Dott.ssa Siria Garattini Dott. Ettore Brunelli

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Dott.ssa Siria Garattini Dott. Ettore Brunelli LA FORMALDEIDE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: LA GESTIONE DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI Dott.ssa Siria Garattini Dott. Ettore Brunelli Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro – ATS BRESCIA BRESCIA 08.03.2016

Legislazione europea delle sostanze chimiche Le sostanze chimiche sono state regolamentate dalla Direttiva Europea 67/548/CEE (DSD) e, per quanto riguarda la loro presenza nelle miscele, dalla Direttiva Europea 1999/45/CE (DPD). A partire dal 1 giugno 2008, sono entrati in vigore 2 regolamenti Europei che abrogano e sostituiscono le precedenti Direttive : il Regolamento 1907/2006 o REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals); il Regolamento 1272/2008 o CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures). L'agenzia prevista per l'applicazione della legislazione è l'ECHA.

Classificazione europea della formaldeide La formaldeide (CAS 50-00-0) è classificata, in modo armonizzato, secondo il 6° ATP del CLP (Regolamento UE 605 /2014 così come modificato dal Regolamento UE 491/2015), a partire dal 1 gennaio 2016, secondo le seguenti classi di pericolo: H311 Acute Tox. Cat. 3 (tossico se a contatto della pelle); H301 Acute Tox. Cat. 3 (tossico se ingerito); H314 Skin Corr. 1B (provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari); H317 Skin Sens. Cat. 1 (può provocare una reazione allergica della pelle); H331 Acute Tox. Cat. 3 (tossico se inalato); H350 Carc. Cat. 1B (può provocare il cancro); H341 Muta. Cat. 2 (sospettato di provocare alterazioni genetiche).

Classificazione europea della formaldeide Classificazione CLP della formaldeide (dal sito Echa (European Chemicals Agency) http://echa.europa.eu/home/)

Conseguenze della modifica della classificazione La classificazione della formaldeide come Cancerogena di Categoria 1B comporta l'obbligo di revisione della Valutazione dei Rischi, sia se la formaldeide viene utilizzata direttamente, sia se può formarsi da altre sostanze chimiche (precursori della formaldeide), la cui lista è ricavabile da letteratura scientifica, così come l'elenco dei settori dove si utilizza o si sviluppa.

Obblighi D.Lgs 81/2008 Si applica il Titolo IX, Capo II del D.lgs 81/2008 (PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI), a partire dall'art. 235: sostituzione della sostanza cangerogena/mutagena con altra non nociva o meno nociva; se non tecnicamente possibile la sostituzione, il datore di lavoro provvede alla produzione o utilizzazione della sostanza in un sistema a ciclo chiuso con utilizzo al livello di esposizione più basso possibile e con l'esposizione del minor numero di lavoratori; se non è possibile sostituire la sostanza cancerogena/mutagena od eliminare la formazione della sostanza durante la lavorazione, occorre effettuare una VALUTAZIONE del RISCHIO (art. 236).

Studio della esposizione a formaldeide nelle lavorazioni meccaniche ATS BRESCIA e l'Istituto di Medicina del lavoro, Igiene e Tossicologia Occupazionale dell'ASST Spedali Civili – Università degli Studi di Brescia hanno condotto una indagine sull'esposizione dei lavoratori nell'industria delle lavorazioni meccaniche ad asportazione di truciolo. In particolare: a) sono state analizzate le Schede Dati di Sicurezza (SDS) dei lubrorefrigeranti, per verificare la presenza e il numero dei precursori della formaldeide (biocidi in particolare); b) è stata misurata la concentrazione di formaldeide nell'aria.

Da dove si origina la formaldeide La formaldeide non è presente direttamente nel fluido lubrorefrigerante, ma si può originare da altre sostanze, dette precursori della formaldeide, contenute nei cosiddetti fluidi emulsionabili, ossia miscele di 2 o più sostanze che vanno poi miscelati insieme all'acqua in una concentrazione che varia tra il 3% e il 5%. I precursori della formaldeide sono sostanze biocide, ossia sostanze che impediscono la formazione di muffe e batteri nell'acqua.

Analisi delle SDS L'indagine ha riguardato le schede fornite da 15 aziende del comparto delle lavorazioni meccaniche ad asportazione di truciolo. Da queste aziende sono state acquisite un totale di 58 SDS di sicurezza, di cui 34 relative ai fluidi lubrorefrigeranti.

