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La pianificazione dell’evento

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Presentazione sul tema: "La pianificazione dell’evento"— Transcript della presentazione:

1 La pianificazione dell’evento
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO Roma, 19, 20 e 23 aprile 2007 Scuola Superiore di Polizia La pianificazione dell’evento Intervento del Dirigente Superiore della Polizia di Stato Felice Ferlizzi Direttore dell’Ufficio Ordine Pubblico

2 Pianificazione dell’evento
La pianificazione di un evento sportivo trova il suo riferimento normativo nell’art. 37 del D.P.R. 782/85 e nella circolare n. 555/OP/2192/2004/CNIMS del 10 settembre 2004 Una corretta pianificazione impone che vengano analizzati i seguenti aspetti, indispensabili per garantire il governo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica: caratteristiche ed idoneità dell’impianto sportivo; monitoraggio della vendita dei biglietti; indice di rischio fornito dall’Osservatorio; flusso informativo. Note di commento Per quanto concerne la sicurezza degli impianti determinante, per il regolare svolgimento degli eventi, i DD.MM. del 6 giugno 2005 hanno distinto gli impianti sportivi tra quelli con capienza superiore a spettatori e tutti gli altri, prevedendo, per i primi, la totale applicazione della normativa in disamina che, in estrema sintesi, si sostanzia nel: Biglietto elettronico normativo; Accesso controllato attraverso i tornelli; Videosorveglianza e posti numerati; Area riservata solo a coloro in possesso dei biglietti di accesso allo stadio. Per tutti gli altri impianti, le Autorità Provinciali di P.S. possono stabilire delle prescrizioni che possono essere mutuate da quanto previsto dai suindicati DD.MM. del 2005. L’indice di rischio, valutato dall’Osservatorio, si basa sui seguenti parametri di massima: rivalità sportive tra le opposte tifoserie; eventuale connotazione politica-ideologica delle frange ultras; momenti di criticità già verificatisi tra gli opposti sodalizi sportivi; valenza del risultato sportivo; incidenza della struttura sugli standard di sicurezza che occorre garantire per gli operatori delle Forze dell’Ordine e per il pubblico. (modalità di disputa della gara)

3 Pianificazione dell’evento
Dalla disamina preventiva dei suindicati elementi scaturisce una prima fondamentale valutazione circa le modalità di svolgimento dell’evento. In merito, in relazione all’attuale contesto normativo ed ordinamentale supportato da una recente prassi la gara può essere disputata: a porte chiuse; per i soli abbonati; con l’interdizione per la sola tifoseria ospite. Decisioni che devono trovare il loro fondamento in un provvedimento prefettizio, assunto previa indizione di una seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. (flusso informativo)

4 Ufficio Ordine Pubblico
Flusso informativo Dipartimento della Pubblica Sicurezza D.C.P.P. Ufficio Ordine Pubblico Direz. Centr. per la Polizia Stradale, Ferroviavia, delle Comunicazioni e dei Reparti Speciali della Polizia di Stato Provincia nella quale si tiene l'incontro Questure Rete di Polizia info - investigativa Questura Fonti aperte (dalla pianificazione dell’evento alla pianificazione dei servizi) Compartimenti Polfer e Polstrada Contatti diretti con le Società sportive organizzatrici e ospiti dell’incontro

5 Dalla pianificazione dell’evento alla pianificazione dei servizi
Nel passaggio dalla pianificazione dell’evento alla pianificazione dei servizi un ruolo fondamentale è svolto dal GOS, laddove presente. Il Gruppo Operativo di Sicurezza costituisce la sede primaria ove devono essere elaborati tutti gli elementi informativi prodromici alla gestione dell’evento e, in tale consesso, anche a seguito di sopralluoghi e verifiche, occorre pianificare, in sinergia con tutti gli altri Enti, a vario titolo compartecipi alla gestione, le attività finalizzate a fornire un momento di supporto all’Autorità Provinciale. Note di commento Le risultanze del G.O.S. devono costituire la base per consentire al Capo di Gabinetto del Questore, unitamente alle ulteriori informazioni provenienti dalla Squadra Tifoseria della DIGOS e dalla Squadra Stadio, di operare la quantificazione delle aliquote di Forza Pubblica necessarie per il governo della manifestazione sportiva e quindi dell’eventuale richiesta di contingenti di rinforzi, da parte del Prefetto, al Dipartimento della P.S.. (la pianificazione dei servizi)

