Zanichelli, quarta edizione. Il libro di testo Mankiw N. G. Principi di Economia, Zanichelli, quarta edizione. Bertola G. (2006), Il mercato, il Mulino
Gli strumenti del corso 1) Il testo: lezione ed esercizi 2) Il sito del materiale didattico: Riassunto argomenti principali, lucidi, commenti. Esercizi. Soluzioni la settimana dopo. Tutoraggi: 2h a settimana per la soluzione degli esercizi 3) Esame intermedio sulla prima parte 4) Esame….Come saranno questi esami?
Gli argomenti principali Parte introduttiva: concetti Introduzione agli strumenti di base della microeconomia: domanda e offerta Domanda, offerta e mercato. Equilibrio. Elasticità e sue applicazioni Utilizzo dei due argomenti precedenti per analizzare politiche economiche di Controllo dei prezzi Incidenza dell’imposizione fiscale
Domanda, offerta, mercati e benessere Estensione dell’analisi di D e O con l’introduzione dei concetti di surplus del consumatore e del produttore Applicazioni a problemi di politica economica visti sopra, in particolare l’imposizione fiscale L’efficienza della soluzione di mercato
Comportamento delle imprese e diverse forme di mercato I costi di produzione Le imprese in un mercato concorrenziale Il caso del monopolio Elementi di mercato del lavoro Fattori di produzione, prezzo dei fattori e loro produttività marginale Cosa determina il salario di equilibrio
MACROECONOMIA Introduzione alla contabilità nazionale Misurazione e significato del Prodotto Interno Lordo Indice dei prezzi al consumo e inflazione Il sistema economico nel lungo periodo – prezzi e salari flessibili Crescita Ruolo macroeconomico dei mercati finanziari disoccupazione
Moneta e prezzi nel lungo periodo Il sistema monetario Quantità di moneta e inflazione Fluttuazioni dell’economia nel breve periodo Introduzione al modello della domanda e dell’offerta aggregata Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda e offerta aggregata Scelta di breve periodo tra inflazione e disoccupazione
Nelle prime due lezioni introduciamo la materia, attraverso: Una discussione dei principali concetti su cui si basa lo studio dell’economia – costituiscono la base fondante per tutto il lavoro seguente, il testo rappresenta una elaborazione di tali principi Una discussione del suo approccio metodologico, del ‘modo di pensare’ dell’economista
Sia i singoli individui che la società nel suo complesso, devono prendere delle decisioni relative al modo in cui ALLOCARE RISORSE SCARSE. Le risorse sono SCARSE in quanto ce ne sono MENO di quanto desideriamo o abbiamo bisogno (le risorse sono scarse e i bisogni illimitati). Due esempi: denaro…. ….una risorsa scarsa c’è sempre per tutti: il tempo! L’ECONOMIA studia IL MODO IN CUI LA SOCIETA’ gestisce LE PROPRIE RISORSE SCARSE.
