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LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

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Presentazione sul tema: "LA GESTIONE DELLE EMERGENZE"— Transcript della presentazione:

1 LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

2 IL SISTEMA PROVINCIALE
Per eventi di tipo nazionale, regionale e locale: Segnalazione eventi Richiesta intervento integrativo Riferimenti Normativi Autorità nazionali, regionali, provinciali e locali di Protezione Civile e di P.S. Autorità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) Centri Intercomunali di P.C. Comunità Montane Circondario Emp. Valdelsa CC.OO.MM. Comuni CC.OO.CC. Enti gestori di strade Ferrovie Aziende erogatrici di servizi pubblici ecc. Pianificazione Procedure Risorse della Provincia Introdurre bene……. IL SERVIZIO E L’UFFICIO DI P.C DOVE SONO Per adempiere alle competenze che vi ho appena elencato le AA.LL si sono variamente organizzate… noi daremo conto del nostro livello, quello provinciale che puo’ essere attivato da…….. Il Cuore del sistema è rappresentato dalla Sala Operativa che è governato da una serie di aggregati (alcuni interni) altri esterni (area strategica) . Quest’ultima per mezzo della Sala coordina gli interventi utilizzando, sulla base di apposite pianificazioni e procedure, risorse della sala oppure…….queste altre risorse Quindi, in ordine: Quando possiamo essere chiamati Da chi Come (funzionamento della sala) Cosa possiamo attivare Risorse della Regione Risorse delle Professioni e dell’Associazionismo Risorse delle Aziende di pubblica Utilità e del Sistema privato Risorse del Volontariato di P.C. Risorse dello Stato Risorse delle AA.LL.

3 I RIFERIMENTI NORMATIVI
L.R. 29 dicembre 2003 n. 67 Ordinamento del sistema regionale della Protezione Civile e disciplina della relativa attività Decreto del presidente della Giunta Regionale 1 dicembre 2004 n. 69/R Organizzazione delle attività del sistema regionale della Protezione Civile in emergenza COONE Questi sono i principali riferimenti normativi

4 COMPETENZE DELLA PROVINCIA
Questo l’art. 28 del Regolamento, con il quale si prescrive il contenuto minimo del Piano, che appunto ha da essere : …………………….. …………………… ………………….. Vale per comuni e province. Sottolinearlo per i Comuni che, dalla nostra approvazione, hanno 90 gg. di tempo per adeguare i loro piani. Per quanto riguarda il Centro situazioni vi parlerà masetti Esaminiamo ora come abbiamo costruito il Centro Operativo ed i centri di coordinamento decentrati (i C.O.M)

5 COMPETENZE DELLA PROVINCIA
Questo l’art. 28 del Regolamento, con il quale si prescrive il contenuto minimo del Piano, che appunto ha da essere : …………………….. …………………… ………………….. Vale per comuni e province. Sottolinearlo per i Comuni che, dalla nostra approvazione, hanno 90 gg. di tempo per adeguare i loro piani. Per quanto riguarda il Centro situazioni vi parlerà masetti Esaminiamo ora come abbiamo costruito il Centro Operativo ed i centri di coordinamento decentrati (i C.O.M)

6 AREE DI ATTERRAGGIO STRUTTURATE

7 AREE DI RICOVERO DELLA POPOLAZIONE

8 AREE DI AMMASSAMENTO SOCCORRITORI E RISORSE

9 ELISUPERFICI OCCASIONALI
Dettaglio area nord-orientale del territorio provinciale

10 ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE
Piano Provinciale di Emergenza approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n° 8 del 26/01/2006. AREE DI EMERGENZA Aree di ammassamento Soccorritori e risorse Aree di ricovero della popolazione AGGIORNAMENTO Pianificazione Sanitaria Aree atterraggio strutturate PP.MM.AA. 1° Livello Attualmente in corso di aggiornamento con l’adeguamento alle ultime indicazioni normative e con l’inserimento delle attività di pianificazione (iniziate a partire dal 2006) concluse e/o in corso di completamento. Elisuperfici occasionali Messa in sicurezza Persone non autosufficienti Rischio Idrogeologico e Incendi Gestione delle Salme nei disastri Censimento Invasi con Sbarramento artificiale Rischio Incendi Rischio Ambientale Accordo di Collaborazione con ARPAT Rischio Trasporti Censimento strutture ricettive a rischio AIB (completato I° step) Piano Emergenza Autostrada A1 Rischio Sismico Ricerca dispersi Sotto macerie con unità cinofile Pianificazione interventi di protezione civile in ambito ferroviario.

11 INTERVENTI GRUPPO OPERATIVO (1976-2004)
ANNO DATA DETTAGLIO 1976 Maggio Terremoto Friuli 1980 Novembre-Dicembre Terremoto Irpinia 1994 Novembre Alluvione Alessandria 1997 Settembre-Ottobre Terremoto Umbria (Casenove Foligno) 1999 Maggio-Giugno Missione Arcobaleno - Comiso 2000 Febbraio-Maggio Diga Marradi Ottobre Alluvione Piemonte - Moncalieri 2001 Gennaio Frana di Testi - Greve, San Casciano 2002 Aprile Frana Montebeni - Firenzuola 19-mag Marcia Vicchio-Barbiana Frana di Tosi - Reggello Luglio-Agosto Esodo estivo Agosto Tromba d’aria - Rufina, Pontassieve, Bagno a Ripoli Terremoto Molise (verifiche agibilità; partecipazione COM) 2003 Frana di Vierle - Londa 25-mag Giugno Intervento con idrovore - Calenzano 9-10 Luglio Music Connection - Villa Demidoff 14-set Sisma Firenzuola 2004 16-mag 20-lug Concerto Baglioni - Villa Demidoff Settembre Frana Castagneto - San Godenzo 8-9 Novembre Supporto Corpo Forestale dello Stato per indagini ambientali Sisma Garda - Verifica agibilità edifici Dicembre Supporto Soprintendenza in occasione precipitazioni (Calenzano) Frana Petrognano - San Godenzo - Emergenza neve