6 La pianificazione dei servizi
La pianificazione dei servizi deve tener conto dei seguenti principi: l’incontro di calcio è un evento complesso e dinamico, in continua trasformazione, che ha inizio con la partenza dei tifosi ospiti dai luoghi di origine e si conclude con il loro rientro in sede; l’evento sportivo, anche se presenta particolari connotazioni, è un mero spettacolo e, quindi, per le attività operative occorre prediligere moduli ordinari: l’eccezionalità non deve costituire la regola d’impiego della Forza Pubblica. Note di commento Il diverso approccio nella gestione deve assumere un aspetto di totale condivisione tra i Questori interessati, con un diverso grado di responsabilità, in relazione all’impatto che la gara determina sul proprio territorio di competenza. Una gestione condivisa degli eventi sportivi tra le Questure interessate conferisce una maggiore incisività alla diversa natura giuridica attribuita dal D.L. 8 febbraio 2007, n.8, convertito in legge 4 aprile 2007 n. 41, ai provvedimenti DASPO che, con il nuovo contesto normativo, hanno assunto la veste di misure di prevenzione. la normalizzazione dell’impiego della Forza Pubblica suggerisce anche l’utilizzo delle forze territoriali in quei compiti ove si sostanzia maggiormente un contatto con il pubblico, per conseguire anche attraverso una conoscenza diretta, soprattutto nelle piccole realtà territoriali, la riduzione di momenti di frizione con le tifoserie, spesso causa di momenti di turbativa. Di converso, i reparti organici ritornerebbero ad essere utilizzati quali corpi specializzati ed addestrati per la gestione dei momenti di criticità. (la pianificazione per livelli concentrici)

7 PIANIFICAZIONE PER LIVELLI CONCENTRICI PROGRESSIVI
La pianificazione delle modalità di svolgimento dei servizi, in relazione al carattere di flessibilità a cui deve ispirarsi, potrebbe procedere, immaginando di operare per livelli concentrici progressivi. (primo livello)

8 PIANIFICAZIONE PER LIVELLI CONCENTRICI PROGRESSIVI
PRIMO LIVELLO E’ costituito dalle attività di natura preventiva che si sostanziano nelle vigilanze, ispezioni e bonifiche che devono essere eseguite, con largo anticipo rispetto all’inizio dell’evento, presso tutti i luoghi interessati, i quali acquistano varia sensibilità in base alle informazioni fornite dalle Questure dei luoghi di partenza e dalle attività svolte dalle Squadre tifoserie delle Digos delle due Autorità Provinciali di P.S. interessate. Detti compiti sono da ritenersi di pertinenza esclusiva delle forze territoriali che meglio riescono ad armonizzarsi con il territorio da presidiare e vigilare. (secondo livello)