Tabella Fabbricanti e SDS Analisi delle SDS Tabella Fabbricanti e SDS

Analisi delle SDS Distribuzione delle SDS in base al fabbricante Come si può notare, la maggior parte dei lubrorefrigeranti sono prodotti dalle multinazionali del settore petrolifero o società ad esse riconducibili

“Direttiva biocidi” (BPD) Analisi delle SDS L'elenco dei precursori della formaldeide (biocidi), è basato sulla categoria 13 del “Regolamento Biocidi” (BPR) 528/2012 e sulla “Direttiva biocidi” (BPD) 98/8/CE

Analisi delle SDS Delle 34 SDS relative ai lubrorefrigeranti, solamente in 4 si è rilevata la presenza di uno dei biocidi precursori della formaldeide, indicati nella sezione 3.2 tra le sostanze che costituiscono la miscela.

Analisi delle SDS Delle 4 SDS che presentano i biocidi precursori della formaldeide, 3 contengono la sostanza N-N'-metilenbismorfolina (MBM) con CAS 5625-90-1, mentre 1 contiene la sostanza (Etilendiossi)dimetanolo, prodotto di reazione di glicole etilenico con paraformaldeide (EGF form), con CAS 3586-55-8.

Analisi delle SDS Le principali criticità rilevate nell'analisi delle SDS: mancata distinzione tra Scheda Dati Sicurezza (SDS - art. 31 Reach) e Scheda Informativa Sicurezza (SIS - art. 32 Reach); mancanza di completezza, nella sezione 3.2, delle sostanze che costituiscono la miscela con il range di concentrazione; mancanza di indicazione degli usi sconsigliati al punto 1.2; mancanza numero telefonico di emergenza CAV al punto 1.4; in diversi casi, errata classificazione della miscela, alla sezione 2.1, e relativi errori sugli effetti tossicologici;

Analisi delle SDS mancanza di completezza alla sezione 9 delle proprietà chimico/fisiche della miscela e della motivazione dell'assenza dei dati; molte SDS sono realizzate tramite software che, in relazione ai dati inseriti delle sostanze che costituiscono le miscele e al relativo range di concentrazione, generano in maniera automatica le SDS. All'aumentare del numero delle sostanze, aumenta la probabilità di commettere degli errori.

Istruzioni per l'uso: SDS aggiornate A partire dal 1 giugno 2016, le SDS devono essere redatte in conformità con il Regolamento 830/2015. In particolare, gli utilizzatori devono richiedere una SDS aggiornata e compilata in conformità al Regolamento 830/2015, anche se in realtà è un obbligo del distributore o del fabbricante delle sostanze o delle miscele fornirla ad ogni aggiornamento e/o variazione della classificazione, qualora sia stata rilasciata o rifiutata una Autorizzazione (Allegato XIV del Reach) o sia stata imposta una Restrizione (Allegato XVII del Reach).

Istruzioni per l'uso: SDS aggiornate In particolare la SDS deve: essere obbligatoriamente redatta in lingua italiana; riportare la presenza del numero di revisione e della data di revisione della SDS; essere strutturata in 16 sezioni e relative sottosezioni; indicare alla sottosezione 1.2 gli usi consigliati e sconsigliati; presentare nella sottosezione 2.1 la classificazione della miscela e il relativo pittogramma di pericolo, con le corrispondenti frasi di pericolo H e di prudenza P, che devono comparire sull'etichetta del contenitore della miscela;

Istruzioni per l'uso: SDS aggiornate garantire la coerenza tra i pericoli della miscela e la tipologia dei dispositivi di protezione collettivi ed individuali, previsti nella sezione 8; essere accompagnata dai relativi scenari di esposizione (eSDS) se alla sottosezione 15.2 è indicato che è stata effettuata una valutazione della sicurezza chimica; Indicare nella sezione 16, in caso di revisione, le modifiche apportate all'attuale SDS rispetto alla precedente.

I nuovi pittogrammi CLP

Esempi di etichettatura secondo il CLP

Biocida nell'emulsione Dall'analisi del contenuto delle SDS dei lubrorefrigeranti è possibile calcolare i quantitativi presunti dei precursori della formaldeide (i biocidi) utilizzati durante la lavorazione. Il lubrorefrigerante viene emulsionato con l'acqua, ad una concentrazione variabile dal 3% al 10% max. Il contenuto del biocida dichiarato nelle SDS analizzate varia dal 3% al 5% max.