12 INTERVENTI GRUPPO OPERATIVO (2005-2006)
Anno DATA DETTAGLIO 2005 30 Gen-21 Febbraio Maremoto Asia - prima partenza Febbraio Emergenza neve – Frana Firenzuola (Capannina) 17 Febbraio-11 Marzo Maremoto Asia - seconda partenza Marzo Frana Certaldo (Il Creato) - Frana Certaldo (Sticciano) Aprile Frana La Cavina-Valmori (San Godenzo) - Frana Marradi (centro paese) - Frana Marradi (Grisigliano) 29-mag Marcia Vicchio-Barbiana 3-4-5 Giugno Supporto telecomunicazioni per viabilità Motomondiale Aut. Mugello - Scarperia 6-7 Giugno Ricerca disperso Monte Morello - Sesto Fiorentino 04-lug Supporto recupero elicottero 118 Firenze "Pegaso 1" - Polcanto (Borgo San Lorenzo) Agosto Frana di Paterno (Vaglia) 10-set Concerto Subsonica - Villa Demidoff 17-18 Settembre Supporto telecomunicazioni per viabilità Ferrari Day Aut. Mugello - Scarperia Novembre Frana Peglio - Firenzuola Dicembre Frana San Godenzo – Frana Reggello SP17 – Emergenza Neve 2006 Gennaio Esondazione Torrente Foenna - Sinalunga (SI) 18-apr Ricerca scomparso Pietramala (Firenzuola) 2-3-4 Giugno 05-giu Supporto logistico per incidente stradale su SS67 - San Godenzo 15-16 Settembre Supporto telecomunicazioni per viabilità Camp.Mondiale FIA GT Aut. Mugello - Scarperia 14 Dicembre Ricerca scomparso S.Casciano

13 INTERVENTI GRUPPO OPERATIVO (2007)
ANNO DATA DETTAGLIO 2007 25 Febbraio Rimozione ordigno bellico S. Francesco (Pelago) 1- 4 marzo Ricerca parapendista scomparso dopo un lancio effettuato nella zona di Saltino-Vallombrosa (Reggello) 12 Aprile Ricerca scomparso nel Comune di Certaldo 23 Aprile Intervento ARPAT per sversamento gasolio nel Fiume Arno all’altezza di Ponte S. Niccolò’ a Firenze 1 Maggio Ricerca scomparso in località Pomino (Comune di Rufina) 13-mag Ricerca aliante scomparso Piandolci (Vicchio) 26-mag 100Km del Passatore - supporto alla manifestazione con centrale idrica 27-mag Fango sulla SP 56 in località Capannuccia (Bagno a Ripoli) 29-mag Sversamento oli combustibili nel Fiume Arno all'altezza del depuratore di San Colombano (Lastra a Signa) 1-2-3 giugno Supporto telecomunicazioni per viabilità Motomondiale Aut. Mugello - Scarperia 01-giu Soccorso a 50 bambini delle elementari sorpresi da un nubifragio - Casa d'Erci (Borgo San Lorenzo) 11-lug Supporto intervento Arpat / VVF - incendio di fabbrica dismessa con presenza baracche - Sesto Fiorentino 03-lug Supporto intervento Arpat / VVF - sversamento concime da silos di azienda biologica alimentare - Firenze 15-giu Supporto intervento Arpat / VVF su incedio fabbrica "Collanti industriali Rindi" – Signa 17-22 luglio Attività di coordinamento delle Associazioni di Volontariato (sanitario, AIB, accoglienza) a supporto dell'evento "Italia Wave Love Festival" - Area Osmannoro - Comune di Sesto Fiorentino 25-lug Supporto per intervento di scavo nel Comune di Campi Bisenzio, nell'ambito di un procedimento penale, richiesto dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) del Comando Carabinieri per la Sanità di Firenze 08-ago Interventi a seguito di nubifragio 10-set Ricerca scomparso in località Lubaco nel Comune di Pontassieve 14-15 settembre Supporto logistico funerali bambini rom - Livorno 22-ott Ricerca scomparso - Fucecchio 10-11 novembre Ricerca scomparso – Montespertoli 25-28 novembre Ricerca scomparso - Strada in Chianti (Greve in Chianti) 28-nov Supporto illuminazione per collaudo viadotto s.p. 131 11-dic Emergenza Carburante per Sciopero Autotrasportatori 14-dic Supporto trasloco Ospedale Pediatrico Meyer

14 INTERVENTI GRUPPO OPERATIVO (2008*)
ANNO DATA DETTAGLIO 2008 12-gen Interventi a seguito maltempo Ospedale Pediatrico Meyer e Legri (località Signorina) 20-feb Intervento a seguito incendio in loc. La Torre, Borgo San Lorenzo 1 - 2 marzo Evento sismico nel Mugello 05-mar Nevicata nel Mugello 13-mar Incidente con incendio automezzo, autostrada A1, galleria "Le Croci" Frana in località Borgo Santerno, Firenzuola 08-apr Frana in località Camosciano, Marradi 14-apr Intervento a seguito piogge intense nel comune di San Godenzo 19-apr Intervento a seguito piogge intense nel Mugello 27-apr Ricerca disperso a Sesto Fiorentino 01-giu Campionato mondiale MotoGP all'autodromo del Mugello 27-giu Distribuzione acqua potabile su chiusura A1 per incidente luglio Ricerca disperso in località Caburaccia - Sambuco (Firenzuola) * aggiornati a luglio 2008

15 FUNZIONI ED ORGANIZZAZIONE DELLA SALA
Funzioni primarie SISTEMA DI ALLERTAMENTO METEO Ce.Si. (h24) LA CATENA DI COMANDO Funzioni aggiuntive Uff. Gestione Emergenze UNITA’ DI CRISI SALA OPERATIVA DEL SERVIZIO DI PIENA Centri Intercomunali PC SEDI DI COORDINAMENTO OPERATIVO DECENTRATE SALA OPERATIVA ARPAT Problematiche di tipo ambientale Magazzini Regionali C.O.P. Sala Antincendi Boschivi SALA OPERATIVA VIABILITA’ CIRCONDARIO EMPOLESE Organizzazione

