Disagio sociale, vulnerabilità e inclusione sociale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Goldstein Lo scopo della relazione d’aiuto che l’assistente sociale instaura con l’utente è quello di fargli raggiungere un maggiore livello di autostima,
Advertisements

Organizazione servizi sociali - Dott.ssa M.Vittoria Tonelli
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
I SERVIZI SOCIALI: OLTRE I CONTRIBUTI ECONOMICI.
LA COSTRUZIONE DELLA RETE Collaborare= Considerare laltro come soggetto che: presenta delle potenzialità presenta delle potenzialità è in grado di autodeterminarsi.
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Rifugiati: l'emergenza non esiste! Esperienze e proposte per un Sistema Integrato di Accoglienza Proposte Regionali Coordinamento Non solo asilo 10 novembre.
Lo sguardo dell’altro Riflessioni sul lavoro di Home Visiting
Programmazione Fondi Strutturali 2007/ Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo Sviluppo finanziato con il Fondo Sociale Europeo Annualità
Volontariato e servizi Lavorare insieme in ambito socio-sanitario
PROGETTO INDIVIDUALIZZATO
UN SERVIZIO CHE CAMBIA In una realtà in trasformazione.
Ragazzi con disabilità verso la vita adulta: approcci,alleanze,percorsi,… Vicenza, 4 Marzo, 2010 Isp. Luciano Rondanini.
MODELLO UNITARIO e PROCESSO D’ AIUTO
LE SCUOLE DI MODENA UNA RETE CON TANTI NODI. Il progetto ha ormai una lunga storia, è iniziato nel anno scolastico 2002/2003. Ha creato e rinforzato il.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico - Pro.P. PROGETTO ESECUTIVO.
LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Ufficio della Cittadinanza Le Fonti 16/04/2010 A cura dell' Equipe degli Uffici della Cittadinanza e gli operatori.
Prevenzione, Diagnosi e Trattamento delle Dipendenze Comportamentali
SaLutE mEntaLE L’intErvEnto domiciLiarE LE buonE pratichE 13 giugno 2007 Grosseto Continuità e discontinuità delle buone pratiche nell’assistenza a domicilio.
Scopriamo la forza che è in noi
Gli strumenti di gestione per la disabilità: i Piani Integrati di Salute Dr.ssa Laura Brizzi Resp. U.F. Alta Integrazione Az. USL 8 Zona Valdarno Pisa.
PERCORSI INTEGRATI SOCIO-SANITARI NEGLI STUDI DI MEDICINA GENERALE
Il servizio sociale in tempo di crisi: sfide ed opportunità Annunziata Bartolomei Ordine Nazionale Assistenti Sociali.
Progetto CON…TATTO Contatti per la creazione di reti per il lavoro ed il benessere.
La gestione delle risorse umane:
Salute mentale e pratiche territoriali Il DSM e l’ organizzazione dei servizi territoriali Livia Bicego Trieste, settembre 2006.
le leggi che governano la salute mentale e i diritti delle persone
L’organizzazione dei servizi per la salute mentale.
Che cosè il disturbo mentale. Un modello per conoscere. Parte I Universit à degli Studi di Trieste Facolt à di Psicologia Corso di Psichiatria Sociale.
Diritto sanitario e dell’assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia
Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale - Ufficio III Attività formative.
Considerazioni finali 30° lezione 27 novembre 2009 Anno Accademico 2009/2010.
Il Gruppo di Lavoro.
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
Volterra 19 Giugno 2009 DOPO DI NOI…. obiettivi e impegni della Regione Toscana Giornata pubblica di presentazione del Progetto COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO.
La ricercazione partecipativa
Le Fondazioni di Partecipazione Costruiamo insieme un nuovo futuro 19 Giugno 2009 VOLTERRA Avv. Massimo Bigoni.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Lo scenario e le premesse teorico- filosofiche di Pro-Skills Cristina Bergo, Nadia Vimercati.
Via Tolmezzo, Milano PRESENTAZIONE.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Obiettivo F "Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale" Azione 3 "Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
Partner: Azienda ULSS 16 di Padova – Soggetto Referente
che cos’è il disturbo mentale? un modello per conoscere
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
La tutela del minore e la rete integrata
La domanda letta e interpretata dall’Assistente Sociale
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita.
CONCETTI E PROCESSI DEL LAVORO DI COMUNITA?. Concetti guida per il lavoro di comunità Il senso di comunità La comunità soggetto e attore sociale I problemi.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
GLI INTERVENTI. CLASSI DI INTERVENTO interventi di facilitazione interventi di sostegno interventi di mediazione interventi di controllo e tutela interventi.
WORSHOP 3 – “LA CONTINUITA’ NELLE CURE” “ La continuità educativa: dagli interventi di contrasto del disagio alla promozione della solidarietà” Intervento.
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
Il ruolo dell’ente locale per l’integrazione sociale degli immigrati
INNOVAZIONE COME INTEGRAZIONE: INTERVENTI SOCIALI, SANITARI, POLITICHE ABITATIVE, POLITICHE OCCUPAZIONALI, DIMENSIONE RELAZIONALE PROFESSIONALITA' CAPACE.
Povertà di status / povertà come processo DIBATTITO CONTEMPORANEO scaturito dall’emergere dei limiti delle misure monetarie (A.K Sen, R. Castel)
“L’amministratore di sostegno e il sistema integrato dei servizi nell’area grossetana “ Carla Camici Coord. Servizi Sociali COeSO 19 gennaio 2010.
Cambia l’oggetto di lavoro dei servizi (= la società)
La relazione nella tutela giuridica
Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO 8.1. Teorie del mercato del lavoro 8.2. Per un nuovo welfare lavoristico 8.3. Osservazioni conclusive.
Il ruolo della Comunità:
PROGETTO DI COLLABORAZIONE ‘ABITARE SUPPORTATO: APPARTAMENTI
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II.
La relazione d’aiuto D.M. n Art.1: e’ individuata la figura dell’infermiere con il seguente: l’infermiere è l’operatore sanitario che, in possesso.
1 Percorso formativo-laboratoriale ‘Il sostegno alla genitorialità oggi: pensare e agire le alleanze educative nella comunità’ Empowerment di rete/Comunità.
Transcript della presentazione:

