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Perché Caino ha ucciso Abele? Una possibile spiegazione

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Presentazione sul tema: "Perché Caino ha ucciso Abele? Una possibile spiegazione"— Transcript della presentazione:

1 Perché Caino ha ucciso Abele? Una possibile spiegazione
teologica ( la differenza tra monologo e dialogo) è offerta da Andrè Neher

2 Neher Eva Adamo ? Abele Caino Conflitto Monologo Monologo

3 Eva Adamo Abele Caino Logos Misura Regola Emsa Dia.. coesistenza
Dialogo Dialogo

4 Situazione linguistica
Habermas Teoria dell’agire comunicativo Situazione linguistica ideale Teoria discorsiva del diritto e della democrazia

5 Habermas Düsseldorf 1929 Strukturwandel der Öffentlichkeit (Storia e critica dell'opinione pubblica) 1962 Theorie des Kommunicativen Handelns (Teoria dell'agire comunicativo) 1981 Faktizität und Geltung. Beiträge zur Diskurstheorie des Rechts und des demokratischen Rechtsstaats (Fatti e norme. Contributi a una teoria discorsiva del diritto e della democrazia) 1991

6 Azioni sociali Agire comunicativo Agire strategico
Orientato all’intesa Come l’uomo incontra l’uomo Agire strategico Orientato al successo Come l’uomo muove l’uomo

7 Quale è prioritario? Agire orientato Agire orientato
all’intesa al successo

8 A priori comunicativi Mondi vitali: linguaggio, sentimenti, cultura, tradizioni

9 Quando esiste una situazione linguistica ideale?
Pretesa di verità Pretesa di sincerità Pretesa di giustezza

10 Ogni dia-logo ha una struttura etica implicita (Habermas):
a) parità ontologica b) riconoscimento della dignità dell'altro c) rispetto di regole comuni (dia) terzietà carità c) verità (logos) fiducia

11 Moralità implicita del dialogo
Rispetto di regole comuni (Legendre) Parità ontologica (Zambrano, Miranda e Calibano) Sincerità: non voglio ingannare l’altro (Montaigne) Fiducia: credo che l’altro non mi voglia ingannare Carità: devo cercare di capire le ragioni dell’altro (Levinas – Girard) Io debole: posso avere torto (Kelsen) Habermas, La condizione intersoggettiva, 59 e 108

12 Situazione dialogica ideale
Valori impliciti Situazione dialogica ideale Libertà Pari dignità (uguaglianza) Reciprocità Tolleranza Pluralismo Esito del dialogo ???? Riserva fallibilistica

13 Cos’è il diritto? Solidarietà tra estranei
Solo il diritto ha la capacità di costituire vincolo, di creare rapporti (solidarietà) tra soggetti che sono estranei e che vogliono restare estranei

14 Solidarietà tra estranei
 Rinuncia alla violenza Reciproco riconoscimento Tutti hanno diritto ad avere diritti Regolazione cooperativa della convivenza Diritto a restare estranei

15 Ineludibili premesse pragmatiche
Inclusività: nessuno che possa offrire in contributo rilevante deve venir escluso dalla partecipazione Equa distribuzione delle opportunità comunicative: tutti hanno la stessa opportunità di fornire contributi Condizione di sincerità: i partecipanti devono credere a quel che dicono Assenza di costrizioni contingenti o insite nella struttura comunicativa: le scelte dei partecipanti devono essere motivate soltanto dalla forza della persuasione Principio di indulgenza: reciproca supposizione di razionalità

16 Teoria discorsiva del diritto e della democrazia
. Questa prassi comunicativa si articola attraverso un’etica implicita (regole comuni, rispetto reciproco, disponibilità ad apprendere, pluralismo…) e questa etica implicita si fonda sul possesso comune di “ a priori comunicativi”, di “mondi vitali” . Non viene meno la fallibilità dei processi di apprendimento, ma la prassi comunicativa determina, proprio per la sua struttura dialettica, la formazione “inclusiva” di opinioni soggettive e volontà generale, in cui vediamo quasi “co-originarsi” democrazia e diritti umani: i valori fondamentali su cui si regge lo Stato costituzionale di diritto.

