La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Scienza ambientale: un manuale per prendere buone decisioni 18 e 19 novembre 2015 Prendere decisioni politiche Rosa Franzese, Massimo Bastiani, Antonio.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Scienza ambientale: un manuale per prendere buone decisioni 18 e 19 novembre 2015 Prendere decisioni politiche Rosa Franzese, Massimo Bastiani, Antonio."— Transcript della presentazione:

1 Scienza ambientale: un manuale per prendere buone decisioni 18 e 19 novembre 2015 Prendere decisioni politiche Rosa Franzese, Massimo Bastiani, Antonio Boggia, Adriano Ciani, Mario Cirillo Buone

2 Indice del capitolo La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. La via istituzionale: VIA e VAS VIA, VAS e sistema decisionale L’esempio francese: la legge Grenelle Verso il ruolo attivo del cittadino Le recenti tendenze: le Smart City e il paradigma della partecipazione Come si realizza la partecipazione del cittadino Esperienze dall’Italia. Dalla gestione delle emergenze alla gestione e promozione preventiva. La partecipazione del cittadino nelle attivit à svolte in Italia sul tema della desertificazione: l ’ esempio di Licata. La partecipazione del cittadino per la costruzione di un impianto sperimentale per la fusione nucleare: l ’ esempio di Porto Torres. Un modello possibile per i Contratti di Gestione Territoriale: i Contratti di fiume e l’esempio del fiume Serchia..

3 Indice del capitolo Metodi e modelli per l’analisi e la valutazione della sostenibilità ambientale: gestire la complessità, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. I sistemi di supporto alle decisioni Il ruolo dei modelli Lo sviluppo sostenibile: un problema multidimensionale Le metodologie multicriteri Modelli multicriteri integrati con i Sistemi Informativi Geografici

4 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE La valutazione di impatto ambientale nasce negli Stati Uniti nel 1969 In Europa la VIA viene introdotta da una Direttiva Comunitaria 85/337/CEE nel 1985 quale strumento fondamentale di politica ambientale La VIA viene recepita in Italia con la legge 8 luglio 1986, n. 349 che istituisce il Ministero dell’ambiente Il testo unico in materia ambientale decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 modificato dal decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 e dal decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 Direttiva Comunitaria 2001/ 42/CEE introduce la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente Valutazione ambientale strategica

5 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/it/temi/valutazione-di-impatto- ambientale-via http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/valutazione-ambientale- strategica-vas Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

6 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE NORME IN MATERIA AMBIENTALE: ART. 4 COMMA 3 E 4 DEL D.LGS. 16 GENNAIO 2008, N. 4 3. La valutazione ambientale di piani, programmi e progetti ha la finalità di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attività economica.

7 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE NORME IN MATERIA AMBIENTALE: ART. 4 COMMA 3 E 4 DEL D.LGS. 16 GENNAIO 2008, N. 4 4. In tale ambito: a) la valutazione ambientale di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull'ambiente ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione, dell'adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile; b) la valutazione ambientale dei progetti ha la finalità di proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa essenziale per la vita. A questo scopo, essa individua, descrive e valuta, in modo appropriato, per ciascun caso particolare e secondo le disposizioni del presente decreto, gli impatti diretti e indiretti di un progetto sui seguenti fattori: 1) l'uomo, la fauna e la flora; 2) il suolo, l'acqua, l'aria e il clima; 3) i beni materiali ed il patrimonio culturale; 4) l'interazione tra i fattori di cui sopra VAS VIA

