Contratti di Sviluppo D.M. 9 dicembre 2014 Marzo 2015.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
presentazione a cura del Servizio Progetti di Ateneo
Advertisements

17 marzo 2009 Nuove modalità operative per liscrizione dei lavoratori alla lista di mobilità L. 223/91.
La nuova normativa per l’Impresa Sociale
Legge 215 del 1992 Imprenditoria femminile Strumento di agevolazioni rivolto alle donne che si accingono a realizzare nuove realtà imprenditoriali, o.
09/01/201409/01/ CONTRATTI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
SIMEST PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
La gestione dei rifiuti
AZIENDA AGRARIA UNIVERSITARIA "A. SERVADEI"1 Innovazione in agricoltura per le Università, lERSA e altri soggetti pubblici L.R. 10 novembre 2005, n. 26,
REGIONE CAMPANIA CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONALE.
CARPI, 8 Settembre 2008 Progetti di ricerca industriale, innovazione tecnologica e organizzativa, risparmio energetico: nuove opportunità di finanziamenti.
La comunicazione unica per la nascita dell’impresa Intervento di Maria Loreta Raso, R.I. di Torino, con la collaborazione di Livia Morone, dott. commercialista.
Bando PII Efficienza Energetica Ministero delle Sviluppo Economico Roma, 18/03/2008.
Cattedra Diritto e Legislazione
Gli strumenti di SIMEST per linternazionalizzazione delle imprese in America Latina Alessandra Colonna Responsabile Funzione Comunicazione e Rapporti con.
Bologna, 11 luglio 2008 Glauco Lazzari Responsabile Servizio Politiche Industriali Modalità e criteri di attuazione dellAsse 2 - Sviluppo innovativo delle.
1 Bandi Industria 2015 Sassuolo 08/04/ Azione Strategica di Innovazione Industriale Efficienza energetica 30 aprile - 30 giugno 2008.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 5 – STABILIZZAZIONE CONTRATTI A TERMINE E ATIPICI a cura di Antonio.
Gli strumenti SIMEST per linternazionalizzazione delle imprese italiane Carlo Reali Dipartimento Promozione e Marketing Portonovo (AN), 30 settembre 2009.
IL CONTRATTO DI INSERIMENTO Dal Libro Bianco alla Legge delega n. 30/2003 Secondo il Libro Bianco i contratti formativi devono essere riformati al fine.
POR FESR AZIONE 2.2 EFFICIENZA ENERGETICA - IMPRESA.
Le agevolazioni disponibili attraverso la Banca convenzionata
Studio di Consulenza Aziendale Impallomeni - Politi
Giorgio Ferrante Regione Toscana Firenze, 24 gennaio 2012 Missione Governo – Regioni in Brasile Road Show.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
Direzione centrale attività produttive LR 11/2011 art. 2 commi 85 e 86 contributi a sostegno di progetti di imprenditoria femminile febbraio 2012.
POR FESR AZIONE CREAZIONE DI RETI E AGGREGAZIONI DI IMPRESE.
“Produzione di energia da fonti rinnovabili – Imprese” POR FESR Asse 2 – ENERGIA Azione Efficienza energetica e produzione di energia da.
Aiuti di Stato Energia e Ambiente
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
Bando Efficienza Energetica D.M. 5 dicembre 2013.
Fondi strutturali Romania: PRINCIPI BASE. I FONDI STRUTTURALI Il 27/12/06 approvato dalla Commissione Europea il regolamento dei fondi strutturali per.
IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire” IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire” Licenze e Autorizzazioni per aprire:“COMMERCIO.
REGIONE CALABRIA UNIONE EUROPEA Consulta Regionale Ricerca e Innovazione - Catanzaro, APQ R&C – Bando Linea 1 Ricerca e innovazione in Calabria.
Strumenti finanziari della Cooperazione italiana a sostegno dello sviluppo del settore privato nei paesi partner Ufficio X DGCS (maggio 2015) Strumenti.
1 LE FONTI FINANZIARIE La fonte comunitaria La fonte nazionale La fonte regionale.
Gli strumenti conferiti dallo Stato alle Regioni
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE DISPOSIZIONI ANNUALI DI ATTUAZIONE Anno 2006 L. R. 20/2003 (BUR.
Il Documento Unico di Programmazione
