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Un modello di Finanza Islamica per l’Italia

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Presentazione sul tema: "Un modello di Finanza Islamica per l’Italia"— Transcript della presentazione:

1 Un modello di Finanza Islamica per l’Italia
Strumenti islamici come veicolo per il passaggio dalla welcome bank all’open bank Biella, 23 giugno 2006 Fatima Edouhabi

2 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Sommario La finanza islamica in numeri e trend di sviluppo Situazione attuale in Italia Come conciliare bisogni attuali con esigenze future Modelli finanziari a confronto Strumenti di finanza islamica per l’Italia Ruolo della finanza islamica per lo sviluppo del sistema finanziario italiano Finanza islamica come veicolo per l’integrazione Conclusioni 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

3 La finanza islamica oggi
Musulmani circa 1,5 mld Patrimoni stimati > 1000 mld dollari Oltre 200 istituzioni finanziarie Dow Jones Islamic Indexes Oltre 400 mld di dollari di fondi gestiti Capitalizzazione degli istituti maggiore di 7 mld di dollari Tasso di crescita annuale nell’ultimo triennio > 20% 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

4 Trend di sviluppo futuri
Aumento del prezzo del petrolio Sviluppo economico paesi nord-africa e medio orientali Esigenze degli immigrati nei paesi occidentali CRESCITA FINANZA ISLAMICA 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

5 Situazione in Italia I musulmani in Italia sono oggi 824 mila (dati Caritas) La gran voglia di impresa tra i musulmani si traduce in 66 mila imprese avviate su aziende individuali presenti in Italia appartenenti a cittadini stranieri. Nazionalità 2000 2005 Var % % su totale imprese straniere nel paese Marocco 12.209 35.312 189,2% 17,5% Senegal 5.360 12.811 139% 6,3% Tunisia 3.603 8.552 137,4% 4,2% Egitto 2.891 7.421 156,7% 3,7% Totale 26.063 66.101 254% 33% Fonte: Metropoli, La Repubblica, Marzo 2006 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

6 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Situazione in Italia Prima generazione di immigrati: le banche italiane non hanno ancora sviluppato strumenti pienamente rispondenti alle esigenze dei musulmani e degli immigrati in genere. Non esistono in Italia esempi di strumenti di finanza islamica ma solo prodotti bancari occidentali “mascherati” per soddisfare i principi musulmani. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

7 Strumenti bancari per immigrati
Istituti di credito alla ricerca di strumenti bancari che soddisfino i principi coranici Negli ultimi 5 anni, crescita di offerte ad hoc per gli immigrati musulmani Scopo puramente commerciale: conquistare la nascente fetta di mercato. Strumenti che non apportano alcun grado di novità alla scena esistente ed anzi appaiono spesso come forzature. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

8 Strumenti bancari per immigrati: l’esempio Carifac
La Cassa di Risparmio di Fabriano è tra gli istituti più attivi nell’offerta di prodotti bancari per immigrati Tra le opportunità offerte vi è quella di convertire gli interessi attivi sui depositi con buoni pasto Proposta commercialmente valida ma sostanzialmente non valutabile come strumento di finanza islamica 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

9 Cos’è la finanza islamica?
Finanza islamica non significa banalmente divieto di percepire interessi. Gli strumenti islamici si fondano su un insieme di regole molto più complesso volto a garantire l’efficienza e la trasparenza del sistema finanziario. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

10 Principi distintivi del modello finanziario islamico
RIBA (divieto di pagamento di interessi legati al fattore temporale) MAISIR (speculazione) GHARAR (irragionevole incertezza, ambiguità) HARAM (attività economiche proibite dal corano: distribuzione/produzione di alcol, tabacco, armi, carne suina, pornografia, gioco d’azzardo) 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

