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Ambiente storico e culturale

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Presentazione sul tema: "Ambiente storico e culturale"— Transcript della presentazione:

1 Ambiente storico e culturale
LA PALESTINA DI GESU’ Ambiente geografico Ambiente storico e culturale La società ebraica

2 Ambiente Geografico La Palestina si affaccia sul Mar Mediterraneo. Alle spalle della zona costiera vi è una ZONA MONTUOSA, poi la valle del GIORDANO, un fiume a carattere torrentizio. A nord questo fiume forma il LAGO DI TIBERIADE, chiamato anche mare di Galilea o mare di Cafarnao, dal nome della regione e della città che vi si affacciano. Il Giordano termina il suo corso nel mar Morto; oltre il Giordano vi è una valle di ALTIPIANI.

3 Ambiente storico e culturale
LE REGIONI IN CUI SI SVOLSE LA PREDICAZIONE DI GESU’ FURONO LA GALILEA E LA GIUDEA. BETLEMME GERICO - BETANIA GERUSALEMME

4 ed il popolo di Israele aspettava la liberazione da questo dominio.
La Palestina, al tempo di Gesù, era sotto il dominio romano da più di ½ sec. ed il popolo di Israele aspettava la liberazione da questo dominio.

5 Luca 2,4-20: LA NASCITA DEL BAMBINO NELLA GROTTA DI BETLEMME
A BETLEMME NASCE GESU’ In quel piccolo bambino, nato da Maria, i cristiani riconoscono il Messia atteso, il Figlio di Dio , il Salvatore Luca 2,4-20: LA NASCITA DEL BAMBINO NELLA GROTTA DI BETLEMME

6 GESU’ A GERUSALEMME Il cristiano celebra e vive continuamente la Pasqua, l’incontro con Gesù Risorto che trasforma e orienta la sua vita. Luca 23,44-53: GESU’ MUORE SULLA CROCE Matteo 28,1-8: GESU’ E’ RISORTO

7 GESU’ COMPIE I MIRACOLI
Gesù guarisce un cieco a Gerico Marco 10, 46-52 A Betania Gesù resuscita Lazzaro dai morti. Giovanni 11, 28-44

8 LAGO DI TIBERIADE

9 IL FIUME GIORDANO

10 ALTIPIANI E DESERTI

11 MONTAGNE

12 BATTESIMO DI GESU’ SUL FIUME GIORDANO
Mc. 1, 9-11: [9] In quei giorni Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. [10] E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. [11] E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

13 MONTE DELLE BEATITUDINI
Panoramica verso sudovest dell’angolo nordovest del Mar di Galilea o Lago di Tiberiade, un lago d’acqua dolce. Tiberiade è situata sul lato più distante della riva, all’estrema sinistra della foto. La collina al centro in primo piano è il luogo che la tradizione indica quale monte delle Beatitudini. Avvenimenti importanti: il Salvatore svolse in questa regione la maggior parte del Suo ministero terreno. Qui Egli chiamò ed ordinò i dodici apostoli, ESPOSE IL SERMONE (BEATITUDINI)SUL MONTE (MAT. 5–7) ed insegnò mediante parabole. Compì qui vari miracoli, tra i quali: guarì un lebbroso (Mat. 8:1–4); sedò una tempesta (Mat. 8:23–27); scacciò da un giovane una legione di demoni che entrarono allora in un branco di porci che si gettarono in mare; resuscitò dai morti la figlia di Iairo; comandò ai Suoi discepoli di gettare le reti, con le quali presero molti pesci (Luca 5:1–6); guarì molte persone (Mat. 15:29–31; Mar. 3:7–12); apparve dopo la Sua resurrezione per istruire i Suoi discepoli (Mar. 14:27–28; 16:7; Giov. 21:1–23).

14 La società ebraica ai tempi di Gesù

15 Vari erano i gruppi di persone presenti nella società del popolo di Israele:
POVERI: in Samaria e Giudea, contadini e pastori erano al servizio dei latifondisti e vivevano in condizioni di maggio povertà e umiliazione rispetto alla Galilea.

16 FARISEI: (=i separati)
Osservanza meticolosa della Legge; credevano nella vita dopo la morte; netta opposizione a romani e sadducei.

17 SADDUCEI: gruppo più potente; ricchi latifondisti di famiglia sacerdotale. Vi apparte-neva il Sommo Sacerdote (capo del Sinedrio e quindi massima autorità); non credevano nell’aldilà e collaboravano con i romani.

18 DONNE: in pubblico dovevano essere velate;
in casa erano soggette ai mariti, ma nelle faccende domestiche avevano l’iniziativa.

19 DESERTO:  simbolo dell’assenza di ogni benedizione di Dio;
 luogo di morte e regno di spiriti maligni.

20 SCRIBI: lavoravano per assicurarsi da vivere, ma il resto del tempo lo dedicavano allo studio e all’insegnamento della Bibbia (“rabbì” o “dottori della Legge”). Avevano una grande influenza sul popolo.

21 STRANIERI: erano guardati con sospetto perché fonte di pericolo per la purezza della cultura e della religione. Erano di 3 tipi: NOKRI: viaggiatori, turisti e commercianti; ospitati e protetti, ma non ammessi nel Tempio né alla cena pasquale.

22 PUBBLICANI: riscuotevano tributi per conto dei romani.
Erano ritualmente impuri (perché a contatto coi pagani) e odiati dagli ebrei (perché collaboratori dei romani, e ladri).

23 GER: lavoratori immi- grati con le famiglie; Potevano assimilarsi alla gente del posto e goderne il rispetto. ZAR: straniero residente, ma ostile.

24 ARTIGIANI e MERCANTI: erano i lavori fonte di guadagno, al contrario del lavoro intellettuale.


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