoria dell’acqua
14 Dic. 2012

13 Modello informativo di memoria dell’acqua
Quindi, nel modello di Preparata, se è vero che la cellula umana è “piena” di acqua, ma è pur vero che in essa la porzione di acqua liquida (incoerente) c’è ne sta poca o meno di poca. Di conseguenza, non c’è da meravigliarsi se uno ione (ad es. di calcio) viaggiante all’interno della sua proteina di trasporto dove c’è vuoto interagisce con la sua frequenza di risonanza di ciclotrone mentre si muove. Quindi il moto dello ione può essere accelerato, decelerato oppure annullato del tutto. 14 Dic. 2012

14 Modello informativo di memoria dell’acqua
Si può quindi calcolare la memoria dell’acqua (incoerente e strutturata) e la possibilità che un sistema in generale possa avere quantità di memoria tale da incamerare anche informazioni provenienti dall’esterno per il tramite di canali informativi specifici. Facendo interagire fisica quantistica e teoria della informazione Y. Srivastava, Alan Widom e V. Valenzi hanno determinato tre tipi di canali informativi possibili all’interno di un essere vivente per lo scambio di informazione memorizzate in punti diversi del corpo. Questo gruppo di lavori di analisi consente di porre in dubbio (se non proprio confutare), in modo chiaro ed inequivocabile, l’insieme delle decisioni e delle valutazioni prese, a suo tempo, dal Comitato di Redazione della rivista “Nature” nonché da un certo Establishment francese nei confronti del lavoro sulla “Memoria dell’Acqua” di Jacque Benveniste. I lavoro recenti del Nobel Luc Montagner, Premio Nobel, e allievo di Jaque Benveniste, dimostrano invece che la linea di ricerca iniziata dal Benveniste è positiva e consente di raggiungere risultati concreti, coerenti e pregnanti 14 Dic. 2012

15 Modello informativo di memoria dell’acqua
IL concetto di sistema informativo (sorgente, canale, destinazione) e con la ben nota legge del limite di Bekenstein (Bekenstein Bound) sulla quantità massima di informazione contenuta in volume sferico (o ipersferico), calcolare la quantità di informazione codificata nel dominio di coerenza supposto sferico. Acqua suddivisa in quella del dominio di Coerenza e quella nella parte non coerente e soggetta a forte variabilità. L’informazione passando dalla sorgente al pozzo (ricevitoe), per tramite del canale informativo, viene elaborata ed immagazzinata ed eventualmente immagazzinata in memoria. Sorgente Destinazione Fig. N° 1 Sistema di trasmissione di informazione Canale 14 Dic. 2012

16 Modello informativo di memoria dell’acqua
Esperimenti vari di trasmissione di informazione nell’acqua: Esperimento di Sir William George Armostrong (1893) Esperimento di Fuck et alter (ponte d’acqua fluttuante, 2007). Abe Liboff and the “Hypothesys of ion cyclotron resonance” in 1984. Jack Benveniste Luc Montagnier Mimmo Grimandi Sorgente Destinazione Fig. N° 1 Sistema di trasmissione di informazione Canale 14 Dic. 2012

17 Modello informativo di memoria dell’acqua
il concetto di “memoria” di un ente o entità umana (cervello, sistema nervoso periferico Genoma, DNA, ecc.) oppure artefatto (memoria RAM e o ROM di un calcolatore) viene definito mediante i criteri della teoria della informazione i cui elementi di base (bit, bite ecc.) riposano su circuiti elementari binari (neuroni, flip-flop, ecc.). In base alla quantità di informazione di cui è dotato (o si è dotato), l’ente o unità operativa riesce ad assolvere alle funzione per cui è stato progettato e quindi, nonostante gli impieghi, gli usi, i funzionamenti operativi, riesce a mantenere le sue funzionalità nel tempo a parte quelle di manutenzione e miglioramento. 14 Dic. 2012

