Il rapporto annuale sulla situazione dei mercati del lavoro e dell’occupazione nell’area OECD.

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Il rapporto annuale sulla situazione dei mercati del lavoro e dell’occupazione nell’area OECD.

Agenda La ricerca  Il primo capitolo dell’Employment Outlook 2011 e l’obiettivo dell’analisi  L’approccio empirico utilizzato dagli autori I risultati  L’impatto della crisi sui mercati del lavoro  Il ruolo degli investimenti pubblici nel contenimento della disoccupazione  Efficacia dei sussidi di disoccupazione durante la crisi  Come migliorare il sistema di sussidi di disoccupazione Le conclusioni  Che cosa ci ha insegnato la crisi  Che cosa possiamo fare tutti

Il primo capitolo dell’Employment Outlook 2011 Income Support for the Unemployed: How well has the safety-net held up during the Great Recession? La recessione del ha rappresentato uno «stress test» per la rete di sicurezza sociale nei paesi OECD. Obiettivo del primo capitolo dell’Employment Outlook:  Osservare l’impatto della crisi sui mercati del lavoro;  Esaminare la risposta dei programmi di protezione sociale alla crisi;  Suggerire possibili azioni migliorative dei programmi esistenti. Obiettivo del primo capitolo dell’Employment Outlook:  Osservare l’impatto della crisi sui mercati del lavoro;  Esaminare la risposta dei programmi di protezione sociale alla crisi;  Suggerire possibili azioni migliorative dei programmi esistenti.

Approccio empirico dell’analisi OECD Raccolta dati Analisi dei dati Suggerimenti Confronto tra i modelli teorici e i risultati effettivi Dataset: dati più significativi sui mercati del lavoro nei 34 paesi OCSE Tali dati sono analizzati attraverso : - Confronto temporale: pre-crisi 2007, picco della crisi 2009, post-crisi ; - Confronto spaziale: situazione nei 34 paesi; - Confronto condizionato dall’incrocio di ulteriori variabili qualitative. Le “lezioni” della crisi per un miglioramento nelle condizioni dei mercati del lavoro Confronto tra le aspettative legate ai diversi strumenti a sostegno del reddito implementati e la loro efficacia effettiva

L’impatto della crisi sui mercati del lavoro L’impatto della crisi sulla disoccupazione è stato mitigato da ulteriori effetti:  Aumento dei lavoratori scoraggiati  Aumento dei lavoratori sotto-occupati Ma non solo! Aumento della disoccupazione, specialmente quella di lunga durata Aumento della disoccupazione, specialmente quella di lunga durata

L’aumento della disoccupazione L’aumento medio nell’OCSE 5,7% nel ,7% nel 2009 Trend di miglioramento 8,3% nel 2011 L’aumento medio nell’OCSE 5,7% nel ,7% nel 2009 Trend di miglioramento 8,3% nel 2011 Paesi in cui l’aumento della disoccupazione è stato superiore alla media e non presentano trend di miglioramento Germania: Riduzione della disoccupazione

Le categorie più colpite dalla disoccupazione I gruppi sociali maggiormente colpiti dalla disoccupazione:  giovani  lavoratori meno qualificati I gruppi sociali maggiormente colpiti dalla disoccupazione:  giovani  lavoratori meno qualificati

Aumento della disoccupazione di lunga durata Buona parte dell’aumento della disoccupazione è stato di lunga durata (oltre i sei mesi) Problema: La disoccupazione di lunga durata è ancora in aumento nel 2011! Buona parte dell’aumento della disoccupazione è stato di lunga durata (oltre i sei mesi) Problema: La disoccupazione di lunga durata è ancora in aumento nel 2011! Gruppi sociali maggiormente colpiti dalla disoccupazione di lunga durata:  giovani;  lavoratori mediamente qualificati;

Aumento dei lavoratori scoraggiati Molti lavoratori scoraggiati sono usciti dal mercato del lavoro. Una delle categorie maggiormente scoraggiate è quella dei giovani. Molti di loro sono usciti dal mercato del lavoro e hanno investito in extra formazione. Non solo disoccupazione: ulteriori impatti della crisi Aumento dei lavoratori sotto-occupati Molti lavoratori hanno subito una diminuzione dei salari, in conseguenza della diminuzione delle ore lavorate e della produttività oraria. Questi effetti hanno alterato il calcolo della disoccupazione!

Il ruolo degli investimenti pubblici nel contenimento della disoccupazione I In media, i paesi che hanno subito maggiori effetti della disoccupazione spendevano una minor percentuale del GdP nel sostegno dei mercati del lavoro. Eccezioni: Spagna, Irlanda, Danimarca, Portogallo. Aumento della disoccupazione % di GdP investito nei mercati del lavoro Legame tra livello di investimenti pubblici sui mercati del lavoro e capacità di sopportazione della disoccupazione!