La teoria economica studia come gli individui prendono le decisioni – relative a: quanto consumare, quanto lavoro offrire, quanto risparmiare e quanto investire Studia l’interazione tra diversi individui in quanto venditori e compratori nei mercati, in cui si determinano i prezzi e le quantità scambiate. studia l’economia nel suo complesso- la crescita, la disoccupazione, l’inflazione (macroeconomia)
I dieci principi economici fondamentali – concetti base - si possono raggruppare in TRE GRUPPI o CATEGORIE: LE DECISIONI INDIVIDUALI – ovvero, COME IL SINGOLO INDIVIDUO PRENDE LE DECISIONI LE INTERAZIONI TRA GLI INDIVIDUI IL FUNZIONAMENTO DELL’ECONOMIA NEL SUO COMPLESSO
LE DECISIONI INDIVIDUALI – ovvero, COME IL SINGOLO INDIVIDUO PRENDE LE DECISIONI - i principi che regolano il comportamento degli individui Gli individui devono affrontare TRADE-OFF o SCELTE ALTERNATIVE (there is nothing as a free lunch…). questo dipende dal fatto che decidere significa scegliere tra una cosa e l’altra – per avere qualcosa che vogliamo siamo costretti a rinunciare a qualcos’altro – ci sono sempre scelte alternative o trade-off da compiere quando decidiamo Molti esempi di scelte alternative:
A livello individuale: Uno studente deve decidere quanto dedicare allo studio di diverse materie Una famiglia deve decidere come spendere il proprio reddito Notiamo: qui ci sono sempre risorse scarse: il tempo (nel primo caso), il denaro (nel secondo)…. A livello sociale: Scelta tra diverse voci di spesa: difesa nazionale o programmi sociali? Trade-off tra efficienza ed equità (lo vedremo con la frontiera delle possibilità produttive): definiamole:
Efficienza: la proprietà grazie alla quale la società ottiene il massimo dalle proprie risorse scarse Equità: proprietà grazie alla quale i benefici ottenuti vengono distribuiti in modo più equo tra i membri della società Un esempio di questo tipo di trade-off che vedremo: imposizione fiscale – aiuta a rendere più equa la distribuzione del reddito, ma disincentiva il lavoro….aumenta l’equità a scapito dell’efficienza Notiamo che: individuare l’esistenza di trade-off non significa fornire una soluzione su come si deve scegliere, ma aiuta a individuare le diverse alternative e quindi a scegliere
Il costo (opportunità) di qualcosa è ciò a cui si deve rinunciare per ottenerla Nelle proprie scelte gli individui devono confrontare i benefici e i costi che derivano da scelte alternative. Il costo di una scelta non è sempre semplice da determinare – il costo economico va oltre il concetto diretto, comune, contabile di costo Esempio classico: la scelta di iscriversi all’università. Benefici? Costi?.... Vitto, alloggio, libri, trasporti…. Alcuni non sono veri costi di questa scelta…si sarebbero comunque dovuti sostenere Ma ce n’è uno decisivo…. ….il tempo dedicato al lavoro Il più importante costo opportunità dell’istruzione è il reddito lavorativo perduto
Gli individui razionali pensano ‘al margine’ la maggior parte delle decisioni generano (piccoli) cambiamenti incrementali rispetto ad una situazione esistente. Esempi: Lavorare part-time o full-time, non: lavorare o non far nulla….; affittare o comprare una casa più o meno grande, non: vivere in una casa o sotto un ponte…. Gli individui razionali quando prendono delle decisioni confrontano i benefici con i costi marginali.
Gli individui rispondono agli incentivi Gli incentivi hanno un ruolo determinante nel condizionare i comportamenti Dal momento che gli individui valutano i costi e i benefici marginali quando decidono, reagiranno alla variazione degli stessi Esempi: le variazioni dei prezzi sono incentivi che modificano il comportamento di acquisto o vendita: Prezzo di un bene; prezzo della benzina; prezzo del parcheggio…. Altro esempio: di nuovo l’imposizione fiscale….
LE INTERAZIONI TRA GLI INDIVIDUI Lo scambio può migliorare la situazione di tutti Gli scambi commerciali possono apportare benefici a tutte le parti che vi partecipano. Esempi: la famiglia trae vantaggi dallo scambio Il commercio permette a ciascuno di specializzarsi in quello che sa fare meglio. Questo è vero per i diversi paesi come per gli individui.. concetto di vantaggio comparato, che introdurremo nella terza lezione
I mercati rappresentano di solito uno strumento efficace per organizzare l’attività economica In una economia di mercato le decisioni riguardo a quali beni produrre, in quale quantità, a chi li consuma, vengono prese da milioni di imprese e individui. Economia di mercato – un sistema economico in cui le risorse vengono allocate attraverso le decisioni decentralizzate di imprese e individui che interagiscono sui mercati In questo sistema, individui e imprese interagiscono sul mercato, dove tutte le decisioni vengono prese sulla base dell’interesse personale e dei prezzi.