9 PIANIFICAZIONE PER LIVELLI CONCENTRICI PROGRESSIVI
SECONDO LIVELLO E’ costituito dai lineamenti operativi da assicurare per l’accoglienza della tifoseria ospite ove occorre, in linea di massima, per il principio della normalizzazione della gestione, prediligere dispositivi che consentano l’arrivo allo stadio in via quanto più possibile autonoma, utilizzando la viabilità ordinaria. Occorre solo operare una selezione in base alle informazioni provenienti dalle Questure di partenza e/o dei servizi di scorta in atto delle frange esagitate, o notoriamente turbolente che devono essere dirottate in aree collettore, per un loro giungere allo stadio in sicurezza, mediante l’utilizzo di mirati dispositivi di scorta e l’impegno di percorsi differenziati. Per le suindicate finalità occorre: eseguire preventive ispezioni del percorso cittadino che adduce all’impianto, anche per la verifica della sussistenza della cartellonistica di indicazione e di ogni ulteriore elemento necessario per rendere accessibili a tutti il percorso da seguire per lo stadio; verificare che la viabilità a servizio dello stadio consenta sia la suddivisione dei percorsi per le opposte tifoserie che la sussistenza di aree di parcheggio riservate per il settore ospite; in caso di assenza, assumere in sede G.O.S., quelle iniziative finalizzate a variare il piano traffico, anche con l’apposizione di cartellonistica provvisoria, con il concorso della Polizia Municipale e dell’Ufficio Segnaletica del Comune; individuare lungo l’itinerario dei punti di criticità ove occorre assicurare la presenza di nuclei mobili di Forza Pubblica; i quali dovranno operare in modo dinamico e non statico in attività di mera vigilanza; le restanti parti dell’itinerario dovranno essere oggetto di controllo da parte delle articolazioni preposte alle attività preventive; il nucleo mobile, per la finalità che si ritiene di perseguire, dovrebbe essere costituito da squadre di reparti organici di rinforzo, in quanto la loro azione dovrebbe essere quella di un impiego organico per regolarizzare eventuali situazioni di turbative, non preventivamente pianificabili ed ipotizzabili; individuazione di aree collettore sia per il dirottamento delle correnti di traffico qualora insorgano momenti di turbativa, sia per operare la selezione delle frange segnalate turbolenti. (terzo livello)

10 PIANIFICAZIONE PER LIVELLI CONCENTRICI PROGRESSIVI
TERZO LIVELLO Nel terzo livello rientrano i servizi da assicurare presso l’impianto sportivo, per i quali i DD.MM. del 2005 hanno rinnovato le modalità di impiego della forza pubblica, nel senso che assume una particolare valenza l’utilizzo del personale steward nelle attività di filtraggio e preventivo controllo degli spettatori, con la tendenza ad utilizzare il personale di OP prevalentemente all’esterno degli stadi in attività preventive e solo in caso di necessità, all’interno ed, in generale, mai per colmare le carenze strutturali degli impianti sportivi. Come previsto dalla circolare n. 555/OP/2063/2006/II/CNIMS del 5 agosto 2006 lo steward è quella figura attraverso il quale, a diversi livelli di responsabilità, la società realizza tutti gli adempimenti di organizzazione dell’evento. In particolare provvede all’accoglienza e all’instradamento degli spettatori, all’eventuale attivazione delle procedure inerenti alla pubblica incolumità e ad assicurare il rispetto del regolamento d’uso dell’impianto La legge n.210 del 17/10/2005 ha introdotto una particolare tutela per detti operatori prevedendo che chiunque commetta nei loro confronti uno dei fatti previsti dagli articoli del C.P. soggiace alle stesse pene previste dai medesimi articoli purchè riconoscibili ed in relazione alle mansioni svolte. (aspetto informativo)

11 GESTIONE DELLE TIFOSERIE IN TRASFERTA
ASPETTO INFORMATIVO a cura dell’Autorità provinciale di PS da cui ha origine l’evento conoscenza preventiva delle modalità con le quali la trasferta si concretizza; pianificazione dell’itinerario stradale o ferroviario interessato, tenendo presente che, ove possibile, esso dovrà essere modulato per evitare momenti di criticità con altre tifoserie in transito o stanziali; verifica della possibilità da parte dei tifosi ospiti di poter acquistare il tagliando di accesso allo stadio, in ossequio alle recenti direttive ministeriali, e la reale consistenza numerica dei biglietti venduti; scambio informativo, costante e continuo, sia con la Questura ospitante l’evento che quelle interessate dall’itinerario percorso; nonché con le specialità polstrada e polfer le quali, a loro volta, dovranno assicurare continui contatti operativi con le strutture delle società Autogrill e con l’Ente Ferrovie. Nota di commento: Il modulo operativo ha ovviamente valore per le trasferte organizzate (aspetto operativo)

