31/05/2016 Dr. Ing. Fabio Pasello Rotary Club Rho Fiera Centenario Distretto 2041 (Rotary Club Roma Centenario) Distretto 2080
2 Total Quality Management Fellowship La International Fellowship for Total Quality Management raggruppa già un centinaio di Rotariani in tutto il mondo che si occupano di Qualità nei vari aspetti. Nell’ambito della Azione Interna della attività rotariana e per dare una significativa risposta a quanti affacciandosi al mondo della Qualità hanno dubbi e perplessità, dal 1998 si è costituita anche in Italia la sezione della Total Quality Management - Rotarian Recreational Fellowship (TQM-RRVF).
3 Il Concetto di Norma IL CONCETTO DI NORMA “INSIEME DEFINITO DI REQUISITI E PRESCRIZIONI” RELATIVI ALLA QUALITÀ
4 Origine delle Norme Esempi Storici Si possono citare due esempi famosi di antiche normative per la Qualità di Prodotto: 1516: “Reinheitsgebot” (Birra Bavarese); 1688: “Édit de Colbert” (Sapone di Marsiglia).
5 Origine delle Norme La Norma ISO più Utilizzata E la moderna norma di maggior “successo” al mondo per numero di applicazioni (fonte ISO): ISO/IEC 7810: “Identification Cards - Physical Characteristics” (Carte di Credito ed affini).
6 Origine delle Norme (Segue) Le norme non sono nella maggior parte dei casi emesse a fronte di considerazioni teoriche ma nella maggioranza dei casi vengono redatte recependo le migliori pratiche aziendali o tecniche esistenti. Sede ISO di Ginevra
7 Origine delle Norme (segue) I requisiti specifici di ambiti particolarmente avanzati sono successivamente estesi a casi più generali, recependoli nelle nuove edizioni della norma. Medicale AerospazialeAutomotive Telecomunicazioni Nucleare Incidente Rilevante Militare
8 Il Sistema Qualità di Distretto Realizzare il Sistema di Gestione per la Qualità di un Distretto Rotariano rappresenta una duplice sfida: Essere conforme alla norma UNI EN ISO 9001; Recepire le Procedure del Rotary International. In realtà tali Procedure (recepite nel Sistema come Linee Guida di origine esterna, per poterle distinguere dalle Procedure interne richieste per la conduzione tecnica dello stesso) non sono affatto aliene dai principi di buona gestione aziendale.
9 Il Sistema Qualità di Club (segue) Ad esempio, la Pianificazione delle Attività è formalizzata all’inizio di ogni Anno Rotariano con la redazione del Piano Strategico da parte del Governatore entrante. L’analogia si estende anche a livello organizzativo: Alta Direzione → Consiglio Distrettuale; Responsabile Qualità → Segretario; Responsabile Acquisti → Tesoriere.
10 I Soggetti Coinvolti Dalla UNI EN ISO 9001:2008
11 Dal Fornitore al Cliente Se però è abbastanza naturale identificare il “cliente” con la collettività (cui i progetti di Servizio sono indirizzati anche in assenza di una qualunque forma di corrispettivo), il “fornitore” non è immediatamente rintracciabile nel vocabolario rotariano. La norma ISO 9001 aiuta però ad identificarlo in una qualsiasi entità esterna cui il Club affidi l’erogazione di un servizio; in altre parole, si ricade nel caso dei “Processi Affidati all’Esterno” (in una parola, nell’outsourcing).
12 Dal Fornitore al Cliente (segue) Il “fornitore” quindi altro non è che qualunque associazione, istituzione, ente o persona esterna che sia coinvolto nell’erogazione di Progetti di Servizio in nome e per conto del Distretto Rotariano. Il fornitore deve essere qualificato e monitorato, sia ai fini della Qualità intrinseca del servizio erogato sia anche per verificare che lo stesso rispetti e rispecchi l’immagine del Rotary International.
13 Gestione delle Risorse Umane Il Distretto deve gestire le risorse umane con iniziative di crescita e nuove ammissioni; la determinazione delle necessità, sia in termini quantitativi sia di Classifiche Professionali, è guidata a livello di Club dal processo di Sviluppo dell’Effettivo. Il Rotary International prevede attività per la formazione e l’addestramento, quali il SIPE per i Presidenti Eletti.
14 Applicazioni della Comunicazione In generale, un buon sistema di comunicazione interna in materia di Qualità dovrebbe garantire: Che ciascuno abbia le informazioni adeguate per svolgere la propria attività; Che le informazioni più significative siano prontamente accessibili in base alle necessità; Che le stesse informazioni siano omogenee, affidabili ed accurate. Per un Distretto Rotariano, tale funzione è tradizionalmente assolta dalle pubblicazioni, dal sito Internet istituzionale e da eventuali social network.
15 Gli Audit Scopo degli audit è verificare la conformità dei processi sia rispetto alle regole interne che alle norme internazionali. In dipendenza dall’esecutore, si distinguono audit di: Parte Prima: eseguite dall’organizzazione; Parte Seconda: eseguite da un cliente; Parte Terza: eseguite da un Ente Certificatore.
16 Perché e Come Certificarsi Scrivi quello che fai; Fai quello che hai scritto; Dai evidenza di quello che hai fatto. In estrema sintesi, la ricetta che porta alla certificazione di un Sistema di Gestione può essere schematizzata come segue: La certificazione in pillole
17 Certificazioni Conseguite Attualmente sono stati certificati i seguenti Club: RC Catania; RC Roma Centenario; RC Roma Ovest. I Club elencati sono i primi in assoluto ad aver raggiunto tale risultato. È inoltre in corso il progetto di certificazione della prima organizzazione distrettuale a livello mondiale: il Distretto 2080.
18 La Certificazione di un Distretto Per un Distretto è necessario predisporre: Manuale delle Qualità; Procedure. Tali documenti non si sostituiscono a quelli istituzionali (“Manuale di Procedura”), ma li integrano al fine di consentire la conformità alla norma richiamata. Ad esempio, il Regolamento viene recepito tra le Procedure distrettuali.
19 La Certificazione di un Distretto (segue) I documenti sono ormai disponibili e saranno distribuiti col supporto del sito Internet istituzionale. Sarà quindi possibile il rilascio della certificazione nel secondo semestre dell’Anno Rotariano L’Istituto di Certificazione CertiW è lo stesso utilizzato dai Club; il valutatore designato ha specifica esperienza come rotariano.