IV Conferenza Italiana per il Turismo I fattori di competitività turistica del territorio e l’orientamento al prodotto L’organizzazione del territorio.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Emergere per competere Il Sistema Moda Puglia
Advertisements

Il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina
Le imprese di viaggio e turismo
LE IMPRESE DELLARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE IN TOSCANA Osservatorio regionale toscano sullArtigianato Roma, 14 febbraio 2002 Regione Toscana -
SUBFORNITURA TOSCANA ON LINE Workshop - Firenze, 26 giugno 2002 Subfornitura: situazione e problemi aperti a cura di Riccardo Perugi.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Livorno 26/11/2007 Asse 1 Accessibilità e Reti.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
PIANO DI MARKETING.
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E ALTA FORMAZIONE I PUNTI DI FORZA 1. Presenza capillare delle università e degli enti pubblici di ricerca 2.
IL DISTRETTO DELLA RUBINETTERIA DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
MARKETING TURISTICO LEZIONE 3
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Il caso GP TEXTILE BULGARIA
Il progetto di business nella nuova economiaLezione 8: L'analisi di settore1 LANALISI DI SETTORE.
Incontro operatori Siena
11 novembre 2009 TERRITORIO ECONOMIA SOCIETÀ Focus Uso-Rubicone.
Turismo Responsabile Organizzato
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Strumenti economici per il turismo in Sicilia
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo e Statistica S ISTEMA PER LA PR OGRAMMAZIONE I NTEGRATA E IL G OVERNO.
UNIVERSO DI RIFERIMENTO: 730 ISCRITTI A CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI VENETO E TECNOLOGICI DEL VENETO DEI SETTORI: - SERVIZI DI INFORMAZIONE E DI COMUNICAZIONE.
Progetto “BED&BIKE CAMPING” s.r.l.
Flavia Maria Coccia,IS.NA.R.T
LOMBARDIA ORIENTALE – SITUAZIONE PIANI TERRITORIALI FISSAZIONE DATA CPP PER VALUTAZIONE NUOVO PIANO TERRITORIALE.
Turismo e occupazione in Liguria Il Turismo è un settore che svolge per il sistema socio-economico della Liguria un ruolo fondamentale ed imprescindibile.
Progetto NEW POLIS Intervento Convegno 12 luglio 2010 Hotel De la Ville, Avellino Dott. Luciano Mandato.
Azione di Sistema 2 Mobilitazione degli operatori e della popolazione locale attraverso eventi San Basilio,
SISTEMI TURISTICI LOCALI TREVISO 13 NOVEMBRE 2009
Tavolo II Il ruolo delle imprese per lo sviluppo del turismo Innovazione, aggregazione e stagionalità
Sapori italiani nel mondo
Tavolo III I fattori di competitività turistica del territorio e l’orientamento al prodotto
SASSARI COMPETITIVA - TENDENZE GENERALI crescente integrazione innovazione tecnologica mutamenti demografici evoluzione dei gusti/stili di vita cambiamento.
Forum Economia e Sviluppo II° Incontro Ravenna, 11 giugno 2008.
Centro Studi Turistici di Firenze
Seminario I sistemi turistici locali nella realtà dei fatti: nascita, sviluppo e consolidamento – Roma, 28 febbraio e 1 marzo PROGETTO Sviluppo.
Provincia di Vibo Valentia : un progetto di marketing territoriale.
IV CONFERENZA ITALIANA PER IL TURISMO I fattori di competitività del territorio e lorientamento al prodotto Il contributo dellosservatorio per gli operatori.
Informatica Trentina, essere “società di sistema”: le iniziative per il comparto degli Enti Locali Ing. Mauro Piffer, Responsabile Area Comunicazione e.
Le Caratteristiche delle Imprese operanti nel Settore dei Cosmetici relatore: Francesco Saviozzi Centro Enter Università Bocconi Milano, 13 dicembre 2007.
Territorio, Sistema, Destinazione, Nuovi Mercati 3 aprile 2014 Umberto Martini.
