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InvestHorizon - Torino, 9 novembre 2015 LE AZIONI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER LA CREAZIONE D’IMPRESA E L’INNOVAZIONE Andrea Muti Unioncamere Servizio.

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1 InvestHorizon - Torino, 9 novembre 2015 LE AZIONI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER LA CREAZIONE D’IMPRESA E L’INNOVAZIONE Andrea Muti Unioncamere Servizio Nuove imprese e credito

2 Cosa: 11 appuntamenti, intesi come momenti di approfondimento, networking e incontro per avvicinare e informare sull’ecosistema delle startup innovative e sulle misure di policy nazionale a sostegno e promozione loro dedicate Chi: potenziali startupper, aspiranti e neoimprenditori, studenti, giovani laureati, ricercatori, professionisti, commercialisti, consulenti aziendali e operatori d’impresa Come: attraverso la collaborazione di Unioncamere - rete delle Camere di commercio italiane, e Ministero dello Sviluppo economico, il coinvolgimento dei soggetti territoriali e di altri partner, come INVITALIA Quando: da metà ottobre a metà dicembre 2015 Dove: in 11 territori di altrettante regioni StartUp Road show 2015. Edizione n. 2

3 L’Aquila, 21 ottobre Napoli, 27 ottobre Terni, 30 ottobre Pavia, 4 novembre Ascoli Piceno, 10 novembre Firenze, 13 novembre Sassari, 19 novembre Padova, 27 novembre Forlì Cesena, 1 dicembre Udine, 11 dicembre Reggio Calabria, 3 dicembre StartUp Roadshow 2015. Edizione n. 2

4 Le startup innovative e il territorio Perché: una startup innovativa di successo è una risorsa importante per il territorio in cui è localizzata, soprattutto in termini economici e di domanda di lavoro per il personale più qualificato le caratteristiche di queste imprese presentano elevati livelli di complessità (di carattere tecnologico, gestionale e di marketing, soprattutto internazionale) e ritmi esponenziali di crescita del fatturato e dell’occupazione questa policy di diffusione delle startup innovative - sostenuta da Mise e Unioncamere - intende «spingere» il ricambio del tessuto imprenditoriale nel nostro paese A seguire un breve quadro dei servizi e delle opportunità provenienti dal Sistema camerale a uso dei potenziali imprenditori

5 Le startup innovative e gli incubatori certificati devono essere iscritti in una apposita sezione speciale del registro delle imprese, di cui all'art. 2188 del CC, «al fine di poter beneficiare della disciplina prevista dalla legge». L’iscrizione alla sezione speciale segue le modalità previste dalla disciplina vigente per l’iscrizione degli atti nel registro delle imprese. La domanda di iscrizione deve essere presentata esclusivamente in forma telematica e firma digitale, tramite la cd «comunicazione unica». La legge prevede l’esenzione totale dal pagamento del diritto annuale e dei diritti di segreteria e dell’imposta di bollo per gli adempimenti di iscrizione del Registro delle Imprese; tale esenzione opera dal momento dell’iscrizione nella sezione speciale e dura fino a che l’impresa conserva lo status di startup innovativa. L’iscrizione nel Registro delle imprese

6 Riferimenti normativi Decreto legge 179/2012 Corpus di norme completo e articolato: artt. 25-32 Decreto legge “Lavoro” 76/2013 Interventi normativi per ampliare la platea delle startup beneficiarie Decreto legge 3/2015 Modificazioni per ampliare il periodo di durata del regime e inserire nuovi benefici ; Introdotte le PMI innovative

7 Una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, che possiede i seguenti requisiti: meno di 5 anni di attività (passati da 4 a 5 anni con il decreto legge 3/2015) residente o sede produttiva o filiale in Italia fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro non distribuisce e non ha mai distribuito utili oggetto sociale: sviluppo e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico non è stata costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda Il contenuto innovativo è identificato con, alternativamente: o almeno 15% spese in ricerca e sviluppo o almeno 1/3 della forza lavoro complessiva costituita da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori oppure almeno 2/3 costituita da persone con laurea magistrale o startup titolare, depositaria o licenziataria di brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato Cos’è una startup innovativa? startup.registroimprese.it