8 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE La procedura di VIA viene strutturata sul principio dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica ambientale consiste nel prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti anziché combatterne successivamente gli effetti. La struttura della procedura viene concepita per dare informazioni sulle conseguenze ambientali di un’azione, prima che la decisione venga adottata, per cui si definisce nella sua evoluzione come uno strumento che cerca di introdurre a monte della progettazione un nuovo approccio che possa influenzare il processo decisionale negli ambienti imprenditoriali e politici, nonché come una procedura che possa guidare il processo stesso in maniera partecipata con la popolazione dei territori interessati Il processo di VAS viene strutturato sul principio della precauzione, che consiste nell’integrazione dell’interesse ambientale rispetto ad altri interessi che determinano piani e programmi. L’applicazione del processo VAS attraverso le specifiche componenti del processo, quali la verifica di sostenibilità degli obiettivi di piano, l’analisi degli impatti ambientali significativi delle misure di piano, la costruzione e la valutazione delle ragionevoli alternative, la partecipazione al processo dei soggetti interessati e il monitoraggio delle performances ambientali del piano, rappresenta uno strumento di supporto sia per il proponente che per il decisore per la definizione di indirizzi e scelte di pianificazione sostenibile.

9 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Quali sono le principali differenze tra VAS e VIA? VASVIA Quale è la sua funzione principale? Integrare considerazioni ambientali nell'elaborazione e nell'adozione di strumenti di pianificazione e programmazione al fine di garantire la sostenibilità delle scelte da intraprendere Conseguire elevati livelli di protezione e di qualità dell'ambiente valutando preventivamente le possibili conseguenze derivanti dalla realizzazione e dall'esercizio di progetti/interventi A cosa si applica?Piani e ProgrammiProgetti di opere civili e industriali Quali ambiti territoriali interessa? Vaste aree: l'Italia, una o più regioni, ma anche aree più limitate come un'area naturale protetta, un distretto idrografico, un'area portuale Aree limitate destinate ad opere e interventi puntuali (es. un impianto industriale, una diga) o lineari (es. una ferrovia, un'autostrada, un elettrodotto) In quale fase interviene? Contestualmente all'elaborazione del piano/programma Dopo l'elaborazione del progetto Come si conclude in sede statale? Parere motivato del Ministro del'Ambiente, espresso di concerto con il Ministro per i Beni e le attività culturali, sulla sostenibilità ambientale del piano o programma, con eventuali osservazioni e condizioni Provvedimento del Ministro dell'Ambiente, espresso di concerto con il Ministro per i Beni e le attività culturali, che autorizza l'opera sotto il profilo ambientale e che contiene le condizioni per la sua realizzazione, esercizio, dismissione ed eventuali malfunzionamenti

10 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE v) pubblico interessato: il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell'ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente, nonché le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono considerate come aventi interesse. NORME IN MATERIA AMBIENTALE: ART. 5 DEL D.LGS. 16 GENNAIO 2008, N. 4 t) consultazione: l'insieme delle forme di informazione e partecipazione, anche diretta, delle amministrazioni, del pubblico e del pubblico interessato nella raccolta dei dati e nella valutazione dei piani, programmi e progetti; u) pubblico: una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone;

11 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE Art. 11. Modalità di svolgimento. 1. La valutazione ambientale strategica è avviata dall'autorità procedente contestualmente al processo di formazione del piano o programma e comprende, secondo le disposizioni di cui agli articoli da 12 a 18: a) lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità; b) l'elaborazione del rapporto ambientale; c) lo svolgimento di consultazioni; d) la valutazione del rapporto ambientale e gli esiti delle consultazioni; e) la decisione; f) l'informazione sulla decisione; g) il monitoraggio. NORME IN MATERIA AMBIENTALE: ART. 5 DEL D.LGS. 16 GENNAIO 2008, N. 4 La valutazione ambientale strategica

12 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE LA VAS Art. 14. Consultazione. 1. Contestualmente alla comunicazione di cui all'articolo 13, comma 5, l'autorità procedente cura la pubblicazione di un avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana o nel Bollettino Ufficiale della regione o provincia autonoma interessata. L'avviso deve contenere: il titolo della proposta di piano o di programma, il proponente, l'autorità procedente, l'indicazione delle sedi ove può essere presa visione del piano o programma e del rapporto ambientale e delle sedi dove si può consultare la sintesi non tecnica. 2. L'autorità competente e l'autorità procedente mettono, altresì, a disposizione del pubblico la proposta di piano o programma ed il rapporto ambientale mediante il deposito presso i propri uffici e la pubblicazione sul proprio sito web. 3. Entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione dell'avviso di cui al comma 1, chiunque può prendere visione della proposta di piano o programma e del relativo rapporto ambientale e presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. NORME IN MATERIA AMBIENTALE: ART. 5 DEL D.LGS. 16 GENNAIO 2008, N. 4