BANDO VOLONTARIATO OBIETTIVI: SOSTENERE LE RETI NAZIONALI DI VOLONTARIATO PER IL RAFFORZAMENTO E LO SVILUPPO DELLA PROPRIA RETE NEL MEZZOGIORNO.
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
Fattori critici di successo: analisi SWOT
Giornate in Famiglia Lido di Rosolina Mare 21 – 22 Maggio 2011 “POLESINE: DISTRETTO FAMIGLIA” Relatore: Michele Malfer Resp. del Distretto Famiglia della.
Cap. 2 LA MISSIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI NEI DIVERSI CONTESTI SETTORIALI CLAM Corso di Marketing Distributivo.
Il punto di partenza Il Programma strategico per la valorizzazione turistica e la promozione territoriale delle Aree Protette e della Rete Natura 2000.
Statistiche sul turismo a confronto La rilevazione vs i dati di statistica ufficiale sul turismo Roberta Panaccione Viterbo, 24 ottobre 2014.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
La risorsa turistica dell’acqua: L’area del Sole per un Turismo “Healthy” Mara Manente, direttore CISET-Ca’ Foscari.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
TURISMO IN MONTAGNA: SI CAMBIA Incontro con gli operatori turistici della montagna friulana Martedi 22 gennaio 2013 Amaro, Sala Convegni Agemont Via J.
Servizio Informazione e Promozione Economica Mantova: Economia e Lavoro a cura di Marina Martignano Servizio Informazione e Promozione Economica Camera.
IL SETTORE DEL FRUMENTO TENERO STRUTTURA, OFFERTA E MERCATO Roma, 23 novembre 2011.
PRODOTTO: Mercati esteri primo incontro Gallipoli, 7 Aprile 2016.
Sport eTURISMO Compagni di VIAGGIO PER RILANCIARE L’ECONOMIA NEI TERRITORI DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA Roberto Tasciotti.
1 Le Banche Popolari italiane Maggio Banche Popolari: consolidamento progressivo N° di Banche - di cui: Controllate 1994 : :7753 Oggi.
L’assetto gestionale del settore in Toscana e la nuova normativa sui rifiuti urbani e i servizi pubblici locali Andrea Sbandati – Direttore Cispel Toscana.
La dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale Stato d’attuazione e ruolo dei Comuni Quarta edizione – 2014 Principali evidenze Roma,
Esigenze formative per le piccole imprese agroalimentari in rete Prof. C. Magni Facoltà di Economia SEMINARIO FOOD SKILLS: RICONOSCIMENTO.
Toscana turistica e sistema delle imprese Turismo, innovazione e imprese Conferenza regionale del turismo 6-7 giugno 2006.
Prof.ssa Sonia Ferrari1 Corso di Marketing del Turismo Caratteristiche del servizio turistico  No Immagazzinamento  Necessità della presenza del Cliente.
A cura di Stefano Soglia Camugnano, 13 giugno 2010 Marketing turistico TESTIMONIAL DI ESPERIENZE.
DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI -1 MODELLO DI SVILUPPO RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE.
Claudio Brédy Capo Servizio Politiche comunitarie Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali Gli scenari condivisi delle evoluzioni attese del contesto.
