1 ATTIVITÀ : ascolto Che cosa è per te un pregiudizio? Cosa provoca? Fai un esempio di pregiudizio e spiega le ragioni del suo successo Racconta una situazione in cui hai sofferto o hai visto soffrire qualcuno per un pregiudizio

Il gioco del cerchio maledetto Il conduttore chiede ad un volontario di allontanarsi di qualche metro e invita tutti gli altri studenti ad alzarsi in piedi ed a formare un cerchio che non consenta a nessun intruso di penetrare al suo interno. 2 ATTIVITÀ: role - pay

3 ATTIVITÀ: decentramento DOCUMENTO 1 È noto che gli uomini provenienti da questa nazione hanno minor controllo su di sé. Fra di loro l'impulso omicida scoppia come una fiamma di polvere da sparo e il loro stiletto è sempre pronto, come il pungiglione delle vespe. Indovinato di chi parla il giornale?

4 ATTIVITÀ: spaesamento Per sopravvenuti problemi economici si rende necessario dividere il proprio appartamento con dei sub-affittuari. Si mette un annuncio sui giornali e in breve tempo si hanno più richieste tra le quali occorre scegliere senza avere la possibilità di incontrare direttamente e personalmente i potenziali inquilini. Hanno risposto all’annuncio: quattro giovani cinesi che lavorano nel quartiere tre fratelli marocchini che lavorano ai mercati generali della città due professoresse di matematica che hanno bisogno di un alloggio in città una signora ebrea che si è da poco separata dal marito un professore ciadiano di economia polotica che collabora con l’Università cittadina una coppia di giovani siciliani appena assunti in una fabbrica della città due fratelli iraniani che lavorano in una ditta esportatrice di tappeti pregiati due hostess svedesi che lavorano nel vicini aeroporto una studentessa statunitense che ha vinto una borsa di studio. CON CHI DIVEDERESTE IL VOSTRO ALLOGGIO?

5 ATTIVITÀ: decostruzione di immagini mentali:

6 ATTIVITÀ: empatia Un terribile nubifragio distrugge le vie di accesso ad un casolare della pianura padana che resta isolata e senza possibilità di comunicazione. Caterina, che abita nel casolare, è disperata perché, dopo qualche giorno, non ha più cibo con cui sfamare i suoi figli e in più suo marito è gravemente malato. L’unico mezzo a disposizione per raggiungere la povera famiglia è una piccola barca su cui può montare solo un individuo agile e leggero. Giorgio, un ricco signore della zona, manda Luisa, una ragazza esile e minuta, a cui consegna cibo e medicinali. Luisa, che non sa remare, chiede aiuto a Simone, il traghettatore, che glielo offre a patto di avere le medicine e metà del cibo, che gli serviranno per guadagnare un po’ di soldi. Luisa, sconsolata, corre dalla madre a chiederle un consiglio, ma la madre non si pronuncia lasciando a lei la decisione. Luisa accetta la condizione di Simone e finalmente arriva da Caterina, alla quale racconta subito la sua avventura. Ma Caterina, quando si rende conto che il cibo non è sufficiente per tutti e che suo marito non potrà guarire, tratta in malo modo Luisa che è triste e smarrita.

Il conduttore chiede ai presenti di elencare i meriti e i demeriti dei personaggi e di giustificare il loro giudizio PersonaggiMeritiDemeritiPerché Caterina Giorgio Luisa Madre di Luisa Simone

STEREOTIPO IMMAGINE MENTALE condivisa da una gran massa di persone nei confronti di tutti i membri di una categoria e dà per scontata una realtà che non lo è o che non è certo che lo sia

STEREOTIPO Scegli il tuo stereotipo preferito: i genovesi sono tirchi, gli uomini sono tutti immaturi, le donne sono un pericolo pubblico i marocchini sono tutti spacciatori gli uomini pensano solo a “quello” i siciliani sono tutti mafiosi gli immigrati ci rubano il lavoro

STEREOTIPO sapere di senso comune socialmente condiviso con caratteristiche di apriorismo quali  genericità  semplicismo  riduttività  ripetitività  empirismo INCONGRUENZA gli africani sono tutti vagabondi….. …..lavori come un negro

STEREOTIPO in quanto generalizzazione esagerata costruita in maniera scorretta è RIGIDO e rappresenta una sintesi semplificatoria che diventa sostituto della complessità

STEREOTIPO Gli stereotipi sono la conoscenza che l’individuo immagina di possedere: “ falsi concetti classificatori a cui, di regola, sono associate forti inclinazioni emozionali di simpatia o antipatia, approvazione o disapprovazione” (Young)

STEREOTIPO È utile perché riduce la complessità e la semplifica, per cui condannarlo a priori è errato MA Occorre essere consapevoli di averli Deve essere considerato una piccola parte di una realtà molto più complessa (limiti del modello) Deve essere messo sotto controllo Deve essere contrastato dalla conoscenza per cui per diminuirli OCCORRE ASCOLTARE L’ALTRO

STEREOTIPO Si costruisce per: ignoranza proiezione dell’io proiezione di un immaginario collettivo (mediale/pubblicità)

Regola d’oro contro lo stereotipo Gli stereotipi sono ineliminabili, per cui occorre lavorarci su sapendo che… “ Il primo pregiudizio è quello di pensare di non avere pregiudizi” Tardieff

STEREOTIPO Lo stereotipo è “ L’anticamera del pregiudizio”

PREGIUDIZIO è un ATTEGGIAMENTO NEGATIVO o POSITIVO rifiuto, ostilità accettazione verso una persona di un gruppo, semplicemente in quanto appartenente a quel gruppo.

Ad esempio, contro gli Italiani: “Noi protestiamo contro l'ingresso nel nostro paese di persone i cui costumi e stili di vita abbassano i nostri standard e il cui carattere, che appartiene a un ordine di intelligenza inferiore, rende impossibile conservare gli ideali più alti della moralità.” Report of the Immigration Commission, Usa LaGumina, p. 158

Con quale cannocchiale guardiamo il mondo?

I pregiudizi derivano dai modi di dire, dalle battute quotidiane, dalle barzellette … Ma questo per passare abbisogna del nostro consenso …. Noi siamo veramente liberi quando pensiamo con le nostre teste “ben fatte”

La trasformazione del mondo inizia dalla trasformazione delle nostra mente ed il rinnovamento della nostra mente inizia con la trasformazione di ciò che portiamo dentro i nostri cuori I CARE

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. […] Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare. Bertold Brecht