17 Teoria discorsiva del diritto
Il diritto moderno deve venir prodotto secondo una procedura che garantisca la legittimità e che risponda allo stesso livello di neutralità ideologica della morale razionale La neutralità ideologica deve garantire la pari inclusione di tutti i membri nella formazione dell’opinione e della volontà democratica La legittimità del diritto vigente si spiega esclusivamente in base alla procedura di formazione dell’opinione e della volontà democratica

18 Teoria discorsiva del diritto e della democrazia
La decisione è l’esito provvisorio di un procedimento fallibilistico di apprendimento (riserva fallibilistica) che autorizza a “ritenere vera” un’ argomentazione solo quando resiste a tutti i tentativi di invalidazione. Proprio la possibilità dell’invalidazione (riserva fallibilistica) implica quel “procedimento di apprendimento sociale” (democrazia) che assume la struttura di una comunicazione tesa a garantire, nella sua forma ideale, la totale inclusione e l’integrale partecipazione a pari diritto, libera e orientata all’intesa, di tutti i soggetti interessati.

19 Principio D discorso Sono valide solo le norme d’azione (leggi) che potrebbero essere approvate da tutti i potenziali interessati, attraverso un dialogo razionale 

20 Principio morale (M): Le conseguenze e gli effetti secondari di ogni norma valida moralmente, derivanti dalla sua universale osservanza per la soddisfazione degli interessi di ciascun individuo, possono venire accettati senza costrizione da tutti i soggetti coinvolti Il diritto istituzionalizza la morale

21 Principio democratico
Possono pretendere validità legittima solo le leggi che in un processo legislativo costituito discorsivamente trovano il consenso di tutti i cittadini

22 Limiti della morale Il diritto istituzionalizza la morale
indeterminatezza cognitiva; incertezza motivazionale; c) ragionevole pretendibilità; d) imputabilità delle obbligazioni. Il diritto istituzionalizza la morale

23 KELSEN Sistema sociale Morale Diritto Politica Politica

24 Morale Democrazia Diritto HABERMAS Principio P R I N C I P I O D I S C

25 Il modello del discorso pubblico prende le mosse dalle relazioni orizzontali dei cittadini (agire orientato all’intesa) Questo rapporto con lo Stato si sviluppa in base a diritti fondamentali già preventivamente sussistenti. Questi diritti discendono dal significato performativo della prassi costituente La costituzione discende dall’autoaccertamento collettivo di una comunità dotata di uno specifico canone di valori Tempo di passaggi

26 Liberi e uguali partecipanti sull’argomentazione si mettono d’accordo su quali diritti debbono reciprocamente riconoscersi per regolare la loro convivenza con gli strumenti del diritto (solidarietà tra estranei) La costituzione fonda una responsabilità giuridicamente mediata tra cittadini e non una responsabilità tra cittadini e Stato Co-originarietà tra pratica discorsiva e diritti umani e momento costituente

27 Potere Fondamento Giustificazione Legittimità Giustizia Conformità
alle regole Legalità

28 Legittimità Nomodinamica Norma fondamentale (Kelsen) Legalità
Decisione politica (Schmitt) Principio discorso (Habermas) Legittimità Costituzione Legge Validità Legalità Aut. Priv Giurisd Amm. Nomodinamica

29 Kelsen Legalità legittimità
Il potere è la norma guardata dalla prospettiva della politica

30 Consenso Legittimità legalità Discorso pubblico
Teoria discorsivi della democrazia Habermas diritti Prassi costituente Consenso plebiscito Legittimità legalità Popolo Partito Capo Stato di eccezione Autonegazione della democrazia

31 Impossibilità della violenza
Discorso razionale Assenza di arbitrio “Coazione” a un riconoscimento universale non coattivo (a – b) Consenso raggiunto in condizioni idealizzate di comunicazione illimitata e non autoritaria (c) Impossibilità della violenza

32 Il potere per costituirsi come potere (e non come atto di forza) deve compiere un salto di qualità, deve essere "diritto di stabilire il diritto“ (principio D + principio M): dimostrare di avere la forza morale, la capacità culturale, la legittimazione sociale, di definire quegli stati che sono indipendenti da ogni arbitrio e che rendono "pensabile", la comunità politica

33 Per Habermas contro Habermas
Apel Il principio di corresponsabilità Il modello discorsivo di Habermas è cieco e storicamente indeterminato

34 Ci sono situazioni in cui il principio D non è esigibile o richiedibile:
a) gli altri contraenti mostrino di perseguire una risoluzione del conflitto tramite violenza o tramite un agire orientato al successo b) non è garantita l'osservanza dei risultati dei discorsi pratici c) minoranze non sono in grado di far sentire la loro voce d) condizionamenti culturali che impediscono una messa in questione in chiave universalistica

35 Principio responsabilità
Principio discorso Principio responsabilità Principio di conservazione Principio di trasformazione

