Disturbi nel comportamento alimentare del gatto

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Disturbi nel comportamento alimentare del gatto Introduzione Comportamento alimentare nel gatto fattori che influenzano il comportamento alimentare descrizione del comportamento alimentare determinismo e regolazione del consumo di alimento disturbi del comportamento di ingestione il consumo di acqua da bere L’anoressia nel gatto Disturbi compulsivi nel gatto Domande più frequenti Conclusioni

Il comportamento alimentare comprende: Introduzione Il comportamento alimentare comprende: le sequenze motorie dalla ricerca del cibo, al suo riconoscimento, accettazione e ingestione Nel gatto è importante conoscere: l’ecologia alimentare i fabbisogni nutrizionali la comunicazione sociale la struttura sociale

Ingerisce frequentemente cibo durante la giornata Caccia e vive da solo Si nutre lentamente Non è inibito dalla presenza di estranei mentre mangia Felis Lybica Felis Silvestris Catus Consuma il cibo lentamente Se alimentato ad libitum consuma anche 13-14 pasti al giorno Il cibo non ha un ruolo sociale

L’assunzione del cibo è controllata da una complessa interazione di influenze interne ed esterne, comprendenti fenomeni dell’apparato gastroenterici dell’ambiente del SNC La conoscenza dei fattori che influenzano la normale attività di alimentazione nel gatto consente di selezionare i protocolli alimentari ed i cibi utili per determinare la massima assunzione nei gatti malati.

Gli eventi gastrointestinali dell’assunzione dell’alimento sono rappresentati da distensione gastrica velocità di svuotamento dello stomaco rilascio di ormoni del tratto digerente (es. colecistochinina, bombesina) assorbimento di principi nutritivi (es. aminoacidi, acidi grassi, glucosio) L’ingestione di un pasto proteico esita nell’assunzione di aminoacidi che attraversano la barriera ematoencefalica ed alterano direttamente la concentrazione dei neurotrasmettitori nel SNC.

Fasi successive del consumo di alimento da parte del gatto

I neurotrasmettitori importanti per il controllo dell’assunzione di cibo sono rappresentati da: catecolamine che operano attraverso i recettori α-adrenergici (stimolatori) e β-adrenergici (inibitori) serotonina (inibitori) dopamina (inibitori) oppiacei (stimolatori) Le alterazioni in uno qualsiasi dei sistemi di controllo interni dell’appetito, della fame e della sazietà possono esitare in modificazioni patologiche dell’assunzione di cibo.

Le influenze esterne su quest’ultima sono rappresentate da: appetibilità della dieta composizione e struttura dell’alimento momento e ambiente in cui vengono offerti i pasti. Le alterazioni in uno qualsiasi dei sistemi di controllo interni dell’appetito, della fame e della sazietà possono esitare in  modificazioni patologiche dell’assunzione di cibo.

Descrizione del comportamento alimentare nel gatto Predazione e caccia Istinto e comportamento appreso Programma di addestramento venatorio illustrato dalla gatta: 4 settimane: la madre offre pezzi di carne ai gattini 5 settimane: la madre mangia prede morte davanti ai gattini 6-7 settimane: la madre lascia che i gattini mangino le prede 8 settimane: la madre porta una preda ai gattini per insegnare ad uccidere 3 mesi: prima sessione di caccia 4 mesi: cacciatori confermati Sessione di caccia: I gatti sono cacciatori opportunisti e solitari La sessione di caccia dura 30 min. (2/3 del oro tempo di veglia) circa su una distanza di 600-1800 m Solo il 13% delle volte la preda viene catturata, un successo ogni 2-3 tentativi

Fasi della caccia Dirigersi furtivamente verso la preda Avvicinarsi e inseguirla Afferrarla con un balzo Ucciderla con un morso sul collo dopo eventuale combattimento Il pasto so verifica raramente dove avviene la cattura

La cattura e l’uccisione sono indipendenti dalla fame. La sequenza completa è controllata da un sistema di fasi di motivazioni progressive L’interesse viene risvegliato da stimoli uditivi, che permettono al gatto di localizzare la preda La visualizzazione di movimenti rapidi scatena l’approccio La cattura risponde a tracce olfattive e visive ed è scatenata da stimoli tattili La cattura e l’uccisione sono indipendenti dalla fame. La sazietà non inibisce l’uccisione

