Definizione di un approccio per la prevenzione e gestione delle crisi di mercato Roma 20 maggio 2011 Lavorare ad un modello di intervento Dr. Pier Paolo Fraddosio Direttore dell’Ufficio Promozione e Aiuti Sociali
La povertà alimentare in Italia In Italia vi sono: 3,5 milioni di indigenti alimentari di cui 7 % bambini tra 0 e 5 anni 22% anziani > 65 anni
Reg. (UE) 807/2010 Reg. (UE) 945/2010 CAA LOTTA ALL’INDIGENZA ALIMENTARE LOTTA ALL’INDIGENZA ALIMENTARE Circolare AGEA Piano annuale delle forniture Capillarità e credibilità delle strutture caritative Procedure di gara Procedure di previsione fabbisogno alimentare Efficaci strumenti di controllo Cooperazione tra i soggetti coinvolti
Criteri per il riconoscimento Finalità sociale Rappresentatività Capacità distributiva e di stoccaggio Diffusione nel territorio nazionale
La risposta organizzativa 7 Organismi Caritativi riconosciuti dall’AGEA con apposita delibera 252 Enti Caritativi capofila dotati di magazzini con celle frigorifere distribuiti su tutto il territorio nazionale Strutture caritative locali dove avviene la distribuzione agli indigenti Indigenti assistiti con ben interventi alimentari (pasti o equivalenti)
La risposta organizzativa da 15 a 18 gare ogni anno per l’acquisto degli alimenti controlli su tutta la produzione di ciascuna fornitura per verificare la qualità e il corretto confezionamento degli alimenti, realizzati sia presso gli stabilimenti di produzione e confezionamento che presso gli Enti Caritativi circa 800 interventi di controllo in loco per verificare la corretta gestione da parte degli Enti caritativi e delle loro strutture periferiche
Procedure di previsione fabbisogno alimentare Semplificazione ed informatizzazione delle richieste di alimenti presentate dagli Enti Caritativi Oltre l’80 % degli alimenti vengono richiesti dagli Enti Caritativi con modalità completamente informatizzata Procedure di gara tramite asta pubblica comunitaria aperta Ripartizione in lotti per una migliore distribuzione territoriale Trasparenza e accessibilità Accesso assicurato anche ad operatori comunitari non nazionali Gestione amministrativa della fornitura aggiudicata informatizzata Normativa qualitativa e sanitaria del prodotto Preferenza per gli alimenti di consumo tradizionale Ottima qualità organolettica degli alimenti Massimizzazione degli alimenti ottenuti a parità di qualità Efficacia ed efficienza delle procedure di gara e di previsione fabbisogno alimentare
Alimenti forniti tradizionalmente Pasta Riso Biscotti, fette biscottate e crackers Farina Formaggi DOP Latte Burro …………Olio di mais Zucchero …….Confettura di frutta
Alimenti introdotti dal 2011 Crema di riso Biscotti per l’infanzia Pastina Preparati di riso con verdure
Alimenti che vorremmo introdurre o incrementare Frutta e verdura tal quale Succhi di frutta Conserve di frutta Conserve e sughi di pomodoro Altre conserve Supporti essenziali per una alimentazione equilibrata
Le Prefetture effettuano: il Riconoscimento degli Enti e la loro iscrizione nell’apposito elenco (Circ. Min Int e ) il Coordinamento delle operazioni di distribuzione gratuita Controlli di II livello sul ritiro dell’orto frutta dal mercato Controlli campionari al 5 % sull’effettivo utilizzo presso OP e Enti Opere di beneficenza o enti caritativi, per attività a favore di persone senza i necessari mezzi di sussistenza Istituti di pena Scuole e Istituti di Istruzione Pubblica Colonie di vacanze Ospedali Ospizi per anziani la Circolare AGEA n.16 del prevede, che le OP Ortofrutticole prendano contatto con le Prefetture per la distribuzione di frutta a scopo di beneficenza il prodotto ritirato è oggetto di contributo al 100% con prezzi predeterminati Crisi di mercato L’attuale modello operativo Ortofrutta Reg. CE n. 1234/2007 e n. 1580/2007
Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Ancona nel 2009 ritiri per Tonn ortofrutta tal quale Complessivamente In Italia si stimano Consegne di orto frutta tal quale per Tonn
LIMITATA DISPONIBILITA’ DI FREDDO: LE CELLE FRIGORIFERE DEGLI ENTI CARITATIVI SONO DI PREFERENZA IMPEGNATE CON ALTRI ALIMENTI DI MAGGIOR VALORE MOLTE STRUTTURE PERIFERICHE SONO SPROVVISTE DI CELLE FRIGORIFERE COMPLESSITA’ ED ONEROSITA’ NELLA GESTIONE DELLA LOGISTICA ELEVATA DEPERIBILITA’ DEL PRODOTTO TAL QUALE Il sistema presenta limiti oggettivi perché non consente di valorizzare tutte le risorse di ortofrutta disponibili ( almeno 15 MEURO) LA SOLUZIONE A QUESTI PROBLEMI E’ LA TRASFORMAZIONE DELL’ORTOFRUTTA IN SUCCHI, CONSERVE, SUGHI, MARMELLATE PER AUMENTARNE LA CONSERVABILITA’ IN CONDIZIONI ORDINARIE
Unità Ortofrutta degli Organismi Pagatori Reg. CE n. 1234/2007 Reg. CE n. 1580/2007 CAA Rendere più efficace la gestione delle crisi di mercato valorizzando l’ortofrutta per la lotta all’indigenza alimentare Verifica di conformità della nuova procedura con i servizi della Commissione Procedure di gara Procedure di gestione fabbisogno Sistema di controllo Valorizzazione delle migliori capacità dei due sistemi operativi Corretta ripartizione dei ruoli e delle responsabilità Ufficio Promozione e Aiuti Sociali dell’OP AGEA Reg. (UE) 807/2010 Reg. (UE) 807/2010 Reg. (UE) 945/2010
MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE DELL’ORTOFRUTTA MENO DEPERIBILE Sistema informatizzato per facilitare i contatti tra OP ed Enti Caritativi TRA LE PROPOSTE ATTUALMENTE ALLO STUDIO Trasformazione dell’ortofrutta destinata agli Enti Caritativi per aumentarne e facilitarne la conservazione Gare d’appalto Comunitarie per trasformazione e consegna secondo lo schema “Aiuti agli indigenti”
L’Ortofrutta viene consegnata all’Aggiudicatario che fornisce agli Enti caritativi prodotto trasformato (purché di origine comunitaria) L’aggiudicatario riceve in cambio del servizio di trasformazione e consegna parte della Ortofrutta ritirata Gare d’appalto comunitarie per trasformazione e consegna secondo lo schema “Aiuti agli Indigenti” L’Ortofrutta viene consegnata all’Aggiudicatario che fornisce agli Enti caritativi il corrispondente tecnico in prodotto trasformato (purché di origine comunitaria) L’aggiudicatario riceve in cambio del servizio di trasformazione e consegna Cereali in Ammasso, fornendo agli Enti Caritativi anche Succhi, conserve o sughi aventi tra gli Ingredienti i cereali
Valutare l’andamento delle crisi, i fabbisogni reali degli Enti Caritativi, gli aspetti amministrativi Costituire un gruppo di lavoro partecipato dal Mipaaf, dall’AGEA, dalle filiere dell’ortofrutta e dagli Enti Caritativi Costruire una nuova procedura per l’ortofrutta Sottoporre la nuova procedura alla verifica di conformità con i servizi della Commissione PER CONSEGUIRE L’OBIETTIVO
Queste slides possono essere scaricate dal sito Grazie per l’attenzione