AVIGLIANA 28 APRILE 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Il progetto di vita
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally MIUR LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI 2009 PARTE III: la dimensione inclusiva della scuola Punto 1.4 IL PROGETTO DI VITA […] innalzamento qualità della vita dell’alunno, ANCHE attraverso la predisposizione di percorsi … per sviluppare : SENSO DI AUTOEFFICACIA SENTIMENTI DI AUTOSTIMA
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally MIUR LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI 2009 PARTE III: la dimensione inclusiva della scuola Punto 1.4 IL PROGETTO DI VITA […] include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l’orizzonte di «un futuro possibile», deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione.
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally PENSAMI ADULTO Mario Tortello
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally PEI allargare orizzonte includendo: vita extrascolastica attività del tempo libero attività familiari anche in periodi non scolastici diverso è PROGETTO DI VITA guardare nel futuro all’essere adulto con i vari ruoli sociali
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Progetto Di Vita PENSARE IN PROSPETTIVA FUTURA PENSARE DOPPIO CALDO FREDDO Immaginare preparare le azioni necessarie fantasticare prevedere le varie fasi Desiderare gestire i tempi Aspirare valutare i pro e i contro Volere comprendere la fattibilità
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally LO IMMAGINIAMO GRANDE??
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Riusciamo ad immaginare tutte le tappe?
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Il difficile percorso che porta all’età adulta?
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally quanto è difficile !! Crescere è un lungo viaggio È necessario «dare il permesso di crescere» e di cambiare
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Il PDV comincia molto presto in famiglia: progettare cauto, protettivo Paura delle illusioni/delusioni Paura dell’incontro del figlio con la consapevolezza dei propri limiti Molte famiglie riescono a uscire da sterotipi (figlio-malato; figlio-bambino) riescono a pensare al «dopo di noi» adesso preparandolo
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Per gli INSEGNANTI più facile Perché meno coinvolti emotivamente Più informati su reali possibilità del disabile adulto in campo lavorativo, sociale, del tempo libero, abitativo… In realtà non è così: mancano queste conoscenze perché si fanno pochi PDV
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Proviamo a chiarire cos’è UNA BUONA QUALITA’ DELLA VITA ADULTA Ci servirà per orientare l’insegnamento ad una integrazione più ampia
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Difficile anche per insegnanti perché: imprigionati nel dover «fare il programma» Programma scolastico Pressioni da colleghi e esterno Timore di intraprendere questi percorsi perché ci sono meno certezze
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Dal PEI al PDV attraverso tre punti di vista: 1.Tecnico-didattico 2.Psicologico 3.relazionale
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally TECNICO – DIDATTICO Il PDV non è un’aggiunta al PEI MA ORIENTAMENTO DI PROSPETTIVA il PDV non diventa di attualità solo nell’adolescenza MA Comincia fin da subito, dalla scuola dell’INFANZIA
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally SCUOLA DELL’INFANZIA Giusta importanza alle AUTONOMIE: personali Comunicazione in contesti reali Capacità di interagire con gli estranei esplorare in modo psicologicamente adatto il proprio corpo Costruirsi buone rappresentazioni dell’ambiente Tutto ciò viene fatto per tutti … necessaria la consapevolezza … così si avrà uno SGUARDO DIVERSO
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 IMPORTANZA DEL GIOCO Il mondo «dei grandi» entra nel gioco Si possono fare mille esempi Lo «sguardo diverso» aiuterà ad utilizzare in modo consapevole questa strategia Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Far entrare il PDV nel PEI significa: Scegliere obiettivi orientati il più possibile alla vita adulta Usare modalità «adulte» di lavorare all’apprendimento di questi obiettivi
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Nel definire le COMPETENZE DELLA VITA ADULTA è necessario un orientamento verso alcune macro direzioni di sviluppo Ruoli lavorativi: «imparare a lavorare, non imparare un lavoro» Competenze di gestione del tempo libero, sia in casa che fuori Competenze di gestione autonoma e/o assistita di un proprio luogo di vita Competenze di sviluppo/mantenimento di una rete di supporto sociale informale Competenze di gestione delle proprie risorse economiche Competenze affettive e sessuali Competenze per realizzare una propria vita familiare
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally GLOBALE CAPACITA’ DI AUTOPROGETTARSI UN’IDENTITA’ COESA Continua tra passato e futuro, in un sé stabile e costruttivo UTOPIA? teniamo presenti i meccanismi «della profezia che si autoavvera» e «dell’effetto alone» Funzionano anche in POSITIVO!!