36 Principio responsabilità: parità di diritto e della pari responsabilità di tutti i possibili partner del discorso nell'individuare e nel risolvere i problemi discorsivamente affrontabili Responsabilità in riferimento alle condizioni storiche reali in cui viviamo: tutti dobbiamo collaborare per l’instaurazione delle condizioni istituzionali indispensabili all’esercizio, allargato, all’intero pianeta, della morale discorsiva

37 Principio di trasformazione: collaborare a eliminare tutti quegli aspetti che si oppongono alla conduzione e conclusione dei discorsi pratici (discriminazioni economiche, emarginazioni razziali, culturali e sociali). Principio di conservazione: divieto di mettere in pericolo sia le reali condizioni di vita della società umana nel suo complesso sia quelle che possono essere considerate come conquiste insostituibili (i diritti umani, la qualità della vita, la pace)

38 Quali sono le regole che consentono una
situazione linguistica ideale? Quali sono le regole che consentono di formare il consenso su una norma che tutti possono volere? Quali sono le regole che consentono ai destinatari delle norme di esserne autori?

39 Argomentazioni state-end based cognitivismo etico decisionismo process based Riserva fallibilistica

40 Modello procedurale  Avviare un processo fallibilistico di apprendimento: I fini penultimi (regole –dia - inter) precedono i fini ultimi (bene -logo ) moralmente neutrale rispetto ai contenuti di senso

41 Teoria del male politico
Schmitt ci chiede di firmare una cambiale in bianco nei confronti dello Stato La disponibilità a dare e ricevere la morte

42 Teoria del bene politico
Ci chiede di firmare una cambiale in bianco nei confronti dell’ uomo, di qualsiasi uomo, dell’unusquisque La disponibilità al dialogo: pensare tutti, pensare assieme

43 1. Riserva fallibilistica e/o relativismo etico
Tutti i valori sono equivalenti – indifferentismo etico / nichilismo: b) Niente ha senso: è solo la mia volontà o il potere o la forza o il sistema che attribuisce un senso alle cose

44 2. Riserva fallibilistica e/o relativismo etico
libertà I valori non sono equivalenti (esiste il bene e il male) ma nessuno ha in sé la misura del bene e del male: b) Le cose hanno un senso, va cercato assieme: è il cammino (sharia, torah, tao, vangelo) dell’umanità: pensare tutti, pensare assieme

45 Rischio Autonegazione della libertà
Il rispetto della libertà impone di accettare la rinuncia alla libertà? La riserva fallibilistica nel senso 1) finirebbe per cancellare la riserva fallibilistica nel senso 2)

46 Forse… L’esploratore Bertischev (scettico e nichilista) e il mistico Zaddik (immerso nella fede) “Chissà, forse è proprio vero…” Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio e il suo regno, nemmeno il credente a se stesso. Il forse è ineluttabile tentazione alla quale l’uomo non può assolutamente sottrarsi, nella quale anche rifiutando la fede deve sperimentarne l’irrefutabilità (Ratzinger, Introduzione al cristianesimo)

47 Per Habermas contro Habermas
Apel Il principio di corresponsabilità Il modello discorsivo di Habermas è cieco e storicamente indeterminato

48 Ci sono situazioni in cui il principio D non è esigibile o richiedibile:
a) gli altri contraenti mostrino di perseguire una risoluzione del conflitto tramite violenza o tramite un agire orientato al successo b) non è garantita l'osservanza dei risultati dei discorsi pratici c) minoranze non sono in grado di far sentire la loro voce d) condizionamenti culturali che impediscono una messa in questione in chiave universalistica

49 Principio responsabilità
Principio discorso Principio responsabilità Principio di conservazione Principio di trasformazione

50 Principio responsabilità: parità di diritto e della pari responsabilità di tutti i possibili partner del discorso nell'individuare e nel risolvere i problemi discorsivamente affrontabili Responsabilità in riferimento alle condizioni storiche reali in cui viviamo: tutti dobbiamo collaborare per l’instaurazione delle condizioni istituzionali indispensabili all’esercizio, allargato, all’intero pianeta, della morale discorsiva

51 Principio di trasformazione: collaborare a eliminare tutti quegli aspetti che si oppongono alla conduzione e conclusione dei discorsi pratici (discriminazioni economiche, emarginazioni razziali, culturali e sociali). Principio di conservazione: divieto di mettere in pericolo sia le reali condizioni di vita della società umana nel suo complesso sia quelle che possono essere considerate come conquiste insostituibili (i diritti umani, la qualità della vita, la pace)

52 Quali sono le regole che consentono una
situazione linguistica ideale? Quali sono le regole che consentono di formare il consenso su una norma che tutti possono volere? Quali sono le regole che consentono ai destinatari delle norme di esserne autori?


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