13 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE LA VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE Art. 19. Modalità di svolgimento. 1. La valutazione d'impatto ambientale comprende, secondo le disposizioni di cui agli articoli da 20 a 28: a) lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità; b) la definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale; c) la presentazione e la pubblicazione del progetto; d) lo svolgimento di consultazioni; f) la valutazione dello studio ambientale e degli esiti delle consultazioni; g) la decisione; h) l'informazione sulla decisione; i) il monitoraggio. 2. Per i progetti inseriti in piani o programmi per i quali si è conclusa positivamente la procedura di VAS, il giudizio di VIA negativo ovvero il contrasto di valutazione su elementi già oggetto della VAS è adeguatamente motivato.

14 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. LA VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE Art. 24. Consultazione. 1. Contestualmente alla presentazione di cui all'articolo 23, comma 1, del progetto deve essere data notizia a mezzo stampa e su sito web dell'autorità competente. 2. Le pubblicazioni a mezzo stampa vanno eseguite a cura e spese del proponente. Nel caso di progetti di competenza statale, la pubblicazione va eseguita su un quotidiano a diffusione nazionale e su un quotidiano a diffusione regionale per ciascuna regione direttamente interessata. Nel caso di progetti per i quali la competenza allo svolgimento della valutazione ambientale spetta alle regioni, si provvederà con la pubblicazione su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale. 3. La pubblicazione di cui al comma 1 deve contenere, oltre una breve descrizione del progetto e dei suoi possibili principali impatti ambientali, l'indicazione delle sedi ove possono essere consultati gli atti nella loro interezza ed i termini entro i quali è possibile presentare osservazioni. 4. Entro il termine di sessanta giorni dalla presentazione di cui all'articolo 23, chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale, presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. 5. Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale deve tenere in conto le osservazioni pervenute, considerandole contestualmente, singolarmente o per gruppi. 6. L'autorità competente può disporre che la consultazione avvenga mediante lo svolgimento di un'inchiesta pubblica per l'esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni dei cittadini. senza che ciò comporti interruzioni o sospensioni dei termini per l'istruttoria. 7. L'inchiesta di cui al comma 6 si conclude con una relazione sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi, che sono acquisiti e valutati ai fini del provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale. 8. Il proponente, qualora non abbia luogo l'inchiesta di cui al comma 6, può, anche su propria richiesta, essere chiamato, prima della conclusione della fase di valutazione, ad un sintetico contraddittorio con i soggetti che hanno presentato pareri o osservazioni. Il verbale del contraddittorio è acquisito e valutato ai fini del provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale. 9. Quando il proponente intende modificare gli elaborati presentati in relazione alle osservazioni, ai rilievi emersi nell'ambito dell'inchiesta pubblica oppure nel corso del contraddittorio di cui al comma 8, ne fa richiesta all'autorità competente nei trenta giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma 4, indicando il tempo necessario, che non può superare i sessanta giorni, prorogabili, su istanza del proponente, per un massimo di ulteriori sessanta giorni. In questo caso l'autorità competente esprime il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale entro novanta giorni dalla presentazione degli elaborati modificati. L'autorità competente, ove ritenga che le modifiche apportate siano sostanziali e rilevanti, dispone che il proponente curi la pubblicazione di un avviso a mezzo stampa secondo le modalità di cui ai commi 2 e 3. Nel caso che il proponente sia un soggetto pubblico, la pubblicazione deve avvenire nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente. Nel caso che il proponente sia un soggetto pubblico, la pubblicazione deve avvenire nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente. 10. In ogni caso tutta la documentazione istruttoria deve essere pubblica sul sito web dell'autorità competente.