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Mettere a fuco vari ambienti di vita; Scomporre in singoli elementi le routine decisionali-esecutive richieste Marilena Gally DUE COMPETENZE UTILI AGLI INSEGNANTI: Analisi degli ecosistemi Valutazione della Qualità della vita Competenze fondamentali quali quelle legate: all’autodeterminazione Alla libera scelta Mantenimento buona rete di supporto sociale Gestione consapevole propria salute Dimensione identitaria e autoprogettuale
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Puntare a obiettivi adulti richiede MODALITA’ Poco «scolastiche» con Esperienze dirette in situazione reale Situazioni di simulazione e role plyning Contatto, formazione, supervisione di risorse informali Costruzione di un super portfolio delle competenze Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally PSICOLOGICO La condizione adulta richiede una complessa maturazione psicologica ed affettiva: Identità autonoma e stabile Separazione/individuazione delle persone adulte della sua famiglia compiuta Capacità autoprogettuali Accettare/costruire compromessi tra desideri e realtà Rivestire ruoli attesi in vari contesti Elaborare un individuale e originale percorso affettivo, sessuale, familiare
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Identità fondamentale «L’identità può essere considerata come riflessione consapevole e stabile, storica e insieme progettuale, sull’insieme delle nostre varie caratteristiche, che dà senso alle nostre azioni future e un significato a quelle passate.» ( da ICARE area Studente, Integrazione, Partecipazione. Pubblica Istruzione) Come possiamo aiutare una persona disabile?
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Ripartiamo dall’ICF che ricorda la persona (e quindi la sua identità) è il risultato dei rapporti tra molti elementi. Un’identità ben sviluppata dovrà essere: Il più possibile GLOBALE Dovrà tener conto delle relazioni, delle interconnessioni e dei rapporti di reciproca influenza dei vari aspetti. L’identità influenza molti aspetti ma ne viene influenzata Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally 2005 Dario Ianes-
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Siamo anche quello che vorremmo essere, siamo il nostro «progetto di vita» Un’identità forte ha sempre qualche progetto da seguire Un’identità per crescere forte ed autonoma ha bisogno anche di confini… dobbiamo rispettarli… La costruzione della propria identità comporta sempre sofferenza … dobbiamo però avere fiducia anche nelle persone disabili, con attenzione alla relazione di aiuto orientata allo sviluppo di competenze significative
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 RELAZIONALE Il PDV prevede un ampliamento degli attori coinvolti: Scuola Famiglia Servizi (socio sanitari, sociali, per l’impiego, educativi …) Parenti, amici Risorse associative della comunità Vicini di casa Negozianti Vigili urbani … Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 SCUOLA FAMIGLIA ASSOCIAZIONI PARENTI AMICI TERRITORIO SERVIZI Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally bisogna ALLARGARE la rete di relazioni I ruoli vanno cercati e costruiti (lavorativi, tempo libero, situazioni comunitarie) RICHIEDE Un LAVORO DI MEDIAZIONE importante TUTOR OPERATIVI EDUCATIVI CON RUOLO DI RICERCA E MEDIAZIONE UTOPIA???
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Non possiamo però rinunciare a fare rete Dobbiamo creare/cercare/far nascere: Collegamenti Alleanze Sinergie Accordi Comunicazioni Mediazioni Patti... Si dovrebbe pensare proprio a «Costruire un progetto di vita in Comune»
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 DIFFICOLTA’ ad avere fiducia nelle capacità educative degli altri C’è paura di insuccessi, critiche, stanchezza … Manca il coraggio di stimolare un cambiamento … MA Importante è cercare di agire costruttivamente Sapendo che un’alleanza funziona se tutti i partners ne ricavano qualcosa Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 UN PROGETTO DI VITA E’ UN’IMPRESA COLLETTIVA CON A CAPO IL SOGGETTO DISABILE Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 E LA REGIA? ALL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Genitori Colleghi Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Per cui … a volte … ci prende lo sconforto….
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Allora cerchiamo di creare modalità di «sostegno» reciproco Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Nella speranza di ottenere che intorno al nostro alunno si formi un reale gruppo di lavoro Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 E noi possiamo trovare/ritrovare la soddisfazione professionale e personale a cui tutti abbiamo diritto Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Riscoprendone tutta l’importanza perché Questo è ancora più vero quando i nostri alunni hanno e ci danno qualche problema in più Marilena Gally
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally Grazie Buon lavoro!
AVIGLIANA 28 APRILE 2016 Marilena Gally MIUR portale per l’autonomia e l’innovazione ICARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa: Dal piano educativo individualizzato al Progetto di Vita. (Sul sito del MIUR) Dario Ianes, La formazione dell’insegnante di sostegno, con allegata interessante bibliografia, sul sito Erickson. Cristina Palmieri, Dal PEI al Progetto di Vita: la prospettiva della cura educativa, Handicap & scuola, n. 126, marzo-aprile 2006