L’Ecomuseo di valle d’Itria nella pianificazione locale e di area vasta “Dovunque si vada in Puglia, si vedono pietre che si aggregano, si cercano, si.

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Transcript della presentazione:

L’Ecomuseo di valle d’Itria nella pianificazione locale e di area vasta “Dovunque si vada in Puglia, si vedono pietre che si aggregano, si cercano, si compongono, come se invece di essere pietre fossero calamite” Cesare Brandi 1 Arch. Eugenio Lombardi – coordinatore Laboratorio di Urbanistica Partecipata di Locorotondo promotore e coordinatore Ecomuseo di valle d’Itria

APPROCCIO ESTETICO-FORMALE L.778 /1922 “Per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico" Art.1 Sono dichiarate soggette a speciale protezione le cose immobili la cui conservazione presenta un notevole interesse pubblico a causa della loro bellezza naturale o della loro particolare relazione con la storia, civile e letteraria. Sono protette altresì dalla presente legge le bellezze panoramiche. Art.4 L’autorità governativa potrà altresì prescrivere opere di tutela strettamente necessarie per impedire danneggiamenti a bellezze naturali. 2

UN APPROCCIO DICHIARATAMENTE IDENTITARIO: La Convenzione Europea del paesaggio (2000) “Paesaggio ” : designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni “Obiettivo di qualità paesaggistica” : designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita “Pianificazione dei paesaggi” : indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi “Salvaguardia dei paesaggi” : indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e/o dal tipo d’intervento umano 3

QUALI SOGGETTI? “Il paesaggio deve diventare un tema politico di interesse generale, poiché contribuisce in modo rilevante al benessere dei cittadini europei che non possono più accettare di “subire” i loro paesaggi, quale risultato di evoluzioni tecniche ed economiche decise senza di loro. Il paesaggio è una questione che interessa tutti i cittadini e deve venire trattato in modo democratico, soprattutto a livello locale e regionale.” Convenzione europea del paesaggio 4

ECOMUSEO E PAESAGGIO IN UN APPROCCIO SISTEMICO Paesaggio come unità dinamica formata da diversi elementi, fra i quali intercorrono relazioni multidirezionali (con scambio di energia, informazioni) dalle quali dipende la capacità del paesaggio di funzionare come sistema. Se i diversi elementi non si riconoscono, se non interagiscono, l’organizzazione complessiva del paesaggio ne viene compromessa; la mancanza di relazioni degrada il sistema a insieme, riducendone il funzionamento autonomo e aumentando la richiesta energetica esterna per continuare a funzionare 5

PRINCIPALI FATTORI DI VULNERABILITA’ - iperstrutturazione del territorio - specializzazione degli elementi che costituiscono il paesaggio - alta eterogeneità prodotta da elementi che non si relazionano reciprocamente - velocità delle trasformazioni ESITI - banalizzazione degli ecosistemi - frammentazione e disordine territoriale - perdita del valore documentario del territorio - riduzione della capacità di autorganizzazione del sistema 6

I VALORI DEL PAESAGGIO: IL TERRITORIO AL FUTURO “… I paesaggi hanno sempre subito mutamenti e continueranno a cambiare, sia per effetto dei processi naturali che per azione dell’uomo… L’obiettivo dovrebbe essere quello di accompagnare i cambiamenti futuri riconoscendo la grande qualità dei paesaggi che abbiamo ereditato dal passato, sforzandoci di preservare e ancor meglio di arricchire tale diversità e tale qualità invece di lasciarla andare in rovina… E’ questa la base di qualsiasi sviluppo sostenibile”. Convenzione europea del paesaggio 7

DALLO SLOW FOOD ALLA SLOW ARCHITECTURE: un ritorno ai piaceri della vita e all’umanità dei tempi Per secoli il progredire degli eventi e delle trasformazioni ha rispettato i tempi degli uomini e delle donne, che hanno attraversato i luoghi e lasciato le proprie impronte, i propri segni. Nel lento scorrere della sua vita, l’Uomo ha sentito il bisogno di fermare il Tempo, e ha inventato i monumenti (Lewis Mumford) La nostra è una terra straordinaria, che non vuole essere violentata, consumata: chiede di essere accompagnata in un percorso di trasformazione nei giusti tempi dell’uomo, lentamente, senza ingordigia, con il piacere della degustazione, perché domani ci sia ancora, per noi e per i nostri figli 8

L’ECOMUSEO DI VALLE D’ITRIA 9 Superficie : 720 kmq Abitanti:

