Ing. Corinna Freda, PhD Centro per l’Autonomia Ausilioteca Campana ONLUS AUSILI PER L’APPRENDIMENTO.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Computer e handicap Ambienti di apprendimento potenziati da tecnologie informatiche acquistano valore aggiunto impiegati con alunni diversamente abili.
Advertisements

TECNOLOGIA E INFORMATICA
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
IISS Einaudi – Casaregis – Galilei
Rapporto fra DSA e insegnamento
LA LAVAGNA INTERATTIVA NEL LABORATORIO DI LINGUA INGLESE
didattica orientativa
Le nuove tecnologie come strumento di inclusione
Il decreto di legge per i DSA
La rete del futuro nellautonomia scolastica Sezione propedeutica La rete: uno strumento privilegiato per la didattica.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Prof. Dario Ianes Università di Bolzano
Apprendimento collaborativo in rete
Accessibilità dei siti Web
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE DIDATTICA STATALE 3° CIRCOLO DON LORENZO MILANI ANNO SCOLASTICO 2012/13 Dirigente Scolastico.
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
Mestre, r.anoè. Il processo di inclusione in Italia Elevata giurisdizionalizzazione Debolezza del quadro di riferimento pedagogico Prevalenza.
Data: 08 maggio 2004 Le nuove Tecnologie per la disabilità Esempi, possibilità di utilizzo, prospettive.
Tipologie di disabilità, handicap associati e tecnologie.
Apprendimento e Tic.
LE ABILITA’ CHE FANNO DA SFONDO AGLI APRRENDIMENTI COMPLESSI
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
25/02/ Nuove Tecnologie e Disabilità LE TIC NELLEDUCAZIONE DEI CIECHI INTRODUZIONE Di Luciano Paschetta I.Ri.Fo.R
Formazione da insegnante ad insegnante
Sezione COMO e Provincia • Info sulla vita associativa
Verona, r.anoè. Il processo di inclusione in Italia Elevata giurisdizionalizzazione Debolezza del quadro di riferimento pedagogico Prevalenza.
La motivazione nell’apprendimento della lingua straniera
Tappe dello sviluppo nel bambino con Sindrome di Down
PEDAGOGICO-DIDATTICI
Obiettivi: Favorire l’uso di strumenti informatici e telematici per migliorare la crescita culturale e l’informazione; sviluppare o rafforzare le loro.
ESPERIENZA DIDATTICA Progetto
Strumenti Compensativi nella didattica quotidiana.
LEGGE n.170/2010 Legge sui … DSA.
“L’altra faccia della luna”
LEGGE 104 del 1992 LEGGE QUADRO PER ASSISTENZA, INTEGRAZIONE SOCIALE E DIRITTI DELLA PERSONA CON HANDICAP “l’integrazione scolastica ha come obiettivo.
CON I GENITORI DEGLI ALUNNI
Aumentativa Alternativa
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA
Come rispondere ai bisogni educativi speciali
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Handicap e tecnologie: quale connubio?
ABILAB HOMEBANKING ACCESSIBILE AUSILI E DISABILITA’
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
TECNOLOGIE E DISABILITÀ Prof.ssa Floriana Falcinelli.
Silvia Dini – Anna Gettani Istituto David Chiossone onlus Genova
Direttiva del CM 8 del B E S
Il progetto di vita: la funzione del docente
Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.
Università degli studi di Pavia Comunicazione Interculturale e Multimediale Prova finale di Ilenia Pasotti Oltre le barriere comunicative: disabili e accessibilità.
TECNOLOGIE PER LA DISABILITA’ UDITIVA
TECNOLOGIE PER LA DISABILITA’ VISIVA
Ruolo delle TIC nell’integrazione dei disabili
TECNOLOGIE PER COMUNICARE
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
ALUNNI CON ATTESTAZIONE DI D.S.A
Perché le TIC nella Didattica
CTS Centro Territoriale di Supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità Ins. Stefania Caleri.
Le TIC nella didattica appunti-spunti di riflessione
L'educazione all'uso dei software compensativi
Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011 Linee guida
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
PAI Piano Annule di Inclusione
Immagini per comunicare
FS AREA 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di DSA Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
LIFELONG LEARNING = APPRENDIMENTO PERMANENTE Colui che crede di essere qualcosa ha smesso di diventare qualcosa.
Misure dispensative e strumenti compensativi
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
Transcript della presentazione:

