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I mezzi trasmissivi I EEE 802.3

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Presentazione sul tema: "I mezzi trasmissivi I EEE 802.3"— Transcript della presentazione:

1 I mezzi trasmissivi I EEE 802.3
Tipo di Segmento Num Max. di MAU Lunghezza Massima Min. velocità di propagaz. Ritardo Max. (ns) 10Base5 10Base2 FOIRL 10baseFL 10baseFB 10BaseT 10 30 2 500 185 1000 2000 100 0.77 c (*) 0.65 c 0.66 c 0.59 c 2165 950 5000 10000 565 * : c = 3 x 108 m/s (velocità della luce nel vuoto)

2 Caratteristiche del livello fisico 802.3 10 base2
I EEE (CSMA/ CD). Topologia: bus. Cablaggio: bus, stella. Arbitraggio del canale trasmissivo: tramite contesa. Tipologia del protocollo: non deterministico. Velocità Trasmissiva: 10 Mb/s. Throughput massimo: 4 Mb/s. Evoluzione della rete Ethernet proposta da Digital, Intel, Xerox (DIX). Cavo coassiale. ¨ impedenza W. ¨ velocità propagazione minima 0.65 c. ¨ attenuazione massima segmento (185 m). l 8.5 dB a 10 MHz. l 6 dB a 5 MHz. Cavo RG58, thin, transceiver incorporato alla scheda o esterno, può mancare il transceiver cable, 50 Ohm, terminatori con resistenza da 50 Ohm. Connettori BNC (baionetta) ottenute con crimpatura; forme a T (T-connector). Distanza minima transceiver: 0.5 m. N. max stazioni: 30. Lunghezza max cavo transceiver (se presente): 50 m. Costo cavo < 1000 /m.

3 SCHEMA DELL’802.3 10 BASE 2 Cavo thin Cavo ThinEthernet (RG58)
Cavo "fine" Stazione con transceiver incorporato STAZIONE CAVO TRANSCEIVER o CAVO DROP o CAVO AUI STAZIONE Cavo Coassiale 50 ohm CONNETTORE A T

4 Specifica di livello fisico dello standard IEEE 802
Specifica di livello fisico dello standard IEEE 802.3, caratterizzata da velocità di trasmissione di 10 Mbps in banda base e da segmenti di lunghezza non superiore ai 185 metri. Utilizza cavo coassiale RG58, in una topologia a bus. L'RG58 è alquanto più sottile e leggero dell'RG8, ed è molto più facile piegarlo senza danneggiarlo. In 10Base2, a differenza che in 10BASE2, il transceiver è integrato nella SCHEDA DI RETE, e le stazioni sono collegate al bus tramite spine a T di tipo BNC. È possibile collegare 30 stazioni per segmento. Alle estremità del cavo sono necessari dei terminatori BNC muniti di impedenze da 50 Ohm per evitare che il rimbalzo del segnale disturbi le comunicazioni. Tramite repeater è possibile collegare più segmenti consecutivi, ma non più di quattro. Questo tipo di implementazione non è più installato da anni.

5 Transceiver Il trascriver è un buffer driver bidirezionale. Viene tipicamente utilizzato per collegare un BUS ad un dispositivo che può trasmettere i dati nelle due direzioni (tipicamente Read / Write)come può essere un microprocessore o una memoria. Il vantaggio dell'interposizione del Transceiver sta nel fatto che questi pur mantenendo i livelli logici 0 e 1 ha la capacità di pilotarli con una corrente maggiore. E' costituito da due driver unidirezionali girati in direzioni opposte ed attivati alternativamente. Se si attiva il primo, i segnali sul lato A vengono riportati sul lato B amplificati in corrente. Se si attiva il secondo, i segnali sul lato B vengono riportati sul lato A sempre amplificati in corrente. Se infine non si attiva nessuno dei due, il dispositivo non influisce sul circuito esterno. Un classico transceiver a 8 bit, è il 74xx245. Esso dispone di 8 transceiver bidirezionali più due ingressi di controllo comuni: DT/R per decidere la direzione in cui deve operare; OE, per abilitare il dispositivo oppure no.