15 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Chi è coinvolto? La VAS e la VIA sono processi partecipati che coinvolgono diversi attori: l'autorità competente è l'amministrazione pubblica che valuta e conclude il procedimento con un parere motivato sul piano/programma (VAS) o con un provvedimento "unico" che autorizza il progetto (VIA) sotto il profilo ambientale, comprendendo o coordinando tutte le altre autorizzazioni ambientali necessarie alla sua realizzazione ed esercizio; in base alla rilevanza, alla tipologia ed alla localizzazione del piano/programma/progetto la competenza della procedura è assegnata allo Stato (Ministero dell'Ambiente e Ministero per i beni e le attività culturali), alla Regione o agli Enti Locali eventualmente delegati dalla Regione a tali funzioni. In sede statale sono inoltre coinvolte le altre pubbliche amministrazioni (Regione/i, Provincia/e, Comune/i) il cui territorio sia anche solo parzialmente interessato dal piano/programma/progetto o dagli impatti della sua attuazione il proponente è il soggetto pubblico o privato che elabora il piano, programma o progetto e lo sottopone alla valutazione dell' autorità competente per acquisire il relativo parere o provvedimento conclusivo i soggetti competenti in materia ambientale: le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione dei piani, programmi o progetti i soggetti interessati: chiunque, tenuto conto delle caratteristiche socio-economiche e territoriali del piano o programma sottoposto a VAS o del progetto sottoposto a VIA, intenda fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell'intervento medesimo il pubblico: una o più persone fisiche o giuridiche nonché le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone il pubblico interessato: il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure (le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell'ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative)

16 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. La vicenda del sito unico di Scanzano nella stampa nazionale Gaetano Borrelli 2005

17 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE Modello della partecipazione estesa. La democrazia partecipata. Elusione amministrativa delle scelte ambientali. la norma da sola non basta, e che è il cambiamento culturale che migliora le prestazioni dell’amministrazione pubblica. La visione meccanicista prevale ampiamente sia negli approcci di studio dell’ambiente sia nelle strutture organizzative delle amministrazioni Verso una visione organicista del management Criticità dei metodi di valutazione ambientale Il difficile rapporto tra tecnico e decisore

18 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. VIA E VAS: LA STRADA ISTITUZIONALE Elusione amministrativa delle scelte ambientali. la norma da sola non basta, e che è il cambiamento culturale che migliora le prestazioni dell’amministrazione pubblica. La visione meccanicista prevale ampiamente sia negli approcci di studio dell’ambiente sia nelle strutture organizzative delle amministrazioni Verso una visione organicista del management

19 Elementi innovativi Dalla visione meccanicista ad una visione «organicistica» delle tecniche di management nella PA. Riorientamento culturale dei diversi attori - esperti, decisori e pubblica opinione - per una interazione autentica e non viziata il problema non sembrano essere gli strumenti. Anzi, in tema di partecipazione, la cassetta degli attrezzi a disposizione è ormai teoricamente ricchissima; ma, nella pratica, troppo spesso ci si è concentrati sulle tecniche e sui processi, perdendo di vista i risultati che questi avrebbero dovuto raggiungere.

20 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Storia e cronaca di una procedura partecipata La Grenelle de l’Environnement o “Stati generali sull’ambiente” è una Commissione di lavoro istituita in Francia il 6 luglio 2007, sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy. “La Grenelle de l’Environnement sarà oggetto di un contratto tra lo Stato, le collettività territoriali, i sindacati, le imprese e le associazioni, che coinvolga i responsabili.” (Nicolas Sarkozy, Eliseo, 21 maggio 2007). Tale Commissione riunisce per la prima volta lo Stato e i rappresentanti della società civile nella definizione di un percorso comune e condiviso a favore dell’ecologia, dello sviluppo e della pianificazione sostenibile.

21 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Un esempio di buona pratica: le Grenelle Environment in Francia la prima, è che non si tratta di un semplice accordo o di un documento di programmazione, ma di una legge quadro “operativa”, che indirizza risorse pubbliche e private verso specifici obiettivi di politica ambientale; Il processo di riforma introdotto con le leggi Grenelle, merita un attento esame per due ragioni fondamentali: la seconda, è che gli orientamenti e le strategie definiti sono il risultato di un lungo processo di concertazione tra diversi stakeholder; è proprio la previsione di un quadro coordinato di interventi sull’economia e di un processo partecipativo in grado di consentire il superamento di numerosi problemi ed ostacoli in maniera preventiva, a marcare la differenza.