Transcript della presentazione:

IV Conferenza Italiana per il Turismo I fattori di competitività turistica del territorio e l’orientamento al prodotto L’organizzazione del territorio per rispondere alle sfide del turismo montano gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Sommario temi trattati Turismo montano Il Trentino turistico. Offerta estiva e invernale Le ragioni di una crescita Due casi emblematici di successo: Valle di Sole e Valle di Fassa Alcune conclusioni gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Turismo montano: turismo dell’area dolomitica Turismo montano: oltre 9 milioni di arrivi, più di 47 milioni di presenze certificate (circa il 13% del movimento complessivo registrato in Italia) Crescita blanda negli ultimi anni (turismo maturo) L’offerta non domina più la domanda, la destinazione è definita dalla domanda Il 71% di arrivi e presenze nell’area dolomitica: Veneto, Trentino e Alto Adige Il 60% nelle due province di Trento e Bolzano, che mostrano le migliori performance nel decennio Tenuta del Trentino, crescita di competitività dell’Alto Adige a scapito del Veneto La “montagna italiana per gli italiani” con aumento più sostenuto degli stranieri Doppia stagionalità (un 60% nei due bimestri luglio - agosto e gennaio - febbraio) Accorciamento della vacanza Inerzia mutamenti e polarizzazione con specializzazione (competizione tra uguali e concentrazione sulle destinazioni migliori sotto condizione di competizione globale) Inverno prodotto più definito Estate prodotti molteplici (pluralità di proposte e pluralità di target) La montagna (estiva) in difficoltà in quanto montagna domestica - solo il 49% di italiani fanno una vacanza di almeno 7 giorni- e per la tendenza di vacanze più brevi, la fine del modello villeggiatura, altre mete… gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico estivo e invernale Quasi 4,5 milioni di arrivi (+24% nell’ultimo decennio) Oltre 29 milioni di presenze (+2% nell’ultimo decennio) ca. 40% negli alberghi, che crescono di più di alloggi privati e seconde case Crescente incidenza sul PIL provinciale Crescita inverno > crescita estate Crescita stranieri > crescita mercato nazionale Fatturato inverno (senza Garda) > fatturato estate (30% in più spesa procapite) Rispetto all’arco alpino Intensità turistica medio alta (presenze turistiche su residenti) Densità ricettiva elevata (letti per kmq) Dimensione alberghi medio alta (59,6 posti letto in media) Apertura internazionale contenuta (ca. un terzo gli stranieri negli alberghi) Alta componente extralberghiera (molti “letti freddi”, 2/3 del totale) gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Domanda e motivazioni vacanza Alta fedeltà della domanda (dall’83% dei rifugi al 60% hotel benessere) Prevalente turismo individuale “fai da te”, con intermediato in crescita Turismo di prossimità ma mercati stranieri in crescita trainati dall’inverno (parziale effetto sostituzione clientela italiana, oltre che tedesca) Estate Target diversi con risposte diverse Prevalente riposo e relax (la pensione completa, le famiglie con bambini…) ma crescita vacanza attiva (qui si è indirizzato lo sforzo del Trentino negli ultimi anni strutturando prodotti commercializzabili: dall’escursionismo, alla rete di piste ciclabili, al rafting…) Inverno vacanza attiva ma non solo (circa sette su dieci vengono per sciare, anche se meno della metà ha un comportamento da sciatore intenso) gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il perché di una tenuta. L’offerta Qualità strutture ricettive (per caratteristiche, prezzi e tassi di occupazione) Due terzi dei posti letto alberghieri nei tre stelle Costante processo di riqualificazione Redditività alberghi,ammortamenti e accantonamenti superiori Italia Prezzi differenziati ma competitivi Imprenditoria alberghiera radicata sul territorio e sufficientemente qualificata Imprese a carattere familiare capaci di sopperire a problemi di carenza di manodopera e di turnover Sul personale alte aspettative dei clienti e soddisfazione elevata Demanio sciabile, piste e impianti oggetto di costanti investimenti Costante attenzione alla formazione di figure professionali per il settore gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il perché di una tenuta. Strategie e normativa. Lp 8/2002 Riforma turistica. Non solo informazione, accoglienza turistica e promozione Marchio territoriale unico per rafforzare la dimensione sistemica dell’offerta Opzione di marketing territoriale  turismo settore