Ing. Corinna Freda, PhD Centro per l’Autonomia Ausilioteca Campana ONLUS AUSILI PER L’APPRENDIMENTO

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Il diritto all’istruzione Sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009 e dall’UE nel 2010, sancisce il diritto all’educazione e all’istruzione delle persone con disabilità: Convenzione ONU 2006 (Art. 24) - Educazione "Gli Stati riconoscono il diritto all’istruzione delle persone con disabilità. Allo scopo di realizzare tale diritto senza discriminazioni e su base di pari opportunità, gli Stati garantiscono un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita". "Inclusione dell’altro significa ….che i confini della comunità sono aperti a tutti: anche - e soprattutto - a coloro che sono reciprocamente estranei e che estranei vogliono rimanere" (Habermas, 1998) … Inclusione come capacità delle istituzioni di accogliere e contenere in scambio reciproco e permanente con il contesto, l’ambiente e le risorse formali ed informali.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 La scuola inclusiva sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione, nella socializzazione Questo obiettivo è raggiungibile attraverso la collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti nonché dalla presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, riabilitativi.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 La scuola inclusiva Soluzioni pedagogiche e didattiche Necessità di un contesto di insegnamento/apprendimen to coerente con l’intenzione di integrare/includere un alunno con bisogni educativi speciali. Soluzioni tecnologiche Necessità di supporti tecnologici che possano compensare o ridurre gli impedimenti derivati dalla disabilità/disturbo.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Il diritto all’istruzione sancisce il diritto all’educazione e all’istruzione per i minori con disabilità e definisce i seguenti principi fondamentali: La legge 104/1992 È garantito il diritto all’educazione e all’istruzione; L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona; L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalla disabilità; L’integrazione scolastica deve essere garantita mediante un percorso personalizzato; L’articolo 13, comma 1, lettera b della legge 104/1992 prevede che le scuole siano dotate di attrezzature e di ausili in relazione al grado della scuola e alla tipologia di minorazione. L’articolo 34, poi, si sofferma a considerare l’uso di protesi e di ausili tecnici per “…compensare le difficoltà delle persone con handicap fisico o sensoriale”.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Il diritto all’istruzione intende migliorare la qualità di vita degli studenti con DSA favorendone il successo e l’integrazione a scuola garantendo: La legge 170/2010 l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; L’articolo 5, comma 2, lettera b della legge 170/2010 prevede che le scuole garantiscano agli studenti con DSA, l 'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche (…); E all’articolo 3 che queste misure siano sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 La lezione contenuta nell’ICF è che per superare la disabilità può occorrere ben più che un semplice strumento; spesso si tratta di un mix di misure “di sistema” e di “assistive technology”, in cui la composizione di questi due elementi è differente da una persona all’altra o da un contesto all’altro. Si potrebbe perciò chiamare assistive solution. R. Andrich, “AAATE Conference Opening Speech”, in C. Craddock et al. (eds.), Assistive Tecnology – Shaping the Future, AAATE ‘03: IOS Press, 2003, pp Compensare

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Compensare, con quali strumenti? Strategie compensative Sono l’insieme di procedimenti, espedienti, stili di lavoro o apprendimento che possono ridurre, se non superare, i limiti della disabilità o del disturbo. Alcune sono elaborate autonomamente dall’alunno, spesso per tentativi ed errori, altre possono essere proposte o suggerite dagli adulti. Esempi: Integrare-mediare la comunicazione usando mezzi o canali diversi (da testuale a grafico, da scritto a parlato) Facilitare la memorizzazione e l’organizzazione delle informazioni Potenziare la capacità di ascolto e concentrazione Rafforzare le relazioni sociali Tecnologie compensative Sono un sistema di risorse per l’apprendimento scolastico basato sull’uso delle ICT, come alternativa o integrazione, quotidiana e generalizzata, agli strumenti di studio tradizionali per compensare disturbi di lettura e/o di scrittura. A differenza delle strategie compensative, che spesso si sviluppano spontaneamente, le tecnologie vanno sempre proposte in un percorso guidato di autonomia condiviso con tutti gli attori coinvolti (insegnanti, genitori,…). Esempi: computer sistemi di registrazione/riproduzione della voce sistemi di accesso e comunicazione …