Disagio sociale, vulnerabilità e inclusione sociale Provincia di Pistoia Corso per amministratore di Sostegno Disagio sociale, vulnerabilità e inclusione sociale Pistoia – Seminario Vescovile- 19 maggio 2012

Concetto di vulnerabilità sociale il percorso di impoverimento di un potenziale soggetto può avvenire transitando nel corso della vita tra l'area dell'integrazione (inserimento stabile in circuiti occupazionali e disponibilità di solidi supporti relazionali, specialmente familiari) all'area della disaffiliazione, in cui versano i soggetti in condizione di povertà estrema (caratterizzata da processi di decomposizione e abbandono del Sé, incapacità di controllo dello spazio fisico, profonda rottura dei legami sociali, perdita delle capacità di trasformare i beni in opportunità di vita). Questa transizione avviene attraverso microfratture nell'esperienza dei soggetti, tanto a livello lavorativo che a livello relazionale, che generano situazioni di precarietà e fragilità: è questa l'area della vulnerabilità sociale. (Castel, 1995)

Concetto di marginalità sociale La marginalità è uno status sociale nel quale un soggetto viene collocato a causa dei suoi comportamenti devianti o a causa dei pregiudizi sociali che le sue particolari caratteristiche o condizioni scatenano nella collettività. Si arriva a una tale condizione, difficilmente mutabile, attraverso un processo di emarginazione, che si attua tramite la stigmatizzazione e l'allontanamento, alla fine del quale il soggetto arriva a percepire se stesso come un emarginato ed impossibilitato a modificare tale condizione

Un esempio: il caso della salute mentale Se si intrecciano le carriere sanitaria, istituzionale, familiare, sociale e morale si possono osservare meccanismi di esclusione sociale che si accentuano una volta che l’individuo accede ai servizi psichiatrici e viene riconosciuto come soggetto psichiatrico. La presenza del disagio psichico pare un potenziale fattore di marginalità sociale: la malattia e la vulnerabilità sociale mantengono un rapporto circolare di causa ed effetto, in cui l’esordio della malattia crea una frattura, la capacità di coping del soggetto viene meno, Tanto più la lacerazione diventa profonda e stabile nel tempo, tanto più il soggetto diventa gravemente marginalizzato.

