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La Centrale dei rischi Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011.

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Presentazione sul tema: "La Centrale dei rischi Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011."— Transcript della presentazione:

1 La Centrale dei rischi Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011

2 AGENDA EFFETTI DELLA CONDIVISIONE DELL’ INFORMAZIONE I SISTEMI DI CREDIT REPORTING GLI OBIETTIVI DELLA CENTRALE DEI RISCHI IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO IL FUNZIONAMENTO I SERVIZI PER GLI INTERMEDIARI L’UTILIZZO DELLA BANCA D’ ITALIA ALTRI UTILIZZI IL CONTESTO UE E INTERNAZIONALE LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE

3 Effetti della condivisione delle informazioni
l attenua il problema dell’adverse selection l disincentiva comportamenti di moral hazard l riduce le rendite informative l per i singoli intermediari: più efficiente impiego delle risorse, migliore qualità dei portafogli l per la clientela ”meritevole”: più agevole accesso al credito in termini sia di quantità sia di prezzo l per il sistema: miglioramento dei livelli di concorrenza, efficienza e stabilità

4 I sistemi di credit reporting: caratteristiche
Secondo la proprietà: Credit reporting pubblici (Centrali dei rischi) Credit reporting privati (Credit bureaus) Secondo la finalità economica: Credit reporting “for profit” Credit reporting “non profit” Secondo la tipologia di informazioni: Credit reporting positivi Credit reporting negativi (black list)

5 I sistemi di credit reporting: le centrali dei rischi
Sono gestite da soggetti pubblici (la Banca Centrale o altro organismo di supervisione) con l’obiettivo di tutelare la stabilità del sistema finanziario. Partecipano banche e finanziarie. La partecipazione è obbligatoria. Le informazioni riguardano i prestiti e le loro caratteristiche. Forniscono solo informazioni oggettive. Si sono sviluppati soprattutto nei paesi del “civil-law”.

6 I sistemi di credit reporting: i credit bureaus
Sono gestiti da soggetti privati. Partecipano banche, finanziarie e altri operatori. La partecipazione è volontaria. Sono disponibili informazioni dettagliate sui prestiti e altre informazioni presenti in banche dati pubbliche (es. protesti). Forniscono informazioni oggettive e servizi aggiuntivi (es. calcolo di score). Sono specializzati nel comparto del credito ai consumatori e alle piccole imprese. Si sono sviluppati soprattutto nei paesi cosiddetti “common-law”.

7 I sistemi di credit reporting: la scelta tra pubblico e privato
E’ una scelta di tipo empirico che dipende da numerosi fattori: la dimensione il livello di maturità del mercato, il tipo di cultura diffusa in materia di privacy, il quadro normativo di riferimento… . Un sistema pubblico si sviluppa in presenza di un mercato del credito poco spesso per far fronte agli elevati costi di impianto. Si sviluppa in un mercato del credito spesso e maturo per vincere la scarsa propensione dei finanziatori a scambiarsi informazioni positive sulla clientela.

8 I sistemi di credit reporting nel mondo
Paesi considerati 183 CR pubbliche 82 CR private 86 Entrambe 32 Senza CR 47

9 I sistemi di credit reporting nell’ Unione Europea
Paesi UE 27 CR pubbliche 14 CR private 23 Entrambe 10 Senza CR 1

10 I sistemi di credit reporting in Italia
Sistema pubblico: La Centrale dei rischi della Banca d’Italia Sistemi privati (SIC): CRIF CTC Experian ASSILEA

11 FINALITA’ DELLA CENTRALE DEI RISCHI
Sistema informativo che raccoglie informazioni sugli affidamenti concessi dal sistema creditizio e finanziario FORNISCE AGLI INTERMEDIARI UNO STRUMENTO UTILE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO FORNISCE ALLA BANCA D’ITALIA INFORMAZIONI UTILI PER SVOLGERE I PROPRI COMPIUTI ISTITUZIONALI (vigilanza, ricerca economica) Accresce la stabilità del sistema finanziario e favorisce la sana e prudente gestione degli intermediari vigilati

