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Transcript della presentazione:

Il progetto nella sua terza annualità conferma il suo carattere sperimentale e i suoi elementi costitutivi: l’impianto organizzativo e l’approccio di sistema (attivazione dei Tavoli locali e delle Équipe multidisciplinari), l’impulso dato all’ente locale affinché si riappropri delle problematiche dei minori RSC in stretta collaborazione con l’istituzione scolastica, l’attuazione di un unico progetto nazionale sviluppato su diversi territori che hanno la possibilità di dialogare e confrontarsi, il tentativo di fornire un sistema di valutazione comparabile che accompagni in itinere gli interventi. Il progetto, almeno nella sua parte relativa alla scuola è indirizzato a tutti i bambini, gli insegnanti e le famiglie e non solo alla comunità RSC, ed è pensato come una risorsa condivisibile. La seconda annualità del Progetto Nazionale viene svolta in 12 città (Bari, Bologna, Catania, Cagliari, Firenze, Genova, Napoli, Roma, Reggio Calabria, Palermo, Torino e Venezia)

Quanti siamo? (DATI AL 18 MARZO) CITTA’ISTITUTI COMPRENSIVI PLESSICLASSIBAMBINI RSC

Dettaglio per città CITTA’PLESSICLASSIBAMBINI RSC BARI1510 BOLOGNA82548 CAGLIARI3812 CATANIA1539 FIRENZE31633 GENOVA61835 NAPOLI51160 PALERMO11220 REGGIO CALABRIA4828 ROMA51745 TORINO2831 VENEZIA71830 TOTALE

SCUOLE E CLASSI Le scuole della primaria coinvolte nel progetto sono il triplo delle scuole della secondaria e questa differenza diventa ancora più rilevante se consideriamo le classi essendo quelle della primaria quasi cinque volte quelle della secondaria. SCUOLE COINVOLTE CLASSI COINVOLTE

Distribuzione geografica di scuole, classi e alunni La distribuzione geografica evidenzia come nelle città del Sud e delle isole incluse nel progetto il numero di bambini RSC presenti nelle classi sia mediamente maggiore di quello che si osserva nelle città del Nord e del Centro. La città con il numero medio più alto è Catania, quelle con la media per classe più bassa sono Cagliari (1,5) e venezia (1,7)

Confronto sulle tre annualità 2013/ / /16 Differenza con la II annualità Incremento % dalla II alla III annualità CITTÀ131112\\ SCUOLE CLASSI ALUNNI TOTALI ALUNNI RSC

Confronto sulle tre annualità: Nel confronto tra le tre annualità del Progetto nazionale emerge evidente come siano aumentate in maniera significativa le scuole e soprattutto le classi e gli alunni – RSC e non – coinvolti nelle attività. Registriamo un incremento superiore al 70% riguardo alle classe e agli alunni totali e pari al 40% riguardo agli alunni RSC.

Gli strumenti di valutazione

I risultati del Questionario Quantitativo Qualche anticipazione I dati si riferiscono al 40% dei bambini RSC coinvolti nel progetto per la terza annualità

Gruppo di origine I dati provvisori mostrano che nel complesso l’83% degli alunni è di origine Rom e il 17% di origine Sinta.

Cittadinanza Circa il 40% degli alunni ha cittadinanza italiana, il 22% è di cittadinanza rumena e oltre il 35% ha la cittadinanza di uno degli ex paesi della Jugoslavia. Il 55% dei bambini per i quali è stato compilato il QQ è nato in Italia, nella maggior parte dei casi dove vive attualmente; il 14% in Romania. Luogo di nascita

Residenza Il 33% vive in alloggi residenziali o di edilizia popolare, mentre il 60% in campi autorizzati e non. Il 9% vive in alberghi, case occupate o camper itineranti.

Oltre la metà degli alunni non ha a disposizione uno spazio idoneo per per fare i compiti e circa i due terzi un luogo adeguato per riposare

Servizi sanitari I dati provvisori ci dicono che: circa l’85% degli alunni è seguito da un pediatra di base Il 92% ha eseguito le vaccinazioni Il 40% è stato dal dentista

I risultati del Sociometrico I dati elaborati per le classi (obbligatorie e facoltative) confermano che vi sono numerosi casi di bambini e i ragazzi RSC marginali rispetto al gruppo classe Vi sono molte differenze tra le città, tra le scuole della stessa città e tra le classi della stessa scuola

I risultati dell’ Index of Inclusion Batteria di indicatori: 20 per la primaria; 31 per la secondaria Domande a risposta aperta Primaria: Le tre cose che mi piacciono di più della mia scuola sono; Le tre cose che proprio non mi piacciono della mia scuola sono. Secondaria: Queste sono le cose che maggiormente vorrei cambiassero nella scuola.

I risultati dell’ Index of Inclusion Emergono situazioni di disagio rispetto ai compagni, ai docenti, all’ambiente scolastico tutto, non sempre percepito come accogliente e inclusivo.

I risultati dell’ Index of Inclusion Scuola secondaria di primo grado. Andamento di alcuni indicatori

I risultati dell’ Index of Inclusion Alcuni esempi di risposte spontanee… Queste sono le cose che maggiormente vorrei che cambiassero nella scuola «Che gli amici non mi prendessero più in giro» «Rispettarsi maggiormente tra insegnanti e alunni; Vorrei più attenzioni quando non capisco le lezioni» «Vorrei avere dei buoni compagni; Vorrei sapere di più» «Che io possa imparare di più; che io mi possa impegnare di più a studiare; di fare meno assenze»