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
ART. 63 d.lgs. 446/97 Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche Testo: in vigore dal 18/08/2002 modificato da: L del 01/08/2002 n. 166 art. 10.
RTI FONDO ENERGIA Parma, mercoledì 6 maggio 2015 NUOVA ENERGIA PER VIVERE LA CITTA’ DEL FUTURO Tavola rotonda sulla realizzazione di un fondo rotativo.
I NUOVI STRUMENTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE SESSIONE I: CONTESTI, POLITICHE e STRUMENTI ITALIANI ED EUROPEI PER RAFFORZARE IL PARTENARIATO TRA SOCIETÀ.
FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE IMPRESE COOPERATIVE
Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA Massimo Calzoni Gestione Incentivi Promozione Finanza e Impresa Strumenti.
Come sono cambiati gli accertamenti documentali dal 1 Luglio 2014
Lezione 17 Tipologie di fondi comuni di investimento
A GEVOLAZIONE F ISCALI PER LE AZIENDE : CREDITO D ’ IMPOSTA PER ATTIVITÀ DI RICERCA (C ONTRATTI CONTO TERZI CON PRESTAZIONI CORRISPETTIVE ) Articolo.
Gli strumenti ISMEA per l’accesso al credito Febbraio 2012.
1 REGIONE CAMPANIA Misura 1.10 P.O.R. Campania Parco Regionale del Fiume Sarno Workshop Fare impresa… nei Parchi: servizi turistici nel P.I. Parco Regionale.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
Finalità dell’intervento Al fine di accrescere la competitività dei crediti al sistema produttivo, le piccole e medie imprese, possono accedere a finanziamenti.
Favorire la realizzazione di programmi strategici e innovativi di rilevante dimensione, anche attraverso l’attrazione di investimenti esteri, allo scopo.
Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni Università degli Studi di Messina Messina, 5 Marzo 2015 “LA VIE EN ROSE” Regole e lavori.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a (7) La legge applicabile alle obbligazioni contrattuali: il regolamento 593/2008 (Roma.
La Finanziaria 2008 I CREDITI D’IMPOSTA Dott. Federico Vai I CREDITI D’IMPOSTA Dott. Federico Vai.
MATERA, 9 LUGLIO 2013 Nuove frontiere per gli investimenti italiani Paolo Di Marco Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia.
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE PP.AA - I DOCUMENTI ALLEGATI AL BILANCIO DI PREVISIONE PRIMA DEL D.LGS. 118/2011 -
L’assetto gestionale del settore in Toscana e la nuova normativa sui rifiuti urbani e i servizi pubblici locali Andrea Sbandati – Direttore Cispel Toscana.
FONDI STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA PER IL PERIODO 2007/2013. UN’OPPORTUNITA’ DI CRESCITA PER IL MONDO DELLE PROFESSIONI TECNICHE Palmanova, 7 aprile.
Finanziamenti Agevolati Ricerca & Sviluppo – Horizon 2020 Settembre 2014.
Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2014/2020 Misura 4: “Investimenti in immobilizzazioni materiali” “Investimenti in immobilizzazioni materiali”
Regione del Veneto - U.P. Energia I Programmi e i Finanziamenti Regionali per l‘Energia Ing. Fabio Fior IEE INFO DAY – Venezia, 4 marzo 2010.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
La riforma dei servizi pubblici locali e l’impatto sulle aziende L’art. 35 della Legge Finanziaria 2002 Andrea Sbandati - Direttore Cispel Toscana.
POLITECNICO DI TORINO Avviso per lo sviluppo e il potenziamento di cluster tecnologici nazionali Area Supporto alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico.
Opportunità ed agevolazioni per PMI e enti locali in tutto il territorio regionale e nelle aree svantaggiate INCENTIVI INTEGRATI PER IL COMMERCIO E L’ARTIGIANATO.
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
“semplificazione della P.A.C.” Roma, 20 febbraio 2007 Settore oleicolo SALA MARCORA III PIANO Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Trasferimento tecnologico Aggiornamenti : Apre la Call per presentare progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione.
Transcript della presentazione:

Contratti di Sviluppo D.M. 9 dicembre 2014 Marzo 2015

Obiettivi Favorire lo sviluppo di progetti strategici e innovativi di rilevante dimensione, anche attraverso l’attrazione di investimenti esteri, con l’obiettivo di rafforzare la struttura produttiva del Paese. La normativa che regola il Contratto di Sviluppo è stata recentemente aggiornata con Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 9 dicembre 2015 (Gazzetta Ufficiale n. 97 del 29 gennaio 2015 ). Al momento non è possibile presentare nuove domande di agevolazione. La presentazione di nuove domande di agevolazione sarà possibile a partire dalla data stabilita con Decreto Direttoriale del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese

A CHI E’ RIVOLTO: Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese, italiane ed estere. In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:  l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo  le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo  i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione (new).  L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti. NEW!!!: Il contratto di sviluppo potrà inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta tramite lo strumento del contratto di rete di cui alla legge 9 aprile 2009, n. 33. In tal caso l’organo comune appositamente nominato agisce come mandatario dei partecipanti al Contratto e assume in carico tutti gli adempimenti nei confronti di Invitalia.

Cosa si può fare? Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale. È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra loro. Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

Cosa si può fare con il Contratto di Sviluppo industriale? Il contratto finanzia progetti di investimento: nei settori manifatturiero, estrattivo, trasporti e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalle normative UE) in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione come call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc. Relativamente ai settori del carbone, della costruzione navale, dei trasporti e della produzione e distribuzione di energia, risulteranno ammissibili esclusivamente progetti presentati da PMI. Eventuali progetti presentati da Grandi Imprese saranno soggetti ad obbligo di notifica alla Commissione Europea

Cosa si può fare con il Contratto di Sviluppo Turistico? Il contratto finanzia progetti di investimento finalizzati: allo sviluppo dell'offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell'offerta ricettiva, ed eventualmente, delle attività integrative, dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli investimenti da realizzare, delle attività commerciali, Sono ammissibili inoltre progetti di innovazione dell'organizzazione o innovazione di processo, (vedi Titolo III), strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla caratterizzazione del territorio di riferimento.

Cosa si può fare con il Contratto di Sviluppo Turistico e Industriale? a)creazione di una nuova unità produttiva b) ampliamento della capacità di un'unità produttiva esistente; c) riconversione di un'unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza; d) ristrutturazione di un'unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l'introduzione di un nuovo processo produttivo o l'apporto di un notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell'attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti elo dei processi, riduzione dell'impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro; e) acquisizione di un'unità produttiva esistente, ubicata in un' area di crisi e di proprietà di un'impresa non sottoposta a procedure concorsuali, intesa quale acquisizione degli attivi di un'unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza deII'acquisizione, al fine di garantire la salvaguardia, anche parziale, dell' occupazione esistente. Il progetto di investimento non può riguardare l'acquisizione delle quote dell'impresa e gli attivi devono essere acquisiti, a condizioni di mercato, da un investitore che non ha relazioni con il venditore. Per le sole imprese di grandi dimensioni in aree ammesse alla deroga di cui all'art. 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE il progetto di investimento da agevolare deve finalizzato a una riconversione, così come definita alla lettera c)

Cosa si può fare con il Contratto di Sviluppo Turistico e Industriale e dove? a) nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, a imprese di qualsiasi dimensione per la realizzazione dei progetti di investimento di cui al comma 2, lettere a), b), c), d) ed e); b) nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, a imprese di qualsiasi dimensione per la realizzazione dei progetti di investimento di cui al comma 2, lettere a), c) ed e) e, limitatamente alle PMI, anche per la realizzazione dei progetti di investimento di cui al comma 2, lettere b) e d); c) nelle restanti aree del territorio nazionale, alle sole PMI per la realizzazione dei progetti di investimento di cui al comma 2, lettere a), b), c), d) ed e).

Cosa si può fare con il Contratto di Sviluppo per la tutela Ambientale? Il contratto finanzia progetti di investimento finalizzati a : innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale consentire maggiore efficienza energetica realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale) Pe approfondimenti Vedi Art. 28 DM

Cosa si può fare con il Contratto di Sviluppo per la tutela Ambientale? Il contratto finanzia progetti di investimento finalizzati a : innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale consentire maggiore efficienza energetica realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale) Pe approfondimenti Vedi Art. 28 DM

Dimensione minima dei progetti di investimento Tipologia di Programma di sviluppo Importo minimo degli investimenti, in milioni di euro Programma nel suo complesso* Progetto d’investimento dell’impresa proponente** Ciascun progetto d’investimento delle altre imprese aderenti** Industriale20101,5 Industriale esclusivamente per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli 7,531,5 Turistico2051,5*** Tutela ambientale20101,5 * Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili dei progetti d’investimento e degli eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, al netto di eventuali opere infrastrutturali. **Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili dei progetti d’investimento, al netto di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione *** Nel settore turistico non sono ammissibili progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ma solo progetti di innovazione

Agevolazioni Art. 8 (1/2) Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:contributo a fondo perduto in conto impianticontributo a fondo perduto alla spesafinanziamento agevolatocontributo in conto interessi Progetti di investimento industriali e turistici Dimensione d’impresa Settori diversi dalla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli Attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli Aree Carta degli aiuti Altre aree Aree Carta degli aiuti Art a) Aree Carta degli aiuti Art c) Altre aree Piccole imprese da 30 a 45% ESL20% ESL50% ESL40% ESL Medie imprese da 20 a 35% ESL10% ESL50% ESL40% ESL Grandi imprese da 0 a 25% ESL Non agevolabili 50% ESL40% ESLNon agevolabili

