REGIONE LAZIO REGIONE LAZIO Pianificazione d’emergenza del livello provinciale Borgo di Fossanova, Priverno 1 febbraio 2012 RISCHIO IDRAULICO ing. Francesco.

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REGIONE LAZIO REGIONE LAZIO Pianificazione d’emergenza del livello provinciale Borgo di Fossanova, Priverno 1 febbraio 2012 RISCHIO IDRAULICO ing. Francesco Gubernale

3 Velocity Velocity

Lateral Erosion 1 Meandering Streams

Regione Lazio - Assessorato Ambiente - Area Difesa del suolo

Fiume Versilia - sormonto argine 19 giugno 1996

Definizione del Rischio Elementi a Rischio (element at risk E): popolazione, proprietà, infrastrutture, attività economiche, inclusi i servizi pubblici etc., a rischio in una data area.  Vulnerabilità (vulnerability V): grado di perdita prodotto su un certo elemento o gruppo di elementi esposti a rischio risultante dal verificarsi di un fenomeno naturale di una certa intensità. (indice della capacità di sopportazione di un evento) Pericolosità (hazard H): probabilità che un fenomeno potenzialmente distruttivo si verifichi in un dato periodo di tempo ed in una data area.

Bacino fiume Mignone

Modelli idraulici modalità di propagazione delle onde di piena all’interno degli alvei fluviali Nei modelli monodimensionali la simulazione del moto idraulico viene effettuata assumendo una velocità costante all’interno della singola sezione ma variabile lungo il corso d’acqua da sezione a sezione Nei modelli monodimensionali la simulazione del moto idraulico viene effettuata assumendo una velocità costante all’interno della singola sezione ma variabile lungo il corso d’acqua da sezione a sezione I modelli idraulici bidimensionali, naturalmente più complessi di quelli monodimensionali, richiedono maggiori informazioni di tipo topografico, idraulico e geomorfologico del territorio. In questo tipo di modelli per rispondere in modo più inerente alla realtà fisica del problema trattato la velocità in ogni sezione è caratterizzata da due componenti planimetriche in modo che sia possibile tener conto delle così dette “correnti trasversali”. Questi modelli rispondono efficacemente al problema della propagazione di onde di piena in alvei complessi caratterizzati da notevoli variazioni topografiche, idrauliche e geomorfologiche. Essi sono altresì indispensabili per la predisposizione dei piani di assetto idrogeologico del territorio (PAI) in quanto consentono di delimitare con precisione le aree a rischio di esondazione per eventi di piena eccezionali I modelli idraulici bidimensionali, naturalmente più complessi di quelli monodimensionali, richiedono maggiori informazioni di tipo topografico, idraulico e geomorfologico del territorio. In questo tipo di modelli per rispondere in modo più inerente alla realtà fisica del problema trattato la velocità in ogni sezione è caratterizzata da due componenti planimetriche in modo che sia possibile tener conto delle così dette “correnti trasversali”. Questi modelli rispondono efficacemente al problema della propagazione di onde di piena in alvei complessi caratterizzati da notevoli variazioni topografiche, idrauliche e geomorfologiche. Essi sono altresì indispensabili per la predisposizione dei piani di assetto idrogeologico del territorio (PAI) in quanto consentono di delimitare con precisione le aree a rischio di esondazione per eventi di piena eccezionaliesondazione

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO INDIVIDUAZIONE DEL BACINO IMBRIFERO E DELLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE E DI USO DEL SUOLO DETERMINAZIONE DELLE PORTATE DI PROGETTO simulazione afflussi deflussi - valutazione dell’idrogramma di piena SIMULAZIONE IDRAULICA IN MOTO VARIO O PERMANENTE INDIVIDUAZIONE DELLE AREE INONDABILI

Classificazione del rischio La Legge 267/98 definisce quattro classi di rischio a gravosità crescente: dalla classe 1 (rischio moderato) alla classe 4 (rischio molto elevato). In conformità a quanto stabilito da detta normativa. Nelle classi R3 ed R4 sono contemplati danni gravi ad importanti infrastrutture e/o perdite di vite umane. La Legge 267/98 definisce quattro classi di rischio a gravosità crescente: dalla classe 1 (rischio moderato) alla classe 4 (rischio molto elevato). In conformità a quanto stabilito da detta normativa. Nelle classi R3 ed R4 sono contemplati danni gravi ad importanti infrastrutture e/o perdite di vite umane. Nella normativa esse risultano così definite: Nella normativa esse risultano così definite: R1rischio moderato: Danni sociali ed economici marginali e danni al patrimonio ambientale modesti; R2rischio medio: danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non pregiudicano l’incolumità delle persone e la funzionalità delle infrastrutture; R3Rischio elevato. Possibili problemi per l'incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, interruzione di funzionalità delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale; R4Rischio molto elevato. Sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economiche.

Valutata la possibilità che in una determinata area si verifichi un evento critico e perimetrata esattamente la porzione di territorio coinvolto dal fenomeno, qualora all'interno di esso siano presenti residenze civili oppure edifici ed infrastrutture di primaria importanza o vi siano svolte attività socio-economiche o esso costituisca patrimonio ambientale, e qualora si giudichi che il verificarsi del fenomeno possa indurre su questi "elementi a rischio" problemi, perdite, danni funzionali o gravi, allora l'area occupata dall'elemento a rischio costituisce l'area a rischio. Per la valutazione del rischio si sono considerati quali elementi condizionanti: l'incolumità delle persone, gli agglomerati urbani, gli insediamenti produttivi, gli impianti tecnologici, le infrastrutture strategiche, i beni ambientali e culturali, le aree di servizio pubblico e privato o per impianti sportivi, ricreativi, ricettivi.