11 Principi finanza islamica
Solo l’HARAM è un principio legato alla fede musulmana Gli altri 3 invece, compresa la RIBA, sono principi pienamente condivisibili anche dai valori occidentali La RIBA proibisce l’interesse frutto di una semplice rendita finanziaria che non sia correlato ad un’attività reale comportante un determinato livello di rischio (concetto di interesse legato alla dimensione temporale) Il divieto di speculazione e l’irragionevole incertezza, MAISIR e GHARAR, rappresentano invece due principi comuni, almeno in linea teorica, ai due modelli. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

12 Differenze tra i due modelli
Finanza islamica Fondata su un sistema di tracciabilità dei capitali che permette di collegare facilmente fonti ed impieghi evitando situazioni indecifrabili dovute alle asimmetrie informative tipiche del sistema occidentale reale. Finanza occidentale Basata sullo strumento dell’interesse, risulta estremamente efficiente nella fase di raccolta dei capitali in quanto fornisce ampie garanzie anche ai soggetti avversi al rischio. Nella fase di impiego però, avviene spesso un’allocazione inefficiente delle risorse a causa dell’astrazione del risparmio dall’investimento 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

13 I due modelli a confronto
Caratteristiche Banca Islamica Banca Occidentale Garanzia del valore nominale dei: - Depositi a vista - Fondi di investimento Si No Rendimento dei depositi Incerto e non garantito per gli investment deposit; nullo per quello a vista. Certo e garantito. Meccanismo di determinazione dei rendimenti sui depositi Dipendente dalla performance reddituale della banca, dai profitti dei suoi investimenti e dalle perdite subite. Indipendente dalla performance reddituale della banca e dei suoi investimenti (eccetto in caso d’insolvenza). Applicazione principio di Profit Loss Sharing (PLS) Non applicabile. Uso discrezionale di garanzie (collaterali) da parte della banca Generalmente non permesso nelle transazioni PLS eccetto in casi eccezionali al fine di ridurre fenomeni di moral hazard. Permesso sempre nelle transazioni non- PLS. Si (sempre) 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

14 Strumenti finanziari islamici
Strumenti di Profit Loss Sharing Strumenti di Non Profit Loss Sharing Mudaraba(trust finance contract) Musharaka(Equity participation contract) Muzar’ah Musaqat Mugarada Direct Investement Murabaha (cost plus mark-up) Ijara (leasing,lease purchase) Sukuk (obbligazioni) Bai’Mua’jjal (vendita pagamento differito) Salam or Bal’Salam (acquisto consegna differita) Qard al-Hasanah (benificence loans) Takaful Strumenti Assicurativi 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

15 Strumenti di finanza islamica innovativi per il mercato italiano
Conti di risparmio Al Wadiah Murabaha Qard al-Hasan Fondi per lo Zakat Mudaraba Sukuk 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

16 Conti di risparmio Al Wadiah
Depositi che prevedono al posto di un tasso di interesse fisso legato al fattore temporale un premio in relazione all’andamento dei profitti totali della banca. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

17 Conti di risparmio Al Wadiah: PROs & CONs
Vantaggi: Aumento dell’efficienza della banca il cui operato è valutato direttamente dai clienti Maggiore concorrenza tra istituti bancari Maggiore trasparenza nei bilanci e negli investimenti delle banche e mercato dei capitali più efficiente Svantaggi: Minori garanzie per il risparmiatore (perdita dell’interesse fisso sul deposito) Poco adatto per i risparmiatori avversi al rischio 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

18 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Murabaha Funzionamento: la banca acquista il bene desiderato dal cliente e glielo rivende ad un prezzo maggiorato. Il valore del sevizio offerto viene inglobato nel prezzo finale al cliente. Il Murabaha può sostituire alcune forme di prestito ed è utile per gli acquisti di beni immobili (auto, elettrodomestici, altre spese per la famiglia) Si differenzia rispetto ai prestiti offerti da vari istituti di credito in quanto viene giustificato dall’obiettivo e sottintende un bene reale. L’importo dovuto è ratealizzabile e il mark up costituisce una sorta di premio per il servizio offerto dalla banca e per il rischio che essa sopporta nel tempo in cui il bene rimane di sua proprietà. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