COSA VUOLE ESSERE L’Ecomuseo di Valle d’Itria vuole essere un museo di vita diffuso sul territorio che si propone di documentare, conservare e valorizzare i tanti siti naturali e le altrettanto numerose manifestazioni della cultura materiale e immateriale (trulli, masserie, iazzili, muretti a secco, tratturi, pozzi, lavatoi, aree archeologiche, ma anche pratiche di vita e di lavoro, saperi tradizionali, produzioni locali) che in valle d’Itria costituiscono un vero e proprio sistema L’Ecomuseo comprende numerose emergenze, naturali e antropiche, legate tra loro dalla stessa storia geologica e da un’attività materiale comune, quella dell’utilizzo del suolo a fini agricoli, produttivi, domestici e della pietra a fini abitativi, stradali, di confine. Ciò significa che il territorio non è fatto di soli ambienti, con le loro componenti biotiche e abiotiche, ma ingloba pure la storia degli uomini che vi hanno abitato e lavorato nel passato (e che continuano a farlo) e le tracce che l’hanno segnato. Il paesaggio agrario tradizionale “La forma che l’uomo, nel corso e ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale” (Emilio Sereni, 1961) 10

GLI ELEMENTI DI FONDO CHE LO CONTRADDISTINGUONO: la presenza di un complesso patrimonio locale che assume una connotazione profondamente legata al territorio che lo identifica (genius loci); l’approccio interdisciplinare ed olistico che caratterizza l’attività di valorizzazione, con il superamento della tradizionale distinzione tra “capitale” culturale e naturale; l’attenzione al legame tra comunità e territorio e al loro sviluppo, con il recupero delle radici storiche della comunità e della memoria; l’attenzione all’ambiente anche per conservarlo con un’azione mirata; la fruizione diretta dell’ecomuseo da parte delle comunità locali (soprattutto nella loro componenti scolastiche) ed il coinvolgimento di queste nelle attività che vi vengono promosse. 11

LE PARTICOLARI CONDIZIONI CHE RAFFORZANO IL PROCESSO DI VALORIZZAZIONE IN CORSO: Tra i servizi messi in atto per promuovere la conoscenza e la fruizione del patrimonio territoriale vanno annoverati: musei cittadini del territorio, quali centri di documentazione aperti al pubblico e già fruibili; la pluralità di siti o di stazioni oggetto di visita e di osservazione; la presenza di sentieri o percorsi tematici che definiscono una complessa rete di interrelazioni. FINALITA’ DEL PROCESSO: la creazione di nuovi strumenti didattici; l’uso sperimentale della tecnica dell’interpretazione, ovvero la capacità di comunicare i significati e i valori dei luoghi visitati, evidenziandone gli aspetti non visibili e i collegamenti tra le singole manifestazioni; la ricerca di un percorso innovativo per lo sviluppo sostenibile; la creazione e il consolidamento dell’identità locale. 12

CAMMINARE INSIEME NELLA RICCHEZZA DELLE DIVERSITA’: LE MAPPE DI COMUNITA’ Il progetto propone nell’ambito della valle d'Itria un processo di sviluppo basato sulla partecipazione attiva dei giovani e finalizzato alla “ricostruzione” dell’identità dei luoghi e delle persone che li abitano, non solo per difendere tale identità dall’omologazione ma pure per interpretarla e utilizzarla nell’elaborazione di un nuovo scenario sociale e civile. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: favorire l’integrazione e la partecipazione attiva dei giovani alla vita della propria comunità; sostenere reti territoriali di aggregazione giovanile finalizzate alla riscoperta dell’identità locale; rafforzare nei giovani la capacità di assumersi responsabilità e operare in modo autonomo; favorire un approccio positivo al territorio da parte delle giovani generazioni. 13

L’ECOMUSEO DI VALLE D’ITRIA NEL PIANO URBANISTICO GENERALE DI LOCOROTONDO Il PUG accoglie al suo interno l’Ecomuseo di valle d’Itria, quale espressione delle componenti materiali e immateriali del paesaggio nei cui valori il Comune di Locorotondo si riconosce, adottando tale visione identitaria quale invariante strutturale della pianificazione strategica comunale. 14

