Il Sommerso e l'economia da svelare Raccontare una storia vera di emancipazione coi social media.

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Il Sommerso e l'economia da svelare L'estorsione nell'area di Napoli e Caserta.
Transcript della presentazione:

Il Sommerso e l'economia da svelare Raccontare una storia vera di emancipazione coi social media

“I progetti di recupero e di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra: il caso Giovanni Allucci

@ L’istituzione del POM Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno e la nascita di Agrorinasce Agrorinasce scrl - Agenzia di sviluppo e sicurezza del territorio è una società consortile pubblica costituita da sei Comuni della Provincia di Caserta: 1) Casal di Principe, 2) S. Cipriano d’Aversa, 3) Casapesenna, 4) S. Marcellino, 5) S. Maria La Fossa e 6) Villa Literno nata nel 1998 grazie ai fondi del POM Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno QCS Agrorinasce è nata con un obiettivo fondamentale: “Rafforzare la legalità in un’area ad alta densità criminale.” Un obiettivo ambizioso che ha bisogno di un intervento complesso che coinvolge temi come la scuola, la creazione di lavoro, la diffusione della cultura della legalità, anche attraverso il recupero di beni confiscati alla camorra.

@ Perché a Casal di Principe e gli altri Comuni? L’analisi più in particolare sul territorio ha evidenziato: 1) è stata considerata l’area a più alta densità criminale d’Europa, con molti omicidi eccellenti, tra cui quello del parroco Don Peppe Diana (rapporto commissione antimafia) 2) Le famiglie camorristiche che hanno ‘regnato’ tra gli anni ’80 e ’90 – da Bardellino e Iovine fino alla famiglia Schiavone ed ora con i reggenti Iovine e Zagaria – risultavano e risultano tuttora tra le più potenti organizzazioni criminali d’Italia, con interessi a livello nazionale ed internazionale. 3) Record di commissariamenti delle Amministrazioni Comunali In tutto sette volte tra i Comuni di Casal di Principe (2 volte), Casapesenna (2 volte), S. Maria La Fossa (2 volte) e S. Cipriano d’Aversa (1 volta). Tale concentrazione criminale si accompagnava ad un contesto socio economico disastroso e per certi versi contraddittorio. I dati socio economici rilevano: 4) un altissimo tasso di disoccupazione, con una media del 60% e, quindi, con una elevata incidenza di “lavoro nero”; 5) Un livello di economia sommersa notevolissima rafforzato da alcuni dati fondamentali sui consumi e sugli investimenti dell’area (case di proprietà e auto di lusso); 6) Un elevato livello di dispersione scolastica nelle scuole dell’obbligo e di abbandono negli istituti superiori.

@ Perché a Casal di Principe e gli altri Comuni? In sostanza, in questo territorio operava ed opera tutt’oggi un’organizzazione criminale che presenta i seguenti fattori che condiziona la vita economica, sociale e politica del territorio: 1. Controlla tutte le attività illegali (Rapporto Eurispes); 2. Controlla o condiziona molti settori produttivi dell’economia locale (Rapporto Eurispes, Confesercenti e Rapporti Commissione parlamentare antimafia); 3. Condiziona la partecipazione politica al governo dei Comuni e, quindi, l’amministrazione stessa dei Comuni, ma spesso anche di altre istituzioni pubbliche (Rapporti Commissione parlamentare antimafia); 4. Non viene, di conseguenza, garantita alcuna trasparenza nella vita pubblica, con evidente condizionamento del rapporto di fiducia Stato/cittadino – corruzione, concussione, gare di appalto truccati ecc.. (Rapporti Commissione parlamentare antimafia); 5. Condiziona il rapporto civico tra Stato e cittadino – in tutti i livelli dal livello municipale a quello statale (Rapporti Istat); 6. Fornisce una sorta di ‘sicurezza protettiva’ alle persone in cerca di occupazione o anche a quelle cadute in disgrazia o anche alle vittime delle piccole ingiustizie o di criminalità comune (acquisendo consenso sociale).

@ La strategia attuata 1) Abbattimento della dispersione scolastica 2) Promozione e sviluppo dell’impresa giovanile 3) Offerta alternativa di tempo libero ai giovani 4) Risposta ai bisogni socio sanitari del territorio 5) Riduzione dei costi delle pubbliche amministrazioni 6) Il tutto valorizzando l’ingente patrimonio confiscato alla camorra L’obiettivo fondamentale era quello di rallentare il ricambio generazionale delle org. criminale, attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi fondamentali

@ Agrorinasce oggi: la struttura e le attività Le principali attività della società possono sintetizzarsi in 4 aree di intervento: 1) diffusione della cultura della legalità (es. realizzate annualmente iniziative di animazione nelle scuole e di solidarietà e di assistenza alle vittime della criminalità, cicli di seminari sui temi della legalità e dello sviluppo); 2) promozione e sviluppo dell’impresa (es. realizzazione e gestione di un’area attrezzata per le imprese in S. Cipriano d’Aversa, sportello creaimpresa ecc..); 3) infrastrutture sociali e attività culturali (es. realizzazione di una piscina comunale a Casal di Principe, centri sociali e biblioteche, parchi in tutti i Comuni ecc..); 4) recupero e gestione di beni confiscati alla camorra (attualmente sono nella disponibilità di Agrorinasce 57 beni confiscati alla camorra di cui 18 finanziati con fondi della Regione Campania e del Ministero dell’Interno). L’assemblea di Agrorinasce è costituita dai sei Sindaci. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è il delegato del Prefetto di Caserta

