IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB 1 IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Obiettivi dell’attuazione delle Linee.

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IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB 1 IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Obiettivi dell’attuazione delle Linee Guida in materia di standardizzazione dell’operatività dell’industria del risparmio gestito Giuseppe D’AGOSTINO CONSOB –Divisione Intermediari Milano, 8 aprile

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Indice 1. Il contesto di riferimento 2. L’Asset Management: necessità di una spinta verso l’efficienza di sistema 3. La standardizzazione dell’operatività dell’industria: condizione per la realizzazione di open architecture 4. L’evoluzione verso modelli di intermediazione evoluta 2 TEMI TRATTATI

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Il contesto di riferimento 3

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Il contesto di riferimento La sussistenza di mercati captive dei servizi finanziari, l’avversione al rischio degli investitori, la necessità di funding delle banche, il ridotto utilizzo di forme evolute di intermediazione espongono il sistema finanziario al rischio di sub-ottimalità nell’allocazione del risparmio 4 adozione di interventi normativi e di vigilanza volti ad assicurare la tutela dell’investitore salvaguardia di un mercato competitivo in grado di assicurare vantaggi per gli intermediari virtuosi TUTELA DEL SISTEMA FINANZIARIO TUTELA degli INVESTITORI COMPETITIVITA’ del MERCATO

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB L’Asset Management: necessità di una spinta verso l’efficienza di sistema 5

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Le potenzialità dell’asset management Il fondo comune d’investimento aperto quale “pivot” nella allocazione dinamica del risparmio delle famiglie  costruito nel rispetto dei principi di diversificazione di portafoglio e di liquidità  gestito professionalmente sulla base di definiti livelli di rischio e tecniche gestionali  oggetto di valutazione giornaliere fondate sull’applicazione del fair pricing 6

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB 7 I punti di debolezza dell’asset management (1) L’appartenenza delle SGR ai gruppi bancari che distribuiscono i fondi ha determinato un ruolo strumentale della “produzione” rispetto alle “politiche commerciali”. reale luogo di creazione di valore e di redditività infra-gruppo reti di distribuzione SGR necessità di risorse per: accrescere la qualità della gestione realizzare sistemi amministrativi e di gestione del rischio avanzati

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Il modello distributivo nazionale prevalente dei fondi aperti – modello di integrazione verticale - è paragonabile ad una pluralità di “mondi chiusi” tra i quali non sussistono connessioni 8 I punti di debolezza dell’asset management (2)

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB 9 I punti di debolezza dell’asset management (3) Il modello attuale non favorisce la concorrenza sotto il profilo dell’offerta gestoria e della prestazione dei servizi di distribuzione e consulenza Modello “integrato di gruppo” realizzazione di economie di scala e di scopo (tutti i partecipanti al processo distributivo sono in grado di dialogare tra loro tramite una piattaforma integrata ) VANTAGGI presenza di una barriera tecnico-operativa per l’instaurazione di nuove relazioni commerciali con soggetti esterni al gruppo (salvo preventivi investimenti informatici) di rilievo SVANTAGGI

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Gli intermediari possono competere in modo paritario strutturando un’offerta trasparente di servizi e prodotti, e i clienti possono scegliere con maggiore consapevolezza nell’ambito dell’offerta in modo da massimizzare il proprio interesse all’incremento di valore del risparmio investito 10 LA MIFID IMPONE UN’EVOLUZIONE DEI MODELLI DISTRIBUTIVI Nel ridisegnare le regole di prestazione dei servizi di investimento, la MiFID spinge verso  la chiara identificazione del perimetro del servizio offerto dai distributori e della relativa remunerazione in omaggio al principio di “corrispettività sostanziale delle prestazioni”

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB  una rinnovata centralità della componente core dell’attività di gestione collettiva del risparmio 11  il riconoscimento della consulenza come servizio a “maggior valore aggiunto” in grado di innalzare la qualità della distribuzione Gli intermediari, offrendo servizi di qualità superiore, possono raggiungere più clienti e maggiori ricavi; i clienti possono soddisfare meglio le esigenze di valorizzazione del risparmio; le SGR possono fidelizzare maggiormente i partecipanti ai fondi consigliati al meglio Focalizzandosi più sulla “gestione del rischio di portafoglio” che sulla “gestione amministrativa” dei fondi, le SGR possono investire nell’attività che permette realmente di creare valore per i risparmiatori e, correlativamente, accrescere la propria capacità reddituale

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Le iniziative delle AUTORITA’ e dell’INDUSTRIA 12  il Gruppo di Lavoro CONSOB -Banca d’Italia (ottobre 2008 – ottobre 2009) finalizzato all’analisi delle problematiche connesse ad un sistema dei flussi informativi di sottoscrizione e rimborso dei fondi aperti (c.d. fund processing)  il Tavolo Tecnico interassociativo (ABI, ASSOGESTIONI, ASSORETI, ASSOSIM, ANASF e osservatori CONSOB e Banca d’Italia) che ha definito il Piano di fattibilità operativo per la standardizzazione del linguaggio e delle procedure del fund processing (riferimento agli standard uniformi EFAMA) Piena cooperazione per il raggiungimento di risultati di sistema