18 Modello informativo di memoria dell’acqua
Gli elementi [bit. Bite (parole codificate), dimensioni degli elementi ecc.] di informazione che servono a definire la “memoria” di un sistema Σ ad es. il sistema molecolare acqua H2O oppure del Dominio di Coerenza dell’acqua DCH2O dipendono dalle dimensioni spaziali del sistema stesso oltre che dal supporto fisico su cui giace la informazione elementare, secondo la legge del limite di Bekenstein. la definizione della informazione inclusa in un sistema Σ, comunque complesso, e di cui il sistema Σ è portatore dipende dalla definizione di sistema stesso e quindi dall’insieme dei parametri che definiscono la “configurazione sistema Σ” (nella fattispecie la “molecola d’acqua” all’interno del campione di acqua). 14 Dic. 2012

19 Modello informativo di memoria dell’acqua
Bisogna quindi fare riferimento e focalizzare la analisi delle eventuali varianti di memoria alle esperienze di Benveniste sulle varianti imposte alla configurazione di base della molecola di acqua (o ai Domini di coerenza dell’acqua) durante i famosi processi di successive diluizioni dopo avere inserito l’agente omeopatico dall’esterno nel’acqua stessa. 14 Dic. 2012

20 Modello informativo di memoria dell’acqua
Per quantificare l’informazione massima possibile che si può ritrovare in una regione limitata dello spazio, si usa fare ricorso all’impiego del limite fondamentale degli stati quantici che è possibile ritrovare nella suddetta regione limitata. Questo limite massimo si chiama limite di Bekenstein da nome del ricercatore che lo inventò e lo pubblicò nel 1981 in una ricerca sui “buchi neri”.. Questo limite si deduce come una delle conseguenze fondamentale dei postulati della teoria quantistica dei campi. Sostanzialmente il limite di Bekenstein è una manifestazione del principio di indeterminazione di Heisemberg. 14 Dic. 2012

21 Modello informativo di memoria dell’acqua
L’informazione I è legata al numero N degli stati possibili in cui stare un sistema Σ secondo la ben nota equazione:  (1) I = log2 N  Allora, si dimostra che, nei suoi aspetti essenziali, il limite di Bekenstein alla quantità di informazione codificata all’interno di una sfera di raggio R e di energia totale E è pari a:  I ≤ 2π ER/ (ħc ln2)  Gli elementi che danno plausibilità a questa sono, in estrema sintesi, il Principio di Indeterminazione:   Δp Δr ≥ ħ dove Δp è il valore massimo di impulso (quantità di moto della particella) e Δr è il limite di conoscenza della posizione. 14 Dic. 2012

22 Modello informativo di memoria dell’acqua
Sostanziamene questa disuguaglianza definisce le dimensioni minime di una suddivisione dello spazio delle fasi. In altre parole, se P è la quantità se moto massima della particella e R è la dimensione (o raggio) massima della regione in studio, allora il rapporto fra volume massimo e volume minimo: PR/ΔpΔr ≈ 2πR/h fornisce il numero di stati distinguibili pari ad un valore superiore di 2πR/h. 14 Dic. 2012

23 Modello informativo di memoria dell’acqua
. Per ogni particella (elementare) è P ≤ E/c (E energia e c velocità della luce nel vuoto) ed è P = E/c solo se la particella si muove alla velocità della luce. Allora sostituendo nella formula n°1 si ha: (3) I = log2 N ≤ N/ln2 ≤ 2π(E/c) /R/h ln2) ≤ 2πER/ħc ln2 che è la espressione classica formale del limite di Bekentein. (quando N è molto grande il log2 N è piccolo rispetto ad N per le proprietà del logaritmo in base 2). 14 Dic. 2012

24 Modello informativo di memoria dell’acqua
Se si esprime la energia in chilogrammi massa allora l’equazione diventa: I ≤ 25,7686 x 1043 (M/1 chilogrammo) (R/ 1 metro) La dimostrazione di questo “teorema” richiede molto spazio e, pur essendo molto interessante, si rimanda ai testi specializzati. Si fa solo notare che il calcolo è riferito alla ipotesi che l’informazione sia codificata e giaccia in sistemi quantistici, ossia in campo microscopico. In poche parole, la teoria dei campi quantistici oltre l’informazione 14 Dic. 2012