8 Forte riduzione degli oneri burocratici Diritto del lavoro su misura Sgravi fiscali al seed capital e corporate venture capital Modalità innovative di raccolta di capitali (Piattaforme di crowdfunding) Aiuti per l’accesso al credito (Garanzia pubblica gratuita, veloce e semplificata sull’80% della somma del finanziamento bancario tramite intervento del Fondo Centrale Nuovi incentivi Smart&Start Invitalia (250 milioni di euro messi a disposizione delle startup innovative per prestiti a tasso zero) I vantaggi startup.registroimprese.it

9 impiega meno di 250 addetti e fattura meno di 50 milioni di euro all’anno residenza in Italia, in uno degli Stati UE o in Stati aderenti all'accordo sullo spazio economico europeo, con sede produttiva o filiale in Italia certificazione dell’ultimo bilancio azioni non sono quotate in un mercato regolamentato non iscritta alla sezione speciale del Registro delle startup innovative ​in possesso di almeno due dei tre seguenti requisiti: o avere sostenuto spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 3% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione o impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/5 dottori di ricerca, almeno 1/3 con laurea magistrale) o essere titolari, depositarie o licenziatarie di almeno un brevetto o un software registrato La grande novità del dl 3/2015 Introduzione della nozione di PMI innovativa

10 Sono 4.756 le imprese iscritte. Il 55,7% delle quali si localizza al Nord, il 22,7% nel Mezzogiorno, il 21,6% al Centro A livello regionale in testa c’è la Lombardia con 1.040 imprese, seguono l’Emilia- Romagna (551) il Lazio (471) il Veneto (359) e quindi il Piemonte con 329 imprese di cui 248 nella provincia di Torino Il 75,7% delle startup opera nei servizi (soprattutto produzione di software e attività di R&S), il 18,4% nell’industria (prodotti elettronici e macchinari), il 4,5% nel commercio 525 startup innovative denotano un alto valore tecnologico in ambito energetico; a queste si aggiungono 39 a vocazione sociale. Ecosistema startup italiano

11 FILO: know-how di sistema Capitalizzare il know-how di sistema Capitalizzare il know-how di sistema Ottimizzare l’impiego delle risorse www.filo.unioncamere.it Fare rete Valorizzare il rapporto con le imprese e i territori Valorizzare il rapporto con le imprese e i territori Uniformare i livelli di servizio Uniformare i livelli di servizio Le attività più generali delle Camere di commercio per la nuova imprenditorialità

12 La rete degli sportelli FILO per la nuova imprenditorialità oltre 22.000 imprenditori e aspiranti imprenditori sono stati assistiti tramite colloqui personalizzati Il network FILO si struttura parallelamente come rete fisica degli Sportelli camerali FILO per la Nuova Imprenditorialità e rete virtuale attraverso il portale FILO (www.filo.unioncamere.it)www.filo.unioncamere.it 102 Camere attive nel sostegno e promozione di nuove imprese 15.788 utenti sono stati coinvolti in attività divulgativa-informativa 108.642 hanno usufruito dei servizi di informazione specialistica 9.222 aspiranti imprenditori hanno usufruito di servizi di formazione 20,4 milioni di € di interventi economici

13 La rete degli sportelli FILO per l’imprenditorialità giovanile La rete FILO, tra a maggio 2014 e ottobre 2015, ha offerto servizi informativi, formativi e di assistenza allo startup a 11.404 giovani under30 A Nord-Ovest: 5.183 giovani A Nord-Est: 2.221 giovani Al Centro: 1.889 giovani Al Sud & Isole: 2.111 giovani