Il ruolo degli investimenti pubblici nel contenimento della disoccupazione II Tutti i paesi hanno reagito alla crisi aumentando la percentuale di spesa pubblica destinata al sostegno dei mercati del lavoro L’aumento degli investimenti pubblici è stato veramente efficace durante la crisi? Attenzione: in molti casi la % di spesa pubblica è aumentata poiché si è ridotto il GdP!

Funzionamento dei sussidi di disoccupazione durante la crisi Tipologie di strumenti a sostegno del reddito a disposizione dei paesi OECD Quale ruolo hanno giocato UB e SA in risposta alla crisi? Come influisce il modo in cui i sistemi di protezione sono disegnati sulla reazione alla crisi?  Due esempi a confronto: Usa e Australia

Tipologie di strumenti a sostegno del reddito a disposizione degli stati Sussidi di disoccupazione (Unemployment Benefits) Sussidi di disoccupazione straordinari (Unemployment Assistance) Assistenza sociale (Social Assistance) Sussidi integrativi al lavoro (In-Work Benefits) Programmi per il mercato del lavoro attivo (Active Labour Market Programmes) Sussidi di disoccupazione (UB) -Indennità ordinaria per i disoccupati; -Funzionamento di tipo assicurativo; -Ammontare basato sullo stipendio precedente del lavoratore (5 anni di contribuzione); -Durata limitata. Scopo: alleviare l’impatto della disoccupazione, ristabilendo il livello di benessere familiare precedente; supportare la domanda aggregata durante la crisi economica. Sussidi di disoccupazione (UB) -Indennità ordinaria per i disoccupati; -Funzionamento di tipo assicurativo; -Ammontare basato sullo stipendio precedente del lavoratore (5 anni di contribuzione); -Durata limitata. Scopo: alleviare l’impatto della disoccupazione, ristabilendo il livello di benessere familiare precedente; supportare la domanda aggregata durante la crisi economica. Assistenza sociale (SA) -Assistenza economica generica, rivolta a chi non dispone di risorse sufficienti a sostentarsi; -Ammontare in fasce prestabilite (non è correlata al reddito precedente); -Durata illimitata; -Criteri selettivi di accesso (domografia) Scopo: garantire un livello minimo di risorse ai non abbienti. Assistenza sociale (SA) -Assistenza economica generica, rivolta a chi non dispone di risorse sufficienti a sostentarsi; -Ammontare in fasce prestabilite (non è correlata al reddito precedente); -Durata illimitata; -Criteri selettivi di accesso (domografia) Scopo: garantire un livello minimo di risorse ai non abbienti. Oggetto di studio della ricerca OECD sono solo:

Quale ruolo hanno giocato UB e SA in risposta alla crisi? In generale, I sistemi di protezione sociale durante la crisi del sono stati più efficaci rispetto alle crisi passate. UB e SA hanno perseguito il loro obiettivo di sostentamento economico degli individui, ma con alcuni limiti: 1. I livelli di assistenza al reddito (UB e SA) sono aumentati… …ma il numero di disoccupati è aumentato di più rispetto al numero di coloro che hanno ricevuto i sussidi! 2. Dati i criteri di attribuzione, alcune persone hanno rischiato di non riceverli: Donne (lavoro intermittente, temporaneo e part-time); Persone disoccupate da tempo; Giovani (15-24); Liberi professionisti; Persone appartenenti a famiglie in cui entra almeno un reddito;

Come influisce il modo in cui i sistemi di protezione sono disegnati sulla reazione alla crisi? (I) USA SISTEMA A DUE LIVELLI (UB e SA) 1. Sussidio pubblico, temporaneo per coloro che hanno perso il lavoro (modalità di trattamento previste dal lavoro precedente) 2. Assistenza a persone con difficoltà finanziarie PRO: sensibile all’andamento del mercato del lavoro CONTRO: disequilibrio tra i diversi livelli di disoccupazione AUSTRALIA SISTEMA AD UN LIVELLO (SA) 1. Sussidio pubblico rivolto a tutti i disoccupati per un periodo di tempo indeterminato (si basa sul reddito familiare e non sul reddito del singolo) PRO: trattamento uniforme dei disoccupati CONTRO: problemi di commistione tra redditi; attribuzione a fasce di persone solo molto povere -E’ meglio applicare UB o SA, oppure entrambi? -Sono meglio criteri rigidi o flessibili di eleggibilità? Due esempi a confronto:

….Dipende… Nel caso Usa VS Australia, il sistema a due livelli si rivela migliore, poiché permette a tutti di raggiungere un grado medio di consumi, in linea con quello che si aveva prima di rimanere disoccupati (consumption smoothing). MA, La vera sfida sta nel trovare per ogni sistema il metodo che sia il più adatto! Come influisce il modo in cui i sistemi di protezione sono disegnati sulla reazione alla crisi? (II) Quale sistema di protezione sociale si è rivelato il migliore?