16 ORGANIZZAZIONE DELLA SALA
PERSONALE: 9 operatori di Sala (assicurano il presidio fisico H24 per 365gg/anno) 1 responsabile 1 reperibile DOTAZIONI TECNICO-INFORMATICHE: 16 Linee telefoniche 2 Frequenze radio 6 Linee fax (4 in entrata e 2 in uscita) gestite da un sistema automatico di messaggistica Connessione via web terrestre e satellitare per ricezione fax 5 personal computer 3 computer portatili 2 basi radio per canali PC e viabilità Base radio per geolocalizzazione Connessione ADSL e fibra ottica Telecamera e fotocamere digitali Apparati radio portatili e GPS Sala operativa mobile (furgone logistico) 1 mezzo fuoristrada (Ford Ranger) 1 Panda 4x4 La sala operativa è presidiata costantemente, H gg/anno, da personale qualificato fornito da due cooperative

17 PER CONTATTARE LA SALA OPERATIVA
oppure, tramite il SISTEMA DI RADIOCOLLEGAMENTO** in caso di interruzione dei sistemi di comunicazione ordinaria ** utilizzabile da chi ha ricevuto in dotazione, dalla Provincia di Firenze, un apparato radio dedicato

18 FUNZIONI AGGIUNTIVE DELLA SALA
C.O.P. Antincendi boschivi La Sala Operativa di Protezione Civile di Firenze, svolge dal 2005 oltre l’attività istituzionale, anche il servizio Antincendi Boschivi (AIB) in qualità di sede del Centro Operativo Provinciale di Firenze (COP). Il COP è una struttura istituita dalla Direzione Agricoltura Caccia e Pesca della Provincia di Firenze coadiuvata oltre che dal personale di Protezione Civile presente in sala, anche da quello del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltre al Volontariato, così come concordato con la Regione Toscana. Il COP è ubicato presso la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile di Firenze durante il periodo ad alto rischio di incendi che si estende indicativamente dal 15 Giugno al 15 Settembre. COONE La sala operativa è presidiata costantemente, H gg/anno, da personale qualificato fornito da due cooperative

19 FUNZIONI AGGIUNTIVE DELLA SALA
Sala Operativa per ARPAT La Sala Operativa di Protezione Civile di Firenze, svolge dal Gennaio 2007, oltre l’attività istituzionale, anche il servizio di Sala Operativa per ARPAT, ed in particolare: Ricezione delle segnalazioni destinate ad ARPAT soltanto dagli Enti preposti, e non da privati cittadini Prima gestione: raccolta dei dati disponibili dal segnalante e compilazione della Scheda da inoltrare ad ARPAT Smistamento delle segnalazioni: questa è la fase più delicata, poiché richiede una valutazione valutazione da parte dell’operatore di Sala sulla necessità o meno di trasmettere la segnalazione al tecnico ARPAT competente per area. COONE La sala operativa è presidiata costantemente, H gg/anno, da personale qualificato fornito da due cooperative

20 FUNZIONI AGGIUNTIVE DELLA SALA
Sala Operativa del SERVIZIO DI PIENA La difesa del territorio dalle inondazioni fluviali è affidata alle opere idrauliche: argini, spallette ed altre costruzioni che, seppur correttamente progettate, durante le piene del fiume di maggior rilievo sono messe a dura prova e sono esposte al verificarsi di circostanze mutevoli e imprevedibili che di norma accompagnano simili eventi naturali. Per tali motivi e relativamente alle opere idrauliche di maggiore importanza per la collettività, cioè quelle di prima e seconda categoria (che per la Provincia di Firenze sono costituite da buona parte degli argini dell’Arno e dei suoi maggiori affluenti), la legge italiana ha stabilito fin dal 1865 che l’autorità idraulica (oggi la Provincia) non solo sorvegli e custodisca le medesime nel tempo ordinario, ma ne assicuri anche l’efficienza attraverso il cosiddetto Servizio di Piena allorché i livelli idrometrici del fiume superino valori soglia prefissati detti “livelli di guardia”, come regolamentato dal R.D. 2669/37. COONE La sala operativa è presidiata costantemente, H gg/anno, da personale qualificato fornito da due cooperative

21 FUNZIONI AGGIUNTIVE DELLA SALA
Sala Operativa del SERVIZIO DI PIENA Una volta attivato il Servizio di Piena, il fiume e le opere idrauliche sono costantemente tenuti sotto osservazione direttamente sul posto e sotto il coordinamento della Centrale Operativa, attraverso l’impiego di personale tecnico specializzato coadiuvato da volontari che, oltre ad effettuare continue ronde di verifica della tenuta delle opere e del deflusso della piena, provvede ad eseguire manovre sugli eventuali organi mobili presenti, il tutto secondo procedure operative prestabilite che prevedono l’intensificarsi delle attività all’aumentare dei livelli idrometrici. Qualora durante l’evento si scoprano segnali di cedimento delle opere o comunque si manifestino situazioni di pericolo, è compito del Servizio effettuare il pronto intervento, con metodologie appropriate alla circostanza che si verifica, al fine di scongiurare o comunque contenere i danni. Si tratta di un servizio che, per le peculiarità funzionali delle opere arginali e per le problematiche tipiche delle condizioni meteoclimatiche estreme in cui prevalentemente è destinato a svolgersi, può beneficiare solo in misura limitata delle nuove tecnologie, dovendo invece continuare a basarsi in larga misura sul capillare impiego “sul campo” di risorse umane particolarmente addestrate. COONE La sala operativa è presidiata costantemente, H gg/anno, da personale qualificato fornito da due cooperative

22 IL CENTRO SITUAZIONI (CE.SI.)
Il Centro Situazioni (CE.SI.) è un aggregato fondamentale della Sala Operativa Provinciale, operante H24 ed organizzato per : Effettuare il monitoraggio ordinario Riceve e verifica le segnalazioni circa situazioni di criticità in atto o previste, seguendone la possibile evoluzione Mantenere un costante flusso informativo con le strutture interne che svolgono attività di centro operativo nonché con le altre componenti del sistema regionale di protezione civile e gli altri soggetti che concorrono alle attività di protezione civile COONE

