La visione sul futuro. Rimettere al centro le persone che lavorano Area Contrattuale Autostrade 5 aprile
I concetti fondamentali del Puzzle 2
L’obiettivo di un modello che «internalizzi» attività e definisca un «perimetro di applicazione contrattuale ed interlocuzione sindacale» crea presupposti per investimenti nel settore e generazione di politiche di filiera in grado di dare garanzie all’occupazione e alla qualità del servizio L’uguaglianza fra i lavoratori non è un dato scontato, ma si riafferma giorno per giorno attraverso le politiche contrattuali e il confronto costante con la quotidianità dell’operare in azienda. Sono le scelte di «partecipazione» e un modello che mantenga la centralità del ccnl, ma dia nel contempo «ruoli regolatori» alla contrattazione aziendale che, coniugate con oculate scelte sul mercato del lavoro, le opzioni che permettono di creare condizioni per cercare tale «uguaglianza»… 3
Assetti contrattuali 4 Scrivevamo nella Piattaforma (pag. 8, colonna destra) : S andro Gentili 22/12/2015
La Classificazione è diventata il «centro vitale» del nuovo contratto. La FIT ha elaborato e condiviso con le altre sigle nei passati rinnovi e nella sua riflessione verificata nella dimensione lavorativa quotidiana un «modello aperto, inclusivo e flessibile». Tale «modello» vuole ribaltare lo schema classico della «scala classificatoria» in uno schema «orizzontale per fasce» in cui la dimensione della gerarchia lasci spazio alla valorizzazione di elementi misurabili e maggiormente oggettivi quali polifunzionalità e/o polimansioni, competenze e/o abilità aggiuntive, responsabilità o coordinamento di personale ed esperienza ridando ruolo di soggetto regolatore alla rappresentanza sindacale. 5
Classificazione 6 A A1 B B1 C C1 D Oggi 7 livelli 6 gradini e un livello “posato sul pavimento” 6 aree “di vuoto” Elementi variabili retributivi: -scatti di anzianità -indennità Domani? r5
Welfare partecipato ed integrativo Il Welfare contrattuale costituisce uno strumento di bilateralità che persegue finalità convergenti per efficacia e interessi di entrambe le parti contrattuali. In tale contesto l’obiettivo contrattuale è: la copertura unitaria dell’intera filiera attraverso un unico fondo di previdenza complementare negoziale da applicare a tutti i lavoratori, compresi coloro che operano con contratti “atipici”, prevedendo la possibilità dell’adesione generalizzata anche solo attraverso un importo “simbolico” aziendale. sul versante sanitario, estendere all’intera platea dei lavoratori una copertura sanitaria in grado di offrire assistenza complementare al S.S.N. attraverso l’istituzione di un fondo / cassa per l'intero settore, aperto ai familiari dei lavoratori, con continuità di prestazioni anche dopo il pensionamento. Ente Bilaterale…nuove funzioni? Fondo di solidarietà facoltativo 7
Welfare contrattuale 8 La Cisl ha posto in evidenza al Tavolo i tre elementi esistenti nel sistema contrattuale con ritorni verso i lavoratori in termini di welfare: La previdenza complementare: si è chiesto con forza l’applicazione di un meccanismo automatico di iscrizione al Fondo ASTRI senza che ciò comporti necessariamente il contributo economico del lavoratore. Il sistema integrativo di assistenza sanitaria al ssn: si è chiesta la creazione di un «contenitore» nazionale che assicuri una prestazione per tutti gli addetti al settore realizzando il miglioramento delle prestazioni per chi ha già una copertura aziendale con il risparmio che si può realizzare con l’adesione dell’intero settore L’Ente bilaterale EBiNAT con l’opportunità di renderlo utile a sostenere le situazioni di «difficoltà» del settore e di sostenere lo studio sullo sviluppo del modello della viabilità e la formazione degli addetti oltre le borse di studio già distribuite per l’anno scolastico Evoluzione fondo di sostegno al reddito facoltativo.
In questo rinnovo la FIT pone particolare attenzione alla figura dell’esattore che è passata da una professionalità caratterizzata da modalità esecutive prettamente manuali, a nuove modalità “dinamiche” che configurano professionalità volte alla soluzione di anomalie, al controllo dei flussi, alla gestione di automatismi e ad interventi di ripristino non manutentivo della funzionalità degli impianti. La presa in carico, da parte del tavolo contrattuale, di questa evidente novità di modo di lavorare comporta una evoluzione del concetto di “presidio minimo” attraverso una rivoluzione copernicana della funzione di interfaccia del “casello” fra la rete viabile e il territorio che definisca compiti, ruoli, funzioni e attività nuove e economicamente coerenti con la continuità della presenza e l’attività delle persone che vi lavorano. 9
Stabilità occupazionale La finalità principale dell’azione della FIT si definisce nella ricerca di percorsi che permettano nel tempo e nell’intera filiera (quindi non solo nelle attività direttamente gestite dalle Concessionarie, ma anche nelle controllate e partecipate) lo sviluppo di occupazione stabile e connotata da certezza di tutele e reddito. Questo comporta gli obiettivi su ambiente di lavoro e sicurezza sui diritti e la conciliazione vita/lavoro, sul tema della responsabilità civile come sul recepimento della normativa europea sull’informazione e consultazione, sull’estensione delle tutele previste dagli job acts in contrapposizione alle richieste di diverso segno di parte datoriale. ( mercato del lavoro) Obiettivi che non devono far perdere di vista la redditività e la solidità finanziaria del settore in termini di recupero ed incremento del potere di acquisto. 10
Un nuovo modello per l’esazione? 11 Oggi il lavoro dell’esattore è profondamente mutato da quando, negli anni ‘60, intorno a quella figura, a quel «mestiere» si è strutturato il contratto di lavoro. Oggi le modalità di lavoro sono ….. - dinamiche - rivolte alla soluzione di anomalie, quindi «variabili» - più che incassare denaro, si controllano «flussi» - il lavoro manuale è transitato sull’automatismo (anche nelle piste «c.d.» manuali) - si sono aggiunte attività tecnico manutentive - … e, a volte, di «relazione sociale» e aiuto alla Clientela… Il «presidio minimo» si difende riempendolo di contenuti come fatto in diversi accordi sottoscritti unitariamente, soprattutto nei luoghi in cui la viabilità autostradale «incontra» quella ordinarie o urbana per costruire una figura «necessaria al servizio», polivalente, che «gestisce» questi luoghi a servizio del cittadino-cliente del pubblico servizio