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LE NOSTRE FAVOLE Classe 3° C a.s. 2011/2012.

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Presentazione sul tema: "LE NOSTRE FAVOLE Classe 3° C a.s. 2011/2012."— Transcript della presentazione:

1 LE NOSTRE FAVOLE Classe 3° C a.s. 2011/2012

2 Il cervo alla fonte

3 Un giorno un cervo andò a una fonte per bere e vide il suo riflesso nell’acqua e pensò:
-Come sono belle le mie corna e invece guarda le mie zampe, sono sottili e esili. Sono veramente brutte.

4 Ad un certo punto sentì dei cani che si avvicinavano e incominciò a correre lontano nei boschi. Le sue corna lo tradirono, si impigliarono e venne ucciso ma ebbe il tempo di pensare:”Come sono stato sciocco mi vantavo di quello che è stato la mia disgrazia e odiavo ciò che mi avrebbe salvato”. LA FAVOLA INSEGNA CHE LA BELLEZZA E LA FORZA FISICA NON SONO SEMPRE D’AIUTO INVECE LE COSE FRAGILI POSSONO ESSERE VITALI.

5 La lepre e la tartaruga

6 La lepre era l’ animale più veloce del bosco.
Si continuava a vantare con la tartaruga che, invece, era lenta. Nessuno può battermi in velocità - diceva. Sfido chiunque a correre come me. La tartaruga incominciò a perdere la pazienza e, con la sua solita calma, disse: “Accetto la sfida”.

7 Così fu stabilito un percorso e decisa la meta: la sommità della collina. La lepre con qualche salto era quasi giunta al traguardo, invece la tartaruga non era arrivata nemmeno a un quarto del percorso. Allora la lepre si fermò, e per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga si sdraiò a fare un sonnellino.

8 LA FAVOLA INSEGNA CHE CHI VA PIANO E NON SI SCORAGGIA ARRIVA LONTANO!
La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l'altro, e quando la lepre si svegliò, la tartaruga era quasi arrivata al traguardo. Cercò di raggiungerla ma non arrivò in tempo. La tartaruga sorridendo disse: "Non serve correre, bisogna partire per tempo”. LA FAVOLA INSEGNA CHE CHI VA PIANO E NON SI SCORAGGIA ARRIVA LONTANO!

9 LA VOLPE E LA CICOGNA

10 Un giorno la volpe volendo fare uno scherzo alla cicogna
la invitò a pranzo. Preparò una zuppa e la servì in un piatto largo. La cicogna con il suo lungo becco tentò inutilmente di mangiare, rimanendo a bocca asciutta.

11 La cicogna non disse nulla ma pochi giorni dopo ricambiò l'invito.
Per cena preparò una gustosa zuppa di carne tritata che servì in un fiasco lungo e stretto. Il becco della cicogna ci passava senza difficoltà mentre il muso della volpe non riusciva ad entrarci perché non aveva un becco lungo come la cicogna.

12 La favola insegna: CHI LA FA L'ASPETTI!
La volpe stupita di essere stata presa in giro dalla cicogna se ne andò via ripensando a quello che aveva fatto. La favola insegna: CHI LA FA L'ASPETTI!

13 FINE


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