116 beni confiscati nei Comuni di Agrorinasce 79 beni confiscati utilizzati e utilizzabili 37 beni confiscati non ancora utilizzabili (incidente di esecuzione, quote indivise, sequestri penali …) 57 beni confiscati nella disponibilità di Agrorinasce 19 beni confiscati nella disponibilità dei Comuni soci 4 beni confiscati nella disponibilità dello Stato 10 beni confiscati sono attivi 31 beni confiscati in corso di assegnazione 9 beni confiscati con lavori in corso 7 beni confiscati con richieste di finanziamento 10 beni confiscati sono attivi 3 beni confiscati con lavori in corso 4 beni confiscati sono attivi (sito di stoccaggio dei rifiuti e il Nucleo Investigativo) I beni confiscati nell’area di Agrorinasce Comuni di Casal di Principe Casapesenna, San Cipriano d’Aversa S. Marcellino e S. Maria La Fossa 6 beni confiscati disponibili

@ L’attività di recupero e valorizzazione dei beni confiscati alla camorra nella disponibilità di Agrorinasce I beni confiscati alla camorra interessati da azioni di recupero ad uso sociale e pubblico sono in totale 57, di cui 19 con progetti di recupero finanziati dai seguenti Enti: -5 dal Ministero dell’Interno; -10 dalla Regione Campania; -Fondazione Vodafone -3 da Agrorinasce, Comuni soci e coop. sociali; La localizzazione dei 57 beni confiscati nella disponibilità di Agrorinasce è la seguente: n. 16 a Casal di Principe; n. 4 a Casapesenna; n. 3 a S. Cipriano d’Aversa; n. 33 a S. Maria La Fossa; n. 1 a S. Marcellino. A questi beni confiscati bisogna aggiungere i 10 beni confiscati recuperati ad uso sociale e pubblico dai Comuni soci di Agrorinasce

@ Elenco dei beni confiscati attivati nei Comuni soci di Agrorinasce Elenco beni confiscati destinati ad uso pubblico e sociale attivi nella disponibilità di Agrorinasce e dei Comuni soci 1)‘l’Università per la legalità e lo sviluppo’, Casal di Principe (CE), 2)‘Casa Don Diana – Comunità alloggio per adolescenti’, Casal di Principe (CE), 3)Parco della Legalità (teatro – auditorium comunale), Casal di Principe (CE), 4)Spazio sportivo ‘Salvatore Nuvoletta’, Casal di Principe (CE) (due terreni confiscati) 5)Centro Giovanile Polivalente, S. Marcellino (CE), 6)‘Centro sociale per gli autistici’, Casal di Principe (CE), 7)Centro di agricoltura sociale ‘Antonio Di Bona’, Casal di Principe (CE) (due terreni confiscati) 8)Gruppo appartamento per utenti affetti da disagio mentale, S. Cipriano d’Aversa (CE) 9)Sede di Caritas e protezione civile, Casapesenna (CE) 10)Scuola Materna, S. Cipriano d’Aversa (CE) 11)Sede di edificio di culto, S. Cipriano d’Aversa (CE), 12)Scuola Media Statale ‘D. Alighieri’, Casal di Principe (CE), (due immobili confiscati) 13)Deposito Mezzi Comunali, Casal di Principe (CE) 14)Parco della Vittoria (Parco Giochi), S.Maria La Fossa (CE), 15)Area Mercato ‘Federico Del Prete’, S. Maria La Fossa (CE), 16)Rimboschimento area in prossimità del fiume Volturno, S. Maria La Fossa (CE), 17)Ambulatori e pronto soccorso, S. Cipriano d’Aversa (CE),

@ Elenco dei beni confiscati con lavori in corso nei Comuni soci di Agrorinasce Elenco beni confiscati destinati ad uso pubblico e sociale con lavori di ristrutturazione in corso nella disponibilità di Agrorinasce e dei Comuni soci 1)‘Centro sportivo riabilitativo e per disabili’, Casal di Principe (CE), 2)Centro di avviamento al lavoro artigianale per persone svantaggiate, Casal di Principe, 3)Casa delle Associazioni, Casal di Principe (CE), 4)Mediateca e Ludoteca, S. Cipriano d’Aversa (CE), 5)Rimboschimento area in località Ferrandelle, S. Maria La Fossa (CE), 6)‘Asilo Nido’, Casal di Principe (CE), 7)‘Casa Lorena: Centro per le donne maltrattate’, Casal di Principe (CE), 8)‘Centro sociale e di formazione per persone svantaggiate’, S. Cipriano d’Aversa (CE),