23 L’Ufficio Gestione Emergenze è un aggregato della Sala Operativa Provinciale organizzato per svolgere le seguenti attività: L’accertamento delle esigenze di intervento L’attivazione diretta delle risorse necessarie per far fronte alle esigenze di intervento o l’attivazione dei centri di competenza a cio’ preposti La prima definizione dei danni COONE Del funzionamento della sala operativa come ufficio emergenze si è già parlato nella precedente disamina. Pur tuttavia ne ricordo le funzioni più importanti

24 SEDI DI COORDINAMENTO DECENTRATO
Nelle situazioni di emergenza che coinvolgono un elevato numero di Comuni o che sono caratterizzate da una particolare intensità, vengono istituite sedi sub- provinciali di raccordo tra la struttura organizzativa di livello provinciale ed i Comuni: COM (Centro operativo Misto). I Comuni sede di COM sono stati concordemente definiti con un accordo firmato da tutti i soggetti interessati su proposta della Provincia di Firenze, della Prefettura di Firenze e della Regione Toscana. COONE Del funzionamento della sala operativa come ufficio emergenze si è già parlato nella precedente disamina. Pur tuttavia ne ricordo le funzioni più importanti

25 CENTRI INTERCOMUNALI DI P.C.
Utilizzando le possibilità offerte dalla L.R.T. 40 del , che incentiva l’esercizio in forma associata di funzioni e servizi ed anche in conseguenza del supporto organizzativo e finanziario garantito dalla Provincia di Firenze, 38 Comuni su 44 (88% circa dei Comuni) hanno costituito 5 Centri intercomunali di protezione civile. Il contributo finanziario della Provincia, in particolare, ha consentito ai Servizi associati di garantirsi l’assunzione di personale da adibire ad attività di segreteria e coordinamento. I CC.II. Svolgono un ruolo importante anche nel sistema di allertamento regionale. Centro Intercomunale di P.C. Comuni afferenti Mugello (9 comuni) Barberino di Mugello, Borgo S.Lorenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo Sul Senio, San Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia, Vicchio Montagna F.na (7 comuni) Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina, San Godenzo Empolese-Valdelsa (11 comuni) Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme,Montaione Montelupo Fiorentino, Montespertoli Vinci Colli Fiorentini (7 comuni) Scandicci, Barberino Valdelsa, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle val di Pesa Arno Sud-Est Fiorentino (4 comuni) Bagno a Ripoli, Figline Valdarno, Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno COONE Del funzionamento della sala operativa come ufficio emergenze si è già parlato nella precedente disamina. Pur tuttavia ne ricordo le funzioni più importanti

26 LA CATENA DI COMANDO Il livello di coordinamento varia in
Un grafico che descrive la scansione delle attivazioni e il corrispondente livellod i coordinamento in funzione della rilevanza dell’evento con il quale si trova in rapporto di proporzionalità diretta Il livello di coordinamento varia in funzione della rilevanza dell’evento

27 UFFICIO OPERATIVO MOBILE (FURGONE LOGISTICO)
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili 4x4, fornito di gruppo elettrogeno, sistema di navigazione GPS, torre faro, radiocollegamento, strutture hardware e software e dispositivi per il pronto intervento. Utilizzato per coordinamento in loco, per il trasporto di un nucleo di valutazione e per interventi rapidi.

28 POTABILIZZATORE MOBILE IN SRI LANKA
Particolare gruppo filtri Partenza da Fiumicino Particolare impianto distribuzione Provincia di Firenze in TAMIL Serbatoio e punto di distribuzione Analisi dell’acqua prodotta Dislocazione all’interno del campo Le squadre con i volontari dell’ANA Pozzo per approvigionamento

29 Coordinamento degli interventi di soccorso Riferimenti normativi
TIPOLOGIE DI EVENTO eventi Coordinamento degli interventi di soccorso Ruolo della Provincia Riferimenti normativi Eventi di tipo C ex L.225/1992 Stato Supporto L.225/1992 L.401/2001 Regionali Regione Dlgs 112/1998 (art.108) e L.R.T 67/2003 (art.11) Locali Comuni Provincia Supporto e coordinamento Dlgs 112/1998 (art.108) e L.R.T 67/2003(artt. 8 e 9)

30 RISORSE DELLA PROVINCIA
TECNICHE/STRUMENTALI Centro Operativo di Protezione Civile “La Chiusa” (futuro magazzino regionale) Sala Operativa Mobile Uff.Operativo Mobile (Logistico) Tensostruttura / Tenda pneumatica Cucina da campo Potabilizzatore mobile Centrale idrica polivalente Idrovore Impianti illuminanti di emergenza Gruppi generatori Mezzi d’opera e macchine operatrici Mezzi Fuoristrada Mezzo aereo Ultraleggero (U.L.M.) Geofono (ricerca sotto macerie) UMANE Servizio Protezione Civile Gruppo operativo di protezione civile composto da 30 addetti per la massima parte della Viabilità (di cui 6 tecnici e 24 operai) che hanno effettuato nel corso degli anni numerosi interventi. Componente fondamentale di tali risorse è rappresentata dal Centro Mobile, un gruppo di intervento composto da personale (7 unità) particolarmente addestrato ed attrezzato. ALTRE ARTICOLAZIONI Sistema della Viabilità: n. 11 Centri Operativi; reperibilità h 24 Difesa del Suolo (servizio di piena) Servizio antincendio (squadra operai forestali) Polizia Provinciale TECNOLOGICHE Sistema di radio collegamento della Provincia di Firenze Strumenti software e hardware per la gestione dei dati alfanumerici geo-referenziati

