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Fondi Strutturali: Nuova Programmazione 2007-13 Il Quadro di riferimento strategico nazionale Michele DErcole Rappresentanza Permanente dItalia presso.

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1 Fondi Strutturali: Nuova Programmazione 2007-13 Il Quadro di riferimento strategico nazionale Michele DErcole Rappresentanza Permanente dItalia presso la UE Confcommercio International Bruxelles, 28 novembre 2006

2 Indice 1.Il quadro generale delle allocazioni finanziarie della coesione UE-27 nel 2007-13 2.Profilo strategico della politica di coesione 3.Il Quadro di riferimento strategico nazionale 2007-13

3 1.Il quadro generale delle allocazioni finanziarie della coesione UE-27 nel 2007-13

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5 La popolazione dellObiettivo Convergenza dellUE-15: confronto 1994-2007

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9 La politica di coesione 2007-13 Obiettivo convergenza regionale: regioni con il PIL pro-capite inferiore al 75% della media UE25 nel triennio 2000- 2002 154 milioni di abitanti 32% della popolazione UE-27 Risorse: 199 miliardi di euro

10 La politica di coesione 2007-13 Risorse: 14 miliardi di euro Obiettivo convergenza: regioni con il PIL pro-capite inferiore al 75% della media UE15 nel triennio 2000- 2002 (effetto statistico/regioni in phasing-out) 16 regioni 16,4 milioni di abitanti 3% della popolazione dellUnione

11 La politica di coesione 2007-13 Obiettivo competitività e occupazione: regioni con il PIL pro-capite superiore al 75% della media UE25 nel triennio 2000- 2002 In Obiettivo 1 nel 2000-2006 (regioni in phasing-in) 19 milioni di abitanti 4% della popolazione dellUnione Risorse: 11,4 miliardi di euro

12 La politica di coesione 2007-13 Risorse: 43,5 miliardi di euro Obiettivo competitività e occupazione: tutte le altre regioni dellUnione 156 regioni 296 milioni di abitanti 61% della popolazione dellUnione

13 La struttura della politica di coesione 2007-13 in confronto al 2000-06 Convergenza Competitività e Occupazione Cooperazione territoriale Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 2007-20132000-2006 INTERREG

14 ObiettiviRegioniTemi Convergenza Calabria, Campania, Puglia, Sicilia; Basilicata phasing- out Infrastrutture materiali e immateriali Valorizzazione del capitale umano e delle risorse naturali e culturali Rafforzamento capacità amministrativa locale Maggiore enfasi su innovazione (earmarking) Competitività Tutte le altre Regioni; Sardegna phasing- in Innovazione e ricerca (earmarking) Ambiente Accessibilità dei territori Adattabilità lavoratori e imprese, miglioramento opportunità occupazione e inclusione sociale Cooperazione Tutte le Regioni Transfrontaliera Transnazionale Interregionale (Regions for economic change) Incrocio Regioni/Temi

15 2.Profilo strategico della politica di coesione

16 Profilo strategico della coesione Coesione e competitività sono due facce della stessa medaglia –Coesione non è pura redistribuzione di risorse –Coesione serve a sostenere investimenti per il miglioramento della competitività delle regioni UE –LItalia ha fortemente promosso questo approccio Visibilità della politica di coesione attraverso follow-up strategico –La politica di coesione rientra tra gli strumenti di politica economica UE per il sostegno della competitività Indirizzi di massima per le politiche economiche Orientamenti per loccupazione –Dal 2008 Commissione informa il Consiglio europeo di primavera (competitività) su contributo della coesione allattuazione del programma nazionale di riforma degli Stati Membri –Nel 2009 e nel 2012 gli Stati Membri preparano un rapporto strategico

17 Gli strumenti del follow-up strategico Orientamenti strategici per la coesione Quadro di riferimento strategico nazionale Sezione nei rapporti annuali sui Programmi nazionali di riforma Rapporti strategici periodici

18 Profilo strategico coesione 2007-13 20062007200820102009201220112013 Stati Membri Commissione Consiglio UE Orientamenti strategici coesione 06-10-06 PNR capitolo su coesione QSN entro 06-03-07 Rapporto sui PNR 2007 PNR capitolo su coesione Rapporto strategico Rapporto sui PNR 2008 Rapporto sui PNR 2009 Rapporto sui PNR 2010 Rapporto sui PNR 2011 Rapporto sui PNR 2012 Relazione coesione e rapporto strategico Esame rapporto Commissione Decisione su parti del QSN e approvazione PO Proposte PO Nota: QSN = Quadro di riferimento strategico nazionale; PO = programmi operativi; PNR = Programma nazionale di riforma Consiglio primavera Rapporto PNR Consiglio primavera Rapporto PNR Consiglio primavera Rapporto PNR Consiglio primavera Rapporto PNR Consiglio primavera Rapporto PNR Consiglio primavera Rapporto PNR