@ Elenco dei beni confiscati con finanziamento concesso ed in corso di assegnazione nei Comuni soci di Agrorinasce Elenco beni confiscati destinati ad uso pubblico e sociale con finanziamento concesso e in corso di assegnazione nella disponibilità di Agrorinasce e dei Comuni soci 1)Parco della Legalità di S. Maria La Fossa (Parco Giochi e Auditorium polifunzionale), S. Maria La Fossa (CE) 2)30 terreni agricoli con masserie destinati a Centro di avviamento al lavoro agricolo per persone svantaggiate, S. Maria La Fossa (CE) 3)Campo di calcetto, S. Maria La Fossa (CE), 4)Caserma dei carabinieri, S. Cipriano d’Aversa (CE),

Casal di Principe: ‘Parco della Legalità’ (prima del nostro Bene confiscato a Francesco Schiavone, detto ‘Sandokan’ Capo indiscusso del clan di Casal di Principe È stato condannato ad oltre sei ergastoli. Era importante identificare un intervento simbolico e di impatto sociale

Casal di Principe: ‘Parco della Legalità – Teatro Comunale’ (dopo il nostro L’opera di valorizzazione è consistita nella realizzazione di un Teatro Auditorium L’inaugurazione è avvenuta il 31 luglio 2008 alla presenza del Ministro dell’Interno On. Roberto Maroni.

Casal di Principe: ‘Parco della Legalità – Teatro Comunale’ (i Nel primo anno di attività sono stati coinvolti - 6 compagnie locali per 14 spettacoli e 2000 spettatori; - 8 spettacoli per 8 istituti scolastici per 1400 studenti; -Una scuola di recitazione per 15 giovani; Ma anche musica e eventi culturali: -18 eventi culturali tra convegni e Seminari; -3 giornate di musica classica e contemporanea

S. Marcellino: ‘Centro Giovanile Polivalente’ (prima del nostro Bene confiscato a Giorgio Marano, importante componente del clan ‘Schiavone’ È stato condannato all’ergastolo. Il bene immobile è localizzato nel centro del Paese nei pressi del Comune e della Chiesa.

S. Marcellino: ‘Centro Giovanile Polivalente’ (dopo il nostro

S. Marcellino: ‘Centro Giovanile Polivalente’ (i Il Centro Giovanile Polivalente è diventato soprattutto un luogo di incontri Ma anche un luogo dove i giovani possono avere informazioni sul tempo libero, gli studi e l’occupazione

Il Centro sociale per giovani affetti da Autismo di Casal di Villa confiscata a Francesco Schiavone, Sandokan, in Casal di Principe alla via Bologna destinata a Centro sociale per Autistici Finanziamento della Regione Campania. Procedura pubblica di assegnazione della gestione. Gestione affidata all’Associazione “La Forza del Silenzio Onlus” con oltre 50 giovani affetti da autismo

@ La situazione attuale ed il cambio di strategia 1) Importante e soprattutto continua azione di contrasto alla camorra ed all’illegalità in genere da parte della magistratura e delle forze dell’ordine; 2) Elevatissimo numero di arresti per associazione camorristica con quasi i più importanti latitanti arrestati (circa 2000 arresti in due anni nella Provincia); 3) Lotta al condizionamento camorristico nelle PA e soprattutto nell’economia con conseguente importanti nella fuga di capitali ed imprese (in particolare nel settore delle costruzioni); 4) Nel solo distretto di Casal di Principe i disoccupati sono aumentati di oltre 2000 unità (fonte Centro per l’impiego); 5) Crescita del patrimonio di beni immobili confiscati; 6) Diminuzione drastica della disponibilità economica per il recupero e la gestione dei beni confiscati alla camorra (soprattutto dalla Regione Campania e dai Comuni)

@ 1)Salvaguardare le imprese sane del territorio e creare nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani, sia nel settore privato che in quello del privato sociale; 1)Rafforzare la cultura della legalità nelle giovani generazioni 3) Rafforzare la Risposta ai bisogni socio sanitari del territorio, con un maggior coinvolgimento del terzo settore e delle imprese sociali 5) Continuare nella riduzione dei costi delle pubbliche amministrazioni 6) Maggiore attenzione sul recupero ad uso produttivo del patrimonio confiscato alla camorra L’obiettivo fondamentale rimane lo stesso ancora di più oggi: Impedire sempre di più il ricambio generazionale delle org. criminale La strategia attuata

@ 1)Avvio di due/tre nuove aree di insediamento produttivo nei Comuni di S. Marcellino, Casapesenna e San Cipriano d’Aversa 1)Realizzazione di un primo Parco Fotovoltaico su un bene confiscato 3) Rafforzare imprenditorialmente il sistema delle imprese sociali e del terzo settore che gestiscono beni confiscati alla camorra (Fondazione SUD) 5) Proposta di creazione di un Istituto Tecnico Statale sull’efficienza energetica e in particolare sul settore delle Costruzioni (recuperando beni confiscati) 6) Progetto di recupero ad uso produttivo del più grande bene confiscato alla camorra in Campania (l’azienda agricola denominata ‘La Balzana’) Agrorinasce ed i Comuni soci hanno scritto alla Regione Campania, per l’apertura di un tavolo tecnico per affrontare i problemi posti Le prime azioni poste in essere