Agevolazioni Art. 8 (2/2) Finalità ambientale (Art 28 comma 1 DM 9 dicembre 2014) Dimensione d'impresa ESL% Reg. GBER Aree a) Carta aiuti Aree c) carta aiuti Altre aree a/b) Innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria P.I Art. 36 M. I G. I c) Anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale P.I.Da 30 a 35*Da 20 a 25*Da 15 a 20* Art. 37 M. I.da 25 a 30*da 15 a 20*da 10 a 15* G. I.Da 20 a 25*Da 10 a 15*Da 5 a 10* * Si applica il valore maggiore se l'investimento è effettuato e ultimato più di tre anni prima della data di entrata in vigore della nuova norma dell'Unione d) Consentire maggiore efficienza energetica P.I Art. 38 M. I G. I e) realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento P.I Art. 40 M. I G. I f) realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale) P.I Art. 47 M. I G. I

Agevolazioni Progetti di ricerca sviluppo e Innovazione Progetti di ricerca sviluppo e innovazione Dimensione dell'impresa Progetti di ricerca industriale* Progetti di sviluppo sperimentale* Progetti di innovazione Piccole imprese70% ESL45% ESL 50%ESL Medie imprese60% ESL35% ESL 50%ESL Grandi imprese50% ESL25% ESL 15%ESL L'intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un'intensità massima dell'80 % dei costi ammissibili se è soddisfatta una delle seguenti condizioni: il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una PMI o viene realizzato in almeno due Stati membri, o in uno Stato membro e in una parte contraente dell'accordo SEE, e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70 % dei costi ammissibili, o il progetto prevede la collaborazione effettiva tra un'impresa e uno o più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell'ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10 % dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca; ii) i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito.

Condizioni per l’ammissione alle agevolazioni: a)per i programmi di cui agli articoli 5 e 7 (industria e turismo): 1) ubicazione del programma in un'area in cui il Sistema locale del lavoro (SLL) registra, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, un tasso di disoccupazione superiore a quello medio della macro area di riferimento costituita, a seconda della suddetta ubicazione, dalle regioni del Mezzogiorno o dalle restanti regioni del Paese; 2) previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate nell'ambito del programma; 3) idoneità del programma di realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta ed allargata; b) per i programmi di cui all'articolo 5 (industria): 1) rilevante presenza dell'impresa sui mercati esteri; 2) presenza di investimenti che determinano rilevanti innovazioni di prodotto, del processo produttivo, dell'organizzazione aziendale e/o nelle modalità di commercializzazione dei prodotti, con particolare riferimento a quelli conformi agli ambiti tematici dell' Agenda digitale italiana; c) per i programmi di cui all'articolo 7 (Turismo): 1)capacità del programma di contribuire alla stabilizzazione della domanda turistica attraverso la destagionalizzazione dei flussi; 2)realizzazione del programma in comuni tra loro limitrofi ovvero appartenenti a un unico distretto turistico.

Fase di accesso, negoziazione e concessione delle agevolazioni: ART. 9 La domanda di agevolazioni deve essere presentata all'Agenzia, a pena di invalidità, secondo le modalità indicate nel sito internet ed a partire dalla data di apertura dei termini di presentazione che sarà fissata con decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese. Lo schema in base al quale deve essere redatta la domanda e la documentazione da allegare alla stessa sono definiti dall'Agenzia sulla base delle indicazioni fomite dal Ministero (di prossima pubblicazione sul sito invitalia). L'Agenzia, entro il termine massimo di 120 giorni dal ricevimento della domanda di agevolazioni, fatti salvi i maggiori termini previsti dal comma 7, esegue l'istruttoria, anche mediante una fase di negoziazione con il soggetto proponente. L'Agenzia procede ad approvare il programma di sviluppo, così come definito nell'ambito dell'attività istruttoria, e a concedere le agevolazioni con una specifica determinazione per ciascuna delle imprese partecipanti al programma di sviluppo (non viene più firmato il Contratto, salvo in caso di finanziamento).

Fase di accesso, negoziazione e concessione delle agevolazioni: ART. 9 La validità e l'efficacia della determinazione è, comunque, subordinata alla effettiva esibizione, entro il termine massimo di 120 giorni dalla data di sottoscrizione di cui al comma 9, della documentazione comprovante il rilascio delle concessioni, autorizzazioni, licenze e nulla osta delle competenti pubbliche amministrazioni necessarie alla realizzazione dei progetti ammessi alle agevolazioni, qualora non sia stata già acquisita. Tale termine può essere prorogato, per una sola volta, di ulteriori 120 giorni a fronte di una motivata richiesta. L'Agenzia, entro il termine massimo di 120 giorni dal ricevimento della domanda di agevolazioni, fatti salvi i maggiori termini previsti dal comma 7, esegue l'istruttoria, anche mediante una fase di negoziazione con il soggetto proponente. L'Agenzia procede ad approvare il programma di sviluppo, così come definito nell'ambito dell'attività istruttoria, e a concedere le agevolazioni con una specifica determinazione per ciascuna delle imprese partecipanti al programma di sviluppo (non viene più firmato il Contratto, salvo in caso di finanziamento).