19 Orientamenti strategici comunitari 6 ottobre 2006 Aumentare lattrattività delle regioni per gli investimenti e l'occupazione –Trasporti –Ambiente –Efficienza energetica Promuovere la conoscenza e linnovazione a favore della crescita –Aumentare e focalizzare investimenti in R&S –Facilitare linnovazione e promuovere limprenditorialità –Promuovere società dellinformazione –Migliorare accesso al credito Maggiore e migliore occupazione –Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro –Adattabilità dei lavoratori e delle imprese, flessibilità –Capitale umano, istruzione –Capacità amministrativa –Servizi e infrastrutture sanitarie Dimensione territoriale –Città –Aree rurali e svantaggiate –Cooperazione

20 3.Il Quadro di riferimento strategico nazionale 2007-13

21 Il QSN: Che cosa è (Reg. 1083/06) Analisi disparità e potenzialità Strategia Elenco PO per Obiettivi Convergenza e Competitività (*) Descrizione delle modalità di conseguimento degli obiettivi di spesa sulle priorità dellagenda di Lisbona (earmarking) Dotazione di ciascun Fondo per programma (*) Per Regioni Convergenza –Misure per efficienza amministrativa (*) –Dotazione annuale complessiva per i Fondi Feasr (sviluppo rurale) e Fep (pesca) –Informazioni per la verifica ex-ante addizionalità (*) (*) : oggetto di decisione di approvazione della Commissione

22 Il QSN in Italia: le tappe della preparazione 2005: Amministrazioni Centrali, Regioni e Province Autonome, con il contributo del partenariato economico e sociale, hanno predisposto documenti strategici preliminari (valutazione dellesperienza della programmazione 2000-06) Inizio 2006: confronto tecnico-amministrativo fra tutte le parti sulle analisi e sulle prime ipotesi contenute nei documenti preliminari, che si anche avvalso degli esiti degli incontri con la Commissione sullimpostazione del QSN aprile 2006: il Dipartimento delle Politiche di sviluppo MEF e coesione pubblica una prima bozza tecnico-amministrativa del QSN giugno 2006: le priorità tematiche individuate dalla bozza di QSN vengono ricondotte a quattro principali obiettivi di sviluppo da giugno 2006: confronto su programmi operativi e allocazione delle risorse

23 Il QSN in Italia: caratteristiche della politica regionale Intenzionalità dell'obiettivo territoriale la politica ordinaria persegue i propri obiettivi trascurando le differenze nei livelli di sviluppo di specifici territori la politica regionale è diretta in modo intenzionale a garantire che gli obiettivi di competitività siano raggiunti da tutti i territori regionali, anche e soprattutto da quelli che presentano squilibri economico-sociali. Aggiuntività delle risorse la politica ordinaria è finanziata con le risorse ordinarie dei bilanci la politica regionale è finanziata da risorse aggiuntive, comunitarie e nazionali, provenienti, rispettivamente, dal bilancio europeo (fondi strutturali) e nazionale (fondo di cofinanziamento nazionale ai fondi strutturali e fondo per le aree sottoutilizzate).

24 Il QSN in Italia: gli strumenti Intesa Conferenza Unificata 3 febbraio 2005: unificazione programmazione politica coesione comunitaria politica regionale nazionale B) definizione unitaria di obiettivi, priorità e regole A) coerenza temporale e finanziaria assicurata attraverso lassunzione di un impegno programmatico settennale per la politica regionale nazionale come avviene per la politica comunitaria

25 Il QSN in Italia: lanalisi e la strategia del persistere, tuttavia, di un forte dualismo territoriale in termini di benessere e di capacità di impiegare le risorse disponibili, umane in primo luogo. Nel Documento di programmazione economica e finanziaria 2007-2011 si prende atto: dei significativi risultati raggiunti negli ultimi anni nel Mezzogiorno, anche se ancora insufficienti; della lieve tendenza alla riduzione del divario storico in termini di prodotto con le aree del Centro-nord;

26 Il QSN in Italia: lanalisi e la strategia Fattori di freno dello sviluppo: scarso livello delle competenze acquisite nella scuola livello insufficiente della ricerca e dellinnovazione inefficienza e scarsa concorrenza nel mercato dei servizi diffusi fenomeni di esclusione sociale Strategia: (DPEF 2007-11, pag.155) strategia dellofferta –realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali –il miglioramento dei servizi collettivi conferire redditività agli investimenti privati

27 Il QSN in Italia: lanalisi e la strategia


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