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Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 1 Famiglie, imprese, e misure statistiche Everything should be made as simple as possible, but not simpler Albert Einstein.

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1 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 1 Famiglie, imprese, e misure statistiche Everything should be made as simple as possible, but not simpler Albert Einstein

2 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 2 Ricordiamo… FAMIGLIE IMPRESE LAVORO BENI E SERVIZI RETRIBUZIONI ACQUISTI

3 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 3 Loperatore famiglie interessa leconomista in quanto: Fornitore di lavoro. Temi correlati (TC), il mercato del lavoro, le statistiche sulloccupazione, le politiche delloccupazione, gli ammortizzatori sociali. Consumatore. La fiducia delle famiglie (nel futuro, nella moneta) influenzano la domanda globale. TC :il funzionamento dei mercati reali, le forme di distribuzione, la tutela dei consumatori, statistiche sui consumi Risparmiatore. La propensione al risparmio e la scelta tra i possibili impieghi alimentano il mercato finanziario. TC: guide al risparmio, finanza ecc. Contribuente. Soprattutto tramite le imposte sulle persone fisiche e i consumi finali.TC: politiche fiscali Percettore di trasferimenti e rendite. TC: politiche di eguaglianza sociale, analisi degli squilibri, povertà. Nucleo essenziale della società, del quale misurare il benessere Per lIstat è famiglia statistica chi si dichiara nucleo familiare convivente. Non conta se omo o etero, sposati o non, di una o più persone. Il capofamiglia non esiste più, Cè al suo posto la figura di riferimento, normalmente il breadwinner.

4 Le principali rilevazioni Istat che riguardano le famiglie Censimento delle persone e delle abitazioni (ogni XXX1) Statistiche demografiche Forze di lavoro (congiunturale, ogni mese) e domanda di lavoro Retribuzioni contrattuali Prezzi al consumo (congiunturale, ogni mese) Multiscopo (indagine sociale annuale) Consumi Bilanci familiari (anche Banca dItalia) Povertà assoluta e Povertà relativa Livello di soddisfazione per la propria vita e aspettative future Più indagini specifiche (immigrati, violenza alle donne ecc.) Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 4

5 Le misure delloccupazione La domanda di lavoro (da parte delle imprese) si misura mensilmente con la serie lavoro e retribuzione nelle grandi imprese (almeno 500 dipendenti) Lofferta di lavoro da parte delle famiglie si misura con lindagine continua Forze di lavoro, con aggiornamenti mensili, trimestrali, annuali. Non è rilevante il dato amministrativo della disoccupazione rilevata attraverso gli uffici di collocamento LIstat di recente ha diffuso indicatori complementari che tengono conto dello scoraggiamento e della sottoccupazioneindicatori complementari La disoccupazione giovanile è poco significativa perché misurata sulla fascia 15 – 24. Meglio guardare attraverso I.Stat ad altri dati, per esempio le fasce 18-29 o 25-34. E non è vero che un giovane su tre è senza lavoro I.Stat Il fenomeno più preoccupante per i giovani è la massa dei cosiddetti Neet: not in education, employment or training: oltre due milioni. due milioni. Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 5

6 In materia di lavoro, queste definizioni sono fondamentali Occupati (O) + persone in cerca (D) = Forza lavoro (Fl), detta anche Popolazione attiva Tasso di occupazione= O/Pt essendo Pt la popolazione totale della stessa fascia di età (solitamente 15/64) Tasso di disoccupazione: D/(O+D)=D/Fl Tasso di attività o di partecipazione=(O+D)/Pt=Fl/Pt Il tasso di disoccupazione è meno significativo del tasso di occupazione perché non fotografa gli scoraggiati Il tasso di disoccupazione giovanile è molto controverso. La misura significativa non è 15/24 ma almeno 18/29, In ogni caso non è vero che un giovane su tre non trova lavoro. La percentuale corretta si avvicina a uno su dieci. Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 6

7 7 Limpresa (azienda + imprendito re) Beni e servizi acquistati dallimpresa (materie prime, semilavorati, attività in outsourcing, ecc.) Produzione di beni e servizi Al valore aggiunto contribuiscono: Imprenditori Altri capitalisti Management Lavoratori Proprietari di beni naturali dellazienda PROFITTI INTERESSI FORME MISTE SALARIO RENDITA

8 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 8 Ricordate che… Lazienda è linsieme dei beni atti alla produzione (concetto statico) Limpresa finalizza lazienda alla produzione di profitto o ad altre finalità sociali ecc. (concetto dinamico) Le imprese possono essere private, pubbliche; individuali o societarie Public company vuol dire impresa privata ad azionariato diffuso Tocchiamo alcuni concetti di diritto commerciale, molto utili per i giornalisti, anche nella cronaca locale. Si possono approfondire con Compendio di diritto commerciale Edizione Simone

9 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 9 Le società, di persone o di capitali Le più comuni società di persone : S. in nome collettivo (Snc). I soci rispondono illimitatamente col loro patrimonio. In accomandita semplice (Sas). I soci accomandanti rischiano solo il capitale conferito, laccomandatario illimitatamente. Società di capitali, dove i soci rispondono solo per il capitale conferito (tranne il caso Sapa) A responsabilità limitata (srl), proprietà divisa in quote. apitale minimo 10mila euro. Per azioni, possono collocare quote (=azioni) in Borsa. Capitale minimo 120mila euro. In accomandita per azioni. (Sapa), dove l accomandatario non scade e può essere o no amministratore. Sono le cassaforti di famiglia.