trasversale  integrazione turismo con altre realtà socioeconomiche Sviluppo prodotti turistici (che integrano elementi di cultura locale) Commercializzazione (anche con canali distributivi telematici) Creazione Trentino Spa come società di marketing territoriale Privatizzazione aziende di promozione turistica d’ambito gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il perché di una tenuta. Strategie e normativa. Trentino Spa Finalità di Trentino Spa Stimolare la crescita di prodotti turistici per rispondere alle nuove domande Creare reti e sistemi condivisi dal territorio per aumentare la visibilità delle offerte Realizzare eventi distintivi, coerenti con l'identità territoriale Valorizzare la trasversalità del turismo Assumere l'ambiente quale valore e simbolo gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il perché di una tenuta. Strategie e normativa. Lp 7/2002 Riconoscimento dei marchi di prodotto/club di prodotto → proposte selettive con un occhio alla qualità e uno al territorio Al centro il consumatore turista P.A. nel ruolo di facilitatore dell’iniziativa privata e dei processi di coesione Importanza della collaborazione per un modello community e non corporate: tra imprese alberghiere e del ricettivo tra imprese diverse della destinazione tra destinazioni trentine (alleanze) con Regioni vicine (il caso Garda, aree sciabili…) (in via di definizione) Il marchio di qualità dell’ospitalità trentina per “qualificare la qualità” → in ogni settore di offerta la specificità nella qualità gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Punti di forza Costante sforzo di integrazione: pubblico privato con coinvolgimento operatori; centro periferia e tra ambiti; di filiera e tra filiere; produttore/consumatore Promocommercializzazione: non bastano le risorse naturali, culturali… il prodotto deve essere fruibile e commercializzabile anche o soprattutto mediante web che non serve più solo a distribuire informazioni Investimenti e qualificazione strutture Nascita di Club di prodotto (come espressione di territorio) Attenzione all’innovazione (prodotto, processo, offerta) Investimenti sulla formazione per coprire tutta la gamma di figure richieste Cultura imprenditoriale sufficientemente diffusa Tenuta della famiglia - impresa a fronte di criticità per il personale dipendente Attenzione al territorio e agli strumenti di tutela e pianificazione Territorio e ambiente (“vissuti”) rappresentano un valore aggiunto necessario Diffusa pratica di certificazione ambientale territoriale Qualità intesa come soddisfazione del cliente Attenzione ai diversi target selezionati in base ai loro differenti bisogni e attese, ai servizi offerti, al prezzo praticato Risorse finanziarie per la promocommercializzazione gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Casi paradigmatici: Valle di Sole “Chi è forte in inverno si rafforza anche in estate” Doppia stagionalità estiva (746.000 pernottamenti senza alloggi privati e seconde case) e invernale (oltre un milione di pernottamenti, quasi la metà stranieri) Inverno Crescita più sostenuta, con prodotto sci (25 impianti e 120 km di piste) Ruolo principale dei due consorzi impiantistici: rapporto asimmetrico tra gli attori Rapporti con una ventina di mercati esteri, tutti in crescita (eccetto la Germania) I primi a lavorare con i mercati dell’Est (Polonia oggi primo mercato) Due terzi dei turisti sono turisti intermediati Otto turisti su dieci in inverno per sciare ma solo due su tre sono sciatori intensi (la % più alta fra tutti gli ambiti) Estate Target ben distinti Prevalenza famiglie con bambini ma 4 su 10 vacanzieri attivi (la % più alta assieme al Garda → traino inverno) L’offerta si è specializzata: non solo escursioni, ma anche rafting, mb, piste ciclabili, nordic walking, parapendio … (traino anche degli eventi sportivi) gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Casi paradigmatici: Valle di Sole “Chi è forte in inverno si rafforza anche in estate” Buona qualità ricettività 142 alberghi con 10.807 posti letto, pari al 29% del totale posti letto, con dimensione media di 75 pl, (molto più alta della media provinciale); 90% posti letto alberghi nei tre e quattro stelle Buon tasso di occupazione (meno bene sul totale posti letto) Prezzi competitivi (48€ estate, 54€ inverno), ma incidenza dell’intermediato. Punti di forza Effetto paese (salvo in alcune stazioni) Prodotti definiti in inverno ed estate Qualità offerta ricettività e impianti Prezzi competitivi Apertura