diversAbile … sperimentare per comprendere 7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua “In principio la Terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella fatica. Per passare i fiumi non c’erano ponti. Non c’erano sentieri per salire sui monti. Ti volevi sedere? Neanche l’ombra di un panchetto. Cascavi dal sonno? Non esisteva il letto. Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali. Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali. Per fare una partita non c’erano palloni: mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni, anzi a guardare bene mancava anche la pasta.
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua Non c’era nulla di niente. Zero via zero, e basta. C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare, e agli errori più grossi si potè rimediare. Da correggere, però, ne restano ancora tanti: rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.” Storia universale di Gianni Rodari
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 Essere uomini significa far parte di un gruppo molto vasto, quello umano, tutti uguali ma anche tutti diversi nella nostra unicità
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 Le parole sottendono SIGNIFICATI cercare nuove parole significa trovare nuove piste e nuove strategie per riconoscere diritti e doveri di ciascuno
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 qualsiasi perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche. MENOMAZIONE
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 La menomazione rappresenta l'esteriorizzazione di uno stato patologico e, in linea di principio, essa riflette i disturbi a livello d'organo. La menomazione è caratterizzata da perdite o anormalità che possono essere transitorie o permanenti.
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua DEFICIT assenza, malformazione, insufficienza o anomalia di un organo, di una struttura anatomica, di una funzione psicologica o fisiologica. Si tratta di un elemento “dato”, non modificabile e irreversibile, e da considerare quindi parte della struttura permanente nell'individuo.
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua OSTACOLO L’insieme delle dimensioni sociali, culturali ed ecologiche che determinano l’organizzazione e il contesto di una società.
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua INCAPACITA’ Qualsiasi perturbazione, dovuta a un deficit delle attività fisiche e mentali considerate normali per un essere umano. Si manifesta nel grado di modificazione, per eccesso o per difetto, della capacità di svolgere un’attività fisica o mentale, in seguito a uno o più deficit.
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita e impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio. HANDICAP
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 Lo svantaggio proviene dalla diminuzione o dalla perdita della capacità di conformarsi alle aspettative o alle norme proprie dell'universo che circonda l'individuo. L'handicap rappresenta le conseguenze culturali, sociali, economiche e ambientali che per l'individuo derivano dalla presenza della menomazione e della disabilità.
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 qualsiasi restrizione o carenza (conseguente a una menomazione) delle capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti ritenuti normali per un essere umano. DISABILITA’
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 Le disabilità possono avere un carattere transitorio o permanente ed essere reversibili o irreversibili, progressive o regressive. La disabilità é caratterizzata da scostamenti, per eccesso o per difetto, nella realizzazione dei compiti e nella espressione dei comportamenti rispetto a ciò che sarebbe normalmente atteso.
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 DISABILITA’ sottolinea il DEFICIT, ciò che manca rispetto ad un’abilità accezione negativa si riferisce ad una logica di staticità, immutabilità
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 DIVERSABILITA’ sottolinea le ABILITA’ mostra FIDUCIA nello sviluppo e nella realizzazione di potenziali implica una pluralità di categorie di normalità: un arrivare in modo diverso allo stesso obiettivo e avere obiettivi diversi
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 ICF International Classification of Functioning TUTTI, in vari periodi della nostra vita, siamo disabili accento sul FUNZIONAMENTO come risultato dell’interazione tra condizione di salute e fattori contestuali (ambientali e personali) introduce la differenza tra capacità e performance
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 ICF International Classification of Functioning CAPACITA’: ciò che una persona sa fare senza mediatori contestuali PERFORMANCE: ciò che una persona sa fare con mediatori contestuali
ICF International Classification of Functioning CONDIZIONE DI SALUTE (disturbo o malattia) FUNZIONI e STRUTTURE CORPOREE (ex menomazione) ATTIVITA’ PERSONALE Capacità – Performance (ex disabilità) PARTECIPAZIONE SOCIALE (ex handicap) FATTORI CONTESTUALI FATTORI AMBIENTALI Facilitatori / Barriere FATTORI PERSONALI Interazioni tra le componenti dell’ICF
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 LA RELAZIONE D’AIUTO due persone inginocchiate, una davanti all’altra: si possono guardare negli occhi uno di fronte all’altro ALLA PARI abitanti dello stesso mondo che condividono la stessa realtà e perciò entrano in comunicazione vera
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua “Ho sempre immaginato il volontario (senza conoscerlo, naturalmente, solo la non-conoscenza favorisce la certezza) un punto di intersezione tra la vocazione mancata e la consolazione di sé. Finché ho conosciuto amici e amiche di Paolo. Questi giovani che lo accompagnano nelle pizzerie, nei cinema, nei negozi di dischi usati (…), sono gentili, misurati, discreti. In cambio non si aspettano nulla. Non si aspettano doni né ringraziamenti. E danno non solo aiuto, ma ciò di cui gli uomini hanno più bisogno quando non la sentono mai, la simpatia.” Nati due volte di Giuseppe Pontiggia
Daniela Masseroli e Viviana Vertua 7 febbraio 2008 Il termine HANDICAP è di origine irlandese (Larousse, 1873) ed è formato dalla fusione di tre termini: HAND (mano) IN (in) CAP (cappello)
7 febbraio 2008 Daniela Masseroli e Viviana Vertua Entrata nel gergo sportivo, la parola “handicap” indica una regola del gioco che, per compensare disparità e disuguaglianze, attribuisce a ciascuno dei contendenti vantaggi e svantaggi differenziati a seconda delle loro qualità. Il termine “handicappare” nasce, quindi, come termine che serve a creare equilibrio.