10 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 10 Le cooperative, realtà importante in Italia Le cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico.(Codice civile). I soci devono essere almeno nove (ma in certi casi bastano tre), con quote variabili ma non superiori ai 100mila euro. Si vota per testa e non in base al capitale posseduto. Si distinguono in cooperative a mutualità prevalente, che prevalentemente svolgono attività per i soci e impiegano lavoro dei soci. Hanno requisiti di non lucratività. Le cooperative non a mutualità prevalente sono meno vincolate ma non hanno le stesse agevolazioni fiscali. Le cooperative sociali sono una particolare forma di cooperativa con facilitazioni ed obblighi specifici

11 Il Terzo settore, tra Stato e mercato Il terzo settore è quel complesso di istituzioni che all'interno del sistema economico si colloco tra lo Stato e il mercato, ma non sono riconducibili né alluno né allaltro; sono cioè soggetti organizzativi di natura privata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, Organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.). (Wikipedia)Statomercatocooperative sociali associazioni di promozione sociale volontariatoOrganizzazioni non governativeONLUS Anche se non distribuisce profitti, il Terzo settore impiega centinaia di migliaia di persone e si avvale del lavoro gratuito di milioni di volontari (che non fa parte del Pil). LIstat ha in corso un nuovo censimento. Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 11

12 La proprietà dello Stato si esercita: 1)Attraverso enti di gestione diretta (sempre meno frequente) a livello nazionale o locale 2)Attraverso enti pubblici di gestione di Partecipazioni statali; dal 1992 anche questi enti sono stati trasformati in società. 3)Attraverso il possesso diretto di azioni da parte del M. Economia, eventualmente con golden share che limitano alcuni diritti degli altri azionisti. Dopo il 1993 il sistema delle partecipazioni statali è stato smantellato, ma col passaggio alla seconda Repubblica si sono moltiplicate le municipalizzate. Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 12

13 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 13 Come si finanziano le imprese Limpresa inizialmente si finanzia: Col capitale sociale Con lindebitamento (fidi bancari, prestiti di soci) Ogni esercizio crea nuovo cash flow (=utili più ammortamenti): Con gli utili netti non distribuiti ai soci Con le quote di ammortamento Fa un salto di dimensione Con aumenti di capitale e collocamento in Borsa Con lemissione di prestiti obbligazionari

14 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 14 Il controllo delle società di capitale Limprenditore possiede la quota di controllo Oppure come nel caso delle public companies lazionariato è così frazionato da massimizzare il potere manageriale Nei management buy out i manager si comprano anche lazionariato di controllo Un controllo indipendente è esercitato da sindaci e revisori Esistono forme di tutela dei piccoli azionisti garantite dalle norme di corporate governance

15 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 15 Strutture di controllo e gestione (dipendono anche dagli statuti dalle società) Lassemblea dei soci approva il bilancio e nomina; Amministratore unico/nelle società più piccole o Consiglio di amministrazione che deve includere una rappresentanza delle minoranze (=parlamento) Il consiglio di amministrazione ha i poteri di ordinaria amministrazione (il governo dellimpresa); ne delega una parte (di norma) a: Presidente (Chairman) Amministratori delegati, presidents Il DG non fa parte del consiglio di amministrazione CEO (chief executive officer): definizione empirica per indicare quello comanda veramente, che può essere Presidente, AU, AD, DG…

16 Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 16 Il bilancio delle società si articola in due documenti Lo stato patrimoniale è la fotografia (=stock) dei beni dellimpresa e della loro destinazione a una certa data Il conto economico è il film (=flusso) degli incassi e dei costi nel corso del periodo (solitamente un anno) Sia il conto economico sia lo stato patrimoniale rivelano un utile o una perdita e devono quadrare

17 Donato Speroni - Ifg Urbino - Corso 2013 17 Anche noi abbiamo un nostro bilancio STATO PATRIMONIALE Attivo20112012 Liquidità30005000 Crediti10002000 Moto30003000 Computer 01500 Bot5000 2500 TOTALE 12000 14000 Passivo Capitale iniz. 10000 10000 Debiti 1000 1000 F. Ammort. 1000 2500 TOTALE12000 13500 Utile dellanno 500 CONTO PROFITTI E PERDITE Entrate del 2012 Famiglia12000 Collaborazioni 3000 TOTALE15000 Spese del 2012 Vitto e alloggio 8400 Vestiario 600 Trasporti 2000 Altre spese 2000 Ammortamenti annui 1500 TOTALE 14500 Utile dell anno 500

18 Principali rilevazioni che interessano le imprese Censimenti: imprese agricole (XXXO), industrie e servizi (XXX1) Terzo settore Rilevazioni congiunturali: Produzione industriale Fatturato e ordinativi Prezzi allingrosso Occupazione grandi imprese Bilancia commerciale Indagine sui bilanci delle imprese (Mediobanca) Donato Speroni - Ifg Urbino 2013 18


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