GLI OBIETTIVI DEL PUG ECOMUSEALE - Forte identità territoriale da salvaguardare. - Pianificazione strategica comunale unitaria, con l’inglobamento nel PUG dei sottopiani specialistici : Piano di recupero del centro storico, Piano Urbano della Mobilità, Piano del Colore, Piano dei Tempi e degli Spazi, Piano di riqualificazione delle periferie. - Recupero del centro storico attraverso la pedonalizzazione, il ritorno degli abitanti, l’offerta di servizi commerciali di vicinato oggi assenti, l’incentivazione all’ingresso di artigiani e artisti. - Nuovi rapporti nel sistema urbano mono-policentrico di centro urbano – contrade – rete di masserie – residenze rurali diffuse. - Miglioramento della qualità di vita nelle aree rurali a residenza diffusa attraverso un ampio programma di recupero e riqualificazione di trulli, masserie, muretti a secco e l’offerta di servizi generali decentrati nelle contrade maggiori. - Miglioramento delle prospettive turistiche attraverso un generale innalzamento della qualità fisica e culturale del territorio. - Recupero di produzioni agrarie di eccellenza. - Realizzazione di un polo congressuale e culturale con il riuso di parte del complesso delle Cantine sociali e il recupero dei vecchi depositi delle Ferrovie del Sud-Est come spazio polifunzionale per teatro, musica, mostre. - Realizzazione di una fattoria socio-didattica. - Realizzazione di laboratori ludico-didattici (scuola di architettura e urbanistica per bambini e giovani) 15

GLI STRUMENTI - Intenso programma di partecipazione, con un cronoprogramma della durata di un anno di incontri settimanali con i cittadini, quindicinali con gli stake holders e periodici con le categorie professionali e produttive; - coinvolgimento di bambini e giovani delle scuole locali nella riprogettazione di spazi urbani; - Premialità con cubatura destinata esclusivamente ai servizi, per progetti di recupero di trulli e masserie basati sul “manuale di buone prassi”, che coinvolgano imprese artigiane qualificate e certificate e che utilizzino la pietra a secco, il legno e il ferro battuto; - parziale modifica di destinazione d’uso per consentire e incentivare l’offerta di ospitalità rurale diffusa; - costituzione del Consorzio degli Artigiani e Artisti della pietra a secco, del legno e del ferro battuto; costituzione del Consorzio dei Produttori agroalimentari; - organizzazione del “mercato del contadino” domenicale nel centro storico per la vendita diretta; - istituzione di una Scuola di Alta formazione nella lavorazione e uso della pietra a secco, con cantieri- scuola; - istituzione di un Premio Nazionale per il miglior progetto di recupero e la migliore nuova architettura in pietra a secco; - istituzione del “marchio di qualità Città di Locorotondo” quale premessa per il “marchio di qualità Valle d’Itria”; - recupero ambientale con un ampio e incentivato programma di smantellamento e smaltimento delle coperture in lastre di cemento-amianto - utilizzo diffuso di sistemi energetici alternativi non impattanti (guaine fotovoltaiche al silicio amorfo) con incentivazione all’utilizzo sulle vecchie costruzioni e l’obbligo normativo sulle nuove 16

I SEGNI DI OGGI, LA STORIA DI DOMANI La Valle d’Itria è conosciuta come unica al mondo per lo straordinario scenario naturale e per la presenza della pietra, segno di percorsi millenari. Storie e culture si sono incrociate e plasmate, fino ad immergere la valle nel Tempo dell’Uomo. Cielo e terra si incontrano nel bianco accecante dei trulli, mentre gli antichi borghi chiedono capacità di guardare al passato e di vivere al presente per un futuro possibile. “Valle d’Itria – Valle delle Culture”, un grande progetto che vuole fare di una terra così straordinaria un contenitore di segni d’arte provenienti da tutto il mondo. Ideato da Eugenio Lombardi Promosso dal Laboratorio di Urbanistica Partecipata di locorotondo Aperto alla partecipazione paritaria dei Comuni aderenti all’Ecomuseo di Valle d’Itria 17

“VALLE D’ITRIA – VALLE DELLE CULTURE” Motivazioni I Comuni Ecomuseali si interrogano sul proprio futuro rimettendo in moto l’orologio del tempo. Bisogno di azioni collettive di elevata qualità, capaci di incidere permanentemente sul territorio con importanti ricadute fisiche, sociali e produttive Obiettivi I percorsi si insinueranno nella campagne, nei borghi, nelle contrade con momenti di riflessione che utilizzeranno la materia dei luoghi, la luce e i colori della nostra terra e nella ricchezza del confronto tra le diversità li arricchiranno di nuove pagine di storia, nel pieno rispetto di quella esistente, i cui segni dovranno tutti essere recuperati e salvaguardati Strumenti La Circonvallazione di Locorotondo diventa “strada dell’Arte”: i rondò di interazione con la viabilità esistente a concorso internazionale per artisti, artigiani, uomini e donne di cultura, per trasformarli in scene d’Arte, incastonate nel grande scenario ambientale della valle d’Itria. Programmazione di interventi di “arte urbana” in collaborazione con Kankanpaa (Finlandia) Messa in rete di progetti culturali esistenti e/o innovativi per un ampio coinvolgimento degli abitanti dei borghi e delle campagne Il “Treno Europeo dell’Amicizia – Eurofestival Giovanile delle Culture” a ottobre in valle d’Itria 18