12 FONTI NORMATIVE LEGISLATORE C.I.C.R. BANCA D’ITALIA
D.Lgs n. 385 (T.U.B.) Art. 53 (banche) Artt. 65 e 67 (società finanziarie appartenenti a gruppi bancari) Art. 107 (altre soc. finanziarie) Del. CICR Finalità della C.R. Soggetti segnalanti Servizio di I° informaz. Accesso ai dati C.R. dei diretti interessati Circ. n.139/ 91 “Istruzioni per gli intermediari creditizi” Circ. n.140/ 91 “Settor.economica” Provv. del “Obbligo di partec. delle soc.finanziarie“

13 Il CODICE DELLA PRIVACY (D.lgs. n. 196/2003)
Previsioni Il trattamento di dati personali da parte di privati o enti pubblici economici è ammesso con il consenso espresso dell’ interessato (art. 23). L’interessato ha diritto di conoscere i dati che lo riguardano, chiederne la cancellazione, la rettifica... Ha altresì il diritto di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento stesso (art. 7). Deroghe La Banca d’Italia, in quanto ente pubblico non economico, non necessita del consenso dell’interessato per il trattamento dei dati. L’interessato non può esercitare nei confronti della Banca d’Italia i sopra citati diritti in quanto i dati della C.R. sono richiesti per finalità di controllo degli intermediari e dei mercati creditizi e finanziari e di tutela della loro stabilità (artt. 8). Gli intermediari sono tenuti a comunicare i dati alla C.R. in base a obblighi di legge (T.U.B.) e pertanto non necessitano del consenso dell’interessato (art. 24).

14 ACCESSO AI DATI CR DEI DIRETTI INTERESSATI
DELIBERA CICR DEL I DATI PERSONALI DELLA CENTRALE DEI RISCHI HANNO CARATTERE RISERVATO LA BANCA D’ITALIA E GLI ENTI SEGNALANTI POSSONO COMUNICARE AI TERZI LE INFORMAZIONI REGISTRATE A LORO NOME SECONDO LA PROCEDURA INDICATA DALLA CENTRALE DEI RISCHI GLI INTERMEDIARI FORNISCONO I DATI DA LORO STESSI SEGNALATI E LA POSIZIONE GLOBALE DI RISCHIO PRESENTE NEL “FLUSSO DI RITORNO” RICEVUTO DALLA C.R. LA BANCA D’ITALIA FORNISCE IL DETTAGLIO DELLE SEGNALAZIONI PRODOTTE DA CIASCUN INTERMEDIARIO

15 LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE (7958/09)
Ammissibilità dell’azione giurisdizionale prevista dall’art.152 del codice della privacy anche nei confronti della Banca d’Italia Possibilità per il giudice di impartire direttamente alla Banca d’Italia un ordine relativo alle segnalazioni (es. ordine di cancellazione) Qualificazione del trattamento dei dati Centrale dei rischi come attività “pericolosa” ai sensi dell’art del codice civile

16 LA RESPONSABILITA’ NEL TRATTAMENTO DEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI
Gli intermediari segnalanti Garantiscono l’esattezza dei dati segnalati in quanto sono gli unici depositari delle informazioni che generano la segnalazione. In caso di errore devono correggere immediatamente l’errore e la Centrale dei rischi comunica la correzione a tutti gli intermediari che avevano ricevuto l’informazione errata. La Banca d’Italia Garantisce il corretto funzionamento delle procedure che trattano i dati. Opera controlli logico-statistico sulle segnalazioni e quindi ne garantisce la correttezza formale.