22 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Storia e cronaca di una procedura partecipata: le Grenelle Environment in Francia

23 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Storia e cronaca di una procedura partecipata: le Grenelle Environment in Francia

24 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale.

25 Le Grenelle sono il risultato di un lungo confronto e di una ampia concertazione con le parti sociali ed economiche interessate, che hanno consentito di individuare obiettivi, misure di tutela ambientale e di sviluppo largamente condivisi Ciò che rende l’esperienza francese diversa dalla consueta programmazione o concertazione tra le parti sociali è il collegamento sistematico tra le scelte di pianificazione e gli stanziamenti decisi a supporto dell’azione amministrativa: approvato un piano, valutati gli impatti diretti ed indiretti, si stanziano in un unico contesto le risorse necessarie per attuarlo.

26 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Public Hearings: sotto questo nome viene indicato un insieme di meccanismi partecipativi. Esse tendono ad essere strutturate come forum aperti, in cui i membri del pubblico interessati ascoltano i temi oggetto delle riunioni Sondaggi pubblici: possono essere di complemento alla partecipazione pubblica, che si esprime attraverso le hearing, in quanto forniscono un quadro più rappresentativo dell’opinione pubblica senza il momento della presentazione in pubblico. Attraverso il sondaggio è possibili ricevere una grande quantità di opinioni, sebbene in forma anonima. La forma anonima consente infatti di eliminare la possibile inibizione dovuta al parlare in pubblico ma contemporaneamente non consente risposte ad personam Come si realizza la partecipazione del cittadino

27 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Negoziazione delle regole: è un meccanismo istituzionale che si basa sulla rappresentatività degli interessi organizzati, è utile per la partecipazione dei cittadini e come mezzo per risolvere conflitti che possono derivare dalle scelte politiche e tecniche. Questo metodo è stato molto usato, ed istituzionalizzato, nei paesi nordamericani per risolvere dispute relative alla presenza di popolazioni differenti. Comitati cittadini di revisione: rientrano tra i meccanismi che consentono al pubblico inesperto di partecipare a decisioni che investono questioni complesse come quelle ambientali. Questa strada è stata spesso indicata dai cittadini residenti come uno degli strumenti più efficaci di partecipazione alle scelte di politica territoriale locale. Come si realizza la partecipazione del cittadino

28 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Focus Group: la tecnica dei focus group è molto simile a quella delle public hearing ma viene utilizzata in maniera più ristretta. In generale vengono formati due gruppi: al primo vengono forniti una serie di informazioni rilevanti, ad esempio su un progetto che coinvolga l’uso di alta tecnologia, mentre al secondo non vengono fornite informazioni. EASW (European Awareness Scenario Workshop): la metodologia EASW è uno strumento di partecipazione costruita per scenari, che consente di promuovere il dibattito e la partecipazione pubblica, particolarmente efficace in contesti locali, in cui è estremamente semplice associare ai problemi chi ha la responsabilità di risolverli. È stata inizialmente sperimentata in campo ambientale, soprattutto per la soluzione di problemi tipici degli ambienti urbani. Successivamente è stata utilizzata con successo nelle aree rurali ed in altri contesti territoriali. Come si realizza la partecipazione del cittadino

29 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Come si realizza la partecipazione del cittadino EASW (European Awareness Scenario Workshop): la metodologia EASW