Limitare il comportamento predatorio nei gatti domestici: Tipi di preda: Piccoli pasti frequenti (fino a 12 prede nello stomaco) comportamento adattativo per i periodi di carestia Piccoli roditori, uccelli, rettili Predatori versatili e generalisti Limitare il comportamento predatorio nei gatti domestici: Tenerli in casa Farli nascere da madri che non cacciano Dispositivi di segnalazione applicati al collare

Alimentazione domestica Collocazione della ciotola Individuare un luogo per mangiare, dormire, giocare, eliminare le deiezioni Igiene della ciotola Alimentazione per pasti: controllo da parte del padrone Somministrazione controllata nel tempo Somministrazione a porzioni controllate Alimentazione ad libitum Ruolo dell’uomo vocalizzazioni e sfregamento la somministrazione del cibo come momento di interazione

Come mangiano i gatti Numero di pasti al giorno: da 3 a 20 Dimensioni del pasto, durata e velocità di ingestione: Dipende dal tipo di alimento (secco /umido) e dalla sua appetibilità , dalla razza e dalle dimensioni del gatto Tipi di prensione Dipende dalla forma e grandezza di denti e bocca

Determinismo e regolazione del consumo di alimento Stimoli esterni: scegliere l’alimento appropriato Odore: parametro chiave per la selezione del cibo; la temperatura corporea (38-40°C) facilita la volatilizzazione dei composti Forma: importante per la prensione; rapporto superficie/volume Struttura: alimenti secchi (crocchette): umidi (75-80% di umidità) in buste o lattine semiumidi diete fatte in casa Gusto: fattore chiave per l’accettazione dell’alimento (aromatizzanti) Composizione dell’alimento: le scelte sono più orientate verso i principi nutritivi (grassi e proteine) che gli ingredienti

Perché alcuni gatti amano tanto il pesce? Premessa: l’ambiente dove il gatto si è adattato (deserto) è privo di pesce Il pesce è fonte di proteine Il gatto è un opportunista Ipotesi: i gatti vivevano spesso a bordo di navi che trasportavano cereali contaminati da topi, a missione compiuta venivano premiati dai marinai con il pesce

presenta nel gatto caratteristiche esclusive L’appetibilità, un concetto che racchiude: Aroma Sapore Struttura e consistenza del cibo I felini preferiscono le diete che contengono livelli elevati di grassi e moderati di proteine. I nucleotidi ed il glutammato monosodico, quando vengono aggiunti a certi alimenti per gatti, migliorano l’appetibilità agendo in modo sinergico. presenta nel gatto caratteristiche esclusive

I gatti mostrano una forte preferenza per le sostanze che gli esseri umani giudicano di sapore acido. L’acido fosforico spruzzato sugli alimenti secchi per gatti è un potente esaltatore di sapidità. I cibi acidi con un elevato contenuto di umidità, proteine e grassi che hanno le maggiori probabilità di essere accettati dai gatti e sono rappresentati da carni pesce prodotti lattiero-caseari (in particolare lo yogurt) uova pollame

La rancidità influisce negativamente sull’appetibilità nel gatto. I gatti si basano notevolmente sul proprio senso dell’olfatto nella scelta degli alimenti e preferiscono quelli con un intenso odore di carne, pesce o formaggio. È importante rendersi conto che questi animali, più di altri soggetti domestici, sono fortemente influenzati dall’abitudine nella scelta del cibo ed hanno minor facilità di passare da un tipo di alimento ad un altro. Accettano più facilmente una dieta nuova se non vengono contemporaneamente esposti ad un ambiente nuovo o ad una situazione stressante.

Elementi di regolazione della fame Regolazione energetica: i gatti sembrano in grado di controllare l’assunzione energetica in relazione alla densità calorica Regolazione proteica: scatenano un aumento dell’assunzione di cibo (informazione utile per contrastare l’obesità) Sazietà fisica:  riempimento della bocca e dello stomaco: agisce a breve termine

Fattori che influenzano il comportamento alimentare nel gatto Fattori ereditari Aspetti sensoriali Gusto: compare 5 gg prima della nascita e migliora durante la vita; i calici gustativi sono 75 (molto meno rispetto a uomo e cane): acido (molto usato negli alimenti per gatti) > amaro (permette di evitare ingestione di sostanze tossiche) > salato (aumenta il consumo di acqua) > dolce (il gene corrispondente è spento); aminoacidi (calici gustativi connessi al nervo facciale, specializzazione per alimentazione basata sul consumo di prede, ricca in proteine) La sensibilità orale non è solo gustativa ma importante per individuare granulometria e temperatura attraverso il nervo linguale e i denti; ogni malattia parodentale o l’effetto dell’età modificano la percezione dell’alimento e la sua appetibilità.

