A cura di Stefano Martinelli Le principali disposizioni per il personale degli enti locali contenute nel D.L. 25.6.2008 n. 112 convertito nella legge 6.8.2008.

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a cura di Stefano Martinelli Le principali disposizioni per il personale degli enti locali contenute nel D.L n. 112 convertito nella legge n. 133

art. 21 contratti di lavoro a tempo determinato E’ possibile stipulare contratti di lavoro a tempo determinato a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili all’attività ordinaria del datore di lavoro. (art. 1, comma 1, D.Lgs. 368/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 41 modifica delle norme sull’orario di lavoro Il lavoratore è considerato notturno se, durante il periodo notturno, svolge almeno 3 ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale. (art. 1, comma 2, lett. e), D.Lgs. 66/2003)

a cura di Stefano Martinelli art. 41 modifica delle norme sull’orario di lavoro Non applicazione delle norme sul riposo minimo giornaliero (11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore) al personale utilizzato in reperibilità. (art. 7 D.Lgs. 66/2003)

a cura di Stefano Martinelli art. 41 modifica delle norme sull’orario di lavoro Calcolo del periodo di riposo settimanale di 24 ore consecutive come media in un periodo non superiore a 14 giorni. (art. 9, comma 2, D.Lgs. 66/2003)

a cura di Stefano Martinelli art. 41 modifica delle norme sull’orario di lavoro Possibilità di deroga contrattuale alle regole su: rriposi giornalieri ppause llavoro notturno ddurata minima dell’orario settimanale. (art. 17, comma 1, D.Lgs. 66/2003)

a cura di Stefano Martinelli art. 41 modifica delle norme sull’orario di lavoro Abrogato l’obbligo di comunicazione alla Direzione provinciale del lavoro del superamento della durata massima dell’orario di lavoro (48 ore, comprensive dello straordinario, per ogni periodo di sette giorni). (art. 4, ex comma 5, D.Lgs. 66/2003)

a cura di Stefano Martinelli art. 46 collaborazioni e consulenze nella PA Possibilità di prescindere dal requisito della particolare e comprovata specializzazione universitaria in caso: ddi attività per cui è richiesta l’iscrizione a specifici ordini o albi professionali ddi prestazioni artistiche o artigianali ferma restando l’accertamento della maturata esperienza nel settore. (art. 7, comma 6, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 46 collaborazioni e consulenze nella PA Responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti in caso di: cconferimento di incarichi per lo svolgimento di funzioni ordinarie uutilizzo di collaboratori come lavoratori subordinati (art. 7, comma 6, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 46 collaborazioni e consulenze nella PA Possibilità di conferimento di incarichi di collaborazione autonoma, a qualunque titolo, solo in caso di attività istituzionali: sstabilite dalla legge ppreviste nel programma approvato dal Consiglio Comunale (art. 3, comma 55, L. 244/2007)

a cura di Stefano Martinelli art. 46 collaborazioni e consulenze nella PA Il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi fissa: ii limiti ii criteri lle modalità per l’ affidamento degli incarichi di collaborazione autonoma. (art. 3, comma 56, L. 244/2007)

a cura di Stefano Martinelli art. 46 collaborazioni e consulenze nella PA Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione è fissato nel bilancio preventivo. (art. 3, comma 56, L. 244/2007)

a cura di Stefano Martinelli art. 46 collaborazioni e consulenze nella PA La violazione delle disposizioni regolamentari: ccostituisce illecito disciplinare ddetermina responsabilità erariale (art. 3, comma 56, L. 244/2007)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA Per esigenze ordinarie le pubbliche amministrazioni possono effettuare soltanto assunzioni a tempo indeterminato. (art. 36, comma 1, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA Solo per esigenze temporanee ed eccezionali le pubbliche amministrazioni possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale. (art. 36, comma 2, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA Le forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale sono: ii contratti di lavoro a tempo determinato ii contratti di formazione e lavoro ii rapporti di somministrazione di lavoro (art. 36, comma 2, D.Lgs. 165/2001 D.Lgs. 368/2001 – art. 7 CCNL D.Lgs. 276/2003 – artt. 3 e 2)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA La disciplina delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale è demandata alla contrattazione nazionale; mentre l’individuazione delle necessità organizzative è competenza degli enti. (art. 36, comma 2, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA La amministrazioni non possono ricorrere all’utilizzo del medesimo lavoratore con più tipologie contrattuali per periodi di servizio superiori al triennio nell’arco dell’ultimo quinquennio. (art. 36, comma 3, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA La violazione delle disposizioni sull’assunzione e sull’impiego di lavoratori non comporta la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato……… (art. 36, comma 3, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 49 lavoro flessibile nella PA ………………… ma determina: il diritto del lavoratore al risarcimento del danno la responsabilità amministrativa dei dirigenti responsabili (art. 36, comma 5, D.Lgs. 165/2001)

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per malattia nella PA per ogni periodo di assenza, di qualunque durata, fino ad un massimo di dieci giorni per periodo al lavoratore spetta il solo trattamento economico fondamentale, con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento accessorio. (art. 71, comma 1, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008))

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per malattia nella PA I risparmi concorrono al miglioramento dei saldi di bilancio dell’Ente e non possono essere utilizzati per incrementare i fondi per la contrattazione integrativa. (art. 71, comma 1, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per malattia nella PA E’ confermato il trattamento economico più favorevole previsto in contratti o leggi per le assenze per malattia dovute a: rricovero ospedaliero o day hospital e successivo periodo di convalescenza iinfortunio sul lavoro o causa di servizio ppatologie gravi con terapie salvavita (art. 71, comma 1, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per malattia nella PA L’assenza dovrà essere giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica (anche “medico di base”) in caso di: aassenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni ddopo il secondo evento di malattia (da intendersi dopo il secondo certificato anche in caso di continuazione di malattia) (art. 71, comma 2, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per malattia nella PA L’Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali ed organizzative. (art. 71, comma 3, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per malattia nella PA Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, per le visite mediche di controllo, sono: ddalle 8.00 alle ddalle alle di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi. (art. 71, comma 3, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia?