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Compensare, come? … perseguendo due vie: efficacia raggiungere gli obiettivi … efficienza … con meno sforzo

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Compensare... per Migliorare l’apprendimento Facilitare la frequenza scolastica

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Cosa chiedere alle tecnologie FlessibilitàUso semplice ed intuitivoFacilità di reperimento delle informazioniTolleranza agli erroriMinimo sforzo fisico Operatività in spazi e dimensioni adatti a qualsiasi utente, compreso chi è in situazione di disabilità

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie compensative/assistive sono basate sullo specifico disturbo della persona sostituiscono una funzione deficitaria riequilibrando il più possibile la situazione di partenza sono efficaci se calate in un contesto inclusivo, cooperativo, tecnologico.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Qualche precauzione… A scuola si usano le stesse tecnologie assistive usate dagli adulti ma è fondamentale ricordare che il bambino usa le tecnologie per apprendere competenze trasversali che l’adulto conosce già e che a scuola occorre svolgere attività specifiche che spesso il mercato degli ausili non prende in considerazione come disegnare, colorare, fare i compiti, … Le tecnologie compensative/assistive

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie per compensare le difficoltà visive degli studenti Le difficoltà dei soggetti con deficit visivo riguardano: controllo dello spazio; la comunicazione scritta; la lettura, dovuta alle difficoltà di poter accedere ai testi. L’intervento educativo e riabilitativo dovrà: favorire e promuovere l’autonomia nei movimenti e nella comunicazione; valorizzare tutte le potenzialità che i limiti rendono inespresse; educare a cogliere i dati non visivi delle informazioni e quindi stimolare l’uso dei canali e dei sistemi percettivi non danneggiati: il tatto, l’udito, l’olfatto e le abilità motorie ( e naturalmente il residuo visivo nel caso degli ipovedenti).

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie per compensare le difficoltà visive degli studenti Stampante Braille Display Braille Stampa in 2 d Stampa in 3 d Fornetto a microcapsule Dattilo-braille stampante Ingranditori Screen reader Scanner + OCR stampante 3d

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie per compensare le difficoltà visive degli studenti Screen reader Uno screen reader trasforma le informazioni presenti a schermo in una forma alternativa sonora o tattile…ma non permette la riproduzione di eventuali segni grafici se non di una eventuale loro descrizione testuale Videoingranditore Di due tipi: HW o SW. Quelli HW permettono di ingrandire testo e immagini presenti su carta e scrivere senza l’ausilio del computer. Quelli SW ingrandiscono ciò che è presente sul video del PC anche fino a 16 volte Display braille E’ un dispositivo HW che fornisce un output tattile; contiene generalmente quaranta celle con una matrice di trasduttori piezoelettrici che si alzano e si abbassano e sono così in grado di materializzare in rilevo il codice di un carattere alfanumerico ciascuna. Stampante braille Consente la stampa in rilievo, su supporto cartaceo, di un qualunque testo tradotto in codice braille. Dattilobraille È un sistema completo per imparare e scrivere il Braille. Offre la possibilità di essere connessa ad un computer per tutte le necessità. Fornetto a capsule L’immagine che si vuole rendere in rilievo deve essere stampata su un foglio di carta speciale che successivamente viene fatto scorrere nel fornetto ottenendo così l’immagine in rilievo. Stampante 3d permette di avere una riproduzione reale di un modello 3D realizzato con un software di modellazione 3D.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie per compensare le difficoltà uditive degli studenti Le difficoltà dei soggetti con deficit uditivo riguardano: l’acquisizione delle informazioni che provengono dall’esterno e che costituiscono una parte importante della vita di tutti i giorni. Ne consegue una compromissione del naturale apprendimento del linguaggio verbale e dello sviluppo del pensiero, causando un ritardo nell’acquisizione di conoscenze e informazioni sul mondo: ne risulta una educazione povera nei contenuti. L’intervento educativo e riabilitativo dovrà: promuovere canali comunicativi alternativi. Oltre al linguaggio verbale, si devono considerare linguaggi come quello grafico-pittorico, corporeo, mimico-gestuale, musicale… senza dimenticare l’uso dell’informatica e dei sistemi multimediali.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie per compensare le difficoltà uditive degli studenti Opportunità offerte dalle TIC facilitare l’apprendimento del linguaggio e l’ampliamento del bagaglio conoscitivo sfruttando il canale visivo; favorire la comunicazione a distanza: scambi comunicativi in tempo reale o in differita con altri; favorire la creatività. Nel caso della disabilità uditiva non vi è la necessità di dover disporre di specifici ausili per l’accesso al computer, come nel caso della disabilità visiva.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le limitazioni da superare per gli studenti con difficoltà motorie accessibilità alla struttura architettonica della scuola mobilità, al comfort e alla postura comunicazione comunicazione non interattiva: la scrittura, il disegno; comunicazione interpersonale: la conversazione. Per alcune categorie di disabili motori, il linguaggio verbale è impossibile o difficile da acquisire e da utilizzare. In questi casi è necessario ricorrere a strumenti alternativi di comunicazione e quindi promuovere le competenze comunicative diverse come la CAA.