31 RISORSE REGIONALI Esperti in materia di vulnerabilità
degli edifici e verifiche di agibilità FINANZIARIE DPGR n°34/R/2004 e dalla DGR n°949 del : Con tali atti la regione ha disciplinato le tipologie di spese relative alle attività di soccorso e gli interventi finanziari regionali nel caso di eventi di rilevanza locale e regionale. E’ previsto un contributo annuale alle Province. La Regione ha formato nel biennio 2003/ esperti in materia di vulnerabilità degli edifici e verifiche di agibilità. Il personale che ha concluso positivamente il Corso è abilitato a collaborare nelle operazioni di censimento danni post sisma o ad interventi di solidarietà nell’ambito del territorio nazionale coordinati dalla Regione Toscana. CENTRO FUNZIONALE SISTEMA SANITARIO Assicura il costante supporto ai Centri Situazioni della Sale Operative Provinciali, per quanto riguarda i dati idro-pluviometrici, attraverso: Il coordinamento e la raccolta dei dati dalle reti in telemisura ricadenti nell’ambito di competenza L’utilizzo di un Sistema Informativo Geografico a risoluzione spaziale variabile su cui implementa le informazioni via via disponibili (pedologiche, di uso del suolo, aree esposte a rischio ecc.) L’associazione delle precipitazioni osservate o gli stati idrometrici previsti con le condizioni dei precursori individuati negli scenari di rischio Strutture Ospedaliere Autonome (Careggi, Meyer, ecc.) Aziendali (ASL) Strutture Territoriali Dip.to Prevenzione Dip.to ASC 118 (emergenza sanitaria territoriale) (con il determinante contributo del volontariato sanitario: Miser. PP.AA, C.R.I). La Provincia supporta logisticamente il 118 nella gestione, sul territorio regionale, della tenda di decontaminazione fornita dal DPC e nella movimentazione dei PMA (Posti Medici Avanzati)

32 RISORSE DELLE AUTONOMIE LOCALI
CENTRI INTERCOMUNALI DI P.C. Sono cinque e raggruppano 38 Comuni su 44 (88% circa) della Provincia: .C.I. del Mugello (10 comuni) C.I. della Montagna Fiorentina (6 comuni) C.I. Empolese Valdelsa (11 comuni) C.I. dei Colli Fiorentini (7 comuni) C.I. Arno Sud-Est Fiorentino (4 comuni) La C.M. del Mugello prevede, fra le competenze da gestire in forma associata, anche il pronto intervento e si è, per questo, particolarmente attrezzata. I Centri Intercomunali svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito del Sistema di Allertamento meteo regionale. COMUNI Ci sono Comuni particolarmente attrezzati, che hanno dato la loro disponibilità per interventi al di fuori del proprio ambito di competenza. CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA Con le proprie strutture (Viabilità, Difesa Del Suolo, ecc.. trasferite insieme alle competenze).

33 RISORSE DEL VOLONTARIATO DI P.C.
COORDINAMENTO OPERATIVO La Provincia ha costituito, già dal 2002, un Coordinamento operativo del volontariato di protezione civile. Ad esso hanno aderito la grande maggioranza delle Associazioni (95) operanti sul territorio provinciale. Il Coordinamento è diretto da un gruppo di 9 soggetti (il resp. della Provincia + 8 rappresentanti di associazioni eletti in apposita assemblea. Degli 8 fanno parte delegati delle 5 principali articolazioni: Conf.naz. Miser; Anpas Regionale; C.R.I provinciale; VAB regionale e Racchetta + altri 3 in rappresentanza delle piccole associazioni (Lance; Tlc; Ser). Gli 8 delegati, a turno, garantiscono una reperibilità h 24. STRUMENTI E ATTREZZATURE Le associazioni aderenti al coordinamento hanno messo a disposizione le loro risorse per la gestione degli eventi di nostra competenza. L’ultimo censimento ha evidenziato una cospicua e professionalmente rilevante dotazione. Fino al 2007 il censimento è stato effettuato dalla Provincia di Firenze in collaborazione con le articolazioni del Coordinamento le quali hanno provveduto alla compilazione ed alla trasmissione di schede appositamente predisposte. Nel corso del 2008 è entrato in vigore il regolamento regionale relativo all’elenco del volontariato il quale prevede che le risorse siano inserite direttamente dalle Associazioni tramite interfaccia web predisposta dalla Regione Toscana, dal cui database sono prelevate le informazioni relative alle associazioni aderenti al coordinamento.

34 (per il tramite dell’U.T.G.) Immediatamente attivabili
RISORSE DELLO STATO RISORSE FINANZIARIE messe a disposizione a seguito della dichiarazione dello stato d’emergenza e delle conseguenti ordinanze RISORSE OPERATIVE (per il tramite dell’U.T.G.) Immediatamente attivabili Vigili del fuoco Forze dell’ordine C.F.S Ca.Pi (per il tramite dell’U.T.G.) Attivabili da qualche ora a qualche giorno Forze Armate

35 RISORSE AZIENDE DI PUBBLICA UTILITA’ E DEL SISTEMA PRIVATO
Immediatamente attivabili Le aziende strategiche c.d. ex-municipalizzate sono dotate di notevoli risorse che, in caso di criticità, possono essere richieste ed utilizzate per le attività di contrasto alle emergenze. Esse sono infatti in grado di garantire anche in situazioni di emergenza la continuità dei servizi svolti ordinariamente dalle Aziende di Servizio Pubblico del territorio nei seguenti settori: Igiene urbana Approvigionamento idrico Trasporti Disponibilità di medicinali IL SISTEMA PRIVATO IL SISTEMA PRIVATO Immediatamente attivabili Immediatamente attivabili Aziende per la gestione dell’emergenza ghiaccio-neve altre aziende strategiche (fornitrici di combustibili, generi alimentari, gruppi elettrogeni, ecc)

36 RISORSE DELLE PROFESSIONI E DELL’ASSOCIAZIONISMO
Immediatamente attivabili ESPERTI IN FRANE La Provincia, insieme all’ Università di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra) e all’Ordine Regionale dei Geologi della Toscana ha organizzato un corso, riservato a laureati in scienze geologiche ed iscritti all’Albo dei geologi, per la formazione di esperti nella valutazione del rischio di frana in emergenza. Al termine del Corso 22 geologi hanno dato la loro disponibilità a collaborare con il sistema provinciale per la gestione delle emergenze. L’ASSOCIAZIONISMO Immediatamente attivabili Squadre di caccia al cinghiale utilizzabili grazie ad un protocollo di intesa con tutte le Associazioni venatorie per l’inserimento di forme organizzate di cacciatori nelle attività di protezione civile. In questa prima fase sperimenteremo il rapporto con riferimento a due linee di attività: la ricerca scomparsi e la ricognizione per censimento danni nell’immediato post-evento. All’iniziativa hanno aderito 50 squadre per un totale di 750 soggetti disponibili per questo tipo di interventi. Dato il successo della iniziativa, sono in corso contatti per l’inserimento di altre forme organizzate quali guardie ambientali, guardie giurate volontarie, pescatori ecc.