Come migliorare il sistema di sussidi di disoccupazione La «grande recessione» ha mostrato che esistono spazi di miglioramento nel disegno e nell’implementazione delle politiche di protezione sociale. 1. I benefici dovrebbero essere più generosi e più duraturi?  Vantaggi e svantaggi 1. I benefici dovrebbero essere più generosi e più duraturi?  Vantaggi e svantaggi 2. Il sistema dei sussidi dovrebbe variare in funzione del ciclo economico?  Meccanismi automatici, semi-automatici, interventi ad hoc 2. Il sistema dei sussidi dovrebbe variare in funzione del ciclo economico?  Meccanismi automatici, semi-automatici, interventi ad hoc 3. I sistemi di SA dovrebbero avere un ruolo maggiore? Come migliorare il sistema di sussidi di disoccupazione?

Aumento della generosità e della durata dei sussidi I

E’ importante: -sapere gestire la struttura degli incentivi finanziari -combinare efficacemente il sistema di sussidi e misure volte a favorire il reinserimento sul lavoro …Stando attenti che… Aumenti nella durata/generosità non comportino:  Eccessiva spesa pubblica  Impatti avversi sulla ricerca del lavoro E’ importante: -sapere gestire la struttura degli incentivi finanziari -combinare efficacemente il sistema di sussidi e misure volte a favorire il reinserimento sul lavoro …Stando attenti che… Aumenti nella durata/generosità non comportino:  Eccessiva spesa pubblica  Impatti avversi sulla ricerca del lavoro Aumento della generosità e della durata dei sussidi II

Variazione dei sussidi in funzione dell’andamento del ciclo economico Esistono due tipologie di meccanismi:  Obiettivo: mitigare il rischio di una eccessiva spesa pubblica 1. Meccanismi ad hoc: -Programmi lunghi e ponderati (2 anni) 1. Meccanismi ad hoc: -Programmi lunghi e ponderati (2 anni) 2. Meccanismi automatici: -Programmi brevi e tempestivi (1 anno) 2. Meccanismi automatici: -Programmi brevi e tempestivi (1 anno) POCO TEMPESTIVI: è difficile prevedere le condizioni del mercato del lavoro nel medio termine. TROPPO “STANDARDIZZATI” Una soluzione potrebbe essere creare: Meccanismi semiautomatici, dove: -Estensione della durata segue una procedura automatica (definizione solo delle linee guida) -Implementazione basata sulle condizioni effettive del mercato Una soluzione potrebbe essere creare: Meccanismi semiautomatici, dove: -Estensione della durata segue una procedura automatica (definizione solo delle linee guida) -Implementazione basata sulle condizioni effettive del mercato

Aumento del ruolo di Assistenza Sociale

Le conclusioni Che cosa ci ha insegnato la crisi? Le cinque lezioni dell’OCSE 1.I sistemi di sostegno al reddito svolgono un ruolo rilevante di protezione sociale durante una grande recessione. Essi devono essere pronti a rispondere in caso di crisi. 2.La crisi del ha mostrato che esistono ancora significativi gap nella rete di sicurezza per i disoccupati. 3.Durante una fase di recessione può essere utile attuare un’estensione della durata temporale dei sussidi di disoccupazione. 4.Potrebbe essere utile rivedere i criteri di eleggibilità delle diverse forme di sostegno al reddito, al fine di tutelare tutte le categorie sociali. 5.Ogni variazione permanente o temporanea dei sistemi di protezione sociale deve essere attentamente valutata e controllata, nel tentativo di bilanciare esigenze sociali contrapposte. Che cosa ci ha insegnato la crisi? Le cinque lezioni dell’OCSE 1.I sistemi di sostegno al reddito svolgono un ruolo rilevante di protezione sociale durante una grande recessione. Essi devono essere pronti a rispondere in caso di crisi. 2.La crisi del ha mostrato che esistono ancora significativi gap nella rete di sicurezza per i disoccupati. 3.Durante una fase di recessione può essere utile attuare un’estensione della durata temporale dei sussidi di disoccupazione. 4.Potrebbe essere utile rivedere i criteri di eleggibilità delle diverse forme di sostegno al reddito, al fine di tutelare tutte le categorie sociali. 5.Ogni variazione permanente o temporanea dei sistemi di protezione sociale deve essere attentamente valutata e controllata, nel tentativo di bilanciare esigenze sociali contrapposte. Che cosa possiamo fare tutti? Un più attento disegno dei sistemi di protezione sociale deve essere accompagnato da una maggior responsabilizzazione dei cittadini. Ogni singolo individuo deve evitare di dipendere eccessivamente dal sostegno sociale o addirittura abusarne!

Grazie per l’attenzione!