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Risultati attesi 13  Assicurare alle SGR la libertà di scelta dei canali distributivi senza particolari vincoli tecnologici  Assicurare agli intermediari in rapporto con i clienti condizioni sostenibili per il disegno di un’archittetura distributiva aperta (spinta verso forme di assistenza finanziaria evoluta)  Contenere i rischi operativi e rendere efficiente la gestione degli ordini di sottoscrizione e rimborso relativi alle quote di fondi comuni  Consentire agli investitori una piena portabilità delle quote dei fondi e una libera scelta degli intermediari con cui istaurare una relazione di servizio

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB La standardizzazione dell’operatività dell’industria: condizione per la realizzazione di open architecture 14

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB I modelli di distribuzione “aperta” Il passaggio a forme di distribuzione c.d. in open architecture è considerato un importante tassello per affermare condizioni di competitività a vantaggio degli intermediari-distributori / consulenti, dei gestori e degli investitori I passi verso l’open architecture la standardizzazione del linguaggio e delle procedure l’affermazione di un’infrastruttura di sistema (dematerializzazione e accentramento) I passi verso l’open architecture la standardizzazione del linguaggio e delle procedure l’affermazione di un’infrastruttura di sistema (dematerializzazione e accentramento) 15 Non modelli alternativi, ma modelli perseguibili in una logica di gradualità degli interventi

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB La standardizzazione del fund processing Consente di abbattere le barriere tecnico-operative e la frammentazione dei sistemi operativi adottati con un conseguente innalzamento del livello di competitività del mercato 16 in un contesto di uniformità nelle modalità di svolgimento dei processi, l’elemento cruciale della competizione diviene la qualità del servizio gestorio si costituisce la base per la progressiva introduzione di un single entry point che massimizzi il “grado di apertura” del sistema distributivo La qualità della gestioneL’infrastruttura di sistema

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB L’interconnessione completa dei flussi informativi intercorrenti tra intermediari, gestori e banche depositarie, per il tramite di un’infrastruttura di sistema, consente SGRIntermediari 17 Il “single entry point” Migliore focalizzazione sull’attività di gestione dei portafogli dei fondi core, a maggior “valore aggiunto” (product design, gestione di portafogli) servendosi di un’“infrastruttura di sistema” per gestire le diverse fasi del fund processing agli intermediari di ricorrere ad una più accentuata modularità dei servizi, atteso che tutti i partecipanti al processo distributivo sono in grado di dialogare tra loro per il tramite dell’utilizzo di una piattaforma integrata

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB  società interamente controllata da DTCC (The Depository Trust & Clearing Corporation) avente proprietà consortile, essendo il capitale interamente detenuto dai fruitori del sistema (banche, assicurazioni, asset managers, ecc.)  società che offre servizi core di gestione accentrata, compensazione, garanzia e liquidazione e altri servizi a “valore aggiunto” principalmente con riferimento a fondi comuni d’investimento sottoscritti negli Stati Uniti  società consortile della DTCC che si fa remunerare in base al principio del “costo-base”, ossia guardando ai costi sostenuti per l’effettiva prestazione dei servizi, senza l’applicazione di importi a titolo di mark up  società interamente controllata da DTCC (The Depository Trust & Clearing Corporation) avente proprietà consortile, essendo il capitale interamente detenuto dai fruitori del sistema (banche, assicurazioni, asset managers, ecc.)  società che offre servizi core di gestione accentrata, compensazione, garanzia e liquidazione e altri servizi a “valore aggiunto” principalmente con riferimento a fondi comuni d’investimento sottoscritti negli Stati Uniti  società consortile della DTCC che si fa remunerare in base al principio del “costo-base”, ossia guardando ai costi sostenuti per l’effettiva prestazione dei servizi, senza l’applicazione di importi a titolo di mark up L’esperienza statunitense: la NSCC 18

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB L’evoluzione verso modelli di assistenza finanziaria evoluta 19

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB Nel “modello relazione” intermediario-cliente della MiFID, con la valorizzazione del ruolo della consulenza come servizio a “maggior valore aggiunto”:  gli intermediari sono chiamati ad un ripensamento strategico del proprio posizionamento competitivo e del modello di business (ampiezza della gamma prodotti; sistemi retributivi/incentivanti; ottimizzazione canali distributivi e pricing di servizi e prodotti)  il “fondo comune” è il prodotto più adatto alla distribuzione “assistita/consigliata” dagli intermediari, presentandosi come portafoglio diversificato di strumenti finanziari volto a soddisfare le più svariate esigenze di investimento dei clienti mass market 20 L’approccio della CONSOB: dall’ “amministrazione” alla “gestione” del risparmio

IL SALONE DEL RISPARMIO GESTITO Università Bocconi Milano – 8 aprile 2011 CONSOB  L’industria del risparmio gestito ha ancora ampi margini di recupero e di sviluppo stante il nuovo assetto normativo di matrice comunitaria  Lo sviluppo di uno scenario competitivo, caratterizzato da un’elevata qualità del servizio reso in relazione ai bisogni e alle caratteristiche degli investitori, è indispensabile al perseguimento della tutela degli interessi dei medesimi  Un passo fondamentale in tale direzione è rappresentato dalla realizzazione di uno standard di linguaggio e procedure per la gestione efficiente dei flussi amministrativi tra i diversi attori della filiera dell’industria dell’Asset management, premessa alla realizzazione di strategie di business fondate su una pluralità di modelli relazionali con gli investitori 21 Conclusioni