Alcuni odori attraggono particolarmente il gatto: Olfatto: presente alla nascita, matura nelle prime 3 settimane di vitale cellule olfattive (60-70 milioni) sono meno che nel cane; l’olfatto è un fattore chiave per scatenare l’accettazione dell’alimento. Qualsiasi forma di anosmia riduce l’assunzione di cibo; il rinnovo della mucosa richiede 4-5 gg. Alcuni odori attraggono particolarmente il gatto: di origine minerale: candeggina di origine animale: feromoni, fegato, carne, visceri di origine vegetale: erba gatta, legno di olivo, valeriana, asparago, menta, mimosa Visione: i gatti non sono in grado di distinguere tra i 520 e 570 mm di lunghezza d’onda (non sanno distinguere tra bianco, giallo e verde; rosso e blu sono ben distinti). La visione del gatto è panoramica, più adatta a distinguere i movimenti che le differenze di tonalità.

Aspetti comportamentali Esperienza prenatale: il liquido amniotico contiene composti che vengono assimilati in utero Comportamento di suzione: scelta del capezzolo entro i primi 2 gg di vita; temperatura della cute e stimoli olfattivi (secrezioni ghiandole di Montgomery); tempo dedicato alla poppata: nelle prime 2 settimane 75% indicato dalla madre; successivamente la madre li accetta soltanto per il 20% del suo tempo

Esperienze allo svezzamento: influenza sociale  i gattini scelgono di mangiare ciò che mangia la madre ed imitandone le modalità (stesso punto e modo di prenderlo, correlazione della quantità assunta tra madre e gattini, alimento nuovo); l’influenza della madre persiste anche dopo la separazione; le referenze acquisite in questa fase durano fino a 4-5 mesi di età. Le abitudini dietetiche sono determinate prima delle 6-8 settimane d’età, l’educazione alimentare deve essere attuata a questa età. Differenze individuali o di razza: le esperienze sensoriali o digestive determinano la variabilità individuale: alimenti pericolosi o sgradevoli vengono evitati e ricercati quelli gratificanti dal punto di vista sensoriale o nutrizionale.

Fattori legati all’alimento Fattori ambientali Ambiente sociale: territorio e gerarchie in natura e in ambiente domestico la somministrazione del cibo: momento relazionale non duraturo ambiente: luce, rumori, igiene, estranei, controllo da parte del padrone Ambiente fisico: zona adeguata e curata dove dormire, mangiare, giocare, nascondersi Fattori legati all’alimento appetibilità e ingestione neofilia e metafilia; aumento dell’ingestione di alimento con rischio di eccesiva ingestione di calorie

Stress sociale nel gatto domestico e suo effetto sul comportamento

Il consumo di acqua da bere Fabbisogno: 50-70 ml/kg PC/d o 2 ml/g s.s.ingerita Alcune considerazioni fisiopatologiche Regolazione intrinseca Ipotalamo laterale Osmolarità del plasma Dipende dalle perdite idriche fisiologiche (urine, feci, respirazione, lattazione) e patologiche Fattori esterni che influenzano il comportamento del bere La composizione dell’alimento Temperatura Apporto col cibo

Disturbi dell’assunzione di acqua Adipsia o ipodipsia Polidipsia Considerazioni pratiche per incoraggiar eun gatto a bere

Diagnosi differenziale della polidipsia

Disturbi del comportamento di ingestione Disturbi qualitativi Ingestione di erbe e piante: facilita il vomito e l’eliminazione di fitobezoari, controllare se il gatto cerca sistematicamente la stessa erba; pericolo di piante tossiche; spary repellenti erba gatta (Nepeta cataria): agitazione, salivazione profusa valeriana (Valeriana officinalis): comportamento simile all’estro legno d’olivo Pica: fino a 6 settimane d’età è solo involontaria, per esplorazione. Rappresenta il 5-10% dei problemi comportamentali. Può avere origine genetica o patologica (leucemia felina, immunoficicienza felina, parassitosi, problemi dentali), ricerca di attenzione

Fissazione per un tipo di alimento o neofobia: condizioni inusuali o animale sotto stress importante lo svezzamento variare e bilanciare le diete e aggiungere aromatizzanti programma di transizione alimentare Avversioni al gusto apprese: Condizionamento negativo per esperienza spiacevole o disturbo digestivo