37 L’UNITA’ DI CRISI* COMPOSIZIONE
Presidente della Provincia o dall’Assessore delegato Responsabili dei servizi provinciali (Protezione civile, che assolve ai compiti di segreteria, Viabilità, Grandi Assi Viari, Global Service, Polizia Provinciale, Direzione Manutenzione Edilizia, Ambiente: Direzione Rifiuti, Ambiente: Direzione Tutela Ambientale, Difesa del Suolo, Servizio A.I.B, Ufficio Caccia e Pesca) Referente dell’Azienda ASL di Firenze Referente dell’Azienda ASL di Empoli Rappresentante del Coordinamento Operativo del Volontariato di Protezione civile, nella persona del reperibile di turno Rappresentante delle aziende di Pubblico servizio designato dalla Confederazione Cispel-Confservizi Toscana Rappresentante degli Enti o Società erogatrici di servizi essenziali non rappresentate dalla Confederazione Cispel-Confservizi Toscana Sindaci, o loro delegati, dei Comuni coinvolti negli eventi Referente per il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco** Responsabili dei Servizi associati di protezione civile o loro delegati * La composizione dell’Unità di crisi, al momento dell’approvazione del Piano Provinciale, non prevedeva, per espressa richiesta dell’allora Prefetto di Firenze, la presenza programmata di organi statali. Sono in corso, allo stato attuale, contatti con l’U.T.G. per assicurare tale presenza. ** il Comandante del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze ha comunicato ufficialmente, agli inizi del 2007, la piena disponibilità ad inviare un suo referente in caso di attivazione dell’Unità di Crisi provinciale.

38 ATTIVAZIONE UNITA’ DI CRISI
Attivazione Plenaria In caso di evento intenso ed esteso e qualora si ravvisi la necessità di intervento complesso, si dà luogo all’attivazione plenaria dell’U.d.C., la quale è convocata dal Presidente della Provincia (in sua vece l’Assessore delegato o il Responsabile del Servizio Protezione civile). Attivazione Parziale Di norma dietro richiesta dei responsabili dei Servizi Provinciali presenti nell’U.d.C, oppure su richiesta motivata del Responsabile del Servizio Protezione Civile o, in sua mancanza, del responsabile del Ce.Si, si potrà dar luogo ad un’attivazione parziale dell’U.d.C. Tale evenienza si potrà verificare al fine di supportare i predetti Servizi nell’assolvimento dei compiti d’istituto in situazioni di particolare criticità causati da eventi calamitosi o da disastri.

39 TIPOLOGIE DI INTERVENTO
Intervento Semplice Quando l’evento è fronteggiabile attraverso l’attivazione dei Centri di competenza a ciò preposti od attraverso il semplice raccordo con essi, senza l’apporto di risorse aggiuntive, esso e’ gestito, nel rispetto delle competenze assegnate dalla legge a ciascuna struttura/forza operativa, dagli aggregati della Sala Operativa Provinciale (CE.SI, Centro Operativo) Intervento Complesso Quando l’evento, per intensità ed estensione, richieda l’impiego di risorse ulteriori a quelle ordinariamente impiegate dai Centri di Competenza o quando vi sia la necessità di un particolare raccordo fra essi, viene attivata l’Unità di Crisi provinciale. Si potrà dare luogo all’attivazione parziale dell’Unità di Crisi, con la sola presenza di referenti dei Servizi provinciali, al fine di supportare i predetti Servizi nell’assolvimento dei compiti d’istituto in situazioni di particolare criticità causate da eventi calamitosi o da disastri.

40 TIPOLOGIA DEGLI EVENTI E AMBITI DI COMPETENZE art. 2 L
TIPOLOGIA DEGLI EVENTI E AMBITI DI COMPETENZE art.2 L.225/92 – LRT 67/2003 Gli eventi di protezione civile si distinguono in base alla loro rilevanza. Essa può essere: LOCALE La rilevanza è regionale o locale in rapporto alla complessità dell’organizzazione necessaria per le attività di soccorso e degli interventi per il superamento dell’emergenza. REGIONALE La rilevanza regionale è dichiarata dal Presidente della Giunta Regionale con la “dichiarazione di stato di emergenza regionale” NAZIONALE La rilevanza nazionale è conseguente a catastrofi, calamità naturali o altri eventi simili che, per intensità ed estensione, devono essere fronteggiati con modalità, mezzi e poteri straordinari. Sottolineare il concetto di 2^ livello Essa è dichiarata, d’intesa con le Regioni interessate, dal Presidente del Consiglio dei Ministri con la dichiarazione di stato di emergenza.

41 Immediatamente attivabili
118 COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

42 Immediatamente attivabili
ASSOCIAZIONI ADERENTI AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO DI P.C. COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

43 CENTRI OPERATIVI MISTI
C.O.M. 1 (Firenze) C.O.M. 2 (Scandicci) C.O.M. 3 (Sesto Fiorentino) C.O.M. 4 (Borgo S. Lorenzo) COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili C.O.M. 5 (Pontassieve) C.O.M. 6 (Figline Valdarno) C.O.M. 7 (Bagno a Ripoli) C.O.M. 8 (S, Casciano V.Pesa) C.O.M. 9 (Empoli)

44 CENTRI OPERATIVI VIABILITA’
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

45 AZIENDE GHIACCIO-NEVE
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

46 PERCHE’ DOTARSI DI UN SISTEMA DI RADIOCOLLEGAMENTO
Fattori che determinano il successo di un’operazione di protezione civile Direzione unitaria La direzione unitaria delle operazioni di emergenza si esplica attraverso il coordinamento di un sistema complesso e non in una visione settoriale dell’intervento. Comunicazione Costante scambio di informazioni fra il sistema centrale e periferico. Senza di essa il coordinamento e la gestione razionale delle risorse non sarebbero possibili Risorse Utilizzo razionale e tempestivo delle risorse realmente disponibili e della reperibilità degli uomini e dei mezzi adatti all’intervento.

