Obiettivi e struttura della lezione LE STRATEGIE COMPETITIVE Obiettivo della lezione Analizzare i comportamenti competitivi delle imprese Struttura della.

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Obiettivi e struttura della lezione LE STRATEGIE COMPETITIVE Obiettivo della lezione Analizzare i comportamenti competitivi delle imprese Struttura della lezione - analisi di settore (concorrenza allargata, modello Abell) - catena del valore - leadership di costo - differenziazione - focalizzazione

La concorrenza allargata L’attrattività di un settore deve essere valutata analizzando le 5 forze competitive (Porter), ampliando cioè l’analisi della concorrenza anche a quella potenziale.

Il modello di Abell Il modello delimita il campo in cui si svolge la competizione sulla base dei 3 elementi principali:

Il modello di Abell IMBARCAZIONI DA DIPORTO Scafo in fibra Scafo di legno Praticare vela Pesca Zona 1 Zona 2 Sci d’acqua Funzioni d’uso Clienti Tecnologie

Il modello di Abell INTERMEDIAZIONE TURISTICA Telefono Web Face to face Business Leisure Studio Incoming outgoing Funzioni d’uso Clienti Tecnologie

Il modello di Abell INTERMEDIAZIONE TURISTICA

La catena del valore L’impresa, con la sua attività, crea un valore per il cliente, che è misurato dal prezzo che questi paga o sarebbe disposto a pagare per ottenere il prodotto. Il margine è il valore che residua all’azienda dopo aver coperto i costi associati allo svolgimento di tutte le attività necessarie per progettare, produrre, promuovere e commercializzare il prodotto.

Leadership di costo strategia competitiva attraverso la quale le imprese tentano di ottenere un Vantaggio Competitivo attraverso la riduzione dei costi rispetto ai concorrenti

Differenziazione Si ricerca il vantaggio competitivo incrementand o il valore percepito dei prodotti o dei servizi rispetto a quelli di altre aziende

Focalizzazione le imprese si posizionano in nicchie di mercato, meno attrattive per altri concorrenti, in cui riescono ad ottenere vantaggi competitivi

La strategia competitiva: il caso Disney 1984 profitti di 242 mln $, 77% da parchi a tema, 1% da incassi cinematografici M. Eisner (da Paramount) diviene Presidente 3 decisioni innovative: 1.Aumento dei prezzi d’ingresso dei parchi a tema (dall’84 al 89 si passa da 186 mln $ a 787 mln $ di profitti ) 2.Sviluppo di nuovi film e programmi televisivi (Re Leone incassa 740 mln $ al botteghino, + 1 Mld $ merchandising + home video) 3.Diversificazione puntando sulle risorse uniche di Disney: a)Canali televisivi (Disney Channel) b)Produzione televisiva c)Nuovi parchi a tema d)Disney Stores e)Turismo: hotel e navi da crociera f)Settore editoriale 4.Nel 84 il valore di mercato della Disney era di 2 mld di $, nel ’94 diviene di 28 mld $

Il modello VRIO la forza di un’impresa sarà tanto maggiore quanto più potrà mettere in campo delle “competenze distintive” ossia attributi e condizioni non in possesso di altre imprese concorrenti