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Lo devo comunicare subito al mio Ufficio! …e anche se il mio turno sarebbe di pomeriggio, chiamo al mattino o comunque appena non sto bene, così permetto ai colleghi di organizzarsi!

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Vado dal medico di base per farmi fare il certificato! Se sono stato al pronto soccorso, può bastare il foglio di dimissioni se contiene già la prognosi di giorni di convalescenza!

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Faccio pervenire all’Ufficio Personale la certificazione medica entro il terzo giorno dall’inizio della malattia!

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Devo essere reperibile presso la mia abitazione tutti i giorni (anche festivi e non lavorativi) nei seguenti orari: dalle 8.00 alle e dalle alle per la visita di controllo della malattia. Se mi trovo presso un domicilio diverso dal luogo di residenza, lo devo comunicare insieme alla certificazione medica!

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Se devo uscire durante le fasce di reperibilità per visite mediche, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, devo darne preventiva comunicazione all’Ufficio Personale e devo far pervenire successiva adeguata documentazione!

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Per ogni periodo di assenza, di qualunque durata, fino ad un massimo di dieci giorni per periodo, il mio trattamento economico accessorio subirà delle decurtazioni!

a cura di Stefano Martinelli cosa devo fare in caso di malattia? Se mi sento male durante il lavoro…… vado dal medico oppure prendo dei permessi, recuperi o ferie!

a cura di Stefano Martinelli art. 71 assenze per permesso retribuito nella PA Obbligo per la contrattazione collettiva e la normativa di settore di definire termini e modalità di fruizione delle assenze per permesso retribuito esclusivamente ad ore. (art. 71, comma 4, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 esonero dal servizio La norma interessa soltanto le pubbliche amministrazioni dello Stato, con esclusione della scuola, e non si applica a regioni e enti locali. (art. 72, commi 1-6, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 trattenimento in servizio La norma vale per tutte le amministrazioni pubbliche e ha innovato in modo sostanziale la disciplina dell’art. 16, comma 1, del D.Lgs. 503/1992. (art. 72, commi 7-10, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 trattenimento in servizio  Il dipendente ha soltanto la facoltà di inoltrare domanda di permanenza in servizio per un massimo di un biennio oltre ai limiti di età per il collocamento a riposo  L’amministrazione ha piena discrezionalità di accettare o respingere la domanda del dipendente (art. 72, commi 7-10, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 trattenimento in servizio La domanda di trattenimento in servizio deve essere presentata all’amministrazione di appartenenza dai ventiquattro ai dodici mesi precedenti il compimento del limite di età per il collocamento a riposo. La norma detta le regole da applicare nella gestione della fase transitoria. (art. 72, commi 7-10, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 trattenimento in servizio La decisione dell’amministrazione dipende: ddalle proprie esigenze organizzative e funzionali ddalla particolare esperienza professionale acquisita dal richiedente in determinati o specifici ambiti ddall’efficiente andamento dei servizi (art. 72, commi 7-10, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 trattenimento in servizio L’amministrazione può motivatamente accordare il trattenimento in servizio, in relazione alle proprie esigenze, anche per un periodo inferiore al biennio. (art. 72, commi 7-10, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 trattenimento in servizio Opportuna per gli enti l’adozione di criteri generali per regolare i trattenimenti in servizio, al fine di evitare condotte contraddittorie e incoerenti. (art. 72, commi 7-10, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 risoluzione anticipata rapporto di lavoro Tutte le amministrazioni pubbliche hanno la facoltà di risoluzione del contratto di lavoro: nnel rispetto del termine di preavviso di sei mesi ddopo che il dipendente ha raggiunto l’anzianità massima contributiva di 40 anni (art. 72, comma 11, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 72 risoluzione anticipata rapporto di lavoro Opportuna per gli enti l’adozione di criteri generali per regolare le risoluzioni anticipate del rapporto di lavoro, in modo da seguire una linea di condotta coerente e da evitare comportamenti che conducano a scelte contraddittorie. (art. 72, comma 11, D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008)

a cura di Stefano Martinelli art. 73 part-time E’ soppressa la trasformazione automatica del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. (art. 1, comma 58, L. 662/1996)

a cura di Stefano Martinelli art. 73 part-time E’ introdotta la discrezionalità in capo al datore di lavoro, che non può più differire la trasformazione, ma può decidere entro 60 gg. di non concederla se ravvede un pregiudizio alla funzionalità dell’amministrazione. (art. 1, comma 58, L. 662/1996)

a cura di Stefano Martinelli art. 73 part-time  elevata da 50% a 70% la quota di risparmi di spesa destinati ad incentivare la mobilità del personale o ad ulteriori economie di bilancio  eliminata la possibilità di destinare una quota dei risparmi di spesa al miglioramento delle produttività individuale e collettiva (art. 1, comma 59, L. 662/1996)