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Fra le tante riflessioni del primo incontro del Gruppo solidarietà (e mi piace ricordare con esattezza la data, il 4 ottobre, S. Francesco), ci siamo.

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2 Fra le tante riflessioni del primo incontro del Gruppo solidarietà (e mi piace ricordare con esattezza la data, il 4 ottobre, S. Francesco), ci siamo soffermati sulle ragioni che guidano gli operatori di pace nel loro cammino concreto di SOLIDARIETA a favore degli ultimi, dei poveri.

3 Riflettere sulle ragioni… Credo non si possa però riflettere in astratto sulle ragioni, senza passare attraverso la singola vicenda umana dei singoli OPERATORI DI PACE. Tutti noi – infatti – abbiamo nella nostra mente e nei nostri cuori i nomi e i volti dei tanti volontari e professionisti laici o religiosi, che singolarmente o aggregati a Movimenti, Istituzioni, Organismi Internazionali Umanitari, Ordini religiosi, danno o hanno dato le loro migliori energie giovanili o mature, per sollevare dallindigenza, arretratezza, ignoranza, sottosviluppo, malattie, tanti popoli del Terzo Mondo povero; che in questepoca di globalizzazione economica selvaggia, sono diventati davvero tanti e senza speranza dinserimento.

4 Annalena Tonelli (1943-2003) Albert Schweitzer (1875-1965) Marcello Candia (1916-1983) Carlo Urbani (1956-2003) Raoul Follereau (1903-1977) … quanti nomi ancora, quante vite: credo che una forma CONCRETA di SOLIDARIETA sia anche conoscere di più queste persone attraverso i loro scritti, attraverso i loro profili biografici.

5 PIERO CORTI è fra questi nomi, fra questi operatori di pace, che credo meriti la nostra attenzione, proprio per capire dalla sua viva voce quali sono state le ragioni di una vita spesa per gli altri, quali motivazioni hanno sorretto una vita di speciale SOLIDARIETA.

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7 Svanisce la brillante stella di Lacor" è il titolo comparso su "The New Vision", uno dei più importanti giornali ugandesi qualche giorno dopo la scomparsa del dottor Piero Corti, medico missionario italiano di 77 anni, di cui 40 passati Uganda. Nel 1959 fonda con la moglie LUCILLE TEASDALE il St. Marys Hospital di LACOR, oggi uno dei più grandi ospedali non governativi e non a scopo di lucro dellAfrica equatoriale.

8 DALLA BRIANZA ALLAFRICA : Cattolico e praticante, Piero aveva fatto sempre attenzione a separare la fede dalla medicina. Se la sua motivazione era anche religiosa, egli considerava tuttavia il proprio lavoro come una assistenza tecnica. Dal libro Un sogno per la vita LOSPEDALE e LA FONDAZIONE Le malattie non sono solo causate dalla povertà, ma generano esse stesse povertà; la presenza di efficienti servizi sanitari è quindi cruciale nella lotta contro la povertà. VIDEO ONLINE – INTERVISTE – LETTERE

9 St. Marys Hospital di LACOR (UGANDA)

10 http://www.lhospital.org/ http://www.fondazionecorti.it/ (attualmente però http://www.lhospital.org/ita/set_ita.htm) http://www.lhospital.org/ita/set_ita.htm ESEMPI attività di cooperazione allo sviluppo: http://www.provincia.bz.it/praesidium/news/news_i.asp?art=112945&HLM=1 http://212.110.8.120/media/newsbulletin/2007/2007_06_newsletter_ita.pdf

11 La lettera di Dominique di ringraziamento… (click su foto) PER I VIDEO E LE INTERVISTE (click su immagine)

12 Due giorni con i ragazzi del Liceo Mascheroni di Bergamo di Eduardo Caverzasi, NicolaCocco, Francesca Pici, Liliana Praticò e Valentina Preti, studenti di Medicina dellUniversità di Pavia e volontari della nostra Fondazione « Sapete dovè lUganda ?». Può sembrare quasi rischioso porre questa domanda a classi di ragazzi tra i 14 e i 18 anni; eppure, può riservare delle sorprese: non certo risposte precise o dettagliate, ma vivo interesse per una realtà magari mai sospettata. È quello che abbiamo sperimentato il 17 e il 18 aprile al Liceo Mascheroni di Bergamo, dove siamo andati a presentare la nostra esperienza di un anno fa al Lacor. Il gruppo solidarietà degli studenti del Mascheroni ha scelto la Fondazione Corti come progetto di volontariato da sostenere con offerte raccolte attraverso la vendita di torte. In due mattinate abbiamo incontrato tutti gli studenti delle 56 classi del liceo e abbiamo raccontato loro, tramite le immagini e le emozioni sempre vive nei nostri ricordi, la storia, il contesto e lattività dellospedale. Oltre allottimo risultato legato alla raccolta di fondi, ciò che ci ha davvero colpito è stato avvertire come i ragazzi fossero veramente interessati alla nostra esperienza. Questo dimostra che la testimonianza di una realtà toccata con mano è in grado di appassionare chi ascolta, anche se si parla di un paese considerato lontano, uno delle tante tragedie africane.

13 Uno degli argomenti che più ha suscitato lattenzione è stato quello dei bambini soldato e di come il Lacor abbia risposto per anni a questa grave emergenza, diventando ogni sera un rifugio sicuro per i piccoli profughi. Parlare del Lacor è per noi sempre un'emozione: è come se quei volti, quei luoghi, quei colori africani siano divenuti ormai una parte della nostra vita. E anche alla cinquantaseiesima volta in cui riproponiamo la nostra presentazione l'entusiasmo è sempre uguale, l'affetto invece cresce sempre di più. È incoraggiante pensare che, almeno in un liceo di Bergamo, ora i ragazzi non solo sanno dove si trova lUganda, ma hanno anche sfiorato i volti, i drammi e le speranze di chi vive laggiù. Lo stesso entusiasmo ha accolto Dominique Corti lo scorso 17 maggio durante la sua visita al liceo. In questa occasione è stata consegnata alla scuola una bellissima pergamena realizzata dalla monache di clausura benedettine di Bergamo, per ringraziare i ragazzi, i genitori e gli insegnanti che si sono dedicati con generoso impegno a questa iniziativa. Dominique Corti © Photo Journal de Montréal/Hugo-Sébastien Aubert


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