internazionale Punti di debolezza Margini di redditività non sempre sufficienti Tanti posti letto “freddi” con crescita alloggi privati e seconde case Fatica a darsi una governance condivisa gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Casi paradigmatici: Valle di Fassa “Chi è forte in inverno si rafforza anche in estate” Doppia stagionalità estiva (1.138.000 pernottamenti, esclusi alloggi privati e seconde case) e invernale (1.278.000, più di un terzo stranieri) La domanda Mercato prevalentemente italiano (le tre Regioni Lazio, Emilia e Lombardia fanno quasi la metà delle presenze estive e un terzo di quelle invernali) Alta fedeltà al Trentino (9 su 10) e alla Valle di Fassa (8 su 10) Crescita mercati esteri in inverno (la Russia al secondo posto dopo la Germania, che perde quote di mercato) Inverno sci e non solo: 7 su 10 vengono per sciare (importanza del Superski Dolomiti) ma solo la metà scia più di mezza giornata. Le aspettative dei turisti si appuntano su impianti e piste ancor più che sull’ambiente. Estate: due target con rilevante interesse per la vacanza attiva gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Casi paradigmatici: Valle di Fassa “Chi è forte in inverno si rafforza anche in estate” Buona qualità ricettiva: 191 alberghi con 16.400 posti letto (34% dei posti letto totali comprese seconde case e alloggi privati); 75% nei tre e quattro stelle Prezzi medio alti (62€ estate e 70€ inverno), ma competitivi rispetto alle altre destinazioni ladine (Val Gardena, Val Badia, la stessa Cortina) Tassi di occupazione buoni Numerose offerte organizzate Punti di forza Brand forte Prodotti definiti Qualità offerta ricettività e impianti Prevalente turismo individuale e fedele Prezzi medio alti non penalizzati dalla domanda Logiche aggregative tra attori Punti di debolezza Problemi di traffico e mobilità in stagione Offerta reputata insufficiente per famiglie e bambini gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Il Trentino turistico. Casi paradigmatici: Valle di Fassa “mettersi insieme è un inizio rimanere insieme è un progresso lavorare insieme è un successo” Modello public company: come trasformare in un punto di forza un modello community molto frammentato Organizzazione turistica capace di aggregare i soggetti dell’offerta per risultati efficaci in un’ottica di sistema (soggetto pivot dell’area): 865 operatori del ricettivo aderenti alla nuova ApT privatizzata e 37 aziende aderenti a club di prodotto (Trekking delle leggende; Starbene nella natura; Vacanza famiglia…) gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Innovazione per maggiori produttività e competitività L’innovazione dipende dalla capacità delle persone, dalle loro abilità, competenze, motivazioni L’innovazione dipende dal saper ascoltare e leggere la domanda (quale domanda?), i suoi bisogni e le sue aspettative che cambiano nel tempo: per alcuni può essere più cultura, benessere, ruralità, emozioni; per altri il futuro sarà sempre più indirizzato a un concetto di vacanza di lusso non esibito, fatto di tempo, di attenzioni, di tranquillità e di spazio; per altri ancora la ricerca di tradizioni rassicuranti, certezze conosciute nel tempo, riti, gesti, consuetudini da reiterare… Innovare vuol dire innanzitutto saper cooperare per competere facendo crescere le aziende gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Prodotti turistici e cooperazione Cooperazione = “egoismo civilizzato” per un’utilità a medio termine Cooperare richiede competenza delle organizzazioni (perché oggi si coopera in termini spaziali tra organizzazioni) e competenza nel cooperare delle persone dentro le organizzazioni Una regione intelligente è un territorio riflessivo attraversato da diverse forze che cooperano e anche confliggono: conosce i propri punti di forza e debolezza, ha una strategia, coopera con altre regioni, usa come risorsa la conoscenza che è la capacità di valutare la rilevanza e le conseguenze delle informazioni, intese come dati declinati in un contesto; è capace di condividere questa conoscenza, cioè di produrla, trasferirla, impiegarla; accetta le diversità; investe in risorse umane, mezzi, tempo… Per fare tutto questo l’uomo è la risorsa principale perché “la competitività ha un cuore sociale” gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008

Innovazione e cooperazione “se tutto è presente non avrebbe senso occuparci di futuro” Grazie per l’attenzione gianfranco betta IV Conferenza Italiana per il turismo - Riva, 20 giugno 2008