19 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Murabaha: PROs & CONs Vantaggi: la banca è in grado di acquisire il bene ad un costo inferiore grazie alle economie di scala che ne derivano vengono meno i costi amministrativi relativi alla documentazione che abitualmente i centri commerciali redigono per dilazionare i pagamenti si ha un rapporto diretto tra prestito ed investimento con il vantaggio che il bene sottostante costituisce un garanzia del rientro dell’investimento effettuato dalla banca Svantaggi: Scarsa dimistichezza delle banche nel gestire azioni di questo tipo Aumento costi gestionali lagati a questo tipo di prestiti 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

20 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Qard al-Hasan Strumento rivolto alle classi meno abbienti Prestito che non richiede il pagamento di interessi ne nessuna altra maggiorazione. Vengono rimborsati alla banca i soli costi di gestione della pratica. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

21 Qard al-Hasan: PROs & CONs
Vantaggi: Prodotto con un elevato valore sociale: consente a persone che si trovano in una situazione patrimoniale compromessa di accedere ugualmente al credito Possibilità di richiedere sovvenzioni statali data la nobiltà del servizio offerto, che consente a persone in difficoltà di rientrare nel sistema consumistico Svantaggi: Le banche si accollano il mancato percepimento di interessi sperando nel consolidamento della posizione finanziaria del nuovo cliente acquisito e quindi di una sua fidelizzazione futura 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

22 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Fondi per lo Zakat Zakat: tassa sulla ricchezza prevista dal Corano che tutti i musulmani sono tenuti a versare annualmente in base al loro reddito. Sorta di ridistribuzione del capitale che oggi viene effettuata dai musulmani verso conoscenti meno fortunati e persone bisognose Con il tempo però potrebbe essere utile un soggetto che provvede alla raccolta di questi denari per investirli in progetti umanitari e di beneficenza di più grande portata Il bisogno è reale se si pensa che in breve i musulmani presenti in Italia saranno totalmente estranei ai loro paesi di origine e non avranno probabilmente nessuno a cui versare “l’imposta”. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

23 Fondi per lo Zakat: PROs & CONs
Vantaggi: L’Italia un paese dove le donazioni e la beneficenza sono molto frequenti. La banca potrebbe rendere più efficiente la raccolta e l’impiego delle risorse integrando e/o sostituendo l’operato di fondazioni/associazioni/organizzazioni I fondi per lo zakat (di beneficenza) diventerebbero così nelle varie tipologie un valido esempio di strumento valido per tutta la clientela. Accrescimento dell’immagine della banca e del sistema creditizio in genere Svantaggi: Esposizione della banca verso il giudizio dei clienti e della società. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

24 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Mudaraba Rappresenta il prodotto di finanza islamica più adatto per consentire l’accesso al credito alle PMI Funzionamento: la banca valuta il progetto aziendale e la redditività dell’investimento lasciando piena facoltà di agire all’imprenditore ma partecipando ai profitti in relazione al capitale investito. L’interesse è anche qui sostituito dal profitto e dalla relazione diretta tra risparmio e investimento Servizio oggi svolto in Italia dalle società di venture capital, dalle banche di investimento e dai così detti business angel. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

25 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Mudaraba: PROs & CONs Vantaggi: Facilita l’accesso al credito per le aziende Rende meritoria la distribuzione del capitale favorendo gli investimenti più redditizzi Maggiore efficienza del sistema finanziario e produttivo. Svantaggi: Banche italiane frenate dal principio che limita la commistione banca-impresa (allentato con la riforma del 1993) Possibilità di comportamenti opportunistici in stile anni ’30 (finanziamento di investimenti sbagliati di società largamente partecipate) 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

