EMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA Caso studio: regione Puglia- anno 2007 Ing. Monica Bevere Roma, 15 febbraio 2011.

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EMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA Caso studio: regione Puglia- anno 2007 Ing. Monica Bevere Roma, 15 febbraio 2011

Il quadro generale

Produzione di cemento in Europa dal 1998 al 2007 (in milioni di tonnellate) Fonte: Cembureau  Il risultato dell’Italia (- 0,7 %) è coerente con il quadro generale europeo che, seppure caratterizzato da una crescita della produzione di cemento, mostra un andamento decisamente più modesto rispetto a quello del 2006 (+1,9% contro +5,6%).  Il livello produttivo è stato influenzato dal rallentamento della crescita del Paese e dall’andamento negativo del settore delle opere pubbliche che, rispetto agli investimenti, presenta un assorbimento specifico di cemento più elevato degli altri comparti.

Produzione di Cemento in Italia - anno 2007 Ripartizione geografica La Puglia copre più del 7% della produzione nazionale e oltre il 32% della produzione Meridionale.

Il processo produttivo

I consumi di combustibili nel 2007 (%) ItaliaRegione Puglia Osservazione sull’utilizzo di CDR o di rifiuti come MPS: il BREF di settore (aggiornamento 05/2010) evidenzia che sono solo le zone di carico ad avere effetti sulle emissioni(camera di combustione primaria con T che arrivano a 2000 °C). In particolare rimangono inalterate le emissioni di polveri,e controllate quelle di metalli pesanti anche a causa dell’alta capacità di ritenzione dei materiali solidi.

Inquadramento del comparto  In Puglia sono operativi 3 stabilimenti con una capacità produttiva totale di t/anno cemento. AIACertificazioni ambientali Buzzi Unicem - Barletta- - -ISO Colacem spa - GalatinaD.D. n. 427/ Cementir Italia srl - TarantoD.D. n. 295/2010ISO  Nel 2007 solo Buzzi Unicem utilizzava CDR quale combustibile.  Ad oggi hanno chiesto l’autorizzazione all’utilizzo di CDR anche Colacem (2010) e Cementir (2011)

Comparto cementifici  Le emissioni di maggior rilievo ambientale connesse al processo di produzione del cemento sono rappresentate da NO x, SO2, Polveri, CO 2, CO, COV, HF, HCl, IPA, DIOX, e metalli pesanti.  Fonti (Inemar, CET, ET, GB2009, doc. AIA, autocontrolli) Attività SNAPINDICATORE (1.a.2) Cemento Consumo combustibile (GJ) (2.a.1) Cemento decarbonatazione quantità di clinker prodotta (t) (2.a.7.a /.c) Cementifici e calcifici: frantumazione trasporto e deposito quantità trattata (t) Il Gb 2009 (2.A.7.c) introduce una nuova SNAP

Quadro emissivo da comparto

I fattori di emissione FE legati ai diversi combustibili utilizzati Indicatore: consumo di combustibile (GJ) GB 2007 FE legati alle tonnellate di clinker prodotte Indicatore: t clinker GB 2009 FE legati alle tonnellate di clinker prodotto Indicatore: t clinker Analisi puntuale delle concentrazioni dei diversi inquinanti misurate in diversi impianti BREF

Inemar Puglia VS Emission Traiding (stima)

Emissioni massiche per l’anno 2007 NOTA: Valori misurati, eccetto che per il processo di decarbonatazione (stimato)

Emissioni specifiche (Inemar) = valore stimato NOTA: I FE medi del BREF concordano con quelli del GB 2009

Emissioni massiche per l’anno 2007 Inemar Puglia: indicatore consumo di combustibile (GJ) GB 2009: tonnellate di clinker prodotto BREF Cement, Lime e magnesium Oxide Manufactring Industies (2010): tonnellate di clinker prodotto. = valore misurato

Emissioni massiche per l’anno 2007 Nella predisposizione dei dati elementari, si è tenuto conto, in assenza di misure/stime Inemar dei fattori di emissione riportati nel GB2009. L’analisi incrociata delle misure e delle stime ha evidenziato, ad eccezione del cromo, un’evidente sovrastima utilizzando i FE. = valore stimato

Emissione specifica misurata VS FE BREF (valore medio)

Inemar Puglia vs INES/EPRTR 2007 Soglia CO 2 : 100 kt Soglia SOx : 150 t

CONCLUSIONI CRITICITA’ PUNTI DI FORZA  Utilizzo di CSS (CDR/CDRQ)  Variabilità degli approcci alla stima (GB 2007, GB2009 eBREF)  Aggiornamento e condivisione FE  Condivisione dei dati richiesti alle aziende (ISPRA/ARPA)  Necessità di raccordo banche dati (Catasti e Registri Emissivi)  Analisi incrociata delle banche dati emissive (INES/EPRT; ET; LCP; AIA; CET)  Raccordo con le aziende per la risoluzione delle incongruenze riscontrate (anche attraverso il CET) Proposta di studio interagenziale sulle emissioni del comparto