SOFT STARTER - INVERTER Il soft starter e l’inverter sono sistemi elettronici di avviamento di motori elettrici senza l’ausilio di componenti elettromeccanici.

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SOFT STARTER - INVERTER Il soft starter e l’inverter sono sistemi elettronici di avviamento di motori elettrici senza l’ausilio di componenti elettromeccanici. Caratteristiche comuni: -avviamento controllato del motore con limitazione della corrente di spunto del motore; -controllo e protezione del motore; -controllo remoto tramite BUS di campo; -riduzione degli shock elettrici e meccanici che permettono l’allungamento della vita delle parti. Differenze salienti tra inverter e soft starter: -rifasamento: nel caso di utilizzo di inverter non occorre utilizzare sistemi di rifasamento in quanto l’inverter si comporta come una batteria di rifasamento al contrario dei soft starter; -coppia nominale: l’avviamento con il soft starter è un tipo di avviamento a coppia ‘ridotta’. L’inverter invece avvia il motore con rapporto Volt/Herz costante quindi con coppia nominale. -variazioni di velocità il soft starter permette solo di avviare e arrestare il motore invece l’inverter permette anche di controllare la velocità del motore.

SOFT STARTER Il softstarter o avviatore elettronico dolce è uno tra i dispositivi maggiormente usati per l'avviamento dei motori. Tra i sistemi di avviamento a tensione statorica ridotta, il softstarter è indubbiamente il più performante. Ed è proprio per questo che queste tipologie di avviatori trovano sempre maggior impiego negli impianti. Questo avviene non solo per le caratteristiche proprie dei softstarter quale l'ottimizzazione dell'avviamento, ma anche per altri vantaggi quasi sempre presenti, quali l'arresto controllato, il risparmio energetico, le funzioni di monitoraggio e protezione motore. I tipici e principali campi di impiego del softstarter sono ventilatori, pompe, nastri trasportatori. Questi dispositivi sono composti da una elettronica di potenza e da un sistema di comando a microprocessore. Il funzionamento dei softstarters si basa sulla parzializzazione della tensione di rete attraverso tre coppie di tiristori in antiparallelo, una per fase. In alcune tipologie di soft starter è integrato un sistema di by-pass cioè un apparato elettronico o elettromeccanico che viene attivato quando il motore è arrivato a regime (tensione nominale). Il comando è fornito da un microprocessore il cui programma è memorizzato in una Eprom. Durante l'avviamento il microprocessore controlla i tiristori così da aumentare la tensione in modo continuo fino al raggiungimento del valore nominale, mentre la frequenza non viene assolutamente variata. Il risultato è quello di ottenere un avviamento dolce e graduale e una limitazione della corrente di avviamento senza brusche accelerazioni o strappi.

Ma il grande vantaggio del softstarter è soprattutto quello di ottimizzare l'avviamento per meglio adattarlo alle specificità del caso. Infatti i parametri di avviamento (tensione di alimentazione e tempo di rampa o di accelerazione) sono liberamente selezionabili. Grazie a questa caratteristica è possibile settare i valori più corretti di rampa e tensione così da garantire un avviamento dolce e graduale con un'accelerazione costante e con la minor corrente di spunto possibile. I principali vantaggi del softstart possono quindi essere riassunti in: limitazione della corrente di avviamento; avviamento graduale e senza strappi; regolabile e quindi adattabile alle specificità dell'applicazione; risparmio energetico; possibilità di disporre di un'apparecchiatura collegabile su una rete di comunicazione e quindi controllabile a distanza. limitazione degli shock meccanici e colpi d’ariete nelle condotte. Per contro, il loro principale svantaggio è il costo superiore rispetto agli altri sistemi di avviamento elettromeccanici a tensione statorica ridotta (stella-triangolo, reattanze, autotrasformatore...). PRINCIPALI FUNZIONI DEI SOFT STARTER Avviamento graduale a limitazione di corrente. In questo caso viene impostato un valore limite di corrente espresso in termini percentuali della corrente nominale del motore. Il softstarter controllerà la tensione ai terminali del motore in modo che la corrente del motore non superi mai questo valore durante l'avviamento. Solitamente i valori entro i quali la corrente può essere limitata variano dal 50 al 500% della corrente nominale. Arresto controllato. È la classica funzione di arresto. Con essa si ricrea una rampa inversa (non precisa come quella dell’inverter), cioè si fa in modo che durante la fase di arresto la tensione non venga subito tolta, ma progressivamente portata a zero seguendo una preimpostata rampa di discesa. Questa funzione è particolarmente utile in quelle applicazioni dove è importante controllare la fase di decelerazione, per esempio nel caso di un nastro trasportatore o di una pompa dove brusche frenate potrebbero generare numerosi problemi. Un caso particolare di decelerazione lenta è costituito dal controllo di pompe.