26 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Sukuk Alternativa ai titoli obbligazionari. Il Sukuk sostituisce la rendita di un’obbligazione con la rata dell’affitto di un bene Funzionamento: la banca riceve i soldi dal cliente e compra per suo conto un bene immobile. Il bene viene preso in affitto dalla banca che paga la rata al cliente. In questo modo l’investimento è legato ad un bene materiale che appartiene formalmente al risparmiatore ma viene utilizzato dalla banca. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

27 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Sukuk: PROs & CONs Vantaggi: Correlazione diretta tra risparmi e investimenti. Svantaggi: Maggiore esposizione degli istituti di credito verso i clienti e gli utilizzatori finali del bene (imprese) 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

28 Perché non esistono strumenti di finanza islamica in Italia?
Cause Prima generazione di immigrati (titoli di studio di medio-basso livello) Immobilismo delle istituzioni statali Mancanza di una strategia di lungo periodo 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

29 Perché non esistono strumenti di finanza islamica in Italia?
Inerzia della domanda: la maggior parte degli immigrati non conosce approfonditamente gli strumenti islamici Inerzia dell’offerta: le banche non hanno interesse a compiere studi approfonditi sulla finanza islamica riuscendo a “vendere” per islamici strumenti occidentali privi di interesse 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

30 Proposta di un modello italiano d’offerta: problematiche
Rischio Creazione di una banca islamica autonoma in Italia Conseguenze: Contrapposizione tra due sistemi di gestione del risparmio concorrenti. Sfida persa nel percorso d’integrazione. Ad ognuno la sua banca in base alla sua religione, così come scuola, luogo di culto, amicizie, ecc. → Paese diviso Soluzione: In una situazione di totale inerzia da parte di domanda e offerta solo l’intervento statale può portare ad un cambiamento. 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

31 Proposta di un modello italiano d’offerta: Piano operativo
Studio principi e strumenti di finanza islamica da parte di istituzioni bancarie e statali Studio esperienze mercati anglosassoni e altri sistemi bancari Gruppi di studio formati da: politici, sociologi, teologi, esperti finanza islamica, esperti finanza occidentale, imprenditori, immigrati Implementazione di strumenti islamici che presentano caratteri innovativi Promozione dei servizi attraverso canali specifici 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

32 Primi passi verso l’integrazione
Parallelamente al processo di studio ed implementazione dei principi provenienti dalla finanza islamica, devono essere sviluppati servizi indispensabili per gli immigrati: Servizi di money transfer (per semplificare le rimesse) Microcredito anche a fronte di garanzie reddituali non eccelse Carte collegate a conti correnti in italia impiegabili nei paesi di origine senza costi aggiuntivi Personale e materiale multilingua 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

33 Dal welcome banking all’open banking
DIVERSITY BANK Prodotti per clienti diversi [mutui agevolati per coppie gay, depositi senza interessi per islamici, ecc.] WELCOME BANK Prodotti per immigrati accompagnati da mediazione interculturale EQUALITY BANK Prodotti che valorizzano le diverse identità dei cittadini (finanziamenti per: progetti Etici, ricongiungimenti familiari, attività non in contrasto con principi religiosi) OPEN BANK Prodotti che sfruttino il confronto aperto di sistemi finanziari basati su schemi differenti e contribuiscano al perfezionamento della funzione dei mercati dei capitali svolgendo un ruolo guida nel percorso d’integrazione 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

34 Vantaggi sociali ed economici
La banca può diventare uno strumento di integrazione degli immigrati nel tessuto sociale nazionale Miglioramento generale della trasparenza e dell’efficienza del sistema finanziario Il mutualismo tipico del sistema islamico migliora le condizioni di vita delle classi meno abbienti Aprire alla cultura araba consentirebbe alle banche di instaurare canali preferenziali volti alla penetrazione dei mercati dei paesi MENA 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia

35 Un modello di finanza islamica per l’Italia
Domande ? 23 giugno 2006 Un modello di finanza islamica per l’Italia


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