Biocida nell'emulsione Il quantitativo massimo di biocida contenuto nell'emulsione è: Q = 10% x 5% = 0,5% cioè, in ogni Kg di emulsione è presente al massimo un quantitativo di biocida pari a 5 g. I valori di concentrazione di formaldeide, misurati nell'ambiente di lavoro, sono risultati nel range tra 2 e 10 μg/m3.

Proposta per una gestione razionale del problema Al fine di poter valutare il livello di rischio a cui i lavoratori sono soggetti, risulta utile confrontare i valori che derivano dal monitoraggio ambientale con quelli di riferimento. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) nel 2010 ha pubblicato un documento relativo all'inquinamento INDOOR causato dalla presenza, nell'ambiente domestico, di sostanze nocive, tra cui la formaldeide.

Proposta per una gestione razionale del problema . Nel documento (pag. 142) viene riportato che la formaldeide non è in grado di produrre effetti irritativi se la concentrazione è inferiore a 0,1 mg/m3 (0,08 ppm), calcolata come media ponderata su 30 minuti. Tale valore è inferiore rispetto a 0,123 mg/m3 (0,1 ppm) riportato nella Circolare 57 del 22 giugno 1983 del Ministero della Salute e nel Decreto 10 Ottobre 2008 circa il limite di formaldeide negli ambienti di vita che si libera da manufatti di compensato, truciolati, pannelli in legno o sughero.

Proposta per una gestione razionale del problema A livello professionale, le agenzie internazionali propongono i seguenti limiti di esposizione: ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists): TLV-STEL 0,37 mg/m3 (Acu. Irr.) NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health): REL-TWA 0,02 mg/m3 ; TLV (15 min) 0,123 mg/m3 OSHA (Occupational Safety and Health Administration): PEL-TWA 0,92 mg/m3; DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft): MAK 0,37 mg/m3; STEL 0,74 mg/m3 ; Ceiling (Irr.) 1,23 mg/m3

Proposta per una gestione razionale del problema In applicazione del D. Lgs 81/08, in assenza di specifico valore limite di esposizione professionale (Allegato XXXVIII) si deve fare riferimento a quelli indicati dal Comitato Scientifico dell'Unione Europea (SCOEL). I valori limite del SCOEL 2008 (Comitato Scientifico dell'Unione Europea) sono: valore di media ponderata su 8 ore (TWA): 0,246 mg/m3 pari a 0,2 ppm valore per brevi esposizioni (STEL): 0,492 mg/m3 pari a 0,4 ppm La formaldeide viene classificata come agente sensibilizzante per la pelle.

Proposta per una gestione razionale del problema I valori del SCOEL per la formaldeide sono attualmente in fase di revisione con la seguente proposta: valore di media ponderata su 8 ore (TWA): 0,369 mg/m3 pari a 0,3 ppm; valore per brevi esposizioni (STEL): 0,738 mg/m3 pari a 0,6 ppm. Valori che considerano la formaldeide Cancerogena di gruppo C, con effetti genotossici con modalità di azione basata su soglia

Proposta per una gestione razionale del problema La proposta: al di sotto del limite fissato dalla OMS di 0,123 mg/m3 possiamo ritenere che non vi sia esposizione professionale; al di sopra del limite fissato da SCOEL di 0,369 mg/m3 vi è esposizione professionale; a scopo cautelativo proponiamo l’introduzione di un Livello d’Azione che può ragionevolmente essere individuato nel 50% del valore OEL-TWA SCOEL, pari ad una concentrazione ambientale di formaldeide di 0,184 mg/m3. Tale Livello d’Azione può essere utilmente impiegato quale cut-off per l’avvio di un programma di monitoraggio ambientale, con durata complessiva di un anno, durante il quale, attraverso metodiche validate, effettuare campionamenti ambientali trimestrali.

Proposta per una gestione razionale del problema

Ricadute operative Dalla valutazione del rischio ne consegue la necessità di adottare o meno le misure protettive e preventive

Ricadute operative Art. 237...

Ricadute operative … Art. 238...

Ricadute operative … Art. 239 ...

Ricadute operative Se la valutazione ha evidenziato un rischio per la salute, ossia se è stato superato il valore soglia di 0,369 mg/m3 proposto da SCOEL, è necessario sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria (art.242)...

Ricadute operative ...ed istituire il registro degli esposti (art. 243).

GRAZIE PER L'ATTENZIONE