14 Il percorso guidato all’imprenditorialità

15 Le azioni camerali per l'accesso al credito e alla finanza 5.639 imprese beneficiarie dei servizi di assistenza e consulenza 91 Camere attive nel sostegno all’accesso al credito e alla finanza 1,8 miliardi circa di finanziamenti garantiti alle imprese con la leva del moltiplicatore 2.276 imprese hanno usufruito dei servizi di informazione specialistica 1.392 imprenditori hanno usufruito di servizi di formazione finanziaria Nel 2014: 91,9 milioni di € a beneficio di 176 confidi Contributi diretti: 46,5 mln Fondi di co e controgaranzia: 45,4 mln

16 L'impegno del sistema camerale per il credito Il Sistema camerale ha consolidato nel tempo l’attività di assistenza e consulenza alle imprese in materia di credito, microcredito e agevolazioni, importante per far sì che le piccole imprese beneficino di servizi di orientamento necessari a migliorare la propria solidità e affidabilità: oltre 8.300 le imprese assistite nel corso del 2014. Gli interventi delle Camere si concretizzano inoltre in un forte sostegno al sistema dei confidi: negli ultimi 6 anni in media i contributi delle Camere ai confidi sono stati pari a oltre 90 milioni di euro annui; ciò significa che, attraverso la leva del moltiplicatore, il sistema camerale favorisce ogni anno un flusso di circa 1,8 miliardi di euro di finanziamenti alle PMI.

17 L'impegno del sistema camerale per la finanza Il Sistema delle Camere di commercio promuove l'accesso delle imprese alla finanza innovativa: soprattutto nelle fasi di startup o di forte sviluppo, poter avere accesso a capitali complementari al tradizionale canale bancario, può rappresentare per l'impresa un fattore decisivo di successo. Gli strumenti camerali: incontri formativi e informativi con gli imprenditori; eventi di matching tra imprese e investitori; fondi per la partecipazione nel capitale di imprese innovative; progetto InvestHorizon (www.investhorizon.eu) e Italian Corporate Venture Forum (9-10 novembre Torino).www.investhorizon.eu

18 FILO - programmi operativi I SERVIZI INTEGRATI PER LA NUOVA IMPRENDITORIALITÀ E IL SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE (art. 3 - lett. B, dell’Accordo di programma tra MISE e UC - 2011) 39 39 progetti realizzati da Camere di commercio e Unioni regionali 4.486 4.486 imprese utilizzatrici di servizi per la creazione d’impresa 3.827 3.827 imprese beneficiarie dei contributi 2.139 2.139 beneficiari finali formati (inclusi occupati e disoccupati) 821 821 neo imprese 193 193 partnership territoriali sottoscritte

19 FILO: programmi operativi 2014 Fondo di Perequazione 2014, in materia di nuove imprese giovanili, femminili, sociali, di immigrati e start up innovative 40 40 progetti approvati, che coinvolgono nella realizzazione 85 8 85 Camere di commercio e 8 Unioni regionali) Oltre 10.000 utenti da assistere fin dalle fasi di accoglienza e informazione più generale. A loro disposizione: servizi e strumenti informativi, di orientamento, formazione e assistenza specialistica alla creazione di impresa (percorso guidato all’imprenditorialità).

20 Alcune azioni del Sistema camerale su proprietà industriale e innovazione La riforma Bassanini (Dlgs 112/98), con il trasferimento alle CCIAA delle competenze sui titoli di Proprietà Industriale (PI) ha costituito per il sistema camerale l’occasione per il potenziamento delle attività sui temi della tutela della PI e della diffusione dell’innovazione, funzione quest’ultima ulteriormente rafforzata dal Dlgs 23/2010 che prevede esplicitamente fra i compiti delle CCIAA la promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico alle PMI. Negli anni, il sistema camerale non si è limitato allo svolgimento del ruolo amministrativo (ricezione da parte degli Uffici brevetti e marchi delle CCIAA della documentazione amministrativa) ma ha sviluppato una nuova capacità di servizio al tessuto imprenditoriale, favorendo – attraverso azioni integrate – la diffusione della conoscenza dei titoli di PI, nella consapevolezza della loro rilevanza per la crescita competitiva delle imprese e dei territori in cui esse operano. La tutela della PI e la promozione dell’innovazione sono ormai da tempo nelle priorità del sistema camerale, il quale ha progettato e programmato, in modo organico, propri interventi per incentivare la promozione della PI e la diffusione delle innovazione fra le PMI.