6 BNC I connettori BNC sono una famiglia di connettori unipolari a baionetta usati per l'intestazione di cavi coassiali. La sigla del connettore è l'acronimo di Bayonet Neill Concelman, dal nome dei due inventori Paul Neill e Carl Concelman, e dal sistema utilizzato per l'innesto, appunto definito a baionetta. I connettori BNC sono utilizzati nel cablaggio di reti 10Base2, ma anche in svariate applicazioni industriali. L'aggancio fra il connettore maschio e il connettore femmina si effettua rapidamente, ruotando di un quarto di giro, la ghiera del connettore maschio intorno ai due perni, ricavati sulla ghiera del connettore femmina; l'unione così ottenuta, risulta meccanicamente molto affidabile. Gli elementi del contatto elettrico possono esse placcati in argento o in oro, nel secondo caso si ha la massima garanzia di affidabilità nel tempo del contatto elettrico. L'elemento isolante, nei migliori modelli è realizzato in Teflon. Il fissaggio al cavo coassiale può essere effettuato in due modi: il primo prevede solo una coppia di semplici chiavi, il secondo prevede l'utilizzo di una speciale pinza per poter crimpare il cavo sul connettore, questo secondo metodo risulta nel tempo più affidabile. Oltre ai connettori terminali, la famiglia comprende le spine a T, che consentono di simulare una topologia a bus collegando nodi di una rete l'uno all'altro tramite tratti di cavo, in maniera simile, ma molto più semplice, a quanto avviene con le spine a vampiro usate nel cablaggio di reti 10Base5. Il connettore di tipo BNC viene largamente utilizzato anche per cablare linee a radiofrequenza, ad esempio per collegare un apparecchio radio trasmettitore, ricevitore o ricetrasmettitore alla relativa antenna. Il connettore è adatto per linee con un'impedenza di 50 e 75 ohm. Un altro impiego su larga scala dei connettori BNC è nei cablaggi di segnali video professionali, dove il cavo coassiale è utilizzato per trasmettere un segnale video sia composito che digitale, oppure a componenti con tre cavi di uguale lunghezza; in questo tipo di applicazione si usano cavi con impedenza di 75 ohm. È adottato universalmente anche per l'ingresso e uscita di segnale, negli strumenti di misura elettronici, i quali adottano come standard l'impedenza di 50 ohm.

7 Repeater Ripetitore – dispositivo che amplifica un segnale
Nel campo delle telecomunicazioni il termine ripetitore può assumere i seguenti significati: Un dispositivo analogico che amplifica un segnale di ingresso indifferentemente dalla sua natura (analogica o digitale). Un dispositivo digitale che amplifica, rigenera, o svolge una combinazione di queste funzioni su un segnale digitale per la trasmissione. Un ripetitore è generalmente un dispositivo elettronico che riceve un segnale debole e lo ritrasmette con un segnale più alto e potente, cosicché il segnale può essere garantito a lunghe distanze senza degrado. Il termine "ripetitore" è nato con il telegrafo e riferito ad un dispositivo elettromeccanico usato per rigenerare i segnali telegrafici. L'uso del termine è continuato nella telefonia e nella comunicazione dati. Con il termine digipeater (digital repeater) si intende un ripetitore digitale, particolarmente usato dai radioamatori. Cavi di telecomunicazioni I ripetitori sono spesso usati nei cavi transcontinentali e transoceanici, perché l'attenuazione del segnale (signal loss) su tali distanze potrebbe essere completamente inaccettabile senza di essi. I ripetitori sono usati sia nei cavi di rame che trasportano segnali elettrici sia nelle fibre ottiche che trasportano la luce. Duplex radio Nella comunicazione i ripetitori sono usati in maniera estensiva nel fornire radiosegnali in un'ampia area, mentre nei sistemi di emergenza sono sinonimi di stazione base che forniscono entrambe le funzioni. Queste includono polizia, vigili del fuoco, ambulanza, taxi e altri servizi. Un ripetitore simplex usa una sola frequenza, sia in ricezione che in trasmissione (isofrequenza), quindi riceve, memorizza, e ritrasmette immediatamente dopo; in questo modo si ripetono i segnali ricevuti ad una maggiore potenza, ma ritardati nel tempo. Sono utilizzati a fini didattici e da sperimentatori/hobbisti (es. PMR 446), in virtù delle semplicità costruttiva e sua economicità; sono conosciuti anche come "pappapagalli elettronici" o "parrot". Un ripetitore duplex usa due radiofrequenze, una frequenza di "input", che controlla i segnali, e una frequenza di "output", su cui si ritrasmettono i segnali ricevuti ad una maggiore potenza. I ripetitori radio sono tipicamente piazzati in zone che massimizzano gli effetti per i loro scopi. Ripetitori di low-level sono usati per la comunicazione locale e sono piazzati ad una grande altezza per ridurre le interferenze con altri utenti delle stesse radiofrequenze. I sistemi Low-level sono usati per aree ampie come una città intera o un piccolo edificio. Ripetitori di high-level sono piazzati su alte torri o in cima alle montagne per massimizzare l'area di copertura. Con questi sistemi gli utenti con radio poco potenti (come un "walkie-talkie") possono comunicare con altri su parecchi chilometri. Nel campo radioamatoriale, i ripetitori sono tipicamente non usati come stazione-base per un singolo utente o gruppo, ciononostante forniscono altri servizi come una connessione autopatch per una linea telefonica POTS/PSTN phone per utenti remoti. Questi tipi di ripetitori tipicamente hanno un tono squelch (CTCSS o PL tone) implementato, per prevenirli dall'essere utilizzati accidentalmente per interferenza da altri ripetitori.


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