17 INTERMEDIARI SEGNALANTI
Banche italiane (comprese le filiali estere) Filiali italiane di banche estere Soc. finanziarie iscritte nell’albo ex art. 64 T.U. B.(*) Soc. finanziarie iscritte nell’elenco speciale ex art T.U.B.(*) Soc. Veicolo (SPV) ex legge 130/99 (per i crediti già segnalati in CR) (*) Provvedimento della Banca d’Italia del : “Sono tenuti a partecipare alla CR gli intermediari che esercitano in via esclusiva o prevalente attività di finanziamento sotto qualsiasi forma.Sono esonerati gli intermediari finanziari per i quali l’attività di credito al consumo rappresenti oltre il 50 % dell’attività di finanziamento”

18 SOGGETTI SEGNALATI Sono segnalate tutte le tipologie di clienti, indipendentemente dalla loro natura, dall’attività svolta, dalla residenza in Italia o all’estero purché abbiano un’autonomia decisionale e contabile. I soggetti segnalati sono quindi: persone fisiche persone giuridiche altri organismi cointestazioni

19 OGGETTO DELLA SEGNALAZIONE
Gli intermediari sono tenuti a segnalare i rapporti di credito e di garanzia di ciascun cliente (singolarmente o in cointestazione) in essere nell’ultimo giorno del mese. La segnalazione è dovuta se è superata una soglia di censimento fissata dalla Banca d’Italia. Attualmente la soglia è pari a euro ( euro fino a dicembre 2008). I crediti in sofferenza e i passaggi a perdita di crediti in sofferenza devono essere segnalati qualunque sia il loro ammontare.

20 PERIODICITA' DELLA SEGNALAZIONE
Le segnalazioni di rischio hanno frequenza mensile e devono pervenire alla Banca d'Italia entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento (rilevazione mensile). I passaggi a sofferenza e la ristrutturazione dei crediti sono segnalati nel continuo entro 3 gg. dalla delibera (rilevazione inframensile). Le rettifiche di dati errati sia relativi alla rilevazione mensile sia alla rilevazione inframensile sono comunicate nel continuo, non appena l'errore è stato individuato.

21 MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI
CREDITI PER CASSA Finanziamenti concessi alla clientela, comportanti una erogazione per cassa (Rischi autoliquidanti, a scadenza, a revoca, Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari, Sofferenze) CREDITI DI FIRMA Garanzie prestate dagli intermediari su richiesta della clientela, con le quali essi si impegnano a far fronte a eventuali inadempimenti di obbligazioni assunte dalla stessa clientela. (Garanzie connesse con operazioni di natura finanziaria e commerciale)

22 MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI
GARANZIE RICEVUTE Garanzie personali e reali che l’intermediario ha ricevuto dal soggetto a nome del quale è effettuata la segnalazione in favore di clienti dell’intermediario stesso. Derivati Contratti derivati finanziari negoziati sui mercati over the counter (es. swaps, fras, opzioni). Viene segnalato il “valore intrinseco positivo” cioè il credito dell’intermediario alla data di riferimento

23 MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI
SEZIONE INFORMATIVA Evidenzia talune categorie di operazioni che, pur non costituendo affidamenti in senso stretto, contribuiscono a fornire elementi utili alla ricostruzione della posizione debitoria del soggetto segnalato. (ad es. Operazioni effettuate per conto di terzi, Crediti in pool, Crediti passati a perdita, Crediti ceduti a terzi dall’intermediario segnalante)

24 IL DEFAULT NEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI
Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o ad essa equiparabile Incagli : crediti verso soggetti in temporanea situazione di difficoltà Inadempimenti persistenti: crediti scaduti e sconfinanti in via continuativa da più di 90/180 giorni Crediti ristrutturati: crediti per i quali, a seguito del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del soggetto, sono state modificate le originarie condizioni contrattuali dando luogo a una perdita

