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Unità didattica di Anfossi Mariarosa

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Presentazione sul tema: "Unità didattica di Anfossi Mariarosa"— Transcript della presentazione:

1 Unità didattica di Anfossi Mariarosa
Kant Unità didattica di Anfossi Mariarosa

2 L'unità didattica nel progetto Brocca
L'u.d. è un'esperienza pratica che "deve essere definita nel tempo ed essere autosufficiente per obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche: insomma, una sorta di microprogetto unicurriculare".

3 FINALITA' Obiettivi cognitivi Abilità di studio Abilità linguistiche

4 Obiettivi cognitivi:  saper individuare l'impianto dell'unità didattica e saper valutare quali sono gli elementi fondamentali alla base dell'u.d.;  saper integrare i dati di un testo con la propria conoscenza generale;  saper valutare un testo: la differenza tra un documento originale, una fonte, un testo critico, un manuale, fra documenti di tipo espositivo, narrativo, interpretativo, ecc.

5 b) Abilità di studio: Saper scegliere tra il materiale a disposizione;  saper consultare i testi;  saper prendere appunti da un testo scritto o da una lezione;  saper costruire una scaletta per una relazione scritta/orale.

6 Poiché le acquisizioni per la comprensione dell'unità didattica vengono dall'analisi di testi scritti, è l'abilità di lettura ad avere un'importanza centrale, che è trasversale:

7 c) Abilità linguistiche.
 leggere per comprendere il testo nella sua globalità, capire l'argomento in generale;  leggere per cercare solo alcune informazioni, per conoscere il punto di vista dell'autore, per confrontare diversi punti di vista;  leggere per cogliere i nessi con l'impianto dell'unità didattica;  leggere per capire come è costruito un testo.

8 La fondazione dell'etica
LA CRITICA DELLA RAGION PRATICA La fondazione dell'etica

9 Che cosa posso sapere. Che cosa posso fare
Che cosa posso sapere? Che cosa posso fare? Che cosa ho diritto di sperare?

10 Che cosa posso fare?

11  RIVOLUZIONE COPERNICANA
L'uomo come SOGGETTO ETICO Al centro dell'universo morale =Soggetto= ragione

12 LA RAGIONE PRATICA PRATICA in riferimento non agli oggetti ma ai MOTIVI con cui determina la volontà all'azione

13 FONTE ORIGINARIA AUTONOMA della moralità

14 Indipendentemente da ogni contenuto oggettivo dell'azione e da ogni imposizione esterna L'aver smascherato le pretese della metafisica consente di dare un fondamento alla morale

15 L'uomo non è creatore dei valori etici Non elimina i limiti costitutivi della sua natura sensibile, essenzialmente passiva e recettiva non diminuisce la drammaticità di un'esistenza etica che implica impegno.

16 Considerata in riferimento ai motivi (razionali) con cui determina la volontà verso l'azione

17 PUNTO DI PARTENZA Compito dell'etica non sarà dimostrare l'esistenza della legge morale, ma studiare l'origine e la natura

18 Nell'uomo legge Morale con valore universale e necessario

19 LIBERTA' dell'agire Validità Universale Necessaria
LEGGE LIBERTA' dell'agire Validità Universale Necessaria

20 La legge morale UNIVERSALE NECESSARIA A PRIORI
Autonomia della legge morale La legge morale UNIVERSALE NECESSARIA A PRIORI

21 deve avere origine dal soggetto stesso indipendentemente dall'esterno.

22 motivi razionali che guidano il volere affinchè sia morale non ha bisogno di uscire da sé

23 AUTONOMIA Le altre etiche tradizionali sono eteronome in quanto propongono la legge morale da qualcosa di esterno

24 Imperativo morale Che la legge sgorghi in modo autonomo non significa che l'uomo ne è creatore La morale si gioca all'interno della Ragione e della sensibilità (bidimensionalità dell'agire umano) Spontaneità istintiva verso l'utile e il piacevole

25 Agisci secondo una massima che può valere per tutti

26 2 tipi di imperativi, chiarire la natura dell'imperativo etico

27 soggettive valide per l'individuo
Massime soggettive valide per l'individuo

28 prescrizione oggettiva che vale per tutti
Imperativi: prescrizione oggettiva che vale per tutti