L’ECOMUSEO NELLA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE PTCP - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Primi obiettivi generali per il sistema insediativo provinciale: - Contenimento del consumo di suolo / valorizzazione dello spazio rurale - Rafforzamento del sistema insediativo policentrico - Decongestionamento e riequilibrio funzionale dell’area urbana centrale - Progettazione integrata delle aste complesse plurimodali - Connessione dei nodi specializzati alle grandi infrastrutture Il distretto culturale viene definito come un sistema reticolare, spazialmente delimitato, il cui nodo centrale è costituito dal processo di valorizzazione dell’asset territoriale rappresentato dai beni culturali, e gli altri nodi sono rappresentati: dai processi di valorizzazione delle altre risorse del territorio (i beni ambientali, le manifestazioni culturali ed i prodotti della cultura materiale ed immateriale del territorio, ecc.); dalle infrastrutture territoriali (servizi di trasporto, per il tempo libero, ecc.); dai servizi di accoglienza e dall’insieme delle imprese la cui attività è direttamente collegata al processo di valorizzazione dei beni culturali. I sub-sistemi che compongono rappresentano i gangli vitali di un distretto culturale : sub-sistema delle risorse territoriali; sub-sistema delle risorse umane e sociali; sub-sistema dei servizi di accessibilità; sub-sistema dei servizi di accoglienza; sub-sistema delle imprese. 19

L’ECOMUSEO NELLA PIANIFICAZIONE REGIONALE PPTR – Piano Paesaggistico Territoriale Regionale di Puglia I paesaggi della Puglia, prodotti nel tempo lungo i percorsi della storia delle “genti vive” che li hanno abitati e che li abitano, costituiscono il principale bene patrimoniale (ambientale, territoriale, urbano, socio/culturale) e la principale testimonianza identitaria per realizzare un futuro socio/economico durevole e sostenibile della regione. Un’identità che si è costruita nell’azione umana di lunga durata, esito evolutivo di dinamiche relazionali nelle quali le dimensioni dello spazio e del tempo sono indissolubilmente legate. Nel corso del 2007 l’Amministrazione Regionale ha avviato la redazione di un nuovo Piano Paesaggistico, coerente con le recenti innovazioni legislative, con l’obiettivo di realizzare uno strumento capace di riconoscere i principali valori del territorio della Regione, di definirne le regole d’uso e di trasformazione e di stabilire le condizioni normative e progettuali per la costruzione del paesaggio. Il paesaggio è un bene comune Il paesaggio ha il valore di un patrimonio che deve essere continuamente riprodotto mediante azioni di conservazione, valorizzazione, riqualificazione, progetto. Il paesaggio storico è ricco di idee, di invenzioni, di azioni, ma non dovrebbe essere inteso solo come una raccolta di beni di eccezionale bellezza e rarità; il paesaggio va indagato e decifrato come specchio dell’identità e dell’anima dei luoghi. Se lo si osserva così, il paesaggio storico è un giacimento straordinario di saperi e di culture d’uso del territorio. Il paesaggio è un ponte tra il passato e il futuro La riflessione sul paesaggio consente alla cultura locale di ripensare se stessa e di ancorare l’innovazione alla propria identità. I paesaggi pugliesi, prodotti nel tempo lungo i percorsi della storia da coloro che li hanno abitati e che li abitano, costituiscono il patrimonio sul quale fondare un futuro durevole e sostenibile della Regione non solo dal punto di vista ambientale, territoriale e urbano, ma anche dal punto di vista sociale e culturale 20

L’ECOMUSEO NELLA PIANIFICAZIONE DI AREA VASTA Piano Strategico Valle d’Itria – La Murgia dei trulli dal mare alla valle d’Itria Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Putignano, Noci Sette degli otto Comuni interessati dal Piano fanno parte dell’ambito che la Regione individuò, nel Complemento di Programma relativo al POR , quali Comuni appartenenti al Progetto Integrato Territoriale n.5 “Valle d’Itria”: Pur nell’appartenenza a diverse Province, l’Area, con una dimensione di 847 kmq e una popolazione di abitanti, nella sua continuità territoriale è caratterizzata da una pregnante tematizzazione con attrattori paesaggistici, ambientali, storico-culturali ed architettonici di notevole importanza 21

SOLO UN AUSPICIO O UNA PROSPETTIVA DI LAVORO? Comuni, Province e Regione insieme per estendere all’Ecomuseo e alla Valle d’Itria il riconoscimento di PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’ dell’UNESCO più area vasta di così! 22