25 Categorie di censimento
l A1 G P1 C A H P2 E Q1 D 5.4 5.3 5.2 5.1 2.2 2.1 1.3 1.2 1.5 1.4 Cred. per cassa - op. in pool - totale Cred. per cassa - op. in pool - azienda part. Cred. per cassa - op. in pool - azienda capof. Operazioni effettuate per conto terzi Garanzie connesse con oper. di nat. Finanz. Garanzie connesse con oper. di nat. Comm.le Rischi a revoca Rischi a scadenza 1.1 Rischi autoliquidanti Sofferenze Finanziamenti a procedura concors. e altri 1 - CREDITI PER CASSA 2 - CREDITI DI FIRMA 3 - GARANZIE RICEVUTE 5 - SEZIONE INFORMATIVA Categorie di censimento Variabili di classificazione Classi di dati Localizzazione Durata originaria Durata residua Valuta Import/export Tipo attività Censito collegato Stato del rapporto Tipo garanzia Fenom. correlato accordato Accordato operat. Utilizzato Saldo medio Valore intrinseco Altri importi Valore garanzia Importo garantito I R1 M Z L 5.8 5.7 5.6 5.5 Crediti ceduti a terzi Sofferenze - crediti passati a perdita Rischi autoliquidanti - crediti scaduti Cred. Acq.ti da client. non interm. - deb. Ced. B B1 F 4 - DERIVATI FINANZIARI Modello di rilevazione dei Rischi Q.Tà del credito 550200 550400 550600 550800 551000 552200 552400 553200 553300 554800 554900 554901 554902 555100 555150 555200 555400

26 LEGAMI I legami sono forme di coobbligazione vale a dire le relazioni di tipo giuridico tra più soggetti solidalmente responsabili nell’adempimento delle obbligazioni assunte verso gli intermediari. Le coobbligazioni rilevate sono: Le cointestazioni Le società di persone Altre forme di collegamento (garante-garantito, cedente-ceduto) sono presenti nelle segnalazioni di rischio.

27 IL FUNZIONAMENTO DELLA C.R.
Intermediari creditizi e finanziari 1^ informazione, Segnalazioni inframensili, Rettifiche Segnalazioni mensili di rischio 1^informazione periodica Flusso di ritorno personalizzato 1^informazione periodica Centrale dei rischi

28 INFORMAZIONI PER GLI INTERMEDIARI SEGNALANTI
flusso di ritorno personalizzato periodici Flusso nominativo mensile con il quale gli intermediari ricevono per ciascun nominativo segnalato e per i collegati la posizione di rischio globale prodotti statistici Flusso di ritorno statistico Flusso sul decadimento dei finanziamenti per cassa prima informazione a richiesta Richieste avanzate dagli intermediari per conoscere la posizione di rischio globale della clientela potenziale o affidata ma non segnalata

29 IL FLUSSO DI RITORNO PERSONALIZZATO
Per ogni affidato: Codice CR + dati anagrafici + posizione parziale di rischio Posizione globale di rischio, vs Finanziarie, vs Gruppo creditizio Sconfinamento e Margine disponibile No. di enti segnalanti No. di enti segnalanti a sofferenza No. di Prime Informazioni per richiesta fido negli ultimi 6 mesi Presenza di garanti Collegati/coobbligati (es. garantiti, cointestazioni/cointestatari, soci/società): Codice CR + dati anagrafici Posizione globale di rischio Le informazioni sono riferite all’ultima data contabile

30 Servizio a pagamento, le tariffe dipendono dal livello della richiesta
LA PRIMA INFORMAZIONE 10 Livello: dati del soggetto richiesto: Codice CR + dati anagrafici Posizione globale di rischio, vs Finanziarie, vs Gruppo creditizio Sconfinamento e Margine disponibile No. di enti segnalanti (totali, 1^ volta, non più, sofferenza) No. di Prime Informazioni per richiesta fido negli ultimi 6 mesi Presenza di garanti Codice CR + dati anagrafici di eventuali collegati/coobbligati 2° livello: dati dei collegati/coobbligati: Posizione globale di rischio Gli intermediari possono chiedere i dati al massimo per le ultime i 36 date contabili. La Prima informazione periodica riguarda solo l’ultima data contabile. Servizio a pagamento, le tariffe dipendono dal livello della richiesta

31 FLUSSO DI RITORNO STATISTICO
Gli intermediari ricevono un flusso di ritorno statistico elaborato sui dati nominativi della CR I dati sono articolati per: categorie di censimento variabili di classificazione attività economica della clientela classe di grandezza degli affidamenti caratteristiche degli intermediari segnalanti

32 FLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSA
Informazioni (numero di soggetti e importi) sul flusso delle sofferenze rettificate e sullo stock di impieghi vivi; il flusso è costruito considerando i soggetti che sono a sofferenza rettificata al tempo t ed erano a impiego vivo al tempo t-1; i dati sono riferiti alla clientela dell’intermediario che riceve il flusso, all’intero sistema, al totale delle banche e degli intermediari finanziari; I dati sono articolati per territorio, attività economica, classe di grandezza degli affidamenti. Le informazioni fornite possono essere usate per calcolare il tasso di decadimento dei prestiti, che si ottiene rapportando il flusso delle sofferenze rettificate rispetto allo stock degli impieghi vivi.