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013  L’ausilio tecnologico deve essere visto come parte di un più generale sistema di comunicazione che valorizzi tutte le risorse comunicative (linguistiche, vocali, motorie ecc…) della persona.  La scelta del sistema di comunicazione più adeguato ed efficiente per ogni singola persona e, all’interno di tale sistema, degli ausili tecnologici ad esso funzionali, è un problema complesso e delicato che và affrontato in un’ottica multidisciplinare. Gli ausili alla comunicazione

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013  La scelta dell’ausilio di comunicazione impone valutazioni attinenti  l’area motoria (limitazioni funzionali e risorse nella produzione del messaggio: manipolazione e controllo dell’ausilio),  l’area sensoriale (limitazioni funzionali e risorse nella ricezione del messaggio: percezione delle informazioni emesse dall’ausilio),  l’area cognitiva (capacità di elaborazione del messaggio: scelta del tipo di informazione da veicolare attraverso l’ausilio). Gli ausili alla comunicazione

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le caratteristiche Un ausilio per la comunicazione interpersonale deve essere: Portatile deve seguire l’utente in ogni suo spostamento Veloce Produzione del messaggio rapida e semplice Presentazione del messaggio efficace: Voce, preregistrata o sintesi elettronica, (vantaggio: permette ai due interlocutori di liberare il canale visivo e guardarsi negli occhi) display (limite: richiedono all’interlocutore di distogliere lo sguardo verso l’ausilio) Gli ausili alla comunicazione

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 La postura La corretta postura serve a contenere la persona in situazione di comfort e prevenire l’instaurarsi di deformità ortopediche, ma anche … esaltare il controllo delle risorse motorie residue in modo da minimizzare lo sforzo richiesto per svolgere l’attività (scrivere); migliorare la propria immagine di sé e le proprie relazioni (poter guardare negli occhi l’interlocutore in un colloquio); Consentire di vedere opportunamente gli interlocutori, le apparecchiature, il materiale necessario per l’attività. Gli ausili alla comunicazione

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 “E’ l’insieme delle procedure che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto linguaggio e scrittura.” Alternativa perché è alternativa alla comunicazione tradizionale. Aumentativa perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona La Comunicazione Aumentativa Alternativa non è un processo naturale: è una strategia che richiede una metacognizione e va “costruita” con una specifica metodologia. La Comunicazione Aumentativa Alternativa

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Percorso di Comunicazione Alternativa (ri-)Definizione dei bisogni di comunicazione Definizione del codice da utilizzare Costruzione del sistema di comunicazione Scelta dell’ausilio di comunicazione

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013  Tabelle di comunicazione  VOCA (Vocal Output Communication Aids)  SW di comunicazione che si utilizzano con il PC La CAA: gli strumenti

Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 Le tecnologie per compensare le difficoltà motorie degli studenti