Disturbi compulsivi nel gatto Tipologie di DC Ingerire, succhiare e masticare tessuti Succhiare/masticare la lana (per distacco precoce dalla madre) Alopecia psicogena (grooming): causa primaria (prurito, morso, ectoparassiti) + disturbo comportamentale Sindrome di iperestesia felina: (razza Siamese, Burmese, Persiano, Abissina; età 1-5 anni) problemi dermatologici, neurologici, muscolari e comportamentali

Classificazione dei DC nel gatto

Eziologia Predisposizione genetica (es. Siamese e Burmese: suzione della lana, tessuti, maglioni, coperte, tappeti) Stati emotivi: stress, frustrazione, conflitto (es. isolamento, competizione sociale) Motivi neuro-fisiologici: maggiore concentrazione di serotonina

Trattamento Terapia comportamentale: Identificare la causa scatenante Ridurre lo stress ambientale Mantenere la routine Aumentare le interazioni Arricchire l’ambiente Evitare le punizioni Rinforzo

Disordini quantitativi Polifagia: Somministrazione del cibo  importante momento di interazione uomo-gatto I problemi di obesità sono dovuti alla fornitura di diete troppo appetibili, troppo energetiche e superiore alla necessità metaboliche La sterilizzazione causa minore dispendio energetico Cause patologiche: eccessiva ingestione di alimento senza ingrassare: problemi metabolici (ipertiroidismo, diabete mellito) parassitosi, tumori cerebrali Sindrome da ipersensibilità/iperattività: perdita di autocontrollo Ansietà e problemi sociali Come arrestare i comportamenti di eccessiva sollecitazione di alimento: Ignorare il gatto e smetter di dargli da mangiare su richiesta Usare autoalimentatori Cambiare abitudini, distrarlo con il gioco

Cause di polifagia nel gatto

Buone abitudini di alimentazione e nutrizione dei gatti Animali difficili dal punto di vista alimentare Buone abitudini di alimentazione e nutrizione dei gatti

L’anoressia nel gatto L’introduzione di una nuova dieta terapeutica, o un ambiente non familiare, possono contribuire a spingere un gatto a rifiutarsi di mangiare. Spesso si presume che, all’aumentare della fame, la scarsa appetibilità diventi un fattore meno importante fra quelli che limitano l’assunzione di cibo.

Nel gatto, sia in condizioni di laboratorio che nell’ambiente domestico, una dieta nutrizionalmente completa, ma relativamente poco appetibile, viene rifiutata per lunghi periodi. L’avversione al cibo sembra essere una componente importante dell’anoressia del gatto, in particolare quando l’alimento viene offerto immediatamente prima o dopo la somministrazione di un farmaco o l’esecuzione di un trattamento notoriamente in grado di indurre nausea o vomito.

L’avversione al cibo sembra essere anche una componente importante dell’anoressia nei gatti con lipidosi epatica  i gatti che rifiutano una dieta che associano alla nausea possono continuare ad evitare la stessa dieta anche dopo la completa guarigione, a causa dell’associazione con la sensazione sgradevole; non appena viene formulata la diagnosi di lipidosi epatica, è consigliabile passare all’alimentazione mediante sonda, piuttosto che costrin-gerli a consumare diverse diete commerciali nei confronti delle quali po-trebbero sviluppare un’avversione. Ai gatti non si deve offrire alcun alimento per os per circa 7 giorni dopo l’inserimento di una sonda da alimentazione. Successivamente, è possibile offrire del cibo a quelli che si dimostrano interessati ad esso.

Domande più frequenti Il gatto ha bisogno di molti aromatizzanti diversi? Perché i gatti sono più schizzinosi dei cani? I gatti sono sensibili al gusto dolce e salato? Ogni volta che vado in cucina il gatto mi segue e miagola: cosa vuole? Possiedo due gatti e uno è sovrappeso: come fornire una dieta appropriata ad entrambi? Il gatto non mangia la dieta prescritta: che fare? Come evitare che il gatto vada a caccia di uccelli? Devo aumentare l’ingestione di liquido (acqua): che fare?

Conclusioni Informazioni empiriche e dati scientifici Evitare di estrapolare dati altre specie e grandi felini Nei gatti addomesticati aumentano le relazioni sociali e determinano un’evoluzione del comportamento predatorio Problemi di natura medica: obesità e anoressia Problemi di natura comportamentale  individuarne la causa