29 Comanda qualcosa in vista di un fine da raggiungere
IPOTETICO Comanda qualcosa in vista di un fine da raggiungere

30 Ordina il dovere in modo categorico DEVI

31 AZIONE MORALE Un'azione MORALE deve esser compiuta solo perché comandata dalla legge senza riguardo per alcun piacere se ne possa ricavare

32 FARE IL DOVERE PER IL DOVERE E SOLO PER IL DOVERE

33 Un comportamento è morale solo se è generalizzabile

34 FINI Agisci in modo da trattare l'umanità, sia nella tua persona che come FINE mai come mezzo. FINE: SCOPO A SE STESSA SOGGETTO e non OGGETTO La morale istituisce un regno dei fini

35 IL RISPETTO L'unico sentimento che può muovere ad agire moralmente è il rispetto per la legge morale

36 ETICA DELL’INTENZIONE
etica dell'intenzione più che rigorismo etico la bontà morale di un'azione deriva dall'intenzione con cui l'azione è compiuta l'azione è morale solo se si propone di fare il bene perché è bene e non per ottenere un vantaggio personale dualismo tra volontà etica e impulsi sensibili

37 La legge morale non può comandare contenuti concreti, altrimenti dipenderebbe da essi perdendo la sua autonomia e la sua universalità e necessità.

38 IL FORMALISMO ETICO La legge morale deve formularsi come comando "formale" prescindere da ogni contenuto o materia del comando per prescrivere solo la forma

39 Universalità Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere in ogni tempo come principio di una legislazione universale

40 FORMA Non impone contenuto, se possono essere universali La legge non dice che cosa dobbiamo fare ma COME  fonte perenne della moralità La vita morale è la costituzione di una NATURA soprasensibile DOVERE + VOLONTA’ Buona innalzano sopra il mondo sensibile  partecipano del mondo intelligibile noumenico

41 I postulati della ragion pratica
La presenza nell'uomo di una legge morale apre la via per cogliere l'esistenza di alcune realtà metafisiche che stanno al di là del mondo fenomenico dell'esperienza e di cui la ragione teoretica non può dire niente né per affermarle, né per negarle postulati affermazioni non dimostrabili dalla ragione teoretica

42 1- La Libertà' 2 - Immortalità dell'anima 3 - Esistenza di Dio
POSTULATI 1- La Libertà' Immortalità dell'anima 3 - Esistenza di Dio

43 La libertà condizione della moralità

44 Devi dunque puoi

45 capacità di agire indipendentemente dagli impulsi sensibili
Negativo capacità di agire indipendentemente dagli impulsi sensibili

46 Positivo autonomia della ragione quale legislatrice di se stessa in forma universale

47 Volontà Libera Se la ragione è di per se stessa pratica dà a se stessa la legge che determina il motivo dell'azione, => alla sua radice volontà libera capace di autodeterminarsi all'azione indipendentemente da ogni impulso.

48 Regno dei fini L'uomo si scopre partecipe di un mondo intelligibile una " legge della causalità mediante la libertà"  questo mondo col noumeno, che la ragione teoretica non poteva conoscere la ragion pratica dà testimonianza.

49 Fini i vari doveri che scaturiscono dalla legge morale e che come tali devono essere voluti.

50 Immortalità dell'anima
E' un postulato condizione indispensabile per il raggiungimento della santità perfetta conformità delle intenzioni con la legge morale. Si può avvicinare con un progresso che va all'infinito, sua esistenza continui all'infinito

51 Dio Esistenza di Dio condizione indispensabile per il raggiungimento del sommo bene virtù + felicità

52 Felicità non il piacere o l'utile, il disporsi delle cose della natura secondo il volere della ragione ed etica.

53 Virtù La virtù non può essere causa di felicità, né la felicità causa della virtù L'unione è possibile solo supponendo l'esistenza di un essere intelligente che, essendo la causa suprema della natura, possa disporre di essa secondo fini etici, permettendo di realizzare l'imperativo etico


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