25 Modello informativo di memoria dell’acqua
Alcuni esempi di quantità di informazione codificata in un determinato certo volume sono:  Applicando il calcolo del limite di Bekenstein ad un adrone, ad es. un protone, che ha raggio R = cm, si ricava che la quantità di informazione codificabile nel protone è pari a 44 bit. Questo valore è davvero molto piccolo rispetto alla complessità del protone (almeno 3 quark di valenza, innumerevoli quark e gluoni virtuali nel Modello Standard) anche se nessuno è riuscito a calcolare lo stato di base. 14 Dic. 2012

26 Modello informativo di memoria dell’acqua
2. Calcolando la quantità di informazione codificabile nell’atomo di idrogeno, dotato di raggio R = 1 Å (un Angstrom) e massa pari a M =1,67 x chilogrammi, si ottiene un valore massimo pari a I = 4x 106 bit. Con approssimazione, una molecola di idrogeno potrebbe codificare almeno una quantità di informazione pari a 107 bit (circa 10 miliardi di bit). 14 Dic. 2012

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3. Assumendo che il volume della molecola d’acqua H2O sia pari a Vol = 20 VolH con massa M= 20 ed applicando il calcolo del limite di Bekenstein, si ottiene una quantità di contenuto informativo pari a: I = bit (circa 200 miliardi di bit). 14 Dic. 2012

28 Modello informativo di memoria dell’acqua
Un essere umano di massa inferiore a Muomo=100 chili ed altezza inferiore a Huomo =2 metri può codificare al suo interno una informazione dell’ordine di: (2a) IUMANA ≤ 2,57686 x 1043 (100/1) (2/1) =2,57686 x 1045 Bit. Come si nota, si tratta di una grande quantità di informazione che può essere inclusa in un volume pari a quello di un uomo medio. L’esperienza insegna che gli esseri umani codificano una quantità di informazione di gran lunga inferiore alla quantità di informazione prevista dalla applicazione di Bekenstein della teoria dei campi quantici. 14 Dic. 2012

29 Modello informativo di memoria dell’acqua
CONCLUSIONI Con questa analisi si è tentato di dimostrare che applicando la teoria dell’informazione a molecole di acqua si perviene alla conclusione che la quantità di informazione che si può immagazzinare è veramente grande circa 200 x107 bit. Se si applicano questi concetti a volumi di acqua in cui è stato sciolto una soluzione come nel caso degli esperimenti di Jack Beneveniste allora le quantità di informazioni in gioco diventano veramente grandi, estremamente grandi. Di conseguenza potrebbe non essere affatto impossibile che, dopo molti processi di diluizione, nell’acqua rimanda una quantità di informazione sufficiente a mantenere i dati iniziali o almeno alcuni di essi, possibilmente i più importanti. Questo modello non è ancora completo e non può essere considerato ultimativo. 14 Dic. 2012

30 Modello informativo di memoria dell’acqua
CONCLUSIONI NON BASTA CHE CI SIA MOLTA MEMORA A DISPOSIZIONE BISOGNA SAPERLA MANIPOLARE: Introdurre informazione nel mezzo acqua, gestirla, incrementarla, diminuirla, raccoglierla quando e come è necessario. Questa seconda parte della ricerca è in fase di inizio. Comunque, questa ricerca elaborata in maniera privata e senza alcun finanziamento merita di essere continuata non foss’altro che per sconfessare il processo delle decisioni di «Nature» prese contro Jack Benveniste. In ogni caso, il fatto che non si sappia ancora inserire informazione nelle molecole di acqua e quindi gestire la informazione stessa, non significa che nel futuro non si posssa pervenire a tale possibilità. 14 Dic. 2012

31 Modello informativo di memoria dell’acqua
CONCLUSIONI In ogni caso, il fatto che non si sappia ancora inserire informazione nelle molecole di acqua e quindi gestire la informazione stessa, non significa che nel futuro non si possa pervenire a tale possibilità. Altri esempi di questo tipo di gestione: Picardi influenza della radiazioni sull’acqua (barometro chimici) H. Fröhlich concetto di coerenza nell’ambito della materia vivente (acqua) (dipoli elettrici organizzati) Livelli di proliferazione (acqua energizzata da Grieco) Effetti di radiazione eletromagnetica sull’acqua. 14 Dic. 2012


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