33 FLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSA
IL CONCETTO DI SOFFERENZA RETTIFICATA E’ un’informazione ricavata dalle segnalazioni dei singoli intermediari alla Centrale dei rischi attiene all’esposizione complessiva per cassa dell’affidato al fine di determinarne lo stato di sofferenza a livello di sistema ai fini statistici è un concetto più robusto della singola segnalazione a sofferenza

34 UTILIZZI DELLA BANCA D’ITALIA DEI DATI CR
UTILIZZO DELLE INFORMAZIONI CR PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI ISTITUZIONALI Ricerca economica Analisi della struttura dei mercati Vigilanza a supporto dell’attività di analisi cartolare e ispettiva riguardante, in particolare: La rischiosità dei crediti Il grado di concentrazione del portafoglio prestiti

35 ULTERIORI UTILIZZI DATI NOMINATIVI MAGISTRATURA PENALE
ALTRE AUTORITA’ (es. Consob) DIRETTI INTERESSATI DATI AGGREGATI UNIVERSITA’, ENTI DI RICERCA PUBBLICAZIONI (es. Bollettino Statistico)

36 Bollettino Statistico

37 BIP on line

38 BIP on line

39 COOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEE
Le Centrali dei rischi pubbliche di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca e Romania hanno sottoscritto un Memorandum of understanding (MoU) per lo scambio di informazioni da fornire agli intermediari. Ciascuna centrale dei rischi riceve dalle altre informazioni sull’indebitamento globale dei soggetti residenti e sui non residenti presenti nel proprio archivio . Le informazioni riguardano i soggetti (diversi dalle persone fisiche) residenti in uno dei paesi con un indebitamento globale, presso il sistema creditizio del paese che fornisce i dati, pari o superiore a euro. Le informazioni riguardano i crediti per cassa e i crediti di firma relativi a singoli debitori o a posizioni cointestate.

40 COOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEE
I flussi per gli intermediari La Banca d’Italia invia agli intermediari per i soggetti segnalati le informazioni ricevute dalle altre CR dell'UE (flusso di ritorno personalizzato). Gli intermediari possono chiedere alla CR informazioni su soggetti residenti in Italia o in uno degli altri paesi partecipanti agli scambi (prima informazione).

41 ALTRE INIZIATIVE EUROPEE
La Nuova Direttiva sul credito ai consumatori ha riconosciuto al finanziatore di uno Stato dell’UE di accedere senza discriminazioni alle Banche dati sul credito di un altro Stato membro: Il lavoro dell’Expert Group on Credit Histories (EGCH) Le previsioni del d.lgs. 141/2010 sull’accesso alle banche dati (il principio di non discriminazione, l’informativa al consumatore, la qualità dei dati)

42 INIZIATIVE INTERNAZIONALI
La World Bank (WB), in collaborazione con la Bank for International Settlements (BIS), ha costituito una task force incaricata di ricercare standards internazionali in materia di credit reporting: i principi generali (caratteristiche dei dati e dei processi, la governance, il quadro regolamentare, lo scambio dati a livello cross border) l’oversight sul sistema di credit reporting

43 LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE
(Situazione a dicembre 2010) Intermediari segnalanti di cui finanziarie Soggetti segnalati milioni Segnalazioni mensili milioni Richieste di prima informazione (*) (*) media mensile

44 Grazie Banca d'Italia Servizio R.E.S. mariapia.ascenzo@bancaditalia.it
Tel Grazie


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