47 PERCHE’ DOTARSI DI UN SISTEMA DI RADIOCOLLEGAMENTO
Nei casi di calamità naturali o in analoghe situazioni di pubblica emergenza, possono risultare interrotte le normali comunicazioni In tali casi, le comunicazioni possono essere garantite solo da un sistema di radiocollegamento X X Rete fissa Rete Radio Rete GSM

48 COLLEGAMENTI RADIO SUL TERRITORIO
TECNOLOGICHE Attualmente la nostra realtà rappresenta l’unica maglia radio istituzionale in grado di collegare gran parte delle sale operative: Prefettura, 115, Autostrade, 118 Empoli e Firenze, Corpo Forestale dello Stato, Comuni, Centri Intercomunali di p.c, Associazioni di volontariato ecc. Per ottenere questo sono stati consegnati in totale oltre 100 apparati.

49 IL NOSTRO SISTEMA DI RADIOCOLLEGAMENTO
Apposita frequenza (UHF), ad esclusivo uso di protezione civile, rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni, la quale si affianca alla frequenza utilizzata in ordinario dalla Viabilità e dalla Polizia Provinciale. Ponti radio Ponte Radio Mobile consente la gestione delle comunicazioni sul teatro dell’evento in caso di intervento fuori provincia o in zone impervie in cui l’orografia rende difficile l’utilizzo dei Ponti radio Collegamenti con le strutture sul territorio Collegamenti con i servizi interni

50 PONTI RADIO COMPOSIZIONE Caratteristiche Immediatamente attivabili
Pal.Medici Riccardi (Firenze) Monte Carnevale (Marradi) Monte S.Michele (Greve in Chianti) P.sso del Giogo (Scarperia) Poggio Ciliegio (Carmignano) Monte Giovi (Vicchio) COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Poggio Firenze (Rignano sull’Arno) Monte Coroncina (Castiglion de’Pepoli-BO) Monte San Michele (Greve in Chianti) Caratteristiche

51 CARATTERISTICHE PONTI RADIO
Sono strategicamente distribuiti sul territorio, in considerazione delle caratteristiche orografiche, consentendo una copertura di gran lunga migliore di quella garantita dalla tecnologia GSM (telefonia mobile) > 90% Sono installati su strutture antisismiche Sono dotati di batterie ausiliarie che ne garantiscono il funzionamento, in caso di black-out, per 12 ore (tempo sufficiente per intervenire con gruppi elettrogeni) Sistema diagnostico, gestito tramite telecontrollo, per il rilevamento di anomalie di funzionamento e/o di manomissioni

52 Immediatamente attivabili
PONTE RADIO MOBILE COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Ponte Radio Mobile (consente la gestione delle comunicazioni sul teatro dell’evento in caso di intervento fuori provincia o in zone impervie in cui l’orografia rende difficile l’utilizzo dei Ponti radio)

53 TENDA DI DECONTAMINAZIONE PER EVENTI N.B.C.R.
La Provincia è in grado di ricevere H24 le richieste di attivazione sia per via telefonica che via radio h 24 ed assicura il trasporto ed il montaggio con i seguenti tempi di mobilitazione: AREA Tempi di arrivo sul luogo delle evento a partire dall’attivazione disposta dal 118 Firenze e Comuni limitrofi <90’ Resto della Provincia di Firenze <130’ Resto del territorio regionale entro le 4 ore COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Personale e mezzi in 1^ partenza: mezzo di traino + n° 2 operatori garantiti + eventuali altri per il supporto alle operazioni di montaggio. La tenda è custodita presso la Sala Operativa Provinciale all’Olmatello.

54 Immediatamente attivabili
VIGILI DEL FUOCO COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

55 Immediatamente attivabili
CISPEL TECHSET COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

56 SQUADRE DI CACCIA AL CINGHIALE
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

57 Immediatamente attivabili
ESPERTI FRANE COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

58 Immediatamente attivabili
AZIENDE STRATEGICHE COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

59 Immediatamente attivabili
FORZE DELL’ORDINE COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

60 CORPO FORESTALE DELLO STATO
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili P r o t e z i o n e C i v i l e

61 CENTRALE IDRICA POLIVALENTE
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Capacità lt – dotato di impianto refrigerante, manichette anti-incendio, ed impianto lavastrade. Fondamentale il suo utilizzo per la distribuzione di acqua potabile.

62 Immediatamente attivabili
IDROVORE COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Portata lt/min Portata lt/min Portata lt/min

63 Immediatamente attivabili
SALA OPERATIVA MOBILE COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Shelter a geometria variabile di veloce installazione (può essere installata sul posto in meno di 1 ora). Viene movimentata con un autocarro tipo Iveco 190 dotato di gru. E’ fornita di impianto di condizionamento, prese luce, telefono ed è prediposta per l’utilizzo di apparati radio.

64 SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

65 IL CENTRO MOBILE AL LAVORO

66 Immediatamente attivabili
GENERATORI COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Modello LM47 – capacità 47KvA Vari modelli da 3.5 a 6 KvA sia monofase che trifase

67 MEZZI D’OPERA E MACCHINE OPERATRICI
Utilizzato in collaborazione con la Direzione Agricoltura, Caccia, Pesca e Risorse Naturali - P.O. Sviluppo Rurale e Tutela del Territorio Aperto per la specifica attività forestale (realizzazione di piste taglia fuoco e bonifica post-incendio boschivo ecc.) FIAT HITACHI EX215 Midi Escavatore Cingolato girosagoma Marca YANMAR Modello VIO75 allestito e accessoriato per lavori forestali CATERPILLAR 955L BOBCAT 175 Autocarro mezzo d’opera MAN TGA x4 BB Euro 5 con cassone ribaltabile trilaterale Autocarro MAN x4 BL con gru e cassone ribaltabile trilaterale PALA GOMMATA BENNATI MEZZI OPERATIVI DAL LUGLIO 2008