12 GESTIONE DELLE TIFOSERIE IN TRASFERTA
ASPETTO OPERATIVO per movimentazioni di tifoserie non organizzate: la predisposizione di nuclei di osservazione, anche attraverso gli equipaggi preposti al controllo del territorio, ai seguenti punti sensibili: - arterie cittadine costituenti nodi nevralgici per la viabilità urbana in concorso con comandi di Polizia Municipale; - caselli autostradali e stazioni ferroviarie, d’intesa con le specialità stradale e polfer. Detti servizi avranno la finalità di fornire quegli elementi di informazione all’Ufficio di Gabinetto per lo scambio informativo. per movimentazioni di tifoserie organizzate: sia via autostrada che ferrovia si dovranno garantire la predisposizione dei relativi servizi, da attuarsi con le forze territoriali, in ossequio alle circolari susseguitesi nella materia, da ultimo quella del 13 settembre 2006 (gestione delle trasferte in ambito autostradale) e quella del 12 ottobre (allestimento treni commerciali). La scorta per le movimentazioni organizzate, previ accordi in ordine all’uso dei canali radio e alla individuazione delle aree di servizio eventualmente utilizzabili per la sosta, dovrà essere effettuata per tutto l’itinerario e non solo per una parte di esso, meno che mai escludendo il tragitto autostradale; I filtraggi alle barriere autostradali dovranno essere pianificati d’intesa con i competenti compartimenti della Polizia Stradale. Prima della partenza i tifosi dovranno essere controllati ai fini della verifica del possesso del tagliando di accesso allo stadio ed informati delle soste che potranno essere effettuate durante il viaggio. (tavolo tecnico)

13 Prima dello svolgimento dell’evento Tavolo tecnico - briefing
Effettuare riunioni tecnico-operative preventive con tutti i Dirigenti ed i Funzionari impiegati nei servizi, compresi quelli dei Reparti Mobili o di altri Uffici inviati di rinforzo, nonché con i rappresentanti delle altre Forze di Polizia ed Enti comunque interessati finalizzate al coinvolgimento e alla consapevolezza operativa del personale preposto. Nella circostanza si dovrà provvedere a: predisporre moduli operativi di impiego della forza pubblica flessibili, con individuazione dei rispettivi responsabili; evidenziare gli aspetti tecnico-operativi delle attività di pianificazione ed evidenziate le potenzialità di turbativa dell’ordine pubblico, nonché le modalità dell’eventuale impiego dei Reparti o contingenti ai fini dissuasivi; - chiarire che l’impiego dei mezzi dissuasivi deve essere ordinato in termini chiari ed espliciti dal dirigente del servizio, in conformità con le direttive impartite dal Questore. (insorgenza di criticità)