21 Alcune azioni del Sistema camerale su proprietà industriale e innovazione TUTELA DELLA PI E DIFFUSIONE INNOVAZIONE NELLE PMI Diffusione della cultura di tutela della PI attraverso azioni mirate di sensibilizzazione/informazione e formazione specialistica alle PMI sulle opportunità dei titoli di PI (brevetti, marchi e disegni), compresi quelli sviluppati dalla ricerca pubblica. Monitoraggio dei titoli della PI e delle dinamiche innovative (ad esempio l’Osservatorio Unioncamere Brevetti, Marchi e Design e relativa reportistica), nonché delle esigenze delle PMI in tema di innovazione e facilitazione del rapporto con gli enti pubblici di ricerca. Erogazione di servizi accessori in tema di PI tramite l’adesione e la promozione della rete europea di sportelli di informazione brevettuale Patent Library (PAT LIB) e Patent Information Point (PIP). Ad oggi si contano presso le CCIAA 19 PatLib e 34 PIP, per un totale di 53 sportelli a servizio delle PMI, ai quali si sono rivolti quasi 17 mila utenti.

22 Alcune azioni del Sistema camerale su proprietà industriale e innovazione Il Sistema camerale è interlocutore qualificato del Mise, nel caso specifico della Direzione Generale LC - UIBM, nella progettazione e gestione di misure agevolative promosse a supporto della diffusione e valorizzazione degli strumenti di tutela della PI per sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI. Unioncamere è soggetto gestore di: Bando Marchi + agevolazioni per la registrazione di marchi comunitari e marchi internazionali (Pubblicato in G.U. n. 105 del 7/05/2012 e sospeso in data 20 febbraio 2015 - G.U. del 20/02/2015, n.42). Bando Disegni+2 agevolazioni finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni per favorire la valorizzazione, attraverso la messa in produzione e/o la commercializzazione, di un disegno/modello registrato, sui mercati nazionale e internazionale. (Pubblicato in G.U. n. 183 dell’8/05/2014 e sospeso in data 13 gennaio 2015 - G.U. del 13/01/2015, n.9). Bando Enti potenziamento sul territorio della rete degli UBM delle Camere di commercio e dei PATLIB/PIP quale punto di riferimento qualificato per le PMI sulla tutela della Proprietà Industriale e degli strumenti e servizi per l’innovazione (Pubblicato in G.U. n. 105 del 7/05/2012 ).

23 In conclusione Le attività delle Camere di commercio per le start up innovative Ad oggi risulta un quadro in cui le Camere sono principalmente attive in -percorsi di accelerazione (finanziamento e consulenza) -servizi di assistenza (tutela della proprietà industriale, networking e marketing operativo) -attività di promozione e premi (seminari, workshop…) -erogazione di voucher e contributi finalizzati (bandi)

24 In conclusione -La rete delle strutture camerali specializzate nei servizi di accompagnamento e assistenza alla nuova imprenditorialità, all’innovazione e trasferimento tecnologico alle PMI si è sviluppata per rispondere alle specifiche domande del tessuto produttivo locale -I punti della rete collaborano e sono disponibili a intensificare collaborazione e scambio con le principali strutture della ricerca applicata nel nostro paese (CNR, ENEA, Università, Science Park e incubatori tecnologici…) -Per il sistema camerale è indispensabile avvicinare il più possibile le decisioni delle strutture di ricerca e sviluppo alle esigenze e alle domande delle imprese italiane più piccole, in una logica trasversale a tutti i settori economici. E questo vale a maggior ragione se si tratta di risorse e di prodotti della ricerca pubblica.


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