68 TENSOSTRUTTURA / TENDA PNEUMATICA
CAPANNONE A VOLTA CON COPERTURA AUTOMONTANTE IN ACCIAIO ZINCATO, (ml. 14 di larghezza X 18 di lunghezza) realizzato con struttura portante in acciaio zincato a caldo per immersione, altezza utile laterale 2,90 mt. teli di copertura e pareti perimetrali scorrevoli plastificati ed ignifughi di classe 2. 4 TENDE GAZEBO 4X4 CON PARETI LATERALI MODULABILI Tenda Pneumatica Eurovinil. Ha 4 elementi gonfiabili e misura 7 per 4 mt. (coibentata con doppio accesso)

69 GEOFONO Il geofono è uno strumento originariamente nato per la localizzazione di perdite d’acqua o di altri liquidi in pressione (non a caso è in dotazione a molti gestori di reti acquedottistiche). Proprio per le sue caratteristiche ha trovato applicazione anche nella ricerca di persone intrappolate in strutture collassate (a causa di problemi strutturali, eventi sismici, movimenti di massa, ecc.). In genere è utilizzato in abbinamento con le unità cinofile dopo che queste hanno individuato la presenza di un essere umano. Compito del geofono e del suo operatore è quello di percepire anche il minimo suono che possa dare informazioni sullo stato di vita della persona sepolta e indirizzare così i necessari interventi. Il dispositivo da noi acquisito (Delsar® LifeDetector™ LD3) converte essenzialmente l’intera struttura collassata in un grande e sensibile microfono capace di ricevere segnali dalle vittime sepolte. I sensori sismici ed acustici del sistema convertono le vibrazioni create dalle funzioni vitali delle vittime in segnali audio ed in segnali luminosi. La nostra attrezzatura è inoltre integrata da una telecamera che permette di effettuare ricognizioni audio-visive e da un’attrezzatura di foratura (una carotatrice prodotta da Husqvarna) per consentire il passaggio dei sensori acustici e della telecamera attraverso superfici compatte.

70 TORRE FARO E GRUPPI ILLUMINANTI
Torre faro su carrello Modello Cinostar con pallone illuminante (4Kw) gonfiato ad aria modello Sirocco. Area illuminata circa mq per un’altezza max di 12 mt COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Nella foto l’utilizzo della torre faro, a supporto dei Vigili del Fuoco, in occasione dell’incendio sviluppatosi a Borgo San Lorenzo lo scorso 20 febbraio 2008

71 TORRE FARO E GRUPPI ILLUMINANTI
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Potenza illuminante: 9kW Alimentazione: gruppo elettrogeno da 15kW GRUPPO ILLUMINANTE BARELLABILE E BRANDEGGIABILE DIESEL, alimentato da gruppo elettrogeno in bassa tensione 24 V. allestito con 16 lampade alogene di profondità, fascio illuminante regolabile Gruppo illuminante spallabile autogonfiante: Alimentato a batterie, 200w per circa 10m2 , trasportabile ovunque per mezzo di un comodo zaino

72 Immediatamente attivabili
MEZZI FUORISTRADA LAND ROVER DEFENDER 90 TD5 BREMACH EXTREME 50 COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili MITSUBISHI L200

73 MEZZO AEREO ULTRALEGGERO (U.L.M.)
Nel corso del 2007 il DST (Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze - Centro di Competenza per la Protezione Civile) ha acquistato un mezzo aereo ultraleggero (U.L.M.) del tipo Folder, per attività legate a progetti di ricerca del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Immediatamente attivabili Si tratta di un mezzo adatto alla ricognizione visiva, equipaggiabile con sensori di varia tipologia, e quindi particolarmente utile nelle attività di rilevamento e monitoraggio. Un accordo di collaborazione sottoscritto da Provincia di Firenze e DST (novembre 2007) ne prevede l’utilizzo in occasione di emergenze e per lo svolgimento di attività istituzionali

74 CENTRO OPERATIVO POLIVALENTE DI MARRADI
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

75 CENTRO OPERATIVO POLIVALENTE DEL BURCHIO
Carta Corografica Immediatamente attivabili Planimetria Vista dell’insediamento oggetto della nuova realizzazione con le due infrastrutture laterali autostrada A1 e Direttissima Firenze –Roma. Per il suo rilievo strategico è stato individuato dalla RT quale magazzino regionale d’area

76 CENTRO OPERATIVO DI P.C. “LA CHIUSA”
Il Centro si trova nel comune di Calenzano, in prossimità della autostrada e della S.P.8, ed interessa una superficie di circa m2 Per il suo rilievo strategico è stato individuato dalla Regione Toscana quale magazzino regionale d’area A1 S.P. 8

77 CENTRO OPERATIVO DI P.C. “LA CHIUSA”
Il Centro si trova nel comune di Calenzano, in prossimità della autostrada e della S.P.8, ed interessa una superficie di circa m2 Per il suo rilievo strategico è stato individuato dalla Regione Toscana quale magazzino regionale d’area A1 S.P. 8

78 ARTICOLAZIONE OPERATIVA DI VAGLIA
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

79 POTABILIZZATORE MOBILE
COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili Capacità di potabilizzazione 2m3/h Utilizzato in Sri Lanka nel febbraio-marzo 2005

80 IL NOSTRO SPAZIO WEB protezionecivile@provincia.fi.it
Visitando le pagine del nostro sito web è possibile ricavare informazioni riguardo tutta la nostra attività oltre a dati e notizie utili, normativa, ecc… Sia il Piano, che tutti gli allegati, e molte altre cose, normativa, mappature varie, ecc…. Possono essere consultate attraverso il nostro sito. Per ulteriori informazioni:

81 Per ulteriori informazioni:
IL NOSTRO SPAZIO WEB Visitando le pagine del nostro sito web è possibile ricavare informazioni riguardo tutta la nostra attività oltre a dati e notizie utili, normativa, ecc… Sia il Piano, che tutti gli allegati, e molte altre cose, normativa, mappature varie, ecc…. Possono essere consultate attraverso il nostro sito. Per ulteriori informazioni:


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