14 Svolgimento dell’evento
Insorgenza di criticità Durante lo svolgimento dell’evento ed in corso di attuazione del dispositivo di OP si possono verificare criticità, non prevedibili ed ipotizzabili che, se da un punto di vista operativo possono essere contrastate con il modulo flessibile, hanno di recente trovato anche dei riferimenti normativi ed ordinamentali. In particolare, si fa riferimento: all’ordine di sospensione ovvero di non avvio della gara; alla disciplina sulle manifestazioni esteriori; all’accensione e lancio di fumogeni e petardi. Con circolare 555/OP/1095/2005/CNIMS/Calcio del 14 aprile 2005 è stato previsto l’ordine di sospensione ovvero di non avvio della gara laddove il verificarsi di incidenti gravi prima del suo inizio, sia pure all’esterno o lontano dall’impianto sportivo possa far ritenere verosimile il reiterarsi degli stessi all’interno dello stadio, con conseguente esposizione a rischio degli altri spettatori, degli atleti, degli addetti allo svolgimento della gara e degli appartenenti alle forze di polizia. A prescindere dai protocolli operativi - circolare n. 555/OP/587/2006/CNIMS/Calcio del 31 gennaio per procedere con ogni consentito rigore in caso di esposizione di striscioni, cartelli o altri emblemi o simboli, punibili a norma dell’articolo 2 del DL 26 aprile 1993 n. 122, convertito in legge con modificazioni dalla legge 25 giugno 1993 n. 205; la materia è stata rinovellata con la circolare n. 555/OP/906/2007/CNIMS del 18 marzo 2007 che ha pianificato un meccanismo autorizzatorio per l’accesso dei simboli identificativi quali ad esempio gli striscioni. Per l’accensione e lancio di fumogeni e petardi gli articoli 6 bis e 6 ter della legge n. 401 del 13 dicembre 1989 come modificati dalla legge n.88 del 24 aprile 2003 hanno previsto gli aspetti sanzionatori; mentre la circolare 555/OP/2433/2^/2006/CNIMS del 2 ottobre 2006 ha previsto i protocolli operativi che hanno, in estrema sintesi riguardato il gruppo operativo sicurezza che dovrà provvedere a: favorire l’assunzione di ogni iniziativa utile per sensibilizzare l’azione di prevenzione, con particolare riferimento alla predisposizione delle aree di prefiltraggio e filtraggio; la definizione dei tempi di apertura dei cancelli di accesso che dovranno essere adeguati all’esecuzione dei servizi di prefiltraggio e filtraggio. (uso dei mezzi di dissuasione)

15 Svolgimento dell’evento
Uso dei mezzi di dissuasione Gli interventi dissuasivi devono rappresentare un rimedio estremo per fronteggiare situazioni di particolare gravità non altrimenti gestibili (ai sensi della circolare n. 555/O.P./305/2001/R del 6 febbraio 2001). Le eventuali azioni dissuasive, allorché disposte dal responsabile del servizio, dovranno essere precedute da una azione preventiva intelligente che, tra l’altro, abbia consentito di individuare eventuali elementi violenti e pericolosi. Tenere sempre presente che il ricorso all’uso di mezzi di dissuasione: Provoca sempre, da parte della folla, reazioni che debbo-no essere preventi-vamente valutate con la massima attenzione Deve essere limitata a raggiungere solo ed esclusivamente gli obiettivi stabiliti Deve cessare non appena viene meno la causa che ha provocato l’inter-vento Non deve mai assumere il carattere sanzionatorio, che fa capo all’Autorità Giudi-ziaria, ma va limitato alla misura necessaria per ripristinare l’equilibrio turbato (conclusioni)

16 Conclusione dell’evento
Al termine dell’evento sportivo sarà opportuno effettuare una riunione di debriefing per la disamina di eventuali anomalie e la valutazione degli interventi correttivi. Per l’indispensabile scambio informativo con il Dipartimento, è necessario che l’Ufficio di Gabinetto del Questore inoltri specifica segnalazione sull’intero svolgimento dell’evento agli Uffici Centrali, costituenti la “cabina di regia”: Segreteria del Dipartimento – Ufficio Ordine Pubblico; Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione; Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Assume quindi una significativa valenza il tavolo tecnico del Questore - briefing - che, per la sua intrinseca azione di coordinamento tecnico - operativo dovrà essere riunito alla vigilia di ogni incontro, con la presenza di tutti i responsabili delle forze in campo e soprattutto con quella del responsabile dei reparti organici messi a disposizione dal Dipartimento della PS per la suindicata esigenza di compartecipazione dei propri ed altrui compiti. Flessibilità di impiego impone per conseguire ottimali standard di efficienza uno stretto raccordo operativo tra il dirigente del servizio e il Capo di Gabinetto del Questore per l’adattamento del dispositivo predisposto in astratto alle reali esigenze da affrontare e fronteggiare.


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