Ma come può funzionare tutto questo? I prezzi sono lo strumento con cui si coordinano le attività economiche I prezzi segnalano il valore di costi e benefici di produttori e consumatori (lezione 7) produttori e consumatori si basano sui prezzi per decidere cosa vendere e comprare (lezione 4) inconsciamente, basandosi sui prezzi in cui sono incorporati costi e benefici, tengono conto - e di solito massimizzano - il benessere sociale (lezione 7). Tuttavia, non sempre i prezzi danno corretta informazione su costi e benefici, per esempio quando sono distorti da politiche economiche attraverso imposte o controlli sui prezzi – che creano inefficienza.
L’intervento pubblico può solitamente migliorare i risultati raggiunti dal mercato Abbiamo prima affermato che solitamente i mercati organizzano l’attività economica in modo efficiente. Tuttavia, vi sono a questo rilevanti eccezioni. Esistono situazioni in cui l’intervento pubblico è necessario per migliorare l’efficienza o l’equità (una più equa e uniforme distribuzione del reddito, previdenza sociale, imposizione fiscale.…)
Quando i mercati non riescono ad allocare le risorse in modo efficiente, si è in presenza di un FALLIMENTO DEL MERCATO. Questo può essere dovuto alla presenza di: ESTERNALITA’, quando le azioni di un soggetto economico influenzano il benessere di un altro soggetto non direttamente coinvolto. Esempio, l’inquinamento…. POTERE DI MERCATO, quando un singolo gruppo o individuo può influenzare il prezzo Esempio: il monopolio
IL FUNZIONAMENTO DELL’ECONOMIA NEL SUO COMPLESSO Il livello di benessere di un paese dipende dalla sua capacità di produrre beni e servizi Sappiamo che la variazione nei redditi medi, nel tenore di vita sono enormi sia tra paesi diversi che all’interno dello stesso paese nel corso del tempo. Esiste un fattore in grado di spiegare ampiamente tali differenze, ed è la PRODUTTIVITA’, l’ammontare di beni e servizi prodotti da un lavoratore in una data unità di tempo. Ad una più elevata produttività corrisponde un più elevato tenore di vita, e i tassi di crescita della produttività determinano il tasso di crescita del reddito medio.
Questo fatto ha forti implicazioni per quanto riguarda le politiche economiche. Una politica che intenda migliorare il tenore di vita, deve puntare sul miglioramento della capacità dell’economia di produrre beni e servizi, dovrà migliorare l’istruzione, generare migliori strumenti, favorire l’accesso alla tecnologia.
I prezzi aumentano quando si stampa troppa moneta L’inflazione è la crescita generalizzata del livello dei prezzi in un’economia. Poiché rappresenta un problema quando elevata, il contenerla è un obiettivo importante di politica economica. La causa di una inflazione elevata è quasi sempre una crescita rapida della QUANTITA’ DI MONETA (e un crollo del suo valore), e una sua lenta crescita è un obiettivo di politica.
Nel breve periodo il sistema economico deve scegliere tra disoccupazione e inflazione (c’è un trade-off tra…) Ovvero Una riduzione dell’inflazione tende ad aumentare la disoccupazione. Il trade-off di breve periodo tra inflazione e disoccupazione è noto come CURVA DI PHILLIPS, risultato controverso ma accettato per il breve periodo.
Questa relazione si spiega con la vischiosità dei prezzi. Quando l’autorità economica diminuisce la quantità di moneta per diminuire i prezzi, molti prezzi sono VISCHIOSI ed esitano a scendere, non si aggiustano immediatamente. La minore quantità di moneta riduce la spesa per beni e servizi, quindi diminuiscono le vendite e le imprese riducono la forza lavoro. Questo effetto si pensa sia temporaneo. Nel breve periodo, si può influire sul mix inflazione/disoccupazione in molti modi, cambiando la spesa pubblica, le imposte, e la quantità di moneta….