I DECRETI DI DEPENALIZZAZIONE : TRA PRIVATIZZAZIONE DELLA PENA E PUBBLICIZZAZIONE DEL RISARCIMENTO Federico Belli (giudice presso il Tribunale di Asti)

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I DECRETI DI DEPENALIZZAZIONE : TRA PRIVATIZZAZIONE DELLA PENA E PUBBLICIZZAZIONE DEL RISARCIMENTO Federico Belli (giudice presso il Tribunale di Asti)

IL DIRITTO PENALE COME «EXTREMA RATIO» La Corte Costituzionale, fin dal 1989 (sent. N. 487/1989) ha stabilito che le scelte legislative in materia penale devono rispettare tre principi SUSSIDIARIETA’ PROPORZIONALITA’ FAMMENTARIETA’

SUSSIDIARIETA’ il diritto penale intervenga soltanto allorché non venga offerta adeguata tutela a determinati beni da parte degli altri rami dell'ordinamento PROPORZIONALITA ’ sussista un rapporto di proporzione, ovvero di congruenza degli strumenti normativi rispetto alle finalità da perseguire FRAMMENTARIETA’ l’intervento penale abbia natura “puntiforme”, ovvero intervenga soltanto in presenza di seri e concreti vuoti di tutela

I DECRETI N. 7 e 8 del  Abrogano alcuni reati  Derubricano in illeciti amministrativi (o civili) altrI reati  Alcuni degli illeciti depenalizzati sono indicati nominativamente  Altri sono oggetto di una previsione generale: «tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell'ammenda» (art. 1 c. 1 d. lgs. 8/2016)

L’EFFICACIA ABROGATIVA «IMMEDIATA»  Sostenuta dalla sola giurisprudenza di merito  Esclude rilevanza penale alle condotte «apparentemente» tipiche, ma in concreto non lesive del bene giuridico  È il caso del c.d. «reato di clandestinità» (art. 10-bis d. lgs. 286/98)  La Cassazione l’ha costantemente esclusa  La legge 67/2014 ha conferito al Governo una delega, implicante la necessità del suo esercizio per la depenalizzazione  pertanto, fino all’emanazione dei decreti delegati, non sussiste alcuna «depenalizzazione»  Cass /2015

LE NUOVE SANZIONI INTRODOTTE DAI DECRETI 7 E 8  SANZIONI AMMINISTRATIVE  Già note al nostro ordinamento (cfr. l. 689/1981)  SANZIONI PECUNIARIE CIVILI  Sono una novità  Introdotte e disciplinate per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano

PENE PRIVATE LE SANZIONI PECUNIARIE CIVILI DANNI PUNITIVI FIGURA IBRIDA

LA DISCIPLINA DELLE SANZIONI PECUNIARIE CIVILI  Termine di prescrizione pari a 5 anni (art c.c.)  La «reiterazione»  Disciplina processuale (cod. proc. civ.)  Modalità di pagamento della sanzione  La somma è devoluta alla cassa delle ammende Criteri di commisurazione della sanzione (art. 133 c.p.)  gravità della violazione;  reiterazione dell'illecito;  arricchimento del soggetto responsabile;  opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze dell'illecito;  personalità dell'agente;  condizioni economiche dell'agente;

I «punitive damages»  La Cassazione li ha ritenuti incompatibili con l’ordinamento italiano (Cass. Civ. 1781/2012)  Nel nostro ordinamento l’illecito non è fonte di arricchimento per il danneggiato  Costituiscono una vera e propria «punizione» per la condotta del danneggiante  Provengono dall’esperienza giuridica anglosassone  Le loro principali funzioni sono «deterrence» e «compensation»

LE «PENE PRIVATE»

 Sono poste a tutela di interessi privati  Sono applicate tramite il filtro giudiziale e su iniziativa della parte danneggiata o esposta a pericolo (in contrapposizione con il principio di obbligatorietà dell’iniziativa pubblica)  Sono contrassegnate dal fine preventivo ed afflittivo, in forma esclusiva o prevalente, e non da una finalità meramente riparatoria

LE «PENE PRIVATE»  Sono espressione del principio del diritto penale come extrema ratio  Attuano il principio di sussidiarietà nella tutela degli interessi del cittadino  La tecnica normativa è più duttile e snella, non sono soggette al principio di tassatività e nemmeno a quello della riserva di legge  Non devono sottostare ai vincoli costituzionali previsti per la materia penale

LE PENE PRIVATE E LE GARANZIE COSTITUZIONALI TASSATIVITA’ RISERVA DI LEGGE PERSONALITA’ NULLA POENA SINE LEGE

LE SANZIONI PECUNIARIE CIVILI  La Cassazione ha ritenuto incompatibile con il nostro ordinamento il requisito dell’arricchimento del danneggiato, proprio dei «punitive damages»  Il decreto n. 7/2016 prevede testualmente, all’art. 10, che “il provento della sanzione pecuniaria civile è devoluto a favore della Cassa delle ammende ” SONO PENE PRIVATE

LA «PENA» SECONDO LA CEDU  La denominazione di una sanzione come «pena» ha un valore meramente indicativo  Occorre fare riferimento ad indici concreti per capire se una sanzione sia o no una «pena»: a)la natura dell’infrazione sanzionata, b)la gravità della sanzione, c)la durata, le modalità d’esecuzione della stessa, d)rischio di un “pregiudizio importante” in capo al sanzionato

Il caso «Grande Stevens» ( CEDU, sez. 2, )  È «pena» quella sanzione che, per natura e livello di gravità, rientri in linea generale nell’ambito della «materia penale»  le ammende erano, visto il loro ammontare, di una innegabile severità che comportava per gli interessati conseguenze patrimoniali importanti  il carattere penale di un procedimento è subordinato al grado di gravità della sanzione di cui è a priori passibile la persona interessata e non alla gravità della sanzione alla fine inflitta

C’E’ STATA VERAMENTE UNA DEPENALIZZAZIONE ? APPLICABILITA’ DELLE GARANZIE COSTITUZIONALI IRRETROATTIVITA’ della norma SFAVOREVOLE CASISTICA FORMAZIONE CONTINUA