30 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Come si realizza la partecipazione del cittadino La desertificazione: l’esempio di Licata Partendo da questi principi l’ENEA, ha svolto attività di educazione, informazione e partecipazione del cittadino e all’interno di tre Regioni, maggiormente esposte a rischio desertificazione, ha effettuato quattro studi nell’arco di tre anni. I lavori si compongono essenzialmente tutti di quattro parti; 1.La prima parte descrive il fenomeno della desertificazione. 2. Una seconda parte è dedicata alla situazione sociale ed economica delle località esaminate 3. La terza parte riguarda l’esperimento sociale svolto in loco. In tale fase si sono svolti tre EASW (European Awareness Scenario Workshop) che hanno coinvolto complessivamente più di cento cittadini rappresentanti di tutte le realtà sociali presenti sul territorio. La metodologia utilizzata è quella ufficiale della Unione Europea e come tale è stata certificata da un addetto dell’Unione che ne ha verificato la coerenza. 4. Nella quarta parte è presentato uno studio che, partendo dai risultati della partecipazione del cittadino, formula una ipotesi condivise per la risoluzione del problema idrico. La Convenzione sulla desertificazione afferma che il prerequisito alla formulazione del NAP (National Action Program) è la creazione, tramite il processo informativo, di un processo di consapevolezza del pubblico che deve necessariamente partire dal livello locale

31 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Come si realizza la partecipazione del cittadino http://cordis.europa.eu/easw/src/italy.htm The European Awareness Scenario Workshop (EASW) Initiative was launched by the European Commission DG XIII D in 1994 as a pilot action to explore new possible actions and social experiments for the promotion of a social environment favoring innovation in Europe. CORDIS is the Community Research and Development Information Service. È repository della Commissione europea e portale per diffondere informazioni su tutti i progetti di ricerca finanziati dall'UE e loro risultati

32 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. I Contratti di fiume I Contratti di fiume possono essere identificati come processi di programmazione negoziata e partecipata volti al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione dei territori dei bacini/sottobacini idrografici. Il World Water Forum definisce, già nel 2000, i Contratti di fiume come forme di accordo che permettono di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale.

33 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. I Contratti di fiume La creazione di una vision condivisa permette di guidare il processo verso una gerarchizzazione degli obiettivi e il riorientamento delle programmazioni e delle risorse finanziarie, anche in ragione del comune riconoscere che il territorio non è un unicum omogeneo, ma si declina in numerose caratteristiche strutturali, che esprimono diversi bisogni e funzioni In un sistema di governance multilivello, dunque, i Contratti di fiume si configurano come processi continui di negoziazione tra le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati coinvolti a diversi livelli territoriali e si sostanziano in accordi multisettoriali e multiscalari caratterizzati dalla volontarietà e dalla flessibilità tipiche di tali processi decisionali.

34 La partecipazione degli attori sociali nel processo decisionale. Dall’analisi critica delle diverse esperienze di Contratto di Fiume possono essere riconosciute alcuni fasi comuni che costituiscono nodi peculiari del processo di programmazione negoziata: -Animazione e costruzione della rete -Definizione di regole e strumenti -Costruzione della vision e scelta degli obiettivi prioritari condivisi -Formalizzazione dell’accordo -Attuazione e monitoraggio delle performance attività di comunicazione e di formazione. La provincia di Lucca si è fatta promotrice di un processo di partecipazione pubblica finalizzata alla sottoscrizione di un contratto di Fiume per il Serchio, un piano-processo frutto di un accordo consensuale tra soggetti decisionali che definiscono in modo cooperativo, il Piano d’azione per la programmazione strategica e la gestione del bacino. I Contratti di fiume

35 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. La necessità di mettere in relazione le valutazioni economico- estimative con le valutazioni provenienti da altri punti di vista, come quello biologico, ecologico, sociale, ha portato alla definizione del valore complesso, che nel caso di risorse di interesse pubblico assume il nome di valore sociale complesso. Lo sviluppo sostenibile: un problema multidimensionale La valutazione in questa ottica non più basata sull’unico indicatore monetario, ma un insieme di indicatori, alcuni dei quali economici e altri non monetari Analisi multicriteri

36 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Il modello è l’oggetto o il termine atto a fornire un conveniente schema di punti di riferimento ai fini della riproduzione o dell’imitazione, talvolta dell’emulazione. (Devoto Oli 1990 Vocabolario della lingua italiana) Nell’era moderna la correlazione e la globalizzazione delle azioni e degli affari dell’umanità diventano sempre più evidenti, sebbene spesso le conseguenze ne siano sconosciute. Questo fatto, unitamente alla sempre più spinta e crescente capacità tecnologica nel campo dell’informatica e delle discipline correlate, spiega il perché dell’incremento nella creazione e nell’uso di modelli informatizzati sia per la ricerca, che per la messa a punto di strategie politiche. rappresentazione di un determinato frammento di realtà. I sistemi di supporto alle decisioni ed il ruolo dei modelli