Novità e complessità della figura dell’Amministratore di sostegno La legge 6/2004 con l’istituzione della figura dell’amministratore di sostegno opera una scelta di civiltà, di tutela della dignità della persona e del suo diritto all’autodeterminazione; È un istituto di pubblica tutela proporzionato alla persona in condizioni di fragilità, cui offre la massima protezione, salvaguardia e valorizzazione, con la minore limitazione possibile della capacità di agire; la nuova figura è finalizzata a seguire il percorso emancipativo, di empowerment della persona beneficiaria Complessità del ruolo e della funzione: si pone nell’ambito dell’integrazione socio-giuridico-sanitaria, con l’obiettivo di far dialogare fra loro le parti e i loro rispettivi linguaggi;

Integrazione della legge 6/04 nel caso della salute mentale la legge 6/04 ha come elemento innovativo nel caso della salute mentale quello di leggere tuttavia la questione del disagio come condizione dinamica e non statica, caratterizzato da fasi e dalla possibilità di “guarigione” (processo più articolato di quello organico), nel percorso di risalita da tale marginalità l’amministratore di sostegno svolge un ruolo fondamentale.

Le funzioni dell’amministratore di sostegno L’a.d.s. è una figura che: Opera su mandato del giudice tutelare con competenza nel problem solving e nella conoscenza dei meccanismi territoriali; Assiste e accompagna sapendo stabilire un rapporto di fiducia e sostenendo in modo dialettico e flessibile il beneficiario nelle scelte da prendere insieme; riesce a concordare alla pari col giudice e a rapportarsi all’equipe curante; può facilitare il raccordo con i servizi socio-sanitari e tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti.

Quali abilità e competenze deve possedere un amministratore di sostegno? Motivazione Continuità (“mantenersi curiosi” A. Schopenhauer) Disposizione e disponibilità alla relazione come relazione sana che “ci vincola” ( la relazione incide sulla struttura stessa dell’io, disponendolo ad un rovesciamento su di sé, che comporta “la sostituzione all’altro”, “la responsabilità per l’altro”, il diventare “ostaggio dell’altro”, E. Levinas) con l’altro e ci arricchisce, rimandandoci ad esperienze che abbiamo vissuto direttamente, ma anche ad esperienze vissute dell’altro, ovvero come possibilità di sapere ciò che si è vissuto tramite l’altro Quali strumenti? La formazione formale e non formale, conoscenza della storia della persona con cui andiamo a relazionarci, consulenza tecnica.

Le funzioni dell’amministratore di sostegno L’amministratore di sostegno pertanto deve cooperare, è chiamato ad accompagnare il cittadino beneficiario nella fruizione dei suoi diritti di cittadinanza attiva all’interno della propria comunità di riferimento in raccordo con i servizi di assistenza sociale, di salute mentale, con i servizi per handicap e quelli rivolti alle persone anziane non autosufficienti e ai detenuti e con tutti quei servizi che sarà necessario coinvolgere. Nello svolgimento della vostra funzione di amministratore di sostegno sperimenterete la solidarietà e la possibilità di aiutare persone che non dispongono per vari motivi di strategie di coping, tali da permettere di fronteggiare gli eventi critici che si presentano loro davanti.

Le funzioni dell’amministratore di sostegno “Profondamente immersi nelle nostre esistenze di tutti i giorni, a fatica, e solo qualche volta, noi riusciamo a ragionare sul significato di quanto ci accade; e ancor meno spesso abbiamo l’opportunità di comparare la nostra esistenza privata con il destino degli altri, di vedere il sociale nell’individuale, il generale nel particolare…” (Bauman, 1999)