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PubblicatoPiero Bernardi Modificato 11 anni fa
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LA COSTITUZIONE Questo progetto è stato ideato dalla nostra insegnante di lettere in collaborazione con il professor Oroni Maurizio, sindacalista e anche lui prof. di lettere. E’ stato realizzato per avvicinare gli alunni alla Costituzione per far conoscere i principi fondamentali che regolano i rapporti tra i cittadini e lo stato.
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Com’è la Costituzione? Cos’è la Costituzione?
La costituzione è l’insieme di leggi Fondamentali d uno stato. E’ : votata: approvata da un organo rappresentativo del popolo (assemblea costituente) patto/compromesso costituzionale: tutte le correnti politiche hanno dovuto trovare un punto di convergenza tra loro 2. scritta: si usava fare così già dal XVIII secolo per distinguere le leggi nate da una volontà collettiva da quelle ordinarie; 3 basata su principi democratici, antifascisti e antitotalitari; 4. lunga: spiega in modo completo e dettagliato i diritti dei cittadini, le garanzie di tali diritti, le funzioni degli organi istituzionali e i loro limiti 5. rigida: per evitare il mutamento dei principi di libertà e democrazia; la revisione è possibile solo attraverso una procedura elencata nell’articolo 138;Corte costituzionale: verifica la conformità delle nuove leggi con i principi costituzionali; 5. sociale: lo Stato è intervenuto anche in campo economico-sociale Principi fondamentali (sono quegli articoli che non possono essere oggetto di revisione costituzionale)
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ANALISI DEL “PRINCIPIO DEMOCRATICO”
Nel primo comma sono evidenziati due elementi costitutivi di ogni Stato: la forma di governo e la forma di stato. Con il termine “Repubblica” si indica la forma di governo e ciò esclude la monarchia. La forma di governo dipende da colui che è il capo dello Stato: •carica dinastica: è una carica vitalizia in quanto un uomo è sovrano dalla nascita e l’unico caso in cui il capo di stato può cambiare è l’abdicazione •carica elettiva: è una carica a termine (7 anni in Italia) è può avvenire: •per elezione del popolo (repubblica presidenziale) •per elezione del parlamento (repubblica parlamentare) La forma di stato indica invece se lo stato in questione è una democrazia o un assolutismo. Possiamo dire che il nostro è uno stato democratico poiché i tre poteri sono tra loro ben suddivisi e la sovranità appartiene al popolo: •p. legislativo è in mano al parlamento, i cui membri sono votati direttamente dai cittadini che abbiano compiuto 18 (camera dei deputati) e 25 (senato) anni •p. esecutivo è in mano al governo, i cui membri sono votati dai membri del parlamento e quindi indirettamente anche dai cittadini •p. giudiziario è in mano alla magistratura, chiunque laureato in legge può entrare a far parte di questo organo istituzionale per merito partecipando ad un concorso pubblico. Per quanto riguarda il lavoro, oltre ad essere il fondamento dello stato e come tale deve essere tutelato (connesso ad art.4), esso rappresenta l’unica distinzione tra persone su come esse partecipano alla vita pubblica, cioè su come esse lavorano per la comunità. Da questa ideologia ebbero vita i partiti socialisti e comunisti denominati anche “Partiti del lavoro”. Nella nostra Costituzione viene esplicitamente detto che lo Stato si mantiene grazie al lavoro di tutti e che ognuno di noi è degno di rispetto poiché contribuisce al bene della società lavorando.
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ANALISI DEL “PRINCIPIO DEL DIRITTO AL LAVORO”
Il fatto che vengano nominati i “cittadini” significa che comunque i diritti sono riconosciuti solo alle persone che possiedono la cittadinanza italiana ed è quindi un diritto limitato. È inoltre detto che lo stato “riconosce e promuove il diritto al lavoro” e lo fa mediante gli uffici di collocamento e i bandi di concorso. Il lavoro deve essere considerato come valore preminente e assoluto e non come un privilegio in base alla casta sociale di appartenenza. Lo Stato deve tuttavia impegnarsi affinché ogni cittadino trovi un’occupazione che risponda alle proprie esigenze e che gli fornisca un sostentamento autonomo (condizioni indispensabili per una libertà). Nel secondo comma si enuncia il dovere di svolgere attività che promuovano la società. Il progresso spirituale della società è dato da professioni in ambito culturale e scientifico. Per riassumere i principi descritti in questo articolo sono: •Diritto al lavoro •Lo Stato promuove questo diritto •Possibilità di scelta •Utilità
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La Costituzione italiana è stata scritta dopo la seconda guerra mondiale, quando l’Italia è stata liberata dal Fascismo ed è diventata una Repubblica. La nostra Costituzione è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948.
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STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
1. PRINCIPIO DEMOCRATICO 2.INVIOLABILITÀ DEI DIRITTI FONDAMENTALI 3.PRINCIPIO DI UGAUGLIANZA 4.DIRITTO-DOVERE AL LAVORO 5.PRINCIPIO DI DECENTRAMENTO 6.TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE 7-8 RAPPORTI TRA STATO E CHIESA CATTOLICA 9. TUTELA DELLA CULTURA, DELLA RICERCA E DEL PATRIMONIO AMBIENTALE 10. TUTELA DEGLI STRANIERI 11. TUTELA DELLA PACE 12. LA BANDIERA PRINCIPI FONDAMENTALI DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI PARTE PRIMA ART. 13 – 54 ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA PARTE SECONDA ART. 55 – 139 ART. 1 – 12
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I PRINCIPI FONDAMENTALI
IMPORTANTISSIMI, PRINCIPALI SONO IL FONDAMENTO DELLA COSTITUZIONE Nei primi dodici articoli sono contenuti i PRINCIPI che stanno alla base della nostra Costituzione.