37 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Rappresentazione di un generico modello

38 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Contesto politico dei modelli

39 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Nei processi di modellizzazione, è importante considerare attentamente alcuni aspetti: 1.Moltitudine di modelli 2.Caratteristiche del modello 3.Scelta del modello 4.Scelta dei parametri da immettere nel modello

40 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. La massima espressione di un modello di valutazione della sostenibilità ambientale, dovrebbe consentire la valutazione integrata degli aspetti sociali, culturali, economici, politici, tecnologici ed ambientali, a livello di singoli prodotti, di progetti, di programmi e di politiche. Modelli di questo genere sono però di difficile realizzazione ed il rischio di commettere errori è molto elevato. Più sicuri, di più facile realizzazione, e di agevole reperimento sul mercato sono invece modelli che analizzano alcuni aspetti critici delle relazioni attività umane - ambiente, da integrare poi in una fase successiva con altri risultati ottenuti con altri strumenti.

41 Le metodologie multicriteri Le metodologie di valutazione multicriteriale consentono di affrontare problemi complessi valutando singolarmente ma in modo integrato tutte le variabili in gioco, attribuendo a ciascuna di esse la propria importanza relativa. Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Consentono di esaminare un problema complesso da più punti di vista contemporaneamente. Le basi dell’analisi sono rintracciabili nell’ambito di discipline diverse quali la ricerca operativa, la teoria delle organizzazioni e la teoria sociale delle decisioni. L’ambito di applicazione è molto vasto. In generale la MCDA è uno strumento di supporto alle decisioni. Non fornisce soluzioni assolute ma supporta il decisore nelle sue scelte dandogli chiavi di lettura per problemi di non immediata risoluzione.

42 I metodi di valutazione multicriteriale consentono di affrontare valutazioni comparative e di classificare una serie di alternative usando un insieme di regole decisionali. I risultati conseguibili saranno evidentemente diversi, in relazione alla confrontabilità dei parametri in gioco, confrontabilità che è strettamente collegata alle relazioni di preferenza, ed in particolare alle quattro situazioni di base possibili: Indifferenza: esistono ragioni chiare e precise che giustificano l’equivalenza tra due situazioni. Preferenza stretta: esistono ragioni chiare e precise che giustificano la preferenza netta di una situazione sull’altra. Preferenza debole: non esistono ragioni chiare e precise che giustificano la preferenza netta, ma neanche l’indifferenza. Incomparabilità: non esistono ragioni chiare e precise che giustificano alcuna delle tre precedenti relazioni. Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale.

43 Modelli multicriteri integrati con i Sistemi Informativi Geografici Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Un tipico problema multicriteriale si compone di un set di m alternative che deve essere valutato attraverso un vettore di n criteri, spesso in conflitto tra loro. Il Decisore (Decision Maker - DM) ha delle preferenze che possono essere rappresentate da un vettore di pesi non negativi w=[w1,w2,…wn] tali che la somma sia normalizzata a 1. La risoluzione del problema comporta l’attuazione di una scelta, una classificazione o un ranking delle alternative. Le modalità con cui viene fatto ciò dipendono dal metodo applicato: all’interno della MCDA, infatti, convivono diversi metodi con caratteristiche computazionali molto varie.

44 Benché l’analisi multicriteri e lo sviluppo degli strumenti GIS rappresentino due distinte aree di ricerca, esse possono entrambe trarre beneficio da un loro utilizzo congiunto, e per tale motivo la loro integrazione rappresenta oggi una frontiera della ricerca Modelli multicriteri integrati con i Sistemi Informativi Geografici Integrazione MCDA-GIS (Multi Criteria Decision Analysis - MCDA) ed uno di analisi territoriale tramite sistemi informativi geografici (Geographical Information Systems - GIS) Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale.

