Il DESTINO DEI DEPORTATI ALL’ARRIVO NEL LAGER.
-I prigionieri dichiarati abili al lavoro venivano condotti ai bagni dove innanzi tutto dovevano consegnare i loro abiti, la loro biancheria e le loro carte d’identità -Gli anziani e i malati venivano direttamente mandati alle «docce» -I bambini venivano usati per esperimenti e sfruttati per il lavoro ai campi
- I prigionieri venivano spinti in un locale e consegnati ai barbieri, che li radevano su tutto il corpo, scorticati dai rasoi fino alle parti intime e disinfettati con uno straccio intriso di liquido disinfettante -il passaggio successivo era la doccia che seguiva la distribuzione del vestiario da campo :una casacca, un paio di pantaloni ed un paio di zoccoli.
-Venivano registrati con un numero progressivo che per tutta la durata del soggiorno ai campi di concentramento,ne avrebbe sostituito il nome. Il numero veniva stampato sul braccio sinistro del prigioniero con uso di aghi.
Il numero non era solo inciso sulla pelle, ma anche sulla casacca, al livello del torace e sulla cucitura esterna dei pantaloni, al numero era associato un contrassegno colorato che identificava le diverse categorie…
-Un triangolo di colore rosso identificava i prigionieri politici nei cui confronti era stato spiccato un mandato di arresto - Una stella a sei punte di colore giallo identificava i prigionieri ebrei; dalla metà del 1944 gli ebrei vennero contrassegnati come le altre categorie ma con l’apposizione sopra il distintivo triangolare di un rettangolo di stoffa gialla
-Un triangolo verde identificava i prigionieri criminali comuni -Un triangolo di colore nero identificava gli asociali e i rom -Un triangolo di colore viola identificava i testimoni di Geova
- I religiosi cristiani ricevevano un triangolo di colore rosso - Un triangolo di colore rosa identificava gli omosessuali -Un triangolo di colore marrone identificava gli zingari -Un triangolo di colore verde appoggiato sulla base identificava e i prigionieri assoggettati a misura di sicurezza dopo che avevano scontato la pena a loro inflitta
- Un cerchio di colore rosso recante la sigla “IL” che identificava i prigionieri ritenuti pericolosi o sospetti di tentare la fuga -Un cerchio di colore nero identificava i prigionieri della “compagnia penale”
IL LAVORO NEI LAGER … Variabile con la stagione. Tutte le ore di luce sono ore lavorative: perciò si va da un orario di lavoro minimo invernale (8-12 e ) e un minimo estivo ( e 13-18) Solo in caso di nebbia fitta non si lavorava, ma nelle domeniche estive sì.
i deportati venivano malnutriti … Infatti questo è tutto ciò che mangiavano.. - A colazione: mezzo litro di caffè. -A pranzo: 1 litro di minestra con verdure avariate. - A cena: g di pane duro e 20 g di salame.
Un lavoro della Classe 3D