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ARTICOLO 1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. SPIEGAZIONE : Esprime il principio democratico secondo il quale la sovranità appartiene al popolo e non al Re o alla Nazione come era invece nella concezione assolutistica. In altri termini il potere trae principalmente la propria legittimazione dal consenso del rappresenteranno la sua volontà, sia direttamente (democrazia diretta) attraverso i referendum, la possibilità di associarsi in partiti politici ecc. l
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ARTICOLO 2 SPIEGAZIONE : esprime il principio personalista che attribuisce alla persona un primato sostanziale rispetto allo Stato. Nelle diverse concezioni totalitarie , la libertà dei singoli è sempre sacrificabile nell'interesse di entità quali lo Stato, la Nazione o la collettività. Nel modello costituzionale a differenza di quello totalitario non è la persona ad essere vista in funzione dello Stato, ma è lo Stato che è in funzione della persona di cui sono riconosciuti e garantiti i diritti inviolabili. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
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ARTICOLO 3 SPIEGAZIONE :
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Esprime il principio di uguaglianza e cioè che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge (uguaglianza formale). Ciò vuol dire che la legge non può introdurre discriminazioni di alcun tipo. Tuttavia non avrebbe alcun valore concreto stabilire soltanto una uguaglianza formale tra i cittadini attraverso le leggi in quanto nella realtà alcuni individui rispetto ad altri trovano degli ostacoli di natura economica e sociale che di fatto li pongono in una
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ARTICOLO 4 SPIEGAZIONE :
Esprime il principio lavoristico in base al quale il lavoro viene considerato come fondamentale realizzazione della personalità umana. Rappresenta quindi un diritto sociale tuttavia, così come gran parte degli altri diritti sociali, non è immediatamente azionabile ma è visto dalla Costituzione come un obiettivo da raggiungere attraverso l'intervento dello Stato nell'economia (politiche occupazione La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
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ARTICOLO 5 SPIEGAZIONE : Con questo articolo viene ribadita l'unità e l'indivisibilità del territorio nazionale, unità conseguita attraverso il processo storico iniziato nell'età risorgimentale. La confermata unità del territorio dello Stato esclude, pertanto, qualsiasi ipotesi di scissione. La Costituzione, contrapponendosi all'ordinamento fascista che aveva attuato uno Stato fortemente accentrato, riconosce e promuove il pluralismo territoriale, attraverso le autonomie locali Si riconoscono i Comuni e le Province, preesistenti allo Stato repubblicano e si promuovono le Regioni. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
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ARTICOLO 6 SPIEGAZIONE : Tutela le minoranze linguistiche e ha una particolare rilevanza con riferimento alle popolazioni delle regioni come la Valle d'Aosta e il Trentino Alto Adige, contraddistinte da una forte presenza di minoranze linguistiche. La legge ha introdotto diverse misure atte a promuovere e tutelare tali minoranze ad esempio: 1) la parificazione tra la lingua italiana e gli idiomi delle minoranze come lingue ufficiali peril territorio della Regione; 2) la possibilità di usufruire dell'insegnamento in lingua materna: 3) il principio della proporzione etnica in base al quale i ruoli dei pubblici uffici sono suddivisi tra i gruppi linguistici in base alla consistenza dei gruppi stessi. Quest'ultimo aspetto rappresenta una deroga al principio di uguaglianza che si giustifica con l'opportunità di privilegiare i gruppi più deboli. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
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ARTICOLO 7 SPIEGAZIONE : Patti Lateranensi è il nome con cui sono noti gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e lo Stato della Città del Vaticano sottoscritti l'11 febbraio 1929. Il Trattato che riconosceva l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede e fondava lo Stato della Città del Vaticano; con diversi allegati, fra cui, importante, la Convenzione Finanziaria e il Concordato che definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa ed il Governo . Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
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ARTICOLO 8 SPIEGAZIONE : Per le altre confessioni religiose si prevede un regime di tutela uniforme per ciò che attiene all'esercizio del culto da parte dei fedeli. I rapporti con lo stato sono regolati diversamente da quelli della Chiesa Cattolica Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
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ARTICOLO 9 SPIEGAZIONE : La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. La Repubblica garantisce che la cultura, la ricerca scientifica e tecnica vadano sempre avanti. La Repubblica protegge il paesaggio, i monumenti, le statue e i quadri.
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ARTICOLO 10 SPIEGAZIONE :
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Il nostro ordinamento è conforme a quello internazione e i perseguitati politici nel loro Paese hanno il diritto di asilo nel nostro Paese . Hanno dunque diritto di asilo i "rifugiati". Quello di "rifugiato" è uno status riconosciuto, secondo il diritto internazionale.
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ARTICOLO 11 Spiegazione : Dice che l'esercito Italiano è un esercito di difesa (ovvero non attacchiamo militarmente quei popoli che ci hanno offeso, ma cerchiamo sempre di risolvere i problemi con la diplomazia). L'esercito Italiano svolge inoltre un importante compito di difesa dei Diritti umani e di sorveglianza sui contratti-accordi internazionali (vedi Kosovo)Per quest, l'Italia ha una buona fetta di alleati e collaborazioni da parte dei paesi della UE e dell'ONU. Lo svantaggio, se vogliamo chiamarlo così, è di non poter dichiarare guerra a uno stato che abbia attaccato un alleato o l'Italia stessa. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
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ARTICOLO 12 SPIEGAZIONE : Spiega che la bandiera italiana è il tricolore a bande verticali di ugual misura verde, bianco e rosso.... La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
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LA COSTITUZIONE … LAVORO SVOLTO DALL ‘ ALUNNA MELISSA D’ANNA CLASSE TERZA C FRANCESCO FLAVIONI ANNO SCOLASTICO 2010/2011
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