45 L’integrazione MCDA-GIS può essere classificata secondo un sistema di tre livelli: 1.di integrazione indiretta: i due strumenti sono separati ma vengono connessi attraverso un sistema intermedio 2.il secondo livello consiste nei cosiddetti Built-in MCDA-GIS: i modelli multicriteriali sono inseriti come componenti integrate nel sistema geografico, pur rimanendo indipendenti sia dal punto di vista logico che funzionale 3.di integrazione completa dei due sistemi, che utilizzano la stessa interfaccia e lo stesso database ed in cui si raggiunge una vera efficienza applicativa

46 Modelli multicriteri integrati con i Sistemi Informativi Geografici Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Il Modulo MCDA in GRASS GIS GeoUmbriaSUIT Utilizzato per la valutazione del rischio di incendio in aree boschive allo scopo di prevedere adeguate misure di prevenzione, o per la problematica della scelta delle aree idonee per l’utilizzazione agronomica di acque reflue provenienti da attività agroindustriali Si tratta di un plugin all’interno del software GIS open source QGIS 2.0. Il plugin in campo informatico è un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne le funzioni.

47 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. La procedura di valutazione della sostenibilità utilizza come base informativa un file geografico la parte grafica rappresenta l'area di studio con le singole unità da valutare la parte alfanumerica, cioè la tabella degli attributi, descrive gli aspetti ambientali, economici e sociali delle singole unità territoriali, attraverso un insieme di indicatori selezionati. Grazie alle procedure implementate nel plugin, è possibile elaborare separatamente gli indicatori nelle tre componenti e aggregarli in singoli indici sintetici (ambientale, economico e sociale). Questi, combinati insieme, forniscono un indice complessivo di sostenibilità per ciascuna unità territoriale interna all'area di studio. Maggiore è il valore assunto e maggiore è il livello di performance raggiunto nelle varie componenti.

48 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. La prima tipologia di grafico è un istogramma, la cui altezza complessiva delle barre è data dalla combinazione lineare delle tre componenti della sostenibilità, espresse attraverso i tre indici (ambientale, economico e sociale). Il passaggio con il mouse su una delle barre mostra la label e il valore dell'indice.

49 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. Il secondo tipo di grafico è costituito da bolle la cui posizione, dimensione e colore fornisce informazioni sugli indici ambientali, economici, sociali e di sostenibilità. In particolare, sulle ordinate è riportato l’indice di sintesi per gli aspetti economici, sulle ascisse quello relativo agli aspetti ambientali, la dimensione della bolla è proporzionale al valore dell’indice di sintesi per gli aspetti sociali mentre il colore esprime la sostenibilità complessiva, secondo la chiave di lettura fornita dalla barra colorata posta sulla sommità del grafico (il rosso evidenzia un valore basso di sostenibilità, il verde corrisponde ad un valore alto). Il passaggio del mouse su una qualsiasi bolla fornisce i valori numerici di ogni componente graficizzata.

50 Metodi e modelli per l ’ analisi e la valutazione della sostenibilit à ambientale: gestire la complessit à, i sistemi di supporto alle decisioni del management e nella valutazione ambientale. L'analisi multicriteri non è ovviamente in grado di risolvere tutti i conflitti, ma può aiutare a fornire maggiori dettagli sulla natura di questi conflitti e sulle strade per giungere a compromessi politici in caso di preferenze divergenti all'interno dei diversi gruppi sociali coinvolti, così da aumentare la trasparenza del processo decisionale. I modelli possono fornire un importante contributo nella gestione di informazioni e di dati numerosi ed eterogenei, ed aiutare così a documentare, e soprattutto a migliorare il controllo dei fenomeni ambientali, spesso caratterizzati da incertezza, irreversibilità e complessità. Incertezza, irreversibilità e complessità.


Scaricare ppt "Scienza ambientale: un manuale per prendere buone decisioni 18 e 19 novembre 2015 Prendere decisioni politiche Rosa Franzese, Massimo Bastiani, Antonio."

Presentazioni simili


Annunci Google