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1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.

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Presentazione sul tema: "1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco."— Transcript della presentazione:

1 1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco

2 2 Inquadramento  Potestà normativa degli enti locali rafforzata dalla riforma del titolo V della Costituzione  Il rapporto nuovo con le norme di legge  Principi definiti nello statuto  Normativa regolamentare applicativa  Rapporti tra statuto e regolamenti

3 3 L’autonomia organizzativa  Rapporto con la privatizzazione  Rapporto con i poteri gestionali dei dirigenti  Competenza degli organi politici: linee fondamentali di organizzazione, individuazione degli uffici di maggiore rilevanza, modi di conferimento della titolarità degli uffici di maggiore rilevanza, determinazione delle dotazioni organiche complessive

4 4 Autonomia organizzativa e contrattazione collettiva  Rapporto ridefinito dal DLgs n. 150/2009: nell’ambito delle leggi e degli atti organizzativi le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatta salva la sola informazione ai sindacati. Rientrano, in particolare, nell’esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari opportunità nonché la direzione, l’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici.  Esclusione delle scelte in tema di organizzazione dalle materie oggetto di contrattazione  Per il DLgs n. 165/2001 necessaria la consultazione

5 5 I principi dell’autonomia organizzativa/1  Funzionalità e sua periodica verifica  Ampia flessibilità  Autonomia gestionale dei dirigenti  Collegamento della attività, comunicazione interna ed interconnessione  Garanzia della imparzialità e della trasparenza

6 6 I principi dell’autonomia organizzativa/2  Previsione di strutture per l’informazione al cittadino  Attribuzione ad un unico ufficio della responsabilità complessiva di uno specifico procedimento  Armonizzazione degli orari di apertura  Ed inoltre contenimento della spesa del personale

7 7 Gli altri principi fissati dal DLgs n. 165/2001  Stretto collegamento con la dotazione organica  Conseguenze organizzative e sul personale della scelta di acquistare all’esterno servizi prima gestiti direttamente (modifica introdotta dalla legge n. 69/2009)

8 8 Le indicazioni del DLgs n. 267/2000 (1)  Competenza della giunta alla sua adozione e modifica  Competenza del consiglio: determinazione dei criteri generali  Applicazione del DLgs n. 165/2001  Applicazione di criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità.

9 9 Le indicazioni del DLgs n. 267/2000 (2)  Materie: responsabilità giuridiche attinenti ai singoli operatori nell'espletamento delle procedure amministrative; organi, uffici, modi di conferimento della titolarità dei medesimi; principi fondamentali di organizzazione degli uffici; procedimenti di selezione per l'accesso al lavoro e di avviamento al lavoro; ruoli, dotazioni organiche e loro consistenza complessiva; garanzia della libertà di insegnamento ed autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca; disciplina della responsabilità e delle incompatibilità tra impiego nelle pubbliche amministrazioni ed altre attività e casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici. Ed inoltre definizione delle procedure per le assunzioni sulla base dei principi di cui al DLgs n. 165/2001 (in assenza applicazione del DPR n. 487/1994)

10 10 Le indicazioni del DLgs n. 267/2000 (3)  I limiti: derivanti dalle proprie capacità di bilancio e dalle esigenze di esercizio delle funzioni, dei servizi e dei compiti loro attribuiti. Applicazione delle disposizioni sugli dissestati e strutturalmente deficitari. Autonomia gestionale dei dirigenti quali soggetti dotati dei poteri e delle capacità dei privati datori di lavoro

11 11 Il raccordo Necessità di raccordo con:  lo statuto  Il regolamento di contabilità  Il regolamento sui procedimenti amministrativi  Il contratto decentrato integrativo

12 12 Indice  Principi generali  Articolazione organizzativa  Attività di direzione  Incarichi dirigenziali  Incarichi a tempo determinato  Collaborazioni  Personale  Valutazione  Incentivazioni  Selezioni

13 13 Principi ed articolazione organizzativa  (parte eventuale nella quale indicare i principi di carattere generale che ispirano le scelte regolamentari dell’ente e gli obiettivi essenziali della regolamentazione)  Definire i principi di organizzazione interna ed indicarne i tratti essenziali  Grado di complessità  Eventuale attivazione di uffici di scopo  Eventuale attivazione di uffici di staff

14 14 Attività di direzione  Definire i principi relativi alla articolazione della dirigenza ed al contenuto essenziale della sua attività)  Il segretario (con la indicazione di eventuali compiti aggiuntivi)  L’eventuale istituzione del vice segretario  L’eventuale istituzione del direttore generale (con la indicazione dei suoi compiti)  Le forme di coordinamento

15 15 Incarichi dirigenziale  Indicare il numero, i criteri e le modalità di conferimento e di revoca degli incarichi dirigenziali e di quelli di responsabilità negli enti che sono sprovvisti di dirigenti, nonché degli incarichi di posizione organizzativa)  Durata  Criteri  Posizioni organizzative  Sostituzione  Indennità in caso di assenze  Raccordo con gli organi politici  Direttive  Determinazioni (pubblicità e comunicazione)  Eventuale svolgimento degli incarichi da parte di componenti l'organo esecutivo (per i comuni al di sotto di 5.000 abitanti)

16 16 Incarichi a tempo determinato e collaborazioni  Criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali e/o di responsabilità e/o di elevata professionalità conferiti a tempo determinato a soggetti che non sono dipendenti dell’ente o per il conferimento di incarichi dirigenziali a dipendenti dell’ente  Criteri di scelta  Forme di pubblicità  Durata  Definizione del trattamento economico  Disciplinare gli ambiti e le modalità di conferimento di incarichi di collaborazione  Modalità di conferimento  Limiti  Contenuti

17 17 Il personale  Dotazione organica  Organigramma  Gestione delle risorse umane  Mobilità interna  Part time  Ufficio per la gestione del contenzioso  Urp  Gestione associata

18 18 La valutazione Materia da rivedere alla luce del DLgs n. 150/2009  Funzionamento del nucleo di valutazione  Regole per la valutazione dei dirigenti e/o dei titolari di posizione organizzativa  Principi per la valutazione del personale

19 19 Le incentivazioni  Incentivazione ai sensi del codice sugli appalti della progettazione interna  Incentivazione a seguito del maggiore gettito ICI Materie su cui occorre effettuare anche la contrattazione collettiva decentrata integrativa

20 20 Le selezioni  Progressioni verticali  Mobilità  Corsi concorsi  Forme di pubblicità  Eventuali limiti di età per alcuni profili professionali  Commissioni  Valutazioni  Assunzioni a tempo determinato  Altre forme di flessibilità  Procedure selettive


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