Zonizzazione delle aree di rischio

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE A CRITICITA’ PER FENOMENI IDRAULICI O GRAVITATIVI DETERMINAZIONE DEI LIVELLI DI PERICOLOSITA’ DETERMINAZIONI DEGLI ELEMENTI VULNERABILI E DEI LIVELLI DI DANNO INDIVIDUAZIONE DELLE AREE A DIVERSO GRADO DI RISCHIO

Regione Lazio - Assessorato Ambiente - Area Difesa del suolo

acqua

Trasporto solido Trasporto solido

Versilia 19 giugno Comune di Ponte Stazzenese Versilia 19 giugno Comune di Ponte Stazzenese

Genova nubifragio del 4 novembre 2011 Genova nubifragio del 4 novembre 2011

Obiettivi fondamentali della legge Riorganizzazione delle funzioni e dei servizi di difesa del suolo, di polizia idraulica, di controllo del territorio Superare la frammentazione di competenze tra i diversi soggetti in campo : uffici statali, regionali, degli enti locali, dei consorzi di bonifica Regione Lazio L.R.53/98 “Organizzazione regionale della Difesa del Suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989 n 183”

Deleghe La Regione mantiene i compiti istituzionali della pianificazione e della programmazione e tutte le attività di indirizzo e di organizzazione funzionale Vengono individuati soggetti operativi (ARDIS, consorzi di bonifica ) con funzioni operative Agli Enti Locali ( Province, Comuni, Comunità montane) vengono attribuite le funzioni amministrative di governo (gestione) e di controllo Regione Lazio L.R.53/98 “Organizzazione regionale della Difesa del Suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989 n 183”

Nuova organizzazione delle funzioni La Regione mantiene: le competenze idrauliche relative al reticolo idrografico principale dei maggiori bacini idrografici ( Tevere, Liri, Fiora, Marta, Mignone, Arrone…..) le competenze idrauliche relative al reticolo idrografico principale dei maggiori bacini idrografici ( Tevere, Liri, Fiora, Marta, Mignone, Arrone…..) la difesa della costa. la difesa della costa. Alle Province sono attribuite le funzioni relative a: le competenze sul reticolo idrografico minore ( opere idrauliche, polizia idraulica, servizio di piena e pronto intervento, autorizzazioni e pareri), le competenze sul reticolo idrografico minore ( opere idrauliche, polizia idraulica, servizio di piena e pronto intervento, autorizzazioni e pareri), La bonifica,La bonifica, La forestazione e la sistemazione idraulica forestaleLa forestazione e la sistemazione idraulica forestale Regione Lazio L.R.53/98 “Organizzazione regionale della Difesa del Suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989 n 183” Ai comuni sono attribuite le funzioni relative a: Le opere di consolidamento degli abitati,Le opere di consolidamento degli abitati, Le opere di bonifica in ambito urbano,Le opere di bonifica in ambito urbano, Le opere di manutenzione di difesa delle coste.Le opere di manutenzione di difesa delle coste.

La nuova organizzazione operativa Compiti Assicura sul territorio regionale la presenza di una struttura specializzata con compiti tecnico operativi e di controllo relativi alle opere di difesa del suolo di competenza regionale. Opere idrauliche e relativi servizi inerenti le aste principali dei bacini idrografici di interesse regionale;Opere idrauliche e relativi servizi inerenti le aste principali dei bacini idrografici di interesse regionale; Difesa della costa.Difesa della costa. Progettazione e realizzazione delle opere derivanti dalla programmazione regionale,Progettazione e realizzazione delle opere derivanti dalla programmazione regionale, Manutenzione ordinaria e straordinaria della aste fluviali,Manutenzione ordinaria e straordinaria della aste fluviali, Servizio di piena e di polizia idraulica,Servizio di piena e di polizia idraulica, Emissione di pareri sulle opere e sulle domande di concessione delle aree demanialiEmissione di pareri sulle opere e sulle domande di concessione delle aree demaniali Monitoraggio del territorioMonitoraggio del territorio Pronto interventoPronto intervento ARDIS Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo Organo strumentale e di gestione della Regione. Regione Lazio L.R.53/98 “Organizzazione regionale della Difesa del Suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989 n 183”

La nuova organizzazione operativa Compiti Oltre ai tradizionali compiti connessi all’esercizio ed alla manutenzione delle opere di bonifica, assicura sul territorio regionale la presenza di una struttura specializzata con compiti tecnico operativi e di controllo relativi alle opere di difesa del suolo di competenza provinciale Opere idrauliche e relativi servizi inerenti il reticolo secondario dei bacini idrografici di competenza delle province;Opere idrauliche e relativi servizi inerenti il reticolo secondario dei bacini idrografici di competenza delle province; Progettazione e realizzazione delle opere derivanti dalla programmazione regionale,Progettazione e realizzazione delle opere derivanti dalla programmazione regionale, Servizio pubblico di manutenzione delle aste di competenza provinciale,Servizio pubblico di manutenzione delle aste di competenza provinciale, Servizio di piena e di polizia idraulica,Servizio di piena e di polizia idraulica, Monitoraggio del territorioMonitoraggio del territorio Pronto interventoPronto intervento Consorzi di bonifica Organo strumentale e di gestione delle Province. E’ dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, di autonomia amministrativa, patrimoniale e contabile. Regione Lazio L.R.